Nevralgia post herpetica
buongiorno mio padre soffre da più di tre anni di una grave nevralgia post
herpetica al tronco(una zona grande) ha 76 anni ed abbiamo provato tutte le
terapie possibili dalla tens alla radiofrequenza gangliare, uso domestico per
lunghe tempo di un elettrostimolatore,cerotto alla lidocaina(versatis)
elettroagopuntura, neuralterapia con fisiologica e procaina(e questa ha
peggiorato il dolore) crema alla capsaicina(allo 0,5) cranioterapia (stimolazione con
aghi) fino ad arrivare al cerotto alla capsaicina all'8% che ha ulteriormente
peggiorato la sua situazione.
circa un anno e mezzo fa era seguito dal neurochirurgo antalgico dell'ospedale
Ca' foncello di treviso che gli aveva consigliato di assumere il normast da
600mg per 2 volte al giorno però già da subito il dolore si accentuava(sentiva
una forte stretta soprattutto sotto l'ascella) così ha interrotto dopo 4 giorni
questa terapia .ora l'ha ripresa con la dose da 300mg ,ma assumendone anche una
sola compressa al giorno il dolore aumenta e vorrei sapere il perché. anch'io ho
assunto il normast da 600mg x2 per un mese per un nervo pelvico leso e devo dire
che anche a me il primo giorno sentivo più dolore ,ma poi è passato anche perché
la mia situazione non era grave come quella di mio padre.volevo sapere se c'è
qualcosa che può assumere per ovviare a questo effetto contrario del normast o
se è solo questione di tempo (quanto?) perché cominci a sentire un effetto
positivo dell'integratore sperando che ci sia perché non so più a chi
rivolgermi.
da 15 giorni assume una dose di 600mg di normast 300+300.
per l'herpes prende 150mg al mattino e alla sera 125mg di lyrica
poi circa 10 gocce di trittico da 60mg e gliè stato consigliato anche l'uso del misofenac che ormai assume da 2 mesi però ora i reni comnciano ad essere in sofferenza.assume anche farmaci per il cuore cardioapspirin,vytorin pritorplus congescor allopurinolo.
grazie per il vostro tempo
cordiali saluti
tiziana
herpetica al tronco(una zona grande) ha 76 anni ed abbiamo provato tutte le
terapie possibili dalla tens alla radiofrequenza gangliare, uso domestico per
lunghe tempo di un elettrostimolatore,cerotto alla lidocaina(versatis)
elettroagopuntura, neuralterapia con fisiologica e procaina(e questa ha
peggiorato il dolore) crema alla capsaicina(allo 0,5) cranioterapia (stimolazione con
aghi) fino ad arrivare al cerotto alla capsaicina all'8% che ha ulteriormente
peggiorato la sua situazione.
circa un anno e mezzo fa era seguito dal neurochirurgo antalgico dell'ospedale
Ca' foncello di treviso che gli aveva consigliato di assumere il normast da
600mg per 2 volte al giorno però già da subito il dolore si accentuava(sentiva
una forte stretta soprattutto sotto l'ascella) così ha interrotto dopo 4 giorni
questa terapia .ora l'ha ripresa con la dose da 300mg ,ma assumendone anche una
sola compressa al giorno il dolore aumenta e vorrei sapere il perché. anch'io ho
assunto il normast da 600mg x2 per un mese per un nervo pelvico leso e devo dire
che anche a me il primo giorno sentivo più dolore ,ma poi è passato anche perché
la mia situazione non era grave come quella di mio padre.volevo sapere se c'è
qualcosa che può assumere per ovviare a questo effetto contrario del normast o
se è solo questione di tempo (quanto?) perché cominci a sentire un effetto
positivo dell'integratore sperando che ci sia perché non so più a chi
rivolgermi.
da 15 giorni assume una dose di 600mg di normast 300+300.
per l'herpes prende 150mg al mattino e alla sera 125mg di lyrica
poi circa 10 gocce di trittico da 60mg e gliè stato consigliato anche l'uso del misofenac che ormai assume da 2 mesi però ora i reni comnciano ad essere in sofferenza.assume anche farmaci per il cuore cardioapspirin,vytorin pritorplus congescor allopurinolo.
grazie per il vostro tempo
cordiali saluti
tiziana
[#1]
Buongiorno,
Innanzitutto vorrei capire se la diagnosi di nevralgia post-herpetica è certa o è un'ipotesi (il dolore è comparso dopo l'eruzione cutanea vescicolare o sono stati fatti gli esami sierologici al momento dei sintomi?).
Da quello che dice sembra aver provato quasi tutto. Sei il dolore è effettivamente neuropatico, le terapie di prima linea dovrebbero essere gli antidepressivi triciclici +/- il Lyrica. I dosaggi che ha indicato di questi farmaci non sono quelli massimali, che si devono raggiungere per definire se il dolore è responsivo o no. Se i triciclici non sono tollerati o sono inefficaci, un'alternativa è la duloxetina, a 60 mg al giorno (ma spesso anche 120 mg al giorno, come si usa fare negli USA).
Il Normast è un tentativo, ma solitamente non è efficace quanto i farmaci suddetti. Se nel primo mese non si è visto alcun beneficio, anzi addirittura un peggioramento, è difficile che possa funzionare.
Altre alternative possono essere farmaci antiepilettici di altro tipo, il baclofen, a volte le benzodiazepine in aggiunta.
Se il dolore è ancora persistente, ci sono le opzioni chirurgiche, al limite anche invasive, come la lesione delle radici nervose sensitive, con 'obbiettivo di eliminare la sensibilità della parte del corpo interessata.
In definitiva, essendo suo padre già seguito e fatto vari tentativi è difficile che con un consulto online si possa giungere alla soluzione. Può provare a rivolgersi ad un altro centro di terapia del dolore, magari questa volta gestito da un neurologo per provare innanzitutto a modificare la terapia medica.
Innanzitutto vorrei capire se la diagnosi di nevralgia post-herpetica è certa o è un'ipotesi (il dolore è comparso dopo l'eruzione cutanea vescicolare o sono stati fatti gli esami sierologici al momento dei sintomi?).
Da quello che dice sembra aver provato quasi tutto. Sei il dolore è effettivamente neuropatico, le terapie di prima linea dovrebbero essere gli antidepressivi triciclici +/- il Lyrica. I dosaggi che ha indicato di questi farmaci non sono quelli massimali, che si devono raggiungere per definire se il dolore è responsivo o no. Se i triciclici non sono tollerati o sono inefficaci, un'alternativa è la duloxetina, a 60 mg al giorno (ma spesso anche 120 mg al giorno, come si usa fare negli USA).
Il Normast è un tentativo, ma solitamente non è efficace quanto i farmaci suddetti. Se nel primo mese non si è visto alcun beneficio, anzi addirittura un peggioramento, è difficile che possa funzionare.
Altre alternative possono essere farmaci antiepilettici di altro tipo, il baclofen, a volte le benzodiazepine in aggiunta.
Se il dolore è ancora persistente, ci sono le opzioni chirurgiche, al limite anche invasive, come la lesione delle radici nervose sensitive, con 'obbiettivo di eliminare la sensibilità della parte del corpo interessata.
In definitiva, essendo suo padre già seguito e fatto vari tentativi è difficile che con un consulto online si possa giungere alla soluzione. Può provare a rivolgersi ad un altro centro di terapia del dolore, magari questa volta gestito da un neurologo per provare innanzitutto a modificare la terapia medica.
Dr. Stefano Vollaro
[#2]
Utente
buongiorno Dottore grazie della sua disponibilità.è accertato che mio padre soffra di nevralgia p.h infatti il dolore è sorto dopo la comparsa delle vescicole ,ma ormai era passato il tempo per intervenire direttamente sulla colonna vertebrale con punture.ha usato il cymbalta 60mg al die per circa 20 giorni partendo prima con la dose da 30mg senza risultati ed avendo effetti collaterali come la difficoltà della minzione.la soluzione migliore è trovare un neurologo nella terapia del dolore anche se era seguito da un neurochirurgo antalgico,ma senza soluzione, con lui ha fatto la radiofrequenza gangliare e l'uso della tens.
che ne pensa della Scrambler Therapy" (ST).?
grazie saluti
che ne pensa della Scrambler Therapy" (ST).?
grazie saluti
[#3]
La tollerabilità ovviamente è uno dei problemi principali delle terapie mediche. Si potrebbe provare ancora con un incremento del Lyrica, aggiungendo o meno altre classi farmacologiche.
Anche le tecniche di stimolazione elettrica periferica o midollare possono essere una strada da provare (mentre non capisco il razionale della TENS per un dolore neuropatico). Non ho esperienza con la scrambler therapy, ma potrebbe essere una soluzione non invasiva da provare prima di pensare a stimolatori radicolari, midollari o addirittura ad interventi di demolizione delle vie sensitive. L'unica raccomandazione è di rivolgersi a centri di terapia del dolore con esperienza in ospedali pubblici o accreditati.
Anche le tecniche di stimolazione elettrica periferica o midollare possono essere una strada da provare (mentre non capisco il razionale della TENS per un dolore neuropatico). Non ho esperienza con la scrambler therapy, ma potrebbe essere una soluzione non invasiva da provare prima di pensare a stimolatori radicolari, midollari o addirittura ad interventi di demolizione delle vie sensitive. L'unica raccomandazione è di rivolgersi a centri di terapia del dolore con esperienza in ospedali pubblici o accreditati.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 10/09/2016.
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