Lamictal auradol e interazioni con Citalopram per depressione
Buonasera.
Sono una pz di 27 anni, ho sofferto fin da piccola di emicrania che a partire dai 21 anni si è trasformata per ma maggior parte degli attacchi in una forma trigeminale (per ora la diagnosi è di tacs) e ho sempre sofferto di emicrania catameniale.
Dopo molte tribolazioni ho trovato un farmaco che funziona per la profilassi che è il lamictal, che mi ha ridotto gli attacchi mensili da 16-18 al mese a 4-5, quindi ha avuto ottimi risultati.
Per l'emicrania catameniale assumo invece auradol con mini profilassi nella settimana relativa alle mestruazioni e per gli attacchi singoli indoxen o iniezioni di cortisone per gli attacchi più intensi e aggressivi.
Di recente ho sviluppato degli episodi depressivi un po' per un aumento degli attacchi di cefalea (che ho poi risolto in parte aumentando la dose di lamictal a 200mg) e per problemi personali di vario genere che mi hanno causato forte stress etc.
Notando che gli episodi si facevano più seri, tanto che la mia volontà/concentrazione si era quasi azzerata e notando dei pensieri suicidari ricorrenti ho approfittato dei momenti di lucidità per analizzare questi episodi e mi sono rivolta ad uno psichiatra per una prima visita per capire cosa potesse essere più opportuno fare.
La prima visita si è conclusa con la prescrizione di 5 gocce di laroxyl giornaliere, poichè lo psichiatra (avendo già provato in passato antidepressivi per la profilassi dell'emicrania e avendo avuto effetti collaterali per i quali ho dovuto interrompere la cura) mi ha informato che dato che soffro di cefalea ed emicrania i classici antidepressivi non funzionano e mi danno troppi effetti collaterali(tra cui cefalea) essendo sensibile ai serotoninergici e che è una condizione che si verifica spesso nelle persone che soffrono di cefalea ed emicrania. Dunque mi ha consigliato/prescritto il laroxyl per fare un tentativo e mi ha detto che in caso non avessi avuto benefici si sarebbero dovuti usare metodi alternativi (terapia della luce - magnetica, che sinceramente non ho ben capito in cosa consista).
Ho dunque prenotato una seconda visita dopo circa un mese, ma sono stata assegnata ad un diverso psichiatra.
Questo ha decretato che il laroxyl non serviva a niente per la cura degli episodi depressivi che potevo continuarlo in caso mi fosse d'aiuto per la cefalea ma che avrei dovuto per forza prendere un antidepressivo e mi ha quindi prescritto il Citalopram.
E qui arriva la mia domanda
Leggendo il foglietto di istruzioni, nella parte relativa all'interazione con i farmaci riporta l'interazione tra triptani e citalopram che possono causare una sindrome da serotonina.
Quindi mi chiedo è opportuno iniziare questa terapia?
Dovrei prima consultare il mio neurologo?
dovrei riconsultare lo psichiatra in questione chiedendo spiegazioni?
Devo dunque rassegnarmi a qualche terapia alternativa per i miei episodi depressivi?
Mi scuso per la lunghezza di questo post!
Sono una pz di 27 anni, ho sofferto fin da piccola di emicrania che a partire dai 21 anni si è trasformata per ma maggior parte degli attacchi in una forma trigeminale (per ora la diagnosi è di tacs) e ho sempre sofferto di emicrania catameniale.
Dopo molte tribolazioni ho trovato un farmaco che funziona per la profilassi che è il lamictal, che mi ha ridotto gli attacchi mensili da 16-18 al mese a 4-5, quindi ha avuto ottimi risultati.
Per l'emicrania catameniale assumo invece auradol con mini profilassi nella settimana relativa alle mestruazioni e per gli attacchi singoli indoxen o iniezioni di cortisone per gli attacchi più intensi e aggressivi.
Di recente ho sviluppato degli episodi depressivi un po' per un aumento degli attacchi di cefalea (che ho poi risolto in parte aumentando la dose di lamictal a 200mg) e per problemi personali di vario genere che mi hanno causato forte stress etc.
Notando che gli episodi si facevano più seri, tanto che la mia volontà/concentrazione si era quasi azzerata e notando dei pensieri suicidari ricorrenti ho approfittato dei momenti di lucidità per analizzare questi episodi e mi sono rivolta ad uno psichiatra per una prima visita per capire cosa potesse essere più opportuno fare.
La prima visita si è conclusa con la prescrizione di 5 gocce di laroxyl giornaliere, poichè lo psichiatra (avendo già provato in passato antidepressivi per la profilassi dell'emicrania e avendo avuto effetti collaterali per i quali ho dovuto interrompere la cura) mi ha informato che dato che soffro di cefalea ed emicrania i classici antidepressivi non funzionano e mi danno troppi effetti collaterali(tra cui cefalea) essendo sensibile ai serotoninergici e che è una condizione che si verifica spesso nelle persone che soffrono di cefalea ed emicrania. Dunque mi ha consigliato/prescritto il laroxyl per fare un tentativo e mi ha detto che in caso non avessi avuto benefici si sarebbero dovuti usare metodi alternativi (terapia della luce - magnetica, che sinceramente non ho ben capito in cosa consista).
Ho dunque prenotato una seconda visita dopo circa un mese, ma sono stata assegnata ad un diverso psichiatra.
Questo ha decretato che il laroxyl non serviva a niente per la cura degli episodi depressivi che potevo continuarlo in caso mi fosse d'aiuto per la cefalea ma che avrei dovuto per forza prendere un antidepressivo e mi ha quindi prescritto il Citalopram.
E qui arriva la mia domanda
Leggendo il foglietto di istruzioni, nella parte relativa all'interazione con i farmaci riporta l'interazione tra triptani e citalopram che possono causare una sindrome da serotonina.
Quindi mi chiedo è opportuno iniziare questa terapia?
Dovrei prima consultare il mio neurologo?
dovrei riconsultare lo psichiatra in questione chiedendo spiegazioni?
Devo dunque rassegnarmi a qualche terapia alternativa per i miei episodi depressivi?
Mi scuso per la lunghezza di questo post!
[#1]
Buongiorno a Lei,
valutata la perizia e la dottrina che entrambi gli psichiatri hanno evidenziato...
...come Lei dice "...Dovrei prima consultare il mio neurologo?...";
il consiglio nel contesto di questo consulto a distanza è naturalmente SI.
Il collega ha dimostrato perizia e dottrina nel diagnosticare una TAC (Trigeminal Autonomic Cephalagia ovvero Cefalea Autonomico Trigeminale, da non confondere con la nevralgia del trigemino, e nel gruppo delle TACs individuare la forma "SUNCT" unica forma che si giova del trattamento con Lamotrigina).
Circa la deflessione del tono dell'umore consideri che:
-il dolore cronico sovente sviluppa una comorbilità con i disturbi dell'umore;
-il cortisone usato per lungo periodo può essere un fattore di rischio per una deflessione del tono dell'umore.
See more:
-http://www.otellopoli.it/dolore-cronico/
-https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/1695-trattamento-cefalea-a-grappolo-lo-stato-dell-arte.html
-https://www.medicitalia.it/blog/terapia-del-dolore/2807-dolore-cronico-severo-e-comorbilita.html
Cordialmente.
valutata la perizia e la dottrina che entrambi gli psichiatri hanno evidenziato...
...come Lei dice "...Dovrei prima consultare il mio neurologo?...";
il consiglio nel contesto di questo consulto a distanza è naturalmente SI.
Il collega ha dimostrato perizia e dottrina nel diagnosticare una TAC (Trigeminal Autonomic Cephalagia ovvero Cefalea Autonomico Trigeminale, da non confondere con la nevralgia del trigemino, e nel gruppo delle TACs individuare la forma "SUNCT" unica forma che si giova del trattamento con Lamotrigina).
Circa la deflessione del tono dell'umore consideri che:
-il dolore cronico sovente sviluppa una comorbilità con i disturbi dell'umore;
-il cortisone usato per lungo periodo può essere un fattore di rischio per una deflessione del tono dell'umore.
See more:
-http://www.otellopoli.it/dolore-cronico/
-https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/1695-trattamento-cefalea-a-grappolo-lo-stato-dell-arte.html
-https://www.medicitalia.it/blog/terapia-del-dolore/2807-dolore-cronico-severo-e-comorbilita.html
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.7k visite dal 31/10/2016.
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