Disturbi di memoria, concentrazione, fonesi
Buongiorno cari dottori,
Spero sia la sezione giusta dove inserire la richiesta di consulto.
Sono un giovane studente che sta vivendo diversi problemi neurocognitivi:
È giusto iniziare con il quadro psichico: sono una persona molto -troppo- ansiosa e stressata, credo da sempre, e alcuni problemi familiari non mi hanno aiutato. Inoltre sono stato depresso, non curato se non con psicoterapia e training autogeno - sono pure psicologo, e tutt'ora mantengo un pò di disturbi distimici o comunque lievi sintomi depressivi che vanno e vengono. Sto comunque meglio rispetto al passato, ma permane questo quadro delicato che sicuramente non aiuta.
Soffro inoltre da qualche anno - sviluppatesi in concomitanza con la depressione - di cefalee molto frequenti. una volta ogni tre giorni mediamente ho un attacco che dura da 20 minuti ad un massimo di due ore. Non è cefalea a grappolo, sia perché il mal di testa è sopportabile e non da suicidio sia perché termina non appena assumo dei fans, si perché le manifestazioni sintomatiche tipiche dei cluster non ci sono (niente rinorrea rossori gonfiori o ciclicità).
Feci una risonanza tre anni fa ma risultò tutto a norma.
Accanto a questo ho sviluppato disturbi cognitivi leggeri:
1) problemi di fonazione, soprattutto per quanto riguarda la lettera R. Spesso balbetto leggermente o mi incarto con parole, anche non particolarmente difficili da pronunciare (per esempio "genere narrativo" mi da noja pronunciarlo) tant'è che mi tocca scandirle.
2) problemi di attenzione: molto marcati, talvolta non riesco a seguire un discorso o una lettura di testi universitari, mi sento con la testa vuota o offuscata o assonnata.
3) problemi di concentrazione: ne consegue anche la presenza di problemi di memoria a breve termine e nei processi di memorizzazione generale che, a parer mio, risultano meno efficienti rispetto a quelli dei miei coetanei. Ho anche difficoltá di recupero di informazioni studiate prima di un esame o di vocaboli che spesso "ho sulla punta della lingua" e non riesco a recuperare. Inoltre a volte non mi vengono in mente nomi di persone che conosco da tempo - ma con cui però ho poca confidenza - e perdo il filo del discorso
4) poca lucidità: sembra che io sia distaccato dal mondo, ho pure difficoltà nel fare collegamenti semantici o ideare discorsi.
Questi sintomi non li ho mai avuti prima di qualche anno fa. Sono molto bravo all'università e fin da piccolo sono stato precoce nell'apprendimento (imparato a leggere e scrivere a 4 anni).
Aggiungo che ho un genitore depresso che da piccolo ha avuto disturbi di balbuzie e dislessia e difficoltà di apprendimento e che secondo me ha un lieve deficit cognitivo (QI inferiore alla media di almeno 20/30 punti) e una sorella con problemi di apprendimento.
Cosa potrebbe essere? A chi dovrei chiedere aiuto? Una prima diagnosi o un consiglio?
Sono molto preoccupato. Non vorrei avere problemi di apprendimento acquisiti o avere malattie neurologiche gravi..vi ringrazio
Spero sia la sezione giusta dove inserire la richiesta di consulto.
Sono un giovane studente che sta vivendo diversi problemi neurocognitivi:
È giusto iniziare con il quadro psichico: sono una persona molto -troppo- ansiosa e stressata, credo da sempre, e alcuni problemi familiari non mi hanno aiutato. Inoltre sono stato depresso, non curato se non con psicoterapia e training autogeno - sono pure psicologo, e tutt'ora mantengo un pò di disturbi distimici o comunque lievi sintomi depressivi che vanno e vengono. Sto comunque meglio rispetto al passato, ma permane questo quadro delicato che sicuramente non aiuta.
Soffro inoltre da qualche anno - sviluppatesi in concomitanza con la depressione - di cefalee molto frequenti. una volta ogni tre giorni mediamente ho un attacco che dura da 20 minuti ad un massimo di due ore. Non è cefalea a grappolo, sia perché il mal di testa è sopportabile e non da suicidio sia perché termina non appena assumo dei fans, si perché le manifestazioni sintomatiche tipiche dei cluster non ci sono (niente rinorrea rossori gonfiori o ciclicità).
Feci una risonanza tre anni fa ma risultò tutto a norma.
Accanto a questo ho sviluppato disturbi cognitivi leggeri:
1) problemi di fonazione, soprattutto per quanto riguarda la lettera R. Spesso balbetto leggermente o mi incarto con parole, anche non particolarmente difficili da pronunciare (per esempio "genere narrativo" mi da noja pronunciarlo) tant'è che mi tocca scandirle.
2) problemi di attenzione: molto marcati, talvolta non riesco a seguire un discorso o una lettura di testi universitari, mi sento con la testa vuota o offuscata o assonnata.
3) problemi di concentrazione: ne consegue anche la presenza di problemi di memoria a breve termine e nei processi di memorizzazione generale che, a parer mio, risultano meno efficienti rispetto a quelli dei miei coetanei. Ho anche difficoltá di recupero di informazioni studiate prima di un esame o di vocaboli che spesso "ho sulla punta della lingua" e non riesco a recuperare. Inoltre a volte non mi vengono in mente nomi di persone che conosco da tempo - ma con cui però ho poca confidenza - e perdo il filo del discorso
4) poca lucidità: sembra che io sia distaccato dal mondo, ho pure difficoltà nel fare collegamenti semantici o ideare discorsi.
Questi sintomi non li ho mai avuti prima di qualche anno fa. Sono molto bravo all'università e fin da piccolo sono stato precoce nell'apprendimento (imparato a leggere e scrivere a 4 anni).
Aggiungo che ho un genitore depresso che da piccolo ha avuto disturbi di balbuzie e dislessia e difficoltà di apprendimento e che secondo me ha un lieve deficit cognitivo (QI inferiore alla media di almeno 20/30 punti) e una sorella con problemi di apprendimento.
Cosa potrebbe essere? A chi dovrei chiedere aiuto? Una prima diagnosi o un consiglio?
Sono molto preoccupato. Non vorrei avere problemi di apprendimento acquisiti o avere malattie neurologiche gravi..vi ringrazio
[#1]
Gentile Utente,
alla Sua giovane età i disturbi riferiti sono statisticamente più indicativi di problematiche psichiche, tuttavia è corretto, prima di arrivare a questa conclusione, escludere eventuali situazioni organiche.
A tal riguardo è indicata una visita neurologica e test neuropsicologici atti ad indagare i vari settori delle funzioni cerebrali superiori (memoria, attenzione, concentrazione, ecc.).
Eventuali indagini strumentali li richiederà il neurologo se dovesse ritenerli utili ai fini diagnostici.
Escluse poi condizioni organiche, può indirizzarsi sul versante psichico del problema.
Cordiali saluti
alla Sua giovane età i disturbi riferiti sono statisticamente più indicativi di problematiche psichiche, tuttavia è corretto, prima di arrivare a questa conclusione, escludere eventuali situazioni organiche.
A tal riguardo è indicata una visita neurologica e test neuropsicologici atti ad indagare i vari settori delle funzioni cerebrali superiori (memoria, attenzione, concentrazione, ecc.).
Eventuali indagini strumentali li richiederà il neurologo se dovesse ritenerli utili ai fini diagnostici.
Escluse poi condizioni organiche, può indirizzarsi sul versante psichico del problema.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Grazie per la risposta dottor Ferraloro.
Per scongiurare qualsiasi causa organica, che visita dovrebbero farmi? Sempre neurologica comunque giusto?
Ieri pomeriggio riflettevo mentre studiavo e mi sono accorto che soffro tantissimo la concentrazione: sono assente quando leggo un libro, anche se mi dico "mo ti concentri", simulo e basta la concentrazione e leggo distrattamente o non riesco a figurarmi immagini a partire dalle parole o a ricordarmi qualcosa. Mi pesano tanto questi problemi di concentrazione. Gli unici casi in cui sono molto attento è quando qualcosa che leggo mi piace o mi incuriosisce talmente tanto che non riesco a staccare gli occhi dal foglio, ma questi casi sono proprio rari..
Per scongiurare qualsiasi causa organica, che visita dovrebbero farmi? Sempre neurologica comunque giusto?
Ieri pomeriggio riflettevo mentre studiavo e mi sono accorto che soffro tantissimo la concentrazione: sono assente quando leggo un libro, anche se mi dico "mo ti concentri", simulo e basta la concentrazione e leggo distrattamente o non riesco a figurarmi immagini a partire dalle parole o a ricordarmi qualcosa. Mi pesano tanto questi problemi di concentrazione. Gli unici casi in cui sono molto attento è quando qualcosa che leggo mi piace o mi incuriosisce talmente tanto che non riesco a staccare gli occhi dal foglio, ma questi casi sono proprio rari..
[#3]
Gentile Utente,
come Le dicevo precedentemente, la visita da effettuare è quella neurologica.
Ciò che scrive, cioè che la concentrazione e l'attenzione sono mantenute quando legge qualcosa che La interessa particolarmente, è un elemento positivo che farebbe pensare un problema di tipo psicologico.
Cordialmente
come Le dicevo precedentemente, la visita da effettuare è quella neurologica.
Ciò che scrive, cioè che la concentrazione e l'attenzione sono mantenute quando legge qualcosa che La interessa particolarmente, è un elemento positivo che farebbe pensare un problema di tipo psicologico.
Cordialmente
[#4]
Utente
Grazie dottore per la disponibilità
Allora ne discuterò con il mio medico di famiglia e farò una visita neurologica.
Secondo lei ci potrebbe essere una correlazione con i frequenti e rapidi mal di testa che mi prendono regolarmente?
Avrebbe qualche consiglio "ingenuo" che potrei applicare intanto per lo studio o comunque per migliorare un pochino la concentrazione in attesa della visita?
La ringrazio di cuore
Allora ne discuterò con il mio medico di famiglia e farò una visita neurologica.
Secondo lei ci potrebbe essere una correlazione con i frequenti e rapidi mal di testa che mi prendono regolarmente?
Avrebbe qualche consiglio "ingenuo" che potrei applicare intanto per lo studio o comunque per migliorare un pochino la concentrazione in attesa della visita?
La ringrazio di cuore
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.2k visite dal 17/12/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.