Disturbo dell'umore

Buonasera a tutti,
mi sono appena iscritto al forum per avere una vostra opinione su alcuni disturbi che sto avendo nell'ultimo periodo, e spero che voi possiate aiutarmi:) Nel mese di Marzo e Aprile ho sofferto di un grande disturbo d'ansia generalizzata (così lo definì la psicologa che mi stava accompagnando in quel periodo) dovuta ad un grande spavento preso agli inizi di Marzo. Dato che il problema però continuava a persistere, il 10 maggio ho iniziato una cura con Escitalopram per un disturbo dell'umore con ansia, come diagnosticato dal mio neurologo. La cura è stata dosata in maniera graduale: ogni cinque giorni il dosaggio aumentava, passando dal quarto di pastiglia al confetto intero (10mg) dopo più o meno 20 giorni. Piano piano i sintomi ansiosi andavano scomparendo, ma la confusione e le oscillazioni del mio umore durante la giornata erano pesantissime. Il problema sorge in quanto due notti fa ho avuto un'ennesima esplosione d'ansia dopo un mese di ""tranquillità"". Mi sono spaventato per un pensiero riguardante il suicidio che ho avuto: nel senso, non che sarei in grado o desideroso di farlo, ma il solo fatto di averlo pensato mi ha spaventato tremendamente. Ho iniziato a piangere e a sfogarmi, ma la cosa ora non sembra passata: continuo a sentirmi giù di morale e con la testa piena di pensieri, senza alcuna forma di ottimismo nel futuro, che mi spaventa tantissimo. Mi sembra in altre parole di essere tornato al punto di partenza. Il dottore che mi segue ha detto che questi tipi di pensieri sono normali in una cura di questo genere, ma stando alle sue parole questa confusione, questa oscillazione del mio umore all'interno dello stesso giorno (più marcata durante la mattina e la sera), dovrebbero passarmi tra 15-20 giorni, anche se credo che questa mia forma di pensiero "negativa" non mi abbandonerà, rendendomi difficile pensare ad ogni cosa. In più questi pensieri "ansiogeni" si fanno sempre più nitidi man mano che procedo nella terapia, del tipo "e se non guarirò mai?", "e se poi ci saranno conseguenze psicologiche?", "e se non riuscirò più a godermi le cose?"..
Vi prego di aiutarmi, sono tremendamente spaventato!
Grazie mille
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

il consiglio che Le posso dare da questa postazione è di rivolgersi ad uno psichiatra per avere una valutazione specialistica diretta o di riferire il problema al neurologo che La segue al fine di una rivalutazione terapeutica o del suo dosaggio, meglio la prima opzione però, quella della visita psichiatrica.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la sua velocità,
dice che è meglio perchè il disturbo potrebbe essersi evoluto "in peggio"?
Grazie ancora
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
In questi casi lo specialista di riferimento è lo psichiatra.

Cordialmente
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