Problemi gamba (e braccio)
Buongiorno,
scrivo anche in attesa di consultare il medico di base, per schiarirmi le idee.
A inizio gennaio avevo iniziato ad accusare problemi alla gamba sinistra: rigidità dietro al ginocchio, presunta debolezza (o almeno mi sembrava, in realtà qualche test "casalingo" mi aveva fatto capire che non c'era una debolezza oggettiva), come se la gamba tirasse quando camminavo, fastidio (non lo definirei proprio dolore, ma più che altro una sensazione simile a quella che si prova dopo aver sforzato il muscolo a lungo), a volte mi sembrava intorpidita, ma non ho mai notato perdite di sensibilità al tatto. Non tutti questi sintomi si presentano in contemporanea.
Non so davvero dire se questo sia avvenuto in seguito a qualche movimento particolare o simili.
Tutto questo mi aveva molto allarmata, avevo chiesto un consulto su questo sito, ero molto in ansia temendo di avere la SLA, su cui ero stata rassicurata dal dott. Ferraloro.
I sintomi sono poi "scomparsi" (o si sono attenuati, non ci facevo più particolarmente caso) per poi ripresentarsi a metà febbraio.
Mi sono preoccupata di nuovo, per caso ho letto su un articolo di giornale (quando ero finalmente riuscita a smettere di cercare i sintomi su google!) che problemi neurologici potrebbero riguardare tutta la parte sinistra/destra del corpo, allora mi è sembrato di accusare problemi simili anche al braccio sinistro, che avverto però solo nel momento in cui mi concentro su di esso.
faccio alcune considerazioni che magari possono aiutare per il mio problema alla gamba:
- Per una piccola parte del periodo in cui i sintomi sono "regrediti" stavo assumendo Polase come integratore su consiglio del medico, ho dovuto però interrompere dopo poco tempo perché mi dava problemi di stomaco.
- Riesco tranquillamente a svolgere attività fisica in modo regolare: seguo un corso di esercizi aerobici molto intensi una volta a settimana, faccio addominali/flessioni saltuariamente, spesso vado a fare camminate e faccio educazione fisica a scuola due volte a settimana. Ho notato però che i muscoli (di tutto il corpo in pratica) sono sempre molto doloranti il giorno seguente, ma forse è perché fino ad ottobre andavo in palestra tre volte a settimana, poi sono rimasta ferma fino a gennaio e ho perso molto tono.
- Da gennaio, una settimana prima di accusare questo problema alla gamba, ho iniziato ad usare contraccettivi ormonali (l'anello Nuvaring) che possono causare una trombosi venosa, ho però guardato i sintomi di quest'ultima sul foglietto illustrativo dell'anello e non corrispondono in alcun modo. Potrebbe comunque esserci una correlazione con l'uso dell'anello?
- Dopo l'esercizio fisico i problemi alla gamba mi sembrano essere più intensi, si attenuano dopo un po' di riposo.
Nei limiti di un consulto a distanza, è più corretto che mi rivolga ad un neurologo o ad un ortopedico? Quello che descrivo può essere sintomo di un problema neurologico grave (penso alla SLA)?
Grazie per l'ascolto!
scrivo anche in attesa di consultare il medico di base, per schiarirmi le idee.
A inizio gennaio avevo iniziato ad accusare problemi alla gamba sinistra: rigidità dietro al ginocchio, presunta debolezza (o almeno mi sembrava, in realtà qualche test "casalingo" mi aveva fatto capire che non c'era una debolezza oggettiva), come se la gamba tirasse quando camminavo, fastidio (non lo definirei proprio dolore, ma più che altro una sensazione simile a quella che si prova dopo aver sforzato il muscolo a lungo), a volte mi sembrava intorpidita, ma non ho mai notato perdite di sensibilità al tatto. Non tutti questi sintomi si presentano in contemporanea.
Non so davvero dire se questo sia avvenuto in seguito a qualche movimento particolare o simili.
Tutto questo mi aveva molto allarmata, avevo chiesto un consulto su questo sito, ero molto in ansia temendo di avere la SLA, su cui ero stata rassicurata dal dott. Ferraloro.
I sintomi sono poi "scomparsi" (o si sono attenuati, non ci facevo più particolarmente caso) per poi ripresentarsi a metà febbraio.
Mi sono preoccupata di nuovo, per caso ho letto su un articolo di giornale (quando ero finalmente riuscita a smettere di cercare i sintomi su google!) che problemi neurologici potrebbero riguardare tutta la parte sinistra/destra del corpo, allora mi è sembrato di accusare problemi simili anche al braccio sinistro, che avverto però solo nel momento in cui mi concentro su di esso.
faccio alcune considerazioni che magari possono aiutare per il mio problema alla gamba:
- Per una piccola parte del periodo in cui i sintomi sono "regrediti" stavo assumendo Polase come integratore su consiglio del medico, ho dovuto però interrompere dopo poco tempo perché mi dava problemi di stomaco.
- Riesco tranquillamente a svolgere attività fisica in modo regolare: seguo un corso di esercizi aerobici molto intensi una volta a settimana, faccio addominali/flessioni saltuariamente, spesso vado a fare camminate e faccio educazione fisica a scuola due volte a settimana. Ho notato però che i muscoli (di tutto il corpo in pratica) sono sempre molto doloranti il giorno seguente, ma forse è perché fino ad ottobre andavo in palestra tre volte a settimana, poi sono rimasta ferma fino a gennaio e ho perso molto tono.
- Da gennaio, una settimana prima di accusare questo problema alla gamba, ho iniziato ad usare contraccettivi ormonali (l'anello Nuvaring) che possono causare una trombosi venosa, ho però guardato i sintomi di quest'ultima sul foglietto illustrativo dell'anello e non corrispondono in alcun modo. Potrebbe comunque esserci una correlazione con l'uso dell'anello?
- Dopo l'esercizio fisico i problemi alla gamba mi sembrano essere più intensi, si attenuano dopo un po' di riposo.
Nei limiti di un consulto a distanza, è più corretto che mi rivolga ad un neurologo o ad un ortopedico? Quello che descrivo può essere sintomo di un problema neurologico grave (penso alla SLA)?
Grazie per l'ascolto!
[#1]
Gentile Utente,
ho atteso qualche giorno prima di rispondere per dare la possibilità ad un altro collega di dare il proprio parere considerato che io lo avevo già dato ma non rispondendo nessuno sono ancora io che Le potrei dire come la prima volta
<<pensare alla SLA a 18 anni mi sembra davvero eccessivo.
Inoltre la dolenzia non fa parte dei sintomi iniziali della malattia, anzi il dolore è un criterio di esclusione. Poi non ha deficit motori, nel senso che svolge tranquillamente tutti i movimenti.
Ne parli col medico curante o, per Sua tranquillità, effettui una visita neurologica.>>
Ora scrive << Per una piccola parte del periodo in cui i sintomi sono "regrediti" stavo assumendo Polase come integratore su consiglio del medico>> nella SLA non regrediscono col polase.
<<Riesco tranquillamente a svolgere attività fisica in modo regolare: seguo un corso di esercizi aerobici molto intensi una volta a settimana, faccio addominali/flessioni saltuariamente, spesso vado a fare camminate e faccio educazione fisica a scuola due volte a settimana>> Ottimo!
Riguardo l'anello , non vedo nessuna correlazione.
Buon fine settimana
ho atteso qualche giorno prima di rispondere per dare la possibilità ad un altro collega di dare il proprio parere considerato che io lo avevo già dato ma non rispondendo nessuno sono ancora io che Le potrei dire come la prima volta
<<pensare alla SLA a 18 anni mi sembra davvero eccessivo.
Inoltre la dolenzia non fa parte dei sintomi iniziali della malattia, anzi il dolore è un criterio di esclusione. Poi non ha deficit motori, nel senso che svolge tranquillamente tutti i movimenti.
Ne parli col medico curante o, per Sua tranquillità, effettui una visita neurologica.>>
Ora scrive << Per una piccola parte del periodo in cui i sintomi sono "regrediti" stavo assumendo Polase come integratore su consiglio del medico>> nella SLA non regrediscono col polase.
<<Riesco tranquillamente a svolgere attività fisica in modo regolare: seguo un corso di esercizi aerobici molto intensi una volta a settimana, faccio addominali/flessioni saltuariamente, spesso vado a fare camminate e faccio educazione fisica a scuola due volte a settimana>> Ottimo!
Riguardo l'anello , non vedo nessuna correlazione.
Buon fine settimana
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Grazie dottore per avermi risposto con pazienza anche questa volta.
La parte razionale di me esclude la SLA proprio come mi ha detto lei, quella più ansiosa ha un po' di timore, però dato che lei è certamente più esperto di me cercherò di tranquillizzarmi anche su questo.
Secondo lei il problema al braccio è un problema reale o strettamente connesso all'ansia? (il fatto che sia iniziato quando ho letto di problemi a entrambi gli arti della stessa parte del corpo mi fa pensare alla seconda, ma non vorrei rischiare di sottovalutare un problema reale).
E, per finire, nei limiti di un consulto a distanza, secondo lei è più adatto rivolgermi ad un ortopedico o ad un neurologo in base ai problemi che ho riportato?
Grazie di nuovo!
La parte razionale di me esclude la SLA proprio come mi ha detto lei, quella più ansiosa ha un po' di timore, però dato che lei è certamente più esperto di me cercherò di tranquillizzarmi anche su questo.
Secondo lei il problema al braccio è un problema reale o strettamente connesso all'ansia? (il fatto che sia iniziato quando ho letto di problemi a entrambi gli arti della stessa parte del corpo mi fa pensare alla seconda, ma non vorrei rischiare di sottovalutare un problema reale).
E, per finire, nei limiti di un consulto a distanza, secondo lei è più adatto rivolgermi ad un ortopedico o ad un neurologo in base ai problemi che ho riportato?
Grazie di nuovo!
[#3]
Gentile Utente,
mi aveva colpito già al primo post che il "problema" all'arto superiore fosse insorto dopo la lettura che menziona, questo ovviamente indica un'origine ansiosa del disturbo.
Neurologo o ortopedico? Per la Sua paura ritengo sia più idoneo il neurologo, poi sarà il collega stesso a dirLe come e se procedere.
Cordialmente
mi aveva colpito già al primo post che il "problema" all'arto superiore fosse insorto dopo la lettura che menziona, questo ovviamente indica un'origine ansiosa del disturbo.
Neurologo o ortopedico? Per la Sua paura ritengo sia più idoneo il neurologo, poi sarà il collega stesso a dirLe come e se procedere.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.2k visite dal 03/03/2017.
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