Demenza
Buonasera,
a seguito di crescenti episodi di apparente demenza manifestati dalla mia mamma, abbiamo iniziato il protocollo di indagine al fine individuare la diagnosi corretta a cui imputare queste manifestazioni. Tra gli altri esami, quello per il quale Vi scrivo è la Risonanza Magnetica con Mezzo di Contrasto eseguita giorno 01.02 c.a. ed per la quale ho appena ricevuto referto il recita, testualmente:
"esame eseguito con sequenze TSE T1, T2, DW e FLAIR, acquisite secondo piani
multipli, prima e dopo infusione di m.d.c. paramagnetico (gadobutrolo 15ml).
Apprezzabili multiple e piccole aree focali di alterato segnale a carico della
sostanza bianca fronto-parietale sottocorticale e profonda bilateralmente,
pontina mediana paramediana sinistra, tutte prive di diffusività ristretta
e/o impregnazione dopo mdc, riferibili ad esiti gliotici di tipo ipossico-vascolare.
Sistema ventricolare in asse e di regolare ampiezza.
Piccolo meningioma a livello della convessità frontale sinistra con base di circa
10mm e spessore max di 4,5mm da controllare nel tempo (prossimo esame tra
12 mesi salvo diversa indicazione clinica)."
Alla luce di quanto in esso descritto, ci preoccupano il "Piccolo meningioma", e gli "esiti gliotici di tipo ipossico-vascolare", dando per scontato che non vi siano altri elementi utili da attenzionare e che sfuggono alla nostra poca conoscenza...
e soprattuto le prospettive future di cure che possano risolvere/alleviare i disagi che tale situazione compromette nell'autonomia quotidiana di una donna di 75 anni.
Grazie in anticipo per ogni possibile utile chiarimento in merito.
Saluti.
MT
a seguito di crescenti episodi di apparente demenza manifestati dalla mia mamma, abbiamo iniziato il protocollo di indagine al fine individuare la diagnosi corretta a cui imputare queste manifestazioni. Tra gli altri esami, quello per il quale Vi scrivo è la Risonanza Magnetica con Mezzo di Contrasto eseguita giorno 01.02 c.a. ed per la quale ho appena ricevuto referto il recita, testualmente:
"esame eseguito con sequenze TSE T1, T2, DW e FLAIR, acquisite secondo piani
multipli, prima e dopo infusione di m.d.c. paramagnetico (gadobutrolo 15ml).
Apprezzabili multiple e piccole aree focali di alterato segnale a carico della
sostanza bianca fronto-parietale sottocorticale e profonda bilateralmente,
pontina mediana paramediana sinistra, tutte prive di diffusività ristretta
e/o impregnazione dopo mdc, riferibili ad esiti gliotici di tipo ipossico-vascolare.
Sistema ventricolare in asse e di regolare ampiezza.
Piccolo meningioma a livello della convessità frontale sinistra con base di circa
10mm e spessore max di 4,5mm da controllare nel tempo (prossimo esame tra
12 mesi salvo diversa indicazione clinica)."
Alla luce di quanto in esso descritto, ci preoccupano il "Piccolo meningioma", e gli "esiti gliotici di tipo ipossico-vascolare", dando per scontato che non vi siano altri elementi utili da attenzionare e che sfuggono alla nostra poca conoscenza...
e soprattuto le prospettive future di cure che possano risolvere/alleviare i disagi che tale situazione compromette nell'autonomia quotidiana di una donna di 75 anni.
Grazie in anticipo per ogni possibile utile chiarimento in merito.
Saluti.
MT
[#1]
Gentile Utente,
come vi è stato detto, il piccolo meningioma va tenuto sotto controllo con RM periodiche. C'è anche la possibilità che resti invariato e che quindi non dia problemi particolari.
Le alterazioniche ipossico-vascolari potrebbero causare disturbi della memoria e, secondo le dimensioni, anche altri problemi di tipo cognitivo.
Il consiglio che vi posso dare è quello fare seguire la Mamma da un neurologo esperto in tal senso.
Cordiali saluti
come vi è stato detto, il piccolo meningioma va tenuto sotto controllo con RM periodiche. C'è anche la possibilità che resti invariato e che quindi non dia problemi particolari.
Le alterazioniche ipossico-vascolari potrebbero causare disturbi della memoria e, secondo le dimensioni, anche altri problemi di tipo cognitivo.
Il consiglio che vi posso dare è quello fare seguire la Mamma da un neurologo esperto in tal senso.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 04/02/2017.
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