Una frequente deglutizione ed una sensazione che
Buongiorno, sono un ragazzo di 32 anni
da circa due mesi e mezzo soffro di fascicolazioni diffuse su tutto il corpo e giornaliere, inizialmente accompagnate da clonie d'addormentamento (la cui frequenza è diminuita) e successivamente, in maniera alternata, da bruciori agli avambracci, rigidità muscolare, vista disturbata per un paio di settimane (poi sistematasi) ed una forte ipocondria ed ansia, soprattutto verso malattie neurodegenerative quali nell'ordine SLA, SM ed ora nuovamente SLA.
Ho sostenuto una visita di pronto soccorso e due visite neurologiche, nelle quali l'esame obiettivo è risultato del tutto negativo. Il primo neurologo mi avrebbe prescritto una cura per lo stato ansioso a base di zoloft accompagnato nelle prime settimane da benzodiazepine
La seconda visita, a distanza di un mese, non ha rilevato nulla ma ha portato ad eseguire RMN encefalo, rachide cervicale e dorsale, la quale è risultata negativa.
Successivamente però le fascicolazioni sono continuate e si è aggiunta una frequente deglutizione ed una sensazione che a volta il cibo permanga in gola (non ho mai la sensazione che "vada di traverso") e che a volte come manchi la voce; questo mi spaventa avendo letto della parte bulbare della sla
Lo stato ansioso e la costante attenzione a ciò che accade sul corpo è evidente, cosi come il sonno disturbato, ma il fatto che alcuna sintomatologia si aggiunga , da ultimo appunto questa particolare deglutizione e una rigidità nelle mani (premetto che, sbagliando, le sottopongo a stress in quanto eseguo spesso prove per verificarne la forza) non mi fa stare tranquillo.
Riesco a praticare sport abbastanza agevolmente (anzi, il momento in cui mi sento meglio è mentre lo pratico)
Chiedo se anche questa deglutizione "tesa" e il fatto che le fascicolazioni permangano possano essere frutto di somatizzazione e se in caso di SLA in 2 mesi e mezzo avrei avuto sintomi ulteriori ed abbastanza evidenti; inoltre, la prima visita neurologica, sostenuta il 17 giugno, avrebbe individuato anomalie seppur all'inizio? (il neurologo non ritenne necessari esami strumentali
Ringrazio anticipatamente per la cortesia
da circa due mesi e mezzo soffro di fascicolazioni diffuse su tutto il corpo e giornaliere, inizialmente accompagnate da clonie d'addormentamento (la cui frequenza è diminuita) e successivamente, in maniera alternata, da bruciori agli avambracci, rigidità muscolare, vista disturbata per un paio di settimane (poi sistematasi) ed una forte ipocondria ed ansia, soprattutto verso malattie neurodegenerative quali nell'ordine SLA, SM ed ora nuovamente SLA.
Ho sostenuto una visita di pronto soccorso e due visite neurologiche, nelle quali l'esame obiettivo è risultato del tutto negativo. Il primo neurologo mi avrebbe prescritto una cura per lo stato ansioso a base di zoloft accompagnato nelle prime settimane da benzodiazepine
La seconda visita, a distanza di un mese, non ha rilevato nulla ma ha portato ad eseguire RMN encefalo, rachide cervicale e dorsale, la quale è risultata negativa.
Successivamente però le fascicolazioni sono continuate e si è aggiunta una frequente deglutizione ed una sensazione che a volta il cibo permanga in gola (non ho mai la sensazione che "vada di traverso") e che a volte come manchi la voce; questo mi spaventa avendo letto della parte bulbare della sla
Lo stato ansioso e la costante attenzione a ciò che accade sul corpo è evidente, cosi come il sonno disturbato, ma il fatto che alcuna sintomatologia si aggiunga , da ultimo appunto questa particolare deglutizione e una rigidità nelle mani (premetto che, sbagliando, le sottopongo a stress in quanto eseguo spesso prove per verificarne la forza) non mi fa stare tranquillo.
Riesco a praticare sport abbastanza agevolmente (anzi, il momento in cui mi sento meglio è mentre lo pratico)
Chiedo se anche questa deglutizione "tesa" e il fatto che le fascicolazioni permangano possano essere frutto di somatizzazione e se in caso di SLA in 2 mesi e mezzo avrei avuto sintomi ulteriori ed abbastanza evidenti; inoltre, la prima visita neurologica, sostenuta il 17 giugno, avrebbe individuato anomalie seppur all'inizio? (il neurologo non ritenne necessari esami strumentali
Ringrazio anticipatamente per la cortesia
[#1]
Gentile Utente,
anche il disturbo della deglutizione non è raro che abbia un'origine ansiosa. Con due visite neurologiche negative starei tranquillo riguardo la malattia che teme.
Ha iniziato la terapia prescritta dal primo neurologo?
Cordiali saluti
anche il disturbo della deglutizione non è raro che abbia un'origine ansiosa. Con due visite neurologiche negative starei tranquillo riguardo la malattia che teme.
Ha iniziato la terapia prescritta dal primo neurologo?
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Dr. Ferraloro, intanto La ringrazio.
Per dirle la verità non avevo iniziato la terapia in quanto credevo di tranquillizzarmi conn l'esito negativo della visita (cui arrivai in evidente stato ansioso)
Infatti per qualche giorno stetti bene ma poi ricadetti nella preoccupazione ogniqualvolta fascicolavo.
Cosiccome dopo la RMN ebbi dei giorni molto positivi ma poi tutto reiniziò.
LE fascicolazioni sono molto brevi le dirò (uno ed a volte 2 guizzi, non continuative e sparse)
Per dirle la verità non avevo iniziato la terapia in quanto credevo di tranquillizzarmi conn l'esito negativo della visita (cui arrivai in evidente stato ansioso)
Infatti per qualche giorno stetti bene ma poi ricadetti nella preoccupazione ogniqualvolta fascicolavo.
Cosiccome dopo la RMN ebbi dei giorni molto positivi ma poi tutto reiniziò.
LE fascicolazioni sono molto brevi le dirò (uno ed a volte 2 guizzi, non continuative e sparse)
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3k visite dal 17/08/2016.
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