Problemi nel movimento
Buonasera gentili Dottori,
da fine giugno ho questi sintomi: vertigini e mancanza di equilibrio, sensazione di cadere all'indietro e di pendere sinistra (con disagio nel camminare), forti cali di energia, sensazione di pesantezza/dolore a gambe e braccia, fitte al collo che si irradiano all'orecchio (dall'otorino è risultato essere a posto), vista offuscata, sensazione di forte infiammazione alla parte alta della schiena e un brivido che dalla testa si irradia al corpo, a volte emicrania. Non faccio sport e ho una pessima postura lavorando al pc, inoltre 2 anni fa ho avuto un brutto incidente di macchina, che mi ha lasciato degli strascichi che (stupidamente) non ho mai curato. Dopo l'incidente mi hanno fatto una lastra del collo che però andava bene. L'ho rifatta quest'estate ed risultato niente di particolare (solo inversione della fisiologica lordosi con fulcro al passaggio c4-c5, che però non mi sembra niente di grave). Dall'estate scorsa avverto una certa sensazione di malessere fisico generale (me ne rendo conto solo ora) e ho avuto alcuni episodi di dolore collo-braccia, mal di testa e vertigini, situazioni che però si sono sempre risolte da sole. Dopo due mesi di fase acuta in cui ho iniziato a fare fisioterapia, a metà settembre ho cominciato a sentirmi sempre meglio, a volte anche più di prima che la situazione "esplodesse" a giugno, accorgendomi finalmente di come fossi "sotto tono" nell'ultimo anno. Ora ho appena cominciato un percorso osteopatico, ma da circa due settimane i sintomi si sono riacutizzati, pur non arrivando alla gravità di quest'estate. Ad un certo punto, un po' esasperata, dato che questa situazione sta pesando molto sullo svolgimento della mia vita quotidiana, ho pensato di avere una qualche brutta malattia, pensiero che ho subito scacciato perché razionalmente so che me ne sarei resa conto subito se così fosse stato. Infine ho anche pensato che ci possa essere una causa psicosomatica dietro al problema, non saprei dire perch, però sono ormai mesi che non sto bene e mi sembra un asso di tempo troppo lungo per un semplice problema muscolo-scheletrico. Il fatto è che la mia mente ha voglia di fare, ma il fisico risponde poco: più mi sforzo, più sento male. L'osteopata mi ha consigliato di fare una serie di esami (vitamine, tiroide, ormoni ecc...) e soprattutto ha insistito perché facessi una visita dal neurologo, come anche i miei familiari e amici. Io invece vorrei evitare, perché ho l'impressione di dover cominciare a girare per medici andando per esclusione e questo si che potrebbe farmi stressare, dato che solitamente prediligo l'opzione di lasciare al mio corpo la possibilità di recuperare da solo...ma ahimè, stavolta non sta funzionando. Voi che siete del mestiere, cosa mi consigliate? Una visita neurologica vi sembra opportuna? E nel caso, quali esami dovrei effettuare?
V ringrazio molto per l'attenzione e la pazienza nel leggere tutta la mail!
da fine giugno ho questi sintomi: vertigini e mancanza di equilibrio, sensazione di cadere all'indietro e di pendere sinistra (con disagio nel camminare), forti cali di energia, sensazione di pesantezza/dolore a gambe e braccia, fitte al collo che si irradiano all'orecchio (dall'otorino è risultato essere a posto), vista offuscata, sensazione di forte infiammazione alla parte alta della schiena e un brivido che dalla testa si irradia al corpo, a volte emicrania. Non faccio sport e ho una pessima postura lavorando al pc, inoltre 2 anni fa ho avuto un brutto incidente di macchina, che mi ha lasciato degli strascichi che (stupidamente) non ho mai curato. Dopo l'incidente mi hanno fatto una lastra del collo che però andava bene. L'ho rifatta quest'estate ed risultato niente di particolare (solo inversione della fisiologica lordosi con fulcro al passaggio c4-c5, che però non mi sembra niente di grave). Dall'estate scorsa avverto una certa sensazione di malessere fisico generale (me ne rendo conto solo ora) e ho avuto alcuni episodi di dolore collo-braccia, mal di testa e vertigini, situazioni che però si sono sempre risolte da sole. Dopo due mesi di fase acuta in cui ho iniziato a fare fisioterapia, a metà settembre ho cominciato a sentirmi sempre meglio, a volte anche più di prima che la situazione "esplodesse" a giugno, accorgendomi finalmente di come fossi "sotto tono" nell'ultimo anno. Ora ho appena cominciato un percorso osteopatico, ma da circa due settimane i sintomi si sono riacutizzati, pur non arrivando alla gravità di quest'estate. Ad un certo punto, un po' esasperata, dato che questa situazione sta pesando molto sullo svolgimento della mia vita quotidiana, ho pensato di avere una qualche brutta malattia, pensiero che ho subito scacciato perché razionalmente so che me ne sarei resa conto subito se così fosse stato. Infine ho anche pensato che ci possa essere una causa psicosomatica dietro al problema, non saprei dire perch, però sono ormai mesi che non sto bene e mi sembra un asso di tempo troppo lungo per un semplice problema muscolo-scheletrico. Il fatto è che la mia mente ha voglia di fare, ma il fisico risponde poco: più mi sforzo, più sento male. L'osteopata mi ha consigliato di fare una serie di esami (vitamine, tiroide, ormoni ecc...) e soprattutto ha insistito perché facessi una visita dal neurologo, come anche i miei familiari e amici. Io invece vorrei evitare, perché ho l'impressione di dover cominciare a girare per medici andando per esclusione e questo si che potrebbe farmi stressare, dato che solitamente prediligo l'opzione di lasciare al mio corpo la possibilità di recuperare da solo...ma ahimè, stavolta non sta funzionando. Voi che siete del mestiere, cosa mi consigliate? Una visita neurologica vi sembra opportuna? E nel caso, quali esami dovrei effettuare?
V ringrazio molto per l'attenzione e la pazienza nel leggere tutta la mail!
[#1]
Gentile Utente,
certamente condivisibile l'indicazione alla visita neurologica per avere una valutazione clinica diretta. Esami diagnostici? Vanno fatti solo dopo la visita ed in maniera mirata ad eventuali sospetti clinici o a riscontri che dovessero emergere durante la visita stessa, ovviamente se ritenuti opportuni dal collega.
Cordiali saluti
certamente condivisibile l'indicazione alla visita neurologica per avere una valutazione clinica diretta. Esami diagnostici? Vanno fatti solo dopo la visita ed in maniera mirata ad eventuali sospetti clinici o a riscontri che dovessero emergere durante la visita stessa, ovviamente se ritenuti opportuni dal collega.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#4]
Ex utente
Gentile Dottor Ferraloro, buongiorno.
Come consigliato ho effettuato esami clinici (tutti nella norma, solo carenza di vitamina d) e risonanza dell'encefalo, che risulta anche questa nella norma. Ho fatto anche una risonanza del rachide cervicale e una lastra in movimento, risultato: scomparsa lordosi cervicale con inversione di curva con fulcro su c4, lieve protusione discale c5-c6 a sviluppo mediano, minima salienza discale circonferenziale c6-c7 con impronta limitata sull'astuccio durale in sede mediana. In iperestensione lieve retrospondilo-listesi di c3-c4-c5. Ho fatto 7 sedute con un chiropratico e sto meglio, ma non so se il risultato sarà duraturo, peraltro ho drasticamente ridotto l'orario di lavoro al pc (ma ora dovrò per forza ricominciare) e sto molto attenta, praticamente campo come una super ammalata e non mi piace. Ho parlato con ortopedico, neurologo e terapisti vari, ognuno dice la sua e questo mi confonde. Mi è stato anche consigliato di parlare con un neurochirurgo piuttosto che con un neurologo, secondo lei è necessario? Non capisco quanto la situazione psicologica possa incidere sui sintomi, che comunque, pur attenuandosi, non scompaiono. L'ortopedico dice che potrebbe essere un problema prettamente fisico, che secondo lui ho il collo di una novantenne e non potrò mai guarire, oppure potrebbe anche essere un problema lieve accentuato da un mio approccio mentale sbagliato. In pratica lui non sa quale sia il vero problema, io nemmeno! Ma vorrei arrivarne a capo: ho solo 33 anni e non posso rassegnarmi a questo stile di vita così limitato. Soprattutto vorrei capire la vera origine del problema, così da trovare la soluzione adeguata. Inizio a sperare che sia psicologica, quanto meno c'è una soluzione. Cosa mi consiglia di fare? La ringrazio e le auguro una buona giornata.
Come consigliato ho effettuato esami clinici (tutti nella norma, solo carenza di vitamina d) e risonanza dell'encefalo, che risulta anche questa nella norma. Ho fatto anche una risonanza del rachide cervicale e una lastra in movimento, risultato: scomparsa lordosi cervicale con inversione di curva con fulcro su c4, lieve protusione discale c5-c6 a sviluppo mediano, minima salienza discale circonferenziale c6-c7 con impronta limitata sull'astuccio durale in sede mediana. In iperestensione lieve retrospondilo-listesi di c3-c4-c5. Ho fatto 7 sedute con un chiropratico e sto meglio, ma non so se il risultato sarà duraturo, peraltro ho drasticamente ridotto l'orario di lavoro al pc (ma ora dovrò per forza ricominciare) e sto molto attenta, praticamente campo come una super ammalata e non mi piace. Ho parlato con ortopedico, neurologo e terapisti vari, ognuno dice la sua e questo mi confonde. Mi è stato anche consigliato di parlare con un neurochirurgo piuttosto che con un neurologo, secondo lei è necessario? Non capisco quanto la situazione psicologica possa incidere sui sintomi, che comunque, pur attenuandosi, non scompaiono. L'ortopedico dice che potrebbe essere un problema prettamente fisico, che secondo lui ho il collo di una novantenne e non potrò mai guarire, oppure potrebbe anche essere un problema lieve accentuato da un mio approccio mentale sbagliato. In pratica lui non sa quale sia il vero problema, io nemmeno! Ma vorrei arrivarne a capo: ho solo 33 anni e non posso rassegnarmi a questo stile di vita così limitato. Soprattutto vorrei capire la vera origine del problema, così da trovare la soluzione adeguata. Inizio a sperare che sia psicologica, quanto meno c'è una soluzione. Cosa mi consiglia di fare? La ringrazio e le auguro una buona giornata.
[#5]
Gentile Utente,
in ogni condizione fisica c'è sempre una componente psicologica che accentua il problema.
Quale sia la vera natura del Suo non è possibile stabilirlo da questa postazione, probabilmente entrambe.
Potrebbe affrontare parallelamente le due condizioni rivolgendosi ad uno psicologo e ad un fisiatra.
Il neurochirurgico lo vedo meno adatto nel Suo caso.
Cordialità
in ogni condizione fisica c'è sempre una componente psicologica che accentua il problema.
Quale sia la vera natura del Suo non è possibile stabilirlo da questa postazione, probabilmente entrambe.
Potrebbe affrontare parallelamente le due condizioni rivolgendosi ad uno psicologo e ad un fisiatra.
Il neurochirurgico lo vedo meno adatto nel Suo caso.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.5k visite dal 03/11/2016.
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