Paralisi di Bell
Egregi Medici,
mi sono svegliata ieri con questo problema. Mi sono recata al PS ove, dopo visita neurologica, TAC cranica (tutto ok a parte un lieve ispessimento dei tessuti molli rinofaringei) e visita otorinolaringoiatrica, mi è stata diagnosticata questa paralisi.
Nei giorni precedenti avevo avuto fortissimi dolori nucali e mandibolari omolaterali (soffro da 15 anni di disordini dell'ATM, ben controllati con l'uso di un bite notturno), ma mai avrei immaginato che potessero annunciare qualcosa del genere.
Ho alcune domande da porvi.
1) Il medico mi ha detto che è impossibile risalire alla causa, a meno di un herpes zoster evidente (ma non ho rash e quindi non è il mio caso), ma potrebbe essere stato innescato tutto dai miei problemi dell'ATM? Perché nei giorni scorsi avevo i masseteri molto contratti. Perché questo lui lo esclude.
2) O da colpi d'aria e stress?
3) I medici mi hanno parlato di tempi di recupero che variano da 10 gg. a un mese ad alcuni mesi a... mai più. E' davvero così? Mai più?? Nemmeno con un intervento chirurgico?
4) Ho iniziato la seguente terapia: Deltarcortene 50 mg al giorno (25+25), poi a scalare 25 per 3 gg. poi 1/2 pastiglia per altri tre, più vitamine Becozym e Nicetile. C'è altro che posso fare? Fisioterapia?
5) Sono molto preoccupata per l'occhio che non si chiude e che mi fa male, si stanno rompendo molti capillari. Sto applicando lacrima artificiale Lacrisol 5 volte al giorno, poi Recugel ad libitum e per la notte Xailin night, che mi ha consigliato l'oculista al telefono... appena potrò, ci andrò di persona, ma nel frattempo vorrei qualche consiglio, soprattutto sapere se posso usare il computer o guardare la televisione senza arrecare danno all'occhio, perché stare al buio in camera tutto il giorno non aiuta l'umore, ma forse però dovrei postare quest'ultima domanda in Oculistica.
Vi prego se possibile di rispondermi, la vostra esperienza mi sarebbe di grande aiuto a fronte di una patologia di cui fino a ieri ignoravo persino l'esistenza...
Grazie
mi sono svegliata ieri con questo problema. Mi sono recata al PS ove, dopo visita neurologica, TAC cranica (tutto ok a parte un lieve ispessimento dei tessuti molli rinofaringei) e visita otorinolaringoiatrica, mi è stata diagnosticata questa paralisi.
Nei giorni precedenti avevo avuto fortissimi dolori nucali e mandibolari omolaterali (soffro da 15 anni di disordini dell'ATM, ben controllati con l'uso di un bite notturno), ma mai avrei immaginato che potessero annunciare qualcosa del genere.
Ho alcune domande da porvi.
1) Il medico mi ha detto che è impossibile risalire alla causa, a meno di un herpes zoster evidente (ma non ho rash e quindi non è il mio caso), ma potrebbe essere stato innescato tutto dai miei problemi dell'ATM? Perché nei giorni scorsi avevo i masseteri molto contratti. Perché questo lui lo esclude.
2) O da colpi d'aria e stress?
3) I medici mi hanno parlato di tempi di recupero che variano da 10 gg. a un mese ad alcuni mesi a... mai più. E' davvero così? Mai più?? Nemmeno con un intervento chirurgico?
4) Ho iniziato la seguente terapia: Deltarcortene 50 mg al giorno (25+25), poi a scalare 25 per 3 gg. poi 1/2 pastiglia per altri tre, più vitamine Becozym e Nicetile. C'è altro che posso fare? Fisioterapia?
5) Sono molto preoccupata per l'occhio che non si chiude e che mi fa male, si stanno rompendo molti capillari. Sto applicando lacrima artificiale Lacrisol 5 volte al giorno, poi Recugel ad libitum e per la notte Xailin night, che mi ha consigliato l'oculista al telefono... appena potrò, ci andrò di persona, ma nel frattempo vorrei qualche consiglio, soprattutto sapere se posso usare il computer o guardare la televisione senza arrecare danno all'occhio, perché stare al buio in camera tutto il giorno non aiuta l'umore, ma forse però dovrei postare quest'ultima domanda in Oculistica.
Vi prego se possibile di rispondermi, la vostra esperienza mi sarebbe di grande aiuto a fronte di una patologia di cui fino a ieri ignoravo persino l'esistenza...
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
la causa della paralisi di Bell è sconosciuta, si sono fatte nel tempo diverse ipotesi come il freddo (paralisi a frigore) o virali ma al momento resta sostanzialmente sconosciuta.
Già la TC esclude una forma secondaria ad altre condizioni cerebrali. Si tratta di un disturbo frequente che nella grande maggioranza dei casi si risolve completamente, infatti più dell'85% dei soggetti guarisce mediamente in 4-8 settimane, in una piccola percentuale di casi resta qualche esito. Ovviamente le 4-8 settimane sono da considerare come media, ciò significa che la guarigione può avvenire prima ma anche dopo questi tempi.
La terapia prescritta è corretta.
Faccia dei massaggi quotidiani e della ginnastica facciale proprio sul lato colpito e si "armi" di pazienza.
Per l'occhio interessato segua le indicazioni dell'oculista.
Cordiali saluti
la causa della paralisi di Bell è sconosciuta, si sono fatte nel tempo diverse ipotesi come il freddo (paralisi a frigore) o virali ma al momento resta sostanzialmente sconosciuta.
Già la TC esclude una forma secondaria ad altre condizioni cerebrali. Si tratta di un disturbo frequente che nella grande maggioranza dei casi si risolve completamente, infatti più dell'85% dei soggetti guarisce mediamente in 4-8 settimane, in una piccola percentuale di casi resta qualche esito. Ovviamente le 4-8 settimane sono da considerare come media, ciò significa che la guarigione può avvenire prima ma anche dopo questi tempi.
La terapia prescritta è corretta.
Faccia dei massaggi quotidiani e della ginnastica facciale proprio sul lato colpito e si "armi" di pazienza.
Per l'occhio interessato segua le indicazioni dell'oculista.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Egregio Dottor Ferraloro,
la ringrazio sentitamente per la sua gentile, rapida, e chiara risposta.
All'esordio, quando mi hanno vista in PS, la paralisi non era ancora completa (riuscivo ancora in parte a sorridere con quella metà del viso), ma in 48 ore, è diventata, credo, "da manuale"... E' normale? Perché avendo preso nel frattempo già 100 mg di cortisone (25mg x 4 volte), speravo almeno di evitare il peggioramento.
Ormai fatico a parlare e a bere, un po' anche a respirare.
Continuo comunque la terapia prescrittami.
Non riesco a fare nulla della mia vita normale, è una condizione invalidante... La speranza è solo che passi.
Grazie infinite della sua preziosa consulenza, cercherò di avere pazienza e fiducia nel tempo e nei farmaci.
La saluto cordialmente
la ringrazio sentitamente per la sua gentile, rapida, e chiara risposta.
All'esordio, quando mi hanno vista in PS, la paralisi non era ancora completa (riuscivo ancora in parte a sorridere con quella metà del viso), ma in 48 ore, è diventata, credo, "da manuale"... E' normale? Perché avendo preso nel frattempo già 100 mg di cortisone (25mg x 4 volte), speravo almeno di evitare il peggioramento.
Ormai fatico a parlare e a bere, un po' anche a respirare.
Continuo comunque la terapia prescrittami.
Non riesco a fare nulla della mia vita normale, è una condizione invalidante... La speranza è solo che passi.
Grazie infinite della sua preziosa consulenza, cercherò di avere pazienza e fiducia nel tempo e nei farmaci.
La saluto cordialmente
[#3]
Gentile Utente,
il decorso che descrive è normale, stia tranquilla.
Capisco le Sue preoccupazioni che sono poi quelle di tutti i pazienti colpiti da questa paralisi, anche la stessa parola fa "paura".
Comunque, come Le dicevo, la stragrande maggioranza guarisce completamente.
Cordialmente
il decorso che descrive è normale, stia tranquilla.
Capisco le Sue preoccupazioni che sono poi quelle di tutti i pazienti colpiti da questa paralisi, anche la stessa parola fa "paura".
Comunque, come Le dicevo, la stragrande maggioranza guarisce completamente.
Cordialmente
[#4]
Utente
Gentilissimo Dottor Ferraloro,
grazie infinite per i chiarimenti preziosi e tempestivi ed anche per la rassicurazione che le probabilità di guarire ci sono.
Oggi sono stata visitata da un altro neurologo (finora mi aveva vista solo quello del PS) che se da un lato mi ha confermato la diagnosi, dall'altro non ha convenuto sullo schema della terapia, dicendo di scendere da subito a 25 mg/die di deltacortene per poi andare a scalare. Io ho letto dappertutto che dosaggi alti di cortiscosteroidi nella prima fase della malattia sono importanti per accelerare il recupero, ma lui è stato molto fermo nella convinzione che la guarigione avviene comunque nei tempi "anatomici", ed io sono rimasta un po' confusa, anche perché adesso non ho più ben preciso che schema adottare, di quanti giorni e come scalare.
Lei pensa che dovrei continuare con quanto prescrittomi al PS o seguire questo secondo parere, o fare una via di mezzo?
Le dosi "alte" di cortisone avrebbero più controindicazioni o più benefici, rispetto allo schema più "blando" del neurologo sentito oggi? Grazie ancora per la gentilezza e professionalità, vuol dire tantissimo per me.
grazie infinite per i chiarimenti preziosi e tempestivi ed anche per la rassicurazione che le probabilità di guarire ci sono.
Oggi sono stata visitata da un altro neurologo (finora mi aveva vista solo quello del PS) che se da un lato mi ha confermato la diagnosi, dall'altro non ha convenuto sullo schema della terapia, dicendo di scendere da subito a 25 mg/die di deltacortene per poi andare a scalare. Io ho letto dappertutto che dosaggi alti di cortiscosteroidi nella prima fase della malattia sono importanti per accelerare il recupero, ma lui è stato molto fermo nella convinzione che la guarigione avviene comunque nei tempi "anatomici", ed io sono rimasta un po' confusa, anche perché adesso non ho più ben preciso che schema adottare, di quanti giorni e come scalare.
Lei pensa che dovrei continuare con quanto prescrittomi al PS o seguire questo secondo parere, o fare una via di mezzo?
Le dosi "alte" di cortisone avrebbero più controindicazioni o più benefici, rispetto allo schema più "blando" del neurologo sentito oggi? Grazie ancora per la gentilezza e professionalità, vuol dire tantissimo per me.
[#5]
Gentile Signora,
nel primo post aveva dimenticato di dire per quanti giorni era stato prescritto il deltacortene 25 x 2 volte al giorno.
Capisce bene però che noi a distanza non possiamo consigliare farmaci e loro dosaggi, a maggior ragione dopo due prescrizioni di due diversi colleghi, ognuno dei quali ha senz'altro dei validi motivi che noi a distanza non possiamo conoscere, come l'entità della paralisi, eventuali condizioni associate, segni neurologici specifici colti durante la visita.
Ci sono studi che affermano che si guarisce anche senza terapia cortisonica, in effetti ai diabetici scompensati non sempre viene prescritto il cortisone e la guarigione avviene ugualmente.
Giustamente Lei chiede quali dei due dosaggi assumere, mi creda non è etico suggerirlo a distanza, non sarebbe professionale né corretto nei confronti dei colleghi che hanno avuto il vantaggio di visitarLa.
Cordialità
nel primo post aveva dimenticato di dire per quanti giorni era stato prescritto il deltacortene 25 x 2 volte al giorno.
Capisce bene però che noi a distanza non possiamo consigliare farmaci e loro dosaggi, a maggior ragione dopo due prescrizioni di due diversi colleghi, ognuno dei quali ha senz'altro dei validi motivi che noi a distanza non possiamo conoscere, come l'entità della paralisi, eventuali condizioni associate, segni neurologici specifici colti durante la visita.
Ci sono studi che affermano che si guarisce anche senza terapia cortisonica, in effetti ai diabetici scompensati non sempre viene prescritto il cortisone e la guarigione avviene ugualmente.
Giustamente Lei chiede quali dei due dosaggi assumere, mi creda non è etico suggerirlo a distanza, non sarebbe professionale né corretto nei confronti dei colleghi che hanno avuto il vantaggio di visitarLa.
Cordialità
[#6]
Utente
Capisco assolutamente, Dottore, e la ringrazio ancora più profondamente. La correttezza che dimostra è indice di grande professionalità. I due neurologi che mi hanno visitata, uno era un giovane medico e l'altro un primario, perciò senza nulla togliere alle capacità dei giovani, mi affiderò al secondo consiglio che deriva da maggiore esperienza sul campo. Comincerò ad assumere 25mg/die a partire da domani (così avrò completato 5 gg di dosaggio a 50 mg), poi ne farò altri 5 a 25mg e poi a scalare.
Le chiedo invece un'ultima informazione sulla base dei casi da lei osservati e cioè vorrei sapere quanto ci mette di solito la paralisi a raggiungere il massimo del deficit nel senso che ogni mattina finora ho riscontrato un piccolo peggioramento, tranne oggi che mi sembra più stazionaria. Cordiali saluti e grazie ancora
Le chiedo invece un'ultima informazione sulla base dei casi da lei osservati e cioè vorrei sapere quanto ci mette di solito la paralisi a raggiungere il massimo del deficit nel senso che ogni mattina finora ho riscontrato un piccolo peggioramento, tranne oggi che mi sembra più stazionaria. Cordiali saluti e grazie ancora
[#8]
Gentile Paziente, effettivamente la causa della paralisi di Bell al momento resta sostanzialmente sconosciuta.
Ricordo che, in occasione di un quesito analogo, il Dr Ferraloro chiese anche se il paziente presentasse problemi all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM): nel suo caso é lei stessa che scrive "soffro da 15 anni di disordini dell'ATM".
In qualche caso traumatico, si è visto che la causa della Paralisi di Bell è chiaramente legata alla compressione del Nervo Facciale, e si tratta con la "facial nerve decompression".
Anche in assenza di gravi traumi, la causa potrebbe essere non già o non solo la compressione, ma la contrazione cronica degli elevatori della mandibola ad operarla. I casi di paralisi di Bell che ho visto avevano una bocca e un'ATM che risponderebbe a questa visione del problema: infatti, nei casi che ho visto i due problemi coesistevano.
In pratica , se la bocca è storta, il "colpo di freddo" o l'ipotetico insediamento del virus (peraltro mai individuato) me lo aspetto dalla parte cronicamente più contratta, come in un crampo.
Anche in questo caso mi aspetterei una bocca laterodeviata omolateralmente, anche leggermente, alla topografia dell'evento e all'ATM maggiormente coinvolta: è chiaro che il neurologo che visita attribuisce la laterodeviazione all'evento, mentre potrebbe essere che l'intercuspidazione "storta", che è preesistente, abbia favorito l'evento acuto e l'aggravarsi della laterodeviazione.
In pratica la bocca non costituisce CAUSA , ma predisposizione a questi quadri : il freddo o il virus, senza questa predisposizione, forse non lo scatenerebbero.
Oltre agli approfondimenti naurologici e fisuatrici, quindi, non trascurerei l'ipotesi di rivalutare la situazione dell'ATM e dell'intero assetto posturale di cranio, mandibola e collo, associandoli, nella valutazione clinica e nella terapia, alla paralisi intervenuta: anche se "ben controllata con l'uso di un bite notturno", la sua situazione complessiva potrebbe richiedere una ottimizzazione della terapia gnatologica già in atto, il che avrebbe, oltretutto, il vantaggio della totale assenza di rischi.
Sottolineo che il suo problema non é solo notturno.
Anche la letteratura scientifica comincia ad orientarsi in tal senso, pur in mancanza di certezze definitive.
Cordiali saluti ed auguri
Ricordo che, in occasione di un quesito analogo, il Dr Ferraloro chiese anche se il paziente presentasse problemi all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM): nel suo caso é lei stessa che scrive "soffro da 15 anni di disordini dell'ATM".
In qualche caso traumatico, si è visto che la causa della Paralisi di Bell è chiaramente legata alla compressione del Nervo Facciale, e si tratta con la "facial nerve decompression".
Anche in assenza di gravi traumi, la causa potrebbe essere non già o non solo la compressione, ma la contrazione cronica degli elevatori della mandibola ad operarla. I casi di paralisi di Bell che ho visto avevano una bocca e un'ATM che risponderebbe a questa visione del problema: infatti, nei casi che ho visto i due problemi coesistevano.
In pratica , se la bocca è storta, il "colpo di freddo" o l'ipotetico insediamento del virus (peraltro mai individuato) me lo aspetto dalla parte cronicamente più contratta, come in un crampo.
Anche in questo caso mi aspetterei una bocca laterodeviata omolateralmente, anche leggermente, alla topografia dell'evento e all'ATM maggiormente coinvolta: è chiaro che il neurologo che visita attribuisce la laterodeviazione all'evento, mentre potrebbe essere che l'intercuspidazione "storta", che è preesistente, abbia favorito l'evento acuto e l'aggravarsi della laterodeviazione.
In pratica la bocca non costituisce CAUSA , ma predisposizione a questi quadri : il freddo o il virus, senza questa predisposizione, forse non lo scatenerebbero.
Oltre agli approfondimenti naurologici e fisuatrici, quindi, non trascurerei l'ipotesi di rivalutare la situazione dell'ATM e dell'intero assetto posturale di cranio, mandibola e collo, associandoli, nella valutazione clinica e nella terapia, alla paralisi intervenuta: anche se "ben controllata con l'uso di un bite notturno", la sua situazione complessiva potrebbe richiedere una ottimizzazione della terapia gnatologica già in atto, il che avrebbe, oltretutto, il vantaggio della totale assenza di rischi.
Sottolineo che il suo problema non é solo notturno.
Anche la letteratura scientifica comincia ad orientarsi in tal senso, pur in mancanza di certezze definitive.
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#9]
Utente
Gentilissimo Dottor Bernkopf,
la ringrazio profondamente per la risposta ed i preziosi consigli, mi sento in colpa d'aver trascurato l'ATM, pensando di tenerla a bada con il solo uso del bite notturno.
Sentivo i masseteri molto contratti e doloranti anche nei giorni precedenti alla paralisi e - chissà - magari se avessi assunto dei miorilassanti, se avessi fatto visite più specialistiche... Dopo 15 anni, avevo iniziato a convivere con questi disturbi e ormai aspettavo solo che passassero. Il mio viso era diventato asimmetrico a seguito della disfunzione dell'ATM, non in maniera eclatante, si notava solo nelle foto, ma ad esempio l'occhio dal lato interessato era un po' più aperto e la guancia un po' più scavata.
La mia paralisi sicuramente dipende da un insieme di fattori ed io li avevo tutti: agli esami del sangue sono positiva ai virus herpes simplex 1, herpes zoster, Epstein-Barr; ho due vertebre cervicali che quasi si toccano a seguito di incidente stradale avvenuto nel 2000; ho disturbi dell'ATM fin dal 2002, quando si verificò il primo e unico "lock" di cui ho avuto esperienza finora; vivo in una situazione di stress familiare (ho una persona cara gravemente malata) e lavorativo (ho grosse responsabilità sul lavoro), che la mia ansia "scarica" ovviamente anche sulla mandibola dal lato che ora è stato colpito. E' chiaro che il mio distretto anatomico più fragile ad un certo punto ne ha risentito. Infine ho preso anche il famigerato colpo di freddo che la medicina non indica più quale causa della paresi di Bell, ma io ho precisa cognizione del come e quando forte pioggia e vento mi hanno dato il colpo di grazia. Devo rivedere tutta una serie di situazioni e comportamenti, ma per adesso spero solo di riuscire ad emergere da questo disturbo che mi sta arrecando disagio, soprattutto all'occhio colpito.
Ho letto che ci sono persone che stanno meglio già dopo 10 giorni... Io sono al sesto giorno e finora semmai i sintomi si sono amplificati malgrado il cortisone ad alte dosi e le vitamine assunti fin da subito...
Grazie infinite e cordialità
la ringrazio profondamente per la risposta ed i preziosi consigli, mi sento in colpa d'aver trascurato l'ATM, pensando di tenerla a bada con il solo uso del bite notturno.
Sentivo i masseteri molto contratti e doloranti anche nei giorni precedenti alla paralisi e - chissà - magari se avessi assunto dei miorilassanti, se avessi fatto visite più specialistiche... Dopo 15 anni, avevo iniziato a convivere con questi disturbi e ormai aspettavo solo che passassero. Il mio viso era diventato asimmetrico a seguito della disfunzione dell'ATM, non in maniera eclatante, si notava solo nelle foto, ma ad esempio l'occhio dal lato interessato era un po' più aperto e la guancia un po' più scavata.
La mia paralisi sicuramente dipende da un insieme di fattori ed io li avevo tutti: agli esami del sangue sono positiva ai virus herpes simplex 1, herpes zoster, Epstein-Barr; ho due vertebre cervicali che quasi si toccano a seguito di incidente stradale avvenuto nel 2000; ho disturbi dell'ATM fin dal 2002, quando si verificò il primo e unico "lock" di cui ho avuto esperienza finora; vivo in una situazione di stress familiare (ho una persona cara gravemente malata) e lavorativo (ho grosse responsabilità sul lavoro), che la mia ansia "scarica" ovviamente anche sulla mandibola dal lato che ora è stato colpito. E' chiaro che il mio distretto anatomico più fragile ad un certo punto ne ha risentito. Infine ho preso anche il famigerato colpo di freddo che la medicina non indica più quale causa della paresi di Bell, ma io ho precisa cognizione del come e quando forte pioggia e vento mi hanno dato il colpo di grazia. Devo rivedere tutta una serie di situazioni e comportamenti, ma per adesso spero solo di riuscire ad emergere da questo disturbo che mi sta arrecando disagio, soprattutto all'occhio colpito.
Ho letto che ci sono persone che stanno meglio già dopo 10 giorni... Io sono al sesto giorno e finora semmai i sintomi si sono amplificati malgrado il cortisone ad alte dosi e le vitamine assunti fin da subito...
Grazie infinite e cordialità
[#10]
Utente
Dimenticavo di domandare, gentilissimi medici, in merito ad un'anomalia che sfortunatamente ho scordato anche di riferire al neurologo e cioè che pur non avendo grossi disturbi uditivi dal lato colpito, a parte l'orecchio un po' ovattato, percepisco invece i rumori fastidiosamente amplificati dal lato sano. Non è normale questa iperacusia dal lato sano, vero? Inoltre la TC smdc segnala un "lieve ispessimento dei tessuti molli del rinofaringe", ma nessuno dei medici che ha analizzato il referto ha dato peso alla cosa.
E' opportuna, per queste due cose, una visita ORL più accurata di quella che ho ricevuto in PS?
E' opportuna, per queste due cose, una visita ORL più accurata di quella che ho ricevuto in PS?
[#12]
Gentile Signora, sarà bene che riferisca all’ORL la situazione che descrive, ma penso che il collega non andrà oltre ad una diagnosi di “iperacusia monolaterale”, con scarsa efficacia di una eventuale terapia.
Va però anche considerato che, in un caso di laterodeviazione, le due ATM si comportano in maniera diversa: una , per così dire, comprime l’orecchio, l’altra lo “stira” (uso un linguaggio poco ortodosso). Per questo spesso si riscontra da un lato ovattamento, dall'altro iperacusia.
E’ importante, sopratutto, che il dentista sia esperto nei rapporti fra ATM ed orecchio: se desidera approfondire questo argomento, apra questo link:
http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellorecchio/
Sarà bene che informi dei suoi sintomi anche il dentista, perché è indispensabile tenerne conto nell’allestimento del bite. Vale anche per l'occhio: se la bocca ha contribuito a causare il problema, se in bocca non si fa nulla, contribuisce a mantenerlo e a rendere più difficile la guarigione.
Cordiali saluti ed auguri.
Va però anche considerato che, in un caso di laterodeviazione, le due ATM si comportano in maniera diversa: una , per così dire, comprime l’orecchio, l’altra lo “stira” (uso un linguaggio poco ortodosso). Per questo spesso si riscontra da un lato ovattamento, dall'altro iperacusia.
E’ importante, sopratutto, che il dentista sia esperto nei rapporti fra ATM ed orecchio: se desidera approfondire questo argomento, apra questo link:
http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellorecchio/
Sarà bene che informi dei suoi sintomi anche il dentista, perché è indispensabile tenerne conto nell’allestimento del bite. Vale anche per l'occhio: se la bocca ha contribuito a causare il problema, se in bocca non si fa nulla, contribuisce a mantenerlo e a rendere più difficile la guarigione.
Cordiali saluti ed auguri.
[#13]
Gentile Signora,
non vorrei che passasse un messaggio sbagliato, non a Lei che forse potrebbe presentare questo fattore di rischio (ATM), ma ai tanti lettori che leggeranno questo consulto.
La causa della paralisi di Bell è sconosciuta ed è considerata una malattia idiopatica, primaria, cioè senza causa nota, non secondaria ad altre patologie, eccetto alcune forme in cui viene individuata agli esami di neuroimaging (TC, RM) una patologia di base.
Le forme in cui potrebbe esserci come fattore predisponente una disfunzione dell'ATM sono una minima parte, Le dico questo anche per esperienza personale considerato che per il tipo di lavoro che svolgo in strutture pubbliche in tutta la provincia dove lavoro, in un vastissimo territorio, ne vedo diversi casi a settimana, anche inviati dai P.S. ospedalieri aggregati ai nostri poliambulatori.
Cordiali saluti e buona giornata
non vorrei che passasse un messaggio sbagliato, non a Lei che forse potrebbe presentare questo fattore di rischio (ATM), ma ai tanti lettori che leggeranno questo consulto.
La causa della paralisi di Bell è sconosciuta ed è considerata una malattia idiopatica, primaria, cioè senza causa nota, non secondaria ad altre patologie, eccetto alcune forme in cui viene individuata agli esami di neuroimaging (TC, RM) una patologia di base.
Le forme in cui potrebbe esserci come fattore predisponente una disfunzione dell'ATM sono una minima parte, Le dico questo anche per esperienza personale considerato che per il tipo di lavoro che svolgo in strutture pubbliche in tutta la provincia dove lavoro, in un vastissimo territorio, ne vedo diversi casi a settimana, anche inviati dai P.S. ospedalieri aggregati ai nostri poliambulatori.
Cordiali saluti e buona giornata
[#14]
Utente
Grazie infinite per i suggerimenti e le precisazioni. Ho letto con attenzione e riconoscenza.
Domani è una settimana dall'esordio e sono un po' demoralizzata, i medici che mi hanno visitata mi hanno detto che non è una sindrome grave e che ci vogliono tempo e pazienza, ma in questa settimana ho visto solo qualche piccolo peggioramento nei sintomi, anziché un barlume di remissione (anche se so che è troppo presto) come avevo sperato...
Forse ho iniziato ad essere stazionaria solo da 5° giorno, ma non so mai cosa mi riserva il giorno successivo e penso le peggio cose, temo che diventerà bilaterale o che a scatenare la paralisi sia qualcosa di brutto che non è stato individuato nelle visite neurologiche e nella TC.
Spero di poter riaggiornare questo quesito con buone notizie.
Grazie veramente di cuore
Domani è una settimana dall'esordio e sono un po' demoralizzata, i medici che mi hanno visitata mi hanno detto che non è una sindrome grave e che ci vogliono tempo e pazienza, ma in questa settimana ho visto solo qualche piccolo peggioramento nei sintomi, anziché un barlume di remissione (anche se so che è troppo presto) come avevo sperato...
Forse ho iniziato ad essere stazionaria solo da 5° giorno, ma non so mai cosa mi riserva il giorno successivo e penso le peggio cose, temo che diventerà bilaterale o che a scatenare la paralisi sia qualcosa di brutto che non è stato individuato nelle visite neurologiche e nella TC.
Spero di poter riaggiornare questo quesito con buone notizie.
Grazie veramente di cuore
[#15]
Gentile Signora, vorrei aggiungere qualche osservazione.
La causa della paralisi di Bell è sconosciuta, e questo crea evidenti difficoltà anche in sede terapeutica.
Vorrei però sottolineare che il paziente va visto nella sua completezza: lei non E' una paralisi di Bell, ma una paziente che presenta ANCHE una paralisi di Bell: ovviamente questa situazione assorbe in questo momento tutta la sua attenzione , e anche quella dei suoi Curanti, ma facendo un passo indietro il quadro clinico si arricchisce di elementi importanti : anzitutto una disfunzione dell’ATM diagnosticata con certezza, e altri sintomi (testa, collo, orecchie) che a questa problematica possono essere legati.
Una malocclusione con disfunzione ATM può anche essere fattore di rischio per la paralisi di Bell. Che ciò accada in una minima parte di casi, a mio parere, non è molto importante: per lei, ma anche per il clinico che la cura, sarebbe importante capire se ciò accade nel SUO caso.
In realtà, che l’epidemiologia della causa ATM sia minima o massima è cosa sconosciuta , come quasi tutto nella Paralisi di Bell è sconosciuto; aggiungo però che, se una causa possibile non viene cercata (come mi pare non sia stata cercata neanche nel suo caso, pur essendo evidente) è facile che non venga trovata mai, o in minima parte.
Non credo che possa essere un messaggio sbagliato: prendere in considerazione un’ipotesi possibile, per confermarla, ma anche per escluderla, non credo possa costituire per il paziente danno alcuno: escluderla a priori o anche non considerarla può invece precludergli una possibilità terapeutica importante.
Cordiali saluti ed auguri
La causa della paralisi di Bell è sconosciuta, e questo crea evidenti difficoltà anche in sede terapeutica.
Vorrei però sottolineare che il paziente va visto nella sua completezza: lei non E' una paralisi di Bell, ma una paziente che presenta ANCHE una paralisi di Bell: ovviamente questa situazione assorbe in questo momento tutta la sua attenzione , e anche quella dei suoi Curanti, ma facendo un passo indietro il quadro clinico si arricchisce di elementi importanti : anzitutto una disfunzione dell’ATM diagnosticata con certezza, e altri sintomi (testa, collo, orecchie) che a questa problematica possono essere legati.
Una malocclusione con disfunzione ATM può anche essere fattore di rischio per la paralisi di Bell. Che ciò accada in una minima parte di casi, a mio parere, non è molto importante: per lei, ma anche per il clinico che la cura, sarebbe importante capire se ciò accade nel SUO caso.
In realtà, che l’epidemiologia della causa ATM sia minima o massima è cosa sconosciuta , come quasi tutto nella Paralisi di Bell è sconosciuto; aggiungo però che, se una causa possibile non viene cercata (come mi pare non sia stata cercata neanche nel suo caso, pur essendo evidente) è facile che non venga trovata mai, o in minima parte.
Non credo che possa essere un messaggio sbagliato: prendere in considerazione un’ipotesi possibile, per confermarla, ma anche per escluderla, non credo possa costituire per il paziente danno alcuno: escluderla a priori o anche non considerarla può invece precludergli una possibilità terapeutica importante.
Cordiali saluti ed auguri
[#16]
Gentile Signora,
non si scoraggi, un po' di pazienza.
È ben curata sia neurologicamente (Le ricordo che la paralisi di Bell è di competenza neurologica) che odontoiatricamente anche per la disfunzione dell'ATM qualora abbia un qualche ruolo nella Sua problematica attuale.
Va da sé che avendo anche il problema gnatologico debba essere seguita anche dal Suo gnatologo di fiducia.
Per il resto continui con la ginnastica facciale e l'automassaggio, i miglioramenti sono molto graduali.
Cordialmente
non si scoraggi, un po' di pazienza.
È ben curata sia neurologicamente (Le ricordo che la paralisi di Bell è di competenza neurologica) che odontoiatricamente anche per la disfunzione dell'ATM qualora abbia un qualche ruolo nella Sua problematica attuale.
Va da sé che avendo anche il problema gnatologico debba essere seguita anche dal Suo gnatologo di fiducia.
Per il resto continui con la ginnastica facciale e l'automassaggio, i miglioramenti sono molto graduali.
Cordialmente
[#17]
Utente
Gentilissimi Dottor Ferraloro, Dottor Bernkopf,
ora accuso anche dolore e un po' di gonfiore sottomandibolare, specie alla pressione; dolore alla guancia e dietro l'orecchio, e questo dopo tanto cortisone!
E' normale?
E' opportuna un'ecografia? Una RMN? Un'altra visita ORL?
Leggo su internet di tumori maligni della parotide o delle ghiandole salivari, anch'esse possono infiammare il VII nervo facciale e sono un po' angosciata.
Se invece si tratta "solo" della paralisi di Bell, ho compreso che il tempo deve fare il suo corso, stanti gli accorgimenti che dovrò adottare intanto per un buon recupero e poi per non incorrere più in un'esperienza tanto spiacevole.
Vi sono veramente grata per i preziosi consulti e per le indicazioni da voi ricevute.
ora accuso anche dolore e un po' di gonfiore sottomandibolare, specie alla pressione; dolore alla guancia e dietro l'orecchio, e questo dopo tanto cortisone!
E' normale?
E' opportuna un'ecografia? Una RMN? Un'altra visita ORL?
Leggo su internet di tumori maligni della parotide o delle ghiandole salivari, anch'esse possono infiammare il VII nervo facciale e sono un po' angosciata.
Se invece si tratta "solo" della paralisi di Bell, ho compreso che il tempo deve fare il suo corso, stanti gli accorgimenti che dovrò adottare intanto per un buon recupero e poi per non incorrere più in un'esperienza tanto spiacevole.
Vi sono veramente grata per i preziosi consulti e per le indicazioni da voi ricevute.
[#19]
Gentile Paziente, in caso di dubbi ,sarà l'ORL a disporre una ecografia alla Parotide.
Aggiungo però che il coinvolgimento della Parotide può rientrare nel corollario di sintomi e complicanze di una laterodeviazione mandibolare. Trova una spiegazione sul razionale di questa possibilità aprendo questo link:
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1217-parotite-ricorrente-e-calcoli-salivari-colpa-dei-denti.html
Ma al suo gnatologo lei ha riferito tutto quanto scrive qui? Credo proprio che la soluzione non possa che essere nelle mani di un dentista veramente esperto in questi problemi. Sottolineo che il bite di cui lei ha scritto è stato realizzato prima dell'insorgenza dei problemi che qui lei ha descritto, e quindi non credo possa essere stato realizzato con caratteristiche idonee ad affrontarli.
Sottolineo anche che il suo problema non è notturno.
Cordiali saluti ed auguri.
Aggiungo però che il coinvolgimento della Parotide può rientrare nel corollario di sintomi e complicanze di una laterodeviazione mandibolare. Trova una spiegazione sul razionale di questa possibilità aprendo questo link:
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1217-parotite-ricorrente-e-calcoli-salivari-colpa-dei-denti.html
Ma al suo gnatologo lei ha riferito tutto quanto scrive qui? Credo proprio che la soluzione non possa che essere nelle mani di un dentista veramente esperto in questi problemi. Sottolineo che il bite di cui lei ha scritto è stato realizzato prima dell'insorgenza dei problemi che qui lei ha descritto, e quindi non credo possa essere stato realizzato con caratteristiche idonee ad affrontarli.
Sottolineo anche che il suo problema non è notturno.
Cordiali saluti ed auguri.
[#20]
Utente
Nel ringraziarvi profondamente per i preziosissimi consulti, volevo dire che dopo i primi 10 gg è iniziato un lento recupero.
Il lagoftalmo è ancora presente ma la fessura si è ridotta; la bocca si è raddrizzata e anche se non la apro in modo simmetrico riesco a parlare, mangiare e bere senza incidenti, ora posso anche un po' sorridere dal lato colpito, seppure debolmente. L'iperacusia sia sta ridimensionando.
Io spero soprattutto di recuperare la funzionalità dell'occhio quanto prima, perché purtroppo ad oggi non ho lacrimazione spontanea (né riflesso corneale).
Di tanto in tanto ho fitte molto acute dentro l'orecchio ma mi sta seguendo un neurologo che mi vede una volta a settimana e dice che questi dolori non sono infrequenti... Io ovviamente ho sempre paura di cose brutte, ma mi sono affidata al suo giudizio e lui non ha per adesso ritenuto di prescrivermi ulteriori approfondimenti specialistici e diagnostici (malgrado le mie insistenze), essendo passate in tutto due settimane che, ha detto, non sono un tempo congruo per una remissione della sintomatologia.
L'otorino sarebbe in grado già con una visita di escludere altre patologie o servirebbero inogni caso esami strumentali?
Grazie mille
Il lagoftalmo è ancora presente ma la fessura si è ridotta; la bocca si è raddrizzata e anche se non la apro in modo simmetrico riesco a parlare, mangiare e bere senza incidenti, ora posso anche un po' sorridere dal lato colpito, seppure debolmente. L'iperacusia sia sta ridimensionando.
Io spero soprattutto di recuperare la funzionalità dell'occhio quanto prima, perché purtroppo ad oggi non ho lacrimazione spontanea (né riflesso corneale).
Di tanto in tanto ho fitte molto acute dentro l'orecchio ma mi sta seguendo un neurologo che mi vede una volta a settimana e dice che questi dolori non sono infrequenti... Io ovviamente ho sempre paura di cose brutte, ma mi sono affidata al suo giudizio e lui non ha per adesso ritenuto di prescrivermi ulteriori approfondimenti specialistici e diagnostici (malgrado le mie insistenze), essendo passate in tutto due settimane che, ha detto, non sono un tempo congruo per una remissione della sintomatologia.
L'otorino sarebbe in grado già con una visita di escludere altre patologie o servirebbero inogni caso esami strumentali?
Grazie mille
[#21]
Gentile Signora,
vede che già sta recuperando? Come Le dicevo, la stragrande maggioranza delle paralisi di Bell regredisce senza lasciare esiti, mi sembra siamo proprio sulla strada giusta.
Segua il Suo neurologo e vedrà che tutto si risolverà.
Cordiali saluti ed auguri
vede che già sta recuperando? Come Le dicevo, la stragrande maggioranza delle paralisi di Bell regredisce senza lasciare esiti, mi sembra siamo proprio sulla strada giusta.
Segua il Suo neurologo e vedrà che tutto si risolverà.
Cordiali saluti ed auguri
[#24]
"ho fitte molto acute dentro l'orecchio ma mi sta seguendo un neurologo che mi vede una volta a settimana e dice che questi dolori non sono infrequenti"
Suggerisca al neurologo che la vede una volta alla settimana l'ipotesi che una probabile causa di questi dolori sia il conflitto fra l'orecchio e il condilo mandibolare: ogni malposizione amandibolare li favorisce, compresa la paralisi di Bell. ("non la apro in modo simmetrico ).
Cordiali saluti ed auguri
Suggerisca al neurologo che la vede una volta alla settimana l'ipotesi che una probabile causa di questi dolori sia il conflitto fra l'orecchio e il condilo mandibolare: ogni malposizione amandibolare li favorisce, compresa la paralisi di Bell. ("non la apro in modo simmetrico ).
Cordiali saluti ed auguri
[#25]
Gentile Signora,
al momento la bocca non la apre in modo simmetrico per la paresi e non per il problema mandibolare. Concordo col neurologo che due settimane siano ancora insufficienti, se ricorda Le parlavo di guarigione in 4-8 settimane mediamente in più dell'85% dei pazienti. Mi pare però che già i miglioramenti siano evidenti.
Buona giornata
al momento la bocca non la apre in modo simmetrico per la paresi e non per il problema mandibolare. Concordo col neurologo che due settimane siano ancora insufficienti, se ricorda Le parlavo di guarigione in 4-8 settimane mediamente in più dell'85% dei pazienti. Mi pare però che già i miglioramenti siano evidenti.
Buona giornata
[#26]
Il problema, che risale a quando " Nei giorni precedenti avevo avuto fortissimi dolori nucali e mandibolari OMOLATERALI (soffro da 15 anni di disordini dell'ATM)", di certo comporta ora una apertura asimmetrica accentuata dalla paresi, ma bisogna , a mio parere , considerare sopratutto che era, e a maggior ragione è ora, asimmetrica la CHIUSURA. L'aspetto del tragitto di apertura, infatti, può essere importante e indicativo per il medico (può essere centrifugo o centripeto, individuando una situazione diversa), ma è poco influente per il paziente, perché aprendo la bocca il conflitto articolare e la scorretta intercuspidazione si eliminano, per riproporsi però necessariamente in chiusura: per questo, anche la muscolatura può risentirne , e rallentare o impedire la guarigione.
Cordiali saluti ed auguri.
Cordiali saluti ed auguri.
[#27]
Gentile Signora,
al momento il mio consiglio è di seguire il neurologo, come giustamente Lei sta facendo. Non radicalizziamo tutto in un senso. Peraltro mi sembra ottimamente seguita.
La paralisi di Bell è di competenza neurologica.
Per il resto c'è tempo.
Stia tranquilla.
Cordialmente
al momento il mio consiglio è di seguire il neurologo, come giustamente Lei sta facendo. Non radicalizziamo tutto in un senso. Peraltro mi sembra ottimamente seguita.
La paralisi di Bell è di competenza neurologica.
Per il resto c'è tempo.
Stia tranquilla.
Cordialmente
[#28]
Utente
Buongiorno,
a 2 mesi dall'esordio, il dolore è diminuito moltissimo, ormai lo percepisco solo occasionalmente. Alla fine, si era poi deciso per esami strumentali più approfonditi della regione interessata e non è risultato nulla.
Con grande sollievo, ho totalmente recuperato sia la mobilità della bocca, sia la funzionalità dell'orecchio (niente più iperacusia) sia, cosa più importante, quella dell'occhio: ho riacquistato l'ammiccamento, la chiusura completa della palpebra, la lacrimazione e il riflesso palpebrale.
Il mio medico di base dice che non si vede più traccia della paralisi.
In realtà, se protendo le labbra in fuori (tipo bacio) c'è una lievissima asimmetria e se sorrido molto a lungo, a volte si verificano piccole mioclonie sotto l'occhio dal lato colpito, ma di queste cose anche il neurologo non si è minimamente preoccupato.
Mi è rimasto pure il viso un po' stanco, magari dovuto ai cortisonici presi a Marzo o forse non c'entra nemmeno con la patologia. Io comunque sono molto contenta.
Due mesi fa ero spaventata ed avvilita ed invece sono tornata a posto nei tempi auspicati.
Grazie di cuore per tutto l'impegno professionale e umano qui dimostrato nel consulto sul mio caso.
a 2 mesi dall'esordio, il dolore è diminuito moltissimo, ormai lo percepisco solo occasionalmente. Alla fine, si era poi deciso per esami strumentali più approfonditi della regione interessata e non è risultato nulla.
Con grande sollievo, ho totalmente recuperato sia la mobilità della bocca, sia la funzionalità dell'orecchio (niente più iperacusia) sia, cosa più importante, quella dell'occhio: ho riacquistato l'ammiccamento, la chiusura completa della palpebra, la lacrimazione e il riflesso palpebrale.
Il mio medico di base dice che non si vede più traccia della paralisi.
In realtà, se protendo le labbra in fuori (tipo bacio) c'è una lievissima asimmetria e se sorrido molto a lungo, a volte si verificano piccole mioclonie sotto l'occhio dal lato colpito, ma di queste cose anche il neurologo non si è minimamente preoccupato.
Mi è rimasto pure il viso un po' stanco, magari dovuto ai cortisonici presi a Marzo o forse non c'entra nemmeno con la patologia. Io comunque sono molto contenta.
Due mesi fa ero spaventata ed avvilita ed invece sono tornata a posto nei tempi auspicati.
Grazie di cuore per tutto l'impegno professionale e umano qui dimostrato nel consulto sul mio caso.
[#29]
Gentile Signora,
avevo perfettamente intuito il Suo stato d'animo e le Sue legittime preoccupazioni ma ero convinto che tutto si sarebbe risolto positivamente come Lei oggi riferisce.
È stata ben curata dal neurologo come Le avevo detto precedentemente.
I lievi esiti che descrive giustamente non preoccupano il collega, vedrà che col tempo regrediranno totalmente.
Comunque mi fa piacere apprendere che sia tranquilla e, possiamo dirlo, perfettamente guarita.
Cordiali saluti ed auguri
avevo perfettamente intuito il Suo stato d'animo e le Sue legittime preoccupazioni ma ero convinto che tutto si sarebbe risolto positivamente come Lei oggi riferisce.
È stata ben curata dal neurologo come Le avevo detto precedentemente.
I lievi esiti che descrive giustamente non preoccupano il collega, vedrà che col tempo regrediranno totalmente.
Comunque mi fa piacere apprendere che sia tranquilla e, possiamo dirlo, perfettamente guarita.
Cordiali saluti ed auguri
[#31]
Gentile Signora,
grazie a Lei per avere preferito Medicitalia e per le Sue parole di stima.
Per me è stato un piacere poterLa aiutare, con i limiti del consulto a distanza, in un periodo particolare della Sua vita che Le ha procurato comprensibile scoraggiamento.
Cordialmente
grazie a Lei per avere preferito Medicitalia e per le Sue parole di stima.
Per me è stato un piacere poterLa aiutare, con i limiti del consulto a distanza, in un periodo particolare della Sua vita che Le ha procurato comprensibile scoraggiamento.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 31 risposte e 28.8k visite dal 08/03/2017.
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