Contratture muscolari e crampi notturni
Gentilissimo dottore, ho 43 anni e da qualche giorno avverto alcuni sintomi che mi stanno destando un pò di preoccupazione.
Ci sono stati due episodi di crampi notturni, il primo il 6 luglio, sopraggiunto alle 5 del mattino, al polpaccio destro, che mi ha provocato un forte dolore per pochi secondi, ma mi ha lasciato il muscolo contratto per diversi giorni, tanto da non permettermi di appoggiare il piede a terra per un paio di giorni. Allo stesso polpaccio, circa due anni e mezzo fa ho subito uno strappo muscolare abbastanza forte, e per questo ho associato il forte dolore e l'impossibilità di poggiare la gamba a terra a questo episodio precedente.
Dopo qualche giorno, il 9 luglio, mi è capitata una cosa diversa dal solito, sempre verso le 5 del mattino, mi sono risvegliato ancora una volta a causa di un crampo al polpaccio della gamba destra, solo che mentre cercavo di concentrarmi sul dolore che stavo provando e sopraggiunto un secondo crampo anche al polpaccio della gamba sinistra, risultato, per circa due giorni ho camminato zoppicando.
Il mio medico curante mi ha prescritto ligadol (per i dolori a cartilagine e legamenti) una volta al giorno al mattino a stomaco vuoto, e MGK VIS che sto prendendo tutt'ora per tre volte al giorno.
Adesso, a distanza di quasi un mese, continuo ad avere fastidi ai polpacci, in particolar modo di notte (i fastidi cominciano già prima di andare a letto e mi impediscono di trovare una posizione comoda al sonno), o quando sono fermo (seduto per molto tempo). Mi sveglio tutte le notti (anche a distanza di un'ora) per "pizzichi" o "scosse elettriche" nei polpacci, a volte part dalla piante del piede (da qualche giorno mi risveglio anche per fastidi alla coscia destra, dalla parte dei bicipiti femorali), e sono costretto a dare qualche passo per alleviare la sensazione di fastidio, prima di potermi rimettere a letto.
Inoltre non riesco a distendere i muscoli contratti, ad esempio facendo stretching o più banalmente, stiracchiandomi al risveglio, in quanto se ci provo si acuisce il fastidio, e la sensazione di crampo imminente.
Sabato scorso, mentre ero in piscina, mi sono tuffato, già alla seconda bracciata il muscolo del polpaccio destro mi si è contratto e ho sentito subito il sopraggiungere di un crampo, sono uscito ed il polpaccio e rimasto dolorante per molto tempo, ovviamente non ho più nuotato tutto il giorno.
Il mio medico curante mi ha fatto effettuare le analisi del sangue e delle urine per scongiurare l'ipotesi di problemi a livello neurologico, non ho ancora ritirato i risultati (mi verranno consegnati venerdì 5 agosto), ma l'ho appena sentito e mi ha detto che i valori sono tutti nella norma, eccetto il CPK che è leggermente più elevato, ma non in maniera significativa. Premetto, però che, il giorno prima di andare a fare i prelievi ho eseguito una mezz'ora di allenamento blando con elastici e piccoli pesi.
Cosa posso fare per capire l'origine di questo problema e per curarlo in maniera adeguata?
Ci sono stati due episodi di crampi notturni, il primo il 6 luglio, sopraggiunto alle 5 del mattino, al polpaccio destro, che mi ha provocato un forte dolore per pochi secondi, ma mi ha lasciato il muscolo contratto per diversi giorni, tanto da non permettermi di appoggiare il piede a terra per un paio di giorni. Allo stesso polpaccio, circa due anni e mezzo fa ho subito uno strappo muscolare abbastanza forte, e per questo ho associato il forte dolore e l'impossibilità di poggiare la gamba a terra a questo episodio precedente.
Dopo qualche giorno, il 9 luglio, mi è capitata una cosa diversa dal solito, sempre verso le 5 del mattino, mi sono risvegliato ancora una volta a causa di un crampo al polpaccio della gamba destra, solo che mentre cercavo di concentrarmi sul dolore che stavo provando e sopraggiunto un secondo crampo anche al polpaccio della gamba sinistra, risultato, per circa due giorni ho camminato zoppicando.
Il mio medico curante mi ha prescritto ligadol (per i dolori a cartilagine e legamenti) una volta al giorno al mattino a stomaco vuoto, e MGK VIS che sto prendendo tutt'ora per tre volte al giorno.
Adesso, a distanza di quasi un mese, continuo ad avere fastidi ai polpacci, in particolar modo di notte (i fastidi cominciano già prima di andare a letto e mi impediscono di trovare una posizione comoda al sonno), o quando sono fermo (seduto per molto tempo). Mi sveglio tutte le notti (anche a distanza di un'ora) per "pizzichi" o "scosse elettriche" nei polpacci, a volte part dalla piante del piede (da qualche giorno mi risveglio anche per fastidi alla coscia destra, dalla parte dei bicipiti femorali), e sono costretto a dare qualche passo per alleviare la sensazione di fastidio, prima di potermi rimettere a letto.
Inoltre non riesco a distendere i muscoli contratti, ad esempio facendo stretching o più banalmente, stiracchiandomi al risveglio, in quanto se ci provo si acuisce il fastidio, e la sensazione di crampo imminente.
Sabato scorso, mentre ero in piscina, mi sono tuffato, già alla seconda bracciata il muscolo del polpaccio destro mi si è contratto e ho sentito subito il sopraggiungere di un crampo, sono uscito ed il polpaccio e rimasto dolorante per molto tempo, ovviamente non ho più nuotato tutto il giorno.
Il mio medico curante mi ha fatto effettuare le analisi del sangue e delle urine per scongiurare l'ipotesi di problemi a livello neurologico, non ho ancora ritirato i risultati (mi verranno consegnati venerdì 5 agosto), ma l'ho appena sentito e mi ha detto che i valori sono tutti nella norma, eccetto il CPK che è leggermente più elevato, ma non in maniera significativa. Premetto, però che, il giorno prima di andare a fare i prelievi ho eseguito una mezz'ora di allenamento blando con elastici e piccoli pesi.
Cosa posso fare per capire l'origine di questo problema e per curarlo in maniera adeguata?
[#1]
Gentile Utente,
la visita neurologica è prioritaria ad eventuali esami diagnostici che verranno richiesti dallo specialista in maniera mirata ai riscontri della visita stessa.
Il leve aumento della CPK non è preoccupante in quanto sensibile all'attività fisica effettuata.
Un'origine lombosacrale del disturbo riferito non è rara ma necessita prima una visita medica per poterla sospettare, in tal caso si faranno gli accertamenti del caso (EMG, esami radiologici della colonna lombosacrale).
Cordiali saluti
la visita neurologica è prioritaria ad eventuali esami diagnostici che verranno richiesti dallo specialista in maniera mirata ai riscontri della visita stessa.
Il leve aumento della CPK non è preoccupante in quanto sensibile all'attività fisica effettuata.
Un'origine lombosacrale del disturbo riferito non è rara ma necessita prima una visita medica per poterla sospettare, in tal caso si faranno gli accertamenti del caso (EMG, esami radiologici della colonna lombosacrale).
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Gentilissimo dottore, la ringrazio per la sua risposta. Il valore del cpk è di 172, quello massimo è 170. Intanto lunedì ho la visita neurologica, la aggiorno non appena ho nuove informazioni. Purtroppo, come nella maggior parte delle persone che presenta sintomi simili, la paura è sempre quella dell'insorgenza di malattie neurodegenerative. Dal valore del cpk si puó escludere a priori questa evenienza? I fastidi intanto continuano e sono più forti quando vado a letto. Mi sveglio continuamente con dolori che preludono a crampi o contratture. Soprattutto ai polpacci ed al bicipite femorale destro. Poi si accompagnano anche dolori alla schiena ( sulle fasce laterali) , ai pettorali esterni, al collo e alle spalle. Il classico mal di schiena, non c'è... Oggi ero in treno, per un viaggio di circa 4 ore, e mentre ero seduto ho avuto un paio di minuti di fascicolazioni ( evidenti anche alla vista) al braccio destro, nella zona subito vicino al pettorale. La ringrazio ancora per la sua attenzione, le auguro buona serata.
[#3]
Gentile Utente,
il valore della CPK si può considerare normale, non è il caso nemmeno di definirlo "lieve aumento".
Tale valore non esclude una malattia neurodegenerativa, ovviamente inteso in senso generale.
Faccia la visita neurologica e mi faccia sapere.
Cordialmente
il valore della CPK si può considerare normale, non è il caso nemmeno di definirlo "lieve aumento".
Tale valore non esclude una malattia neurodegenerativa, ovviamente inteso in senso generale.
Faccia la visita neurologica e mi faccia sapere.
Cordialmente
[#4]
Utente
Gentilissimo dottore,
stamattina sono stato dal neurologo, mi ha visitato in maniera molto veloce. Prima ha controllato gli esami del sangue, successivamente mi ha fatto camminare, poi camminare sulle punte e ancora sui talloni. Mi ha provato i riflessi e mi ha fatto stare in piedi con gli occhi chiusi. Poi seduto con le mani davanti e con gli occhi chiusi.
Alla fine della visita l'esito è stato: "non ha niente", allorché io ho chiesto che tipo di approfondimenti è possibile fare in questi casi, e la risposta è stata "non ne ho idea", poi ha aggiunto "come è venuta questa cosa, passerà.......speriamo".
Visto che i miei fastidi continuano senza sosta, devo fidarmi di questa "diagnosi" (se così vogliamo chiamarla, visto che non mi ha diagnosticato nulla, e che non mi ha dato indicazioni sul come affrontare la cosa)?
La ringrazio tantissimo e spero che lei riesca a darmi qualche indicazione su come indagare la natura di questi fastidi.
stamattina sono stato dal neurologo, mi ha visitato in maniera molto veloce. Prima ha controllato gli esami del sangue, successivamente mi ha fatto camminare, poi camminare sulle punte e ancora sui talloni. Mi ha provato i riflessi e mi ha fatto stare in piedi con gli occhi chiusi. Poi seduto con le mani davanti e con gli occhi chiusi.
Alla fine della visita l'esito è stato: "non ha niente", allorché io ho chiesto che tipo di approfondimenti è possibile fare in questi casi, e la risposta è stata "non ne ho idea", poi ha aggiunto "come è venuta questa cosa, passerà.......speriamo".
Visto che i miei fastidi continuano senza sosta, devo fidarmi di questa "diagnosi" (se così vogliamo chiamarla, visto che non mi ha diagnosticato nulla, e che non mi ha dato indicazioni sul come affrontare la cosa)?
La ringrazio tantissimo e spero che lei riesca a darmi qualche indicazione su come indagare la natura di questi fastidi.
[#6]
Utente
Buongiorno dottore,
la ringrazio ancora per la risposta e per i consigli.
Sono stato dal mio medico curante e quest'ultimo si è meravigliato quanto lei del fatto che non mi è stato prescritto alcun esame specifico, in particolare una EMG.
Mi ha consigliato di fare un'ulteriore visita neurologica, da un altro professionista (ne ho scelto uno accreditato) per avere un riscontro più accurato, e sperando che mi faccia eseguire esami più approfonditi.
Intanto il dottore mi ha consigliato e mi ha prescritto un ecocolordoppler agli arti inferiori, per poter scongiurare un problema arterioso, anche se non è convintissimo, e mi consiglia comunque di fare un nuovo esame neurologico.
Volevo chiederle questa cosa: la prova Mingazzini, esclude completamente la possibilità che possa esserci una SLA, o comunque una malattia neurodegenerativa in corso?
Perchè io ho ripetuto il test sia per gli arti superiori (ho tenuto le braccia tese davanti a me con occhi chiusi per trenta secondi, prima con i palmi rivolti verso il basso e poi viceversa) che per quelli inferiori (in posizione supina ho piegato le gambe ed ho chiuso gli occhi, sono riuscito tranquillamente a tenere questa posizione per diverso tempo, senza che le mie gambe cedessero), ed è risultato ancora una volta negativo.
Ho provato un pò di sollievo, ma non del tutto, perchè non so se questo test possa bastare per escludere la SLA.
I fastidi dei quali le parlavo nei giorni precedenti continuano, adesso li ho anche ai legamenti degli arti inferiori, sotto la pianta del piede e qualche volta al ginocchio.
La notte continuo a dormire poco, mi sveglio spessissimo e sono costretto a dare due passi per evitare che arrivino crampi.
La ringrazio ancora una volta per l'attenzione che mi sta dedicando.
la ringrazio ancora per la risposta e per i consigli.
Sono stato dal mio medico curante e quest'ultimo si è meravigliato quanto lei del fatto che non mi è stato prescritto alcun esame specifico, in particolare una EMG.
Mi ha consigliato di fare un'ulteriore visita neurologica, da un altro professionista (ne ho scelto uno accreditato) per avere un riscontro più accurato, e sperando che mi faccia eseguire esami più approfonditi.
Intanto il dottore mi ha consigliato e mi ha prescritto un ecocolordoppler agli arti inferiori, per poter scongiurare un problema arterioso, anche se non è convintissimo, e mi consiglia comunque di fare un nuovo esame neurologico.
Volevo chiederle questa cosa: la prova Mingazzini, esclude completamente la possibilità che possa esserci una SLA, o comunque una malattia neurodegenerativa in corso?
Perchè io ho ripetuto il test sia per gli arti superiori (ho tenuto le braccia tese davanti a me con occhi chiusi per trenta secondi, prima con i palmi rivolti verso il basso e poi viceversa) che per quelli inferiori (in posizione supina ho piegato le gambe ed ho chiuso gli occhi, sono riuscito tranquillamente a tenere questa posizione per diverso tempo, senza che le mie gambe cedessero), ed è risultato ancora una volta negativo.
Ho provato un pò di sollievo, ma non del tutto, perchè non so se questo test possa bastare per escludere la SLA.
I fastidi dei quali le parlavo nei giorni precedenti continuano, adesso li ho anche ai legamenti degli arti inferiori, sotto la pianta del piede e qualche volta al ginocchio.
La notte continuo a dormire poco, mi sveglio spessissimo e sono costretto a dare due passi per evitare che arrivino crampi.
La ringrazio ancora una volta per l'attenzione che mi sta dedicando.
[#8]
Utente
gentilissimo dottore, vorrei aggiornarla sulla mia situazione. Dopo aver effettuato la visita privatamente ( ad agosto) dal secondo professionista, che mi era stato consigliato, i sintomi non sono completamente passati. La dottoressa che mi ha visitato ad agosto mi aveva chiesto di contattarla per aggiornamenti, ed io l'ho fatto, ho chiamato in ospedale più volte, parlando con l'inferno era che, più volte mi aveva assicurato che mi avrebbe fatto ricontattatare, ho scritto diverse email alle quali non ho mai ricevuto risposta. Tutto questo ha contribuito a farmi perdere fiducia nel professionista al quale mi ero affidato, che mi era sembrato molto preparato e rassicurante. Vorrei chiedere a lei un padre su cosa fare. Da quando ho sostenuto la prima visita continuo a prendere rivotril tutte le sere e magnesio ( oligo mag plus) due volte al giorno. Sono riuscito a ridurre le gocce a tre per sera. Tuttora continuo ad avere fastidi ai polpacci, ai bicipiti femorali, e all'altezza del legamento tra gamba e coscia, nella parte interna. La notte dormo abbastanza bene , ma continuo a non poter correre ( anche se riesco ad andare in bici ed a camminare anche per lungo tempo. Cosa mi consiglia di fare ? Chiedo una visita di controllo alla stessa professionista, chiedere una visita ad un altro professionista o altro? Grazie mille e buona serata.
[#10]
Utente
Buongiorno dottore,
volevo aggiornarla sull'evoluzione della mia situazione.
Ho fatto un'ulteriore visita dalla neurologa alla quale mi ero già precedentemente rivolto, e dalla visita è continuato a non emergere nulla. La neurologa però mi ha prescritto nuovamente le analisi del sangue (che ho fatto ieri per cui non ho ancora risposta) e una EMG che dovrò fare il 21 dicembre.
Il giorno dopo la visita, che è stata fatta il 22 novembre, mi sono bloccato con la schiena, avvertendo dolore alla gamba sinistra, erano i sintomi di una sciatalgia. Ho fatto 6 punture di bentelan (prescrittemi da un mio amico ortopedico), la situazione è leggermente migliorata, ma non è rientrata completamente. Il mio ortopedico mi ha prescritto una risonanza magnetica, dalla quale è venuto fuori questo referto:
RM RACHIDE LOMBOSACRALE SMDC
Rettificata la fisiologica lordosi.
Riduzione del segnale nelle immagini in ponderazione T2 di tipo degenerativo del disco intervertebrale L5-S1.
Regolari per segnale e morfologia i restanti dischi ed i metameri vertebrali esaminati.
Ernia discale intra ed extraforaminale sinistra L4-L5.
Protusione discale posteriore ad ampio raggio di curvatura L5-S1 con leggera prevalenza lungo il versante laterale destro.
Nei limiti le dimensioni del canale vertebrale.
Normale per sede, volume e segnale il cono midollare.
Ho appuntamento domattina con il mio ortopedico, per controllare questo referto.
A questo punto mi chiedo se i disturbi che ho avuto in precedenza ad entrambe le gambe, per le quali le avevo precedentemente chiesto un consulto, possano essere legati in qualche modo questa ernia.
O se le due cose sono tra di loro separate, e solo i risultati della EMG possono darmi un riscontro corretto.
Grazie per la sua disponibilità e buona giornata.
volevo aggiornarla sull'evoluzione della mia situazione.
Ho fatto un'ulteriore visita dalla neurologa alla quale mi ero già precedentemente rivolto, e dalla visita è continuato a non emergere nulla. La neurologa però mi ha prescritto nuovamente le analisi del sangue (che ho fatto ieri per cui non ho ancora risposta) e una EMG che dovrò fare il 21 dicembre.
Il giorno dopo la visita, che è stata fatta il 22 novembre, mi sono bloccato con la schiena, avvertendo dolore alla gamba sinistra, erano i sintomi di una sciatalgia. Ho fatto 6 punture di bentelan (prescrittemi da un mio amico ortopedico), la situazione è leggermente migliorata, ma non è rientrata completamente. Il mio ortopedico mi ha prescritto una risonanza magnetica, dalla quale è venuto fuori questo referto:
RM RACHIDE LOMBOSACRALE SMDC
Rettificata la fisiologica lordosi.
Riduzione del segnale nelle immagini in ponderazione T2 di tipo degenerativo del disco intervertebrale L5-S1.
Regolari per segnale e morfologia i restanti dischi ed i metameri vertebrali esaminati.
Ernia discale intra ed extraforaminale sinistra L4-L5.
Protusione discale posteriore ad ampio raggio di curvatura L5-S1 con leggera prevalenza lungo il versante laterale destro.
Nei limiti le dimensioni del canale vertebrale.
Normale per sede, volume e segnale il cono midollare.
Ho appuntamento domattina con il mio ortopedico, per controllare questo referto.
A questo punto mi chiedo se i disturbi che ho avuto in precedenza ad entrambe le gambe, per le quali le avevo precedentemente chiesto un consulto, possano essere legati in qualche modo questa ernia.
O se le due cose sono tra di loro separate, e solo i risultati della EMG possono darmi un riscontro corretto.
Grazie per la sua disponibilità e buona giornata.
[#11]
Gentile Utente,
i sintomi riferiti possono in generale essere compatibili con le alterazioni riscontrate alla RM lombosacrale, ovviamente non posso dirle, senza una visita diretta e la visione delle immagini, se possa essere anche il Suo caso.
Vediamo cosa Le dirà il neurologo.
Cordialità
i sintomi riferiti possono in generale essere compatibili con le alterazioni riscontrate alla RM lombosacrale, ovviamente non posso dirle, senza una visita diretta e la visione delle immagini, se possa essere anche il Suo caso.
Vediamo cosa Le dirà il neurologo.
Cordialità
[#16]
Utente
Buongiorno:
Rif Esito
Ves <11 3
sodio 136-145 142
Potassio 3,5-5,3 4,4
Calcio totale 8,5-10,5 8,7
Magnesio 1,6 - 2,6 2,0
Creatinchinasi < 170 60
Acido lattico 5,0-22 11,2
Tireotropina (TSH) 0,25-4,5 2,01
(Clia)
I valori sembrano tutti nella norma.
Se anche dall'elettromiografia non si dovesse riscontrare alcuna anomalia, dove sarebbero da cercare le cause dei sintomi precedenti all'insorgenza dell'ernia?
La ringrazio e le auguro buona giornata.
Rif Esito
Ves <11 3
sodio 136-145 142
Potassio 3,5-5,3 4,4
Calcio totale 8,5-10,5 8,7
Magnesio 1,6 - 2,6 2,0
Creatinchinasi < 170 60
Acido lattico 5,0-22 11,2
Tireotropina (TSH) 0,25-4,5 2,01
(Clia)
I valori sembrano tutti nella norma.
Se anche dall'elettromiografia non si dovesse riscontrare alcuna anomalia, dove sarebbero da cercare le cause dei sintomi precedenti all'insorgenza dell'ernia?
La ringrazio e le auguro buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 17.3k visite dal 02/08/2016.
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