Encefalite limbica autoimmune
Buongiorno dottore, a mio marito è stata diagnosticata una encefalite limbica autoimmune. Al momento le risonanze e L'elettroencefalogramma danno segni di miglioramento, ma per quanto riguarda la memoria ha parecchi problemi a ricordare cose dette o fatte da poco. Attualmente è in cura con tolep 600 X 3. C'è possibilità di velocizzare il miglioramento o c'è qualcosa che si può fare per migliorare la memoria?? Grazie. Saluti
[#1]
Buonasera,
Sono stati individuati degli anticorpi specifici nel liquor e nel siero? Bisogna soprattutto cercare di capire se possa essere una forma ad andamento monofocale (ad esempio post-infettiva) oppure recidivante-remittente (appunto da produzione continua di auto-anticorpi). Il Tolep è una terapia sintomatica per il controllo delle crisi epilettiche, mentre il controllo della patologia si ottiene con l'immunosoppressione: corticosteroidi, plasmaferesi o immunoglobuline per via endovenosa.
Per i danni già causati dalla patologia bisogna attendere e vedere come il cervello recupera. Il cortisone endovena potrebbe essere un aiuto per ridurre più rapidamente l'infiammazione, ma non ci sono ad oggi terapie efficaci nel promuovere la rigenerazione neruonale: bisogna attendere e insistere con la riabilitazione cognitiva. Nelle persone giovani le possibilità di recupero sono solitamente molto più accentuate.
Sono stati individuati degli anticorpi specifici nel liquor e nel siero? Bisogna soprattutto cercare di capire se possa essere una forma ad andamento monofocale (ad esempio post-infettiva) oppure recidivante-remittente (appunto da produzione continua di auto-anticorpi). Il Tolep è una terapia sintomatica per il controllo delle crisi epilettiche, mentre il controllo della patologia si ottiene con l'immunosoppressione: corticosteroidi, plasmaferesi o immunoglobuline per via endovenosa.
Per i danni già causati dalla patologia bisogna attendere e vedere come il cervello recupera. Il cortisone endovena potrebbe essere un aiuto per ridurre più rapidamente l'infiammazione, ma non ci sono ad oggi terapie efficaci nel promuovere la rigenerazione neruonale: bisogna attendere e insistere con la riabilitazione cognitiva. Nelle persone giovani le possibilità di recupero sono solitamente molto più accentuate.
Dr. Stefano Vollaro
[#3]
Purtroppo non si può dire in maniera univoca. Bisogna basarsi molto sulla presenza o meno di lesioni residue alla risonanza magnetica e sull'andamento clinico attuale. Ci sono casi che possono recuperare completamente anche in poche settimane una volta interrotto il processo infiammatorio e controllate le crisi epilettiche. L'importante è, appunto, capire se la malattia si è bloccata oppure no.
[#4]
Utente
Buongiorno dottore, ad oggi i problemi di memoria sembrano leggermente migliorati. È stato aggiunto anche il Fycompa oltre al Tolep, come cura. È normale che questi problemi di memoria non siano costanti, cioè, di solito sta bene per un paio di settimane e poi per le altre due torna ad avere problemi. È possibile? Grazie!
[#5]
Buonasera,
Conviene che ne parli con i suoi medici curanti. Le funzioni cognitive possono normalmente essere fluttuanti (anche nelle persone normali), a maggior ragione quando c'è una lesione. In alcuni tipi di patologie neurologiche del lobo frontale e temporale è caratteristica proprio la variabilità fluttuante dei sintomi.
Bisogna escludere che possa trattarsi ancora di crisi epilettiche (ad esempio se ha episodi simili ad assenze oppure rimane francamente confuso per minuti o qualche ora) e, come già detto, verificare che la mattia sia ormai ferma (con le risonanze magnetiche di controllo e le rivalutazioni cliniche). Forse potrebbe chiedere ai suoi medici se è il caso di provare qualche integratore neurotrofico (esistono tante molecole teoricamente efficaci o associazioni di vitamine).
Conviene che ne parli con i suoi medici curanti. Le funzioni cognitive possono normalmente essere fluttuanti (anche nelle persone normali), a maggior ragione quando c'è una lesione. In alcuni tipi di patologie neurologiche del lobo frontale e temporale è caratteristica proprio la variabilità fluttuante dei sintomi.
Bisogna escludere che possa trattarsi ancora di crisi epilettiche (ad esempio se ha episodi simili ad assenze oppure rimane francamente confuso per minuti o qualche ora) e, come già detto, verificare che la mattia sia ormai ferma (con le risonanze magnetiche di controllo e le rivalutazioni cliniche). Forse potrebbe chiedere ai suoi medici se è il caso di provare qualche integratore neurotrofico (esistono tante molecole teoricamente efficaci o associazioni di vitamine).
[#6]
Utente
Buongiorno dottore, purtroppo mio marito ha ancora gravi problemi. È stato ricoverato tre settimane. Hanno fatto Pet, prelievo del liquido spinale, biopsia midollare, flebo di cortisone e immunoglobuline come nel precedente ricovero. È stato bene 2 settimane e poi il problema si è ripresentato. Problemi di fissazione, non memorizza alcuna informazione nuova ed è molto stanco. Al momento sta prendendo 1800 mg di tolep e 12mg di Fycompa. I dottori dicono che c'è ancora l'encefalite e nel L'elettroencefalogramma non si registrano crisi epilettiche. Ma è normale che continui ad avere questi vuoti di memoria? tutti gli esami risultano negativi. Grazie per la risposta! Buona giornata
[#7]
Buonasera,
Non ho capito se dagli accertamenti eseguiti risulta che questi siano gli esiti dell'encefalite (nel qual caso questi "vuoti" improvvisi potrebbero essere delle crisi epilettiche, eventualmente resistenti al trattamento attuale) oppure se dopo un periodo di benessere è di nuovo bruscamente peggiorato. In caso di crisi non è detto che l'elettroencefalogramma risulti alterato se non viene fatto nel momento della crisi epilettica (e a volte sono necessari degli elettrodi profondi per registrare bene il segnale di alcune aree del cervello). A questo punto bisognerebbe riflettere se sia utile cominciare una terapia immunosoppressiva/immunomodulante (es. Rituximab) per prevenire l'autoinfiammazione. Dei deficit di memoria permanenti potrebbero comunque rimanere nonostante la risoluzione della patologia.
Non ho capito se dagli accertamenti eseguiti risulta che questi siano gli esiti dell'encefalite (nel qual caso questi "vuoti" improvvisi potrebbero essere delle crisi epilettiche, eventualmente resistenti al trattamento attuale) oppure se dopo un periodo di benessere è di nuovo bruscamente peggiorato. In caso di crisi non è detto che l'elettroencefalogramma risulti alterato se non viene fatto nel momento della crisi epilettica (e a volte sono necessari degli elettrodi profondi per registrare bene il segnale di alcune aree del cervello). A questo punto bisognerebbe riflettere se sia utile cominciare una terapia immunosoppressiva/immunomodulante (es. Rituximab) per prevenire l'autoinfiammazione. Dei deficit di memoria permanenti potrebbero comunque rimanere nonostante la risoluzione della patologia.
[#8]
Utente
Buonasera, si tratta di esiti di encefalite limbica. la memoria è sempre stata altalenante. È stato bene dopo i due cicli di cortisone e immunoglobuline e dopo circa un mese è tornato ad avere problemi di memoria. Lei sa dirmi un centro dove potrebbero seguirlo? Noi siamo di Mantova. Grazie!
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 17.8k visite dal 03/10/2016.
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