Forte debolezza
Salve gentili dottori,
è da qualche anno che accuso, circa uno o due giorni a settimana, una sensazione di forte debolezza che mi sta ormai rovinando la vita poiché non so se si tratti di un problema organico oppure mentale. Ci sono dei giorni in cui so già dal mattino, appena mi alzo, che c'è qualcosa che non va; inizio a sentirmi debole già dalle prime ore della giornata; nello specifico la sensazione è come quella di avere un calo di pressione (senza però che ciò sia mai sfociato in uno svenimento), ho una sensazione di ubriachezza e stordimento, il tono della voce si abbassa come quando si prende un colpo d'aria, inizio a sbadigliare continuamente, è come se avessi bisogno di dormire immediatamente.
La mia storia clinica finora:
- tachicardia da rientro del nodo del seno atriale risolta con ablazione;
- grande forame ovale pervio con shunt consistente;
- fascicolazioni (che vanno e vengono da 5-6 anni ormai dopo una mononucleosi), dolori muscolari e diagnosi di fibromialgia;
- ho spesso dei dolori/fastidi al lato sinistro dell'addome (per intenderci sotto il costato sinistro che a volte si irradiano allo stesso lato della schiena in zona reni);
- ho, a volte, un mal di testa pulsante, che si manifesta soprattutto quando passo rapidamente dalla posizione distesa a quella ortostatica oppure quando mi trovo in condizioni di stress improvviso (traffico; litigio; ecc.);
- sono bradicardico (53bpm in giornata e 45bpm notturni);
- ho dei noduli tiroidei di diametro superiori al cm (valori tiroidei nella norma e su uno di essi è stato effettuato un agoaspirato negativo);
- ho un ispessimento pleurico di diametro di circa un cm tra aorta ed esofago in corrispondenza della vertebra D6 che due importanti chirurghi toracici hanno ritenuto poco significativo e hanno consigliato solo di ripetere la TAC a 6 mesi giusto per stare tranquillo.
- le analisi del sangue sono ok, qualche volta c'è qualche valore di poco sballato nel CPK e nella funzionalità renale;
- ho effettuato 3 rmn encefalo più rachide cervicale da 3 anni a questa parte e sono tutte negative.
Alla luce di tutto ciò ho iniziato a fare qualche ricerca per capire meglio a cosa si avvicinasse la mia condizione e mi sembra che ci sia una certa somiglianza con quella che è definita "DISTONIA NEUROVEGETATIVA". Infatti sembra che, a volte, questa sensazione sia legata ai ritmi dormi veglia che ho. Se, ad esempio, dormo troppo oppure troppo poco, sembrano esserci più possibilità che appaiano questi sintomi.
Vorrei provare ad assumere il pregabalin prescrittomi dal reumatologo quando mi diagnosticò la fibromialgia per vedere se cambia qualcosa ma ho paura degli effetti collaterali (tipo problemi di erezione... onestamente manca solo quello e poi sto apposto).
Vorrei premettere che mia madre ha, praticamente, i miei stessi sintomi da quando aveva 35 anni. Quindi forse è probabile che ci sia una linea ereditaria.
è da qualche anno che accuso, circa uno o due giorni a settimana, una sensazione di forte debolezza che mi sta ormai rovinando la vita poiché non so se si tratti di un problema organico oppure mentale. Ci sono dei giorni in cui so già dal mattino, appena mi alzo, che c'è qualcosa che non va; inizio a sentirmi debole già dalle prime ore della giornata; nello specifico la sensazione è come quella di avere un calo di pressione (senza però che ciò sia mai sfociato in uno svenimento), ho una sensazione di ubriachezza e stordimento, il tono della voce si abbassa come quando si prende un colpo d'aria, inizio a sbadigliare continuamente, è come se avessi bisogno di dormire immediatamente.
La mia storia clinica finora:
- tachicardia da rientro del nodo del seno atriale risolta con ablazione;
- grande forame ovale pervio con shunt consistente;
- fascicolazioni (che vanno e vengono da 5-6 anni ormai dopo una mononucleosi), dolori muscolari e diagnosi di fibromialgia;
- ho spesso dei dolori/fastidi al lato sinistro dell'addome (per intenderci sotto il costato sinistro che a volte si irradiano allo stesso lato della schiena in zona reni);
- ho, a volte, un mal di testa pulsante, che si manifesta soprattutto quando passo rapidamente dalla posizione distesa a quella ortostatica oppure quando mi trovo in condizioni di stress improvviso (traffico; litigio; ecc.);
- sono bradicardico (53bpm in giornata e 45bpm notturni);
- ho dei noduli tiroidei di diametro superiori al cm (valori tiroidei nella norma e su uno di essi è stato effettuato un agoaspirato negativo);
- ho un ispessimento pleurico di diametro di circa un cm tra aorta ed esofago in corrispondenza della vertebra D6 che due importanti chirurghi toracici hanno ritenuto poco significativo e hanno consigliato solo di ripetere la TAC a 6 mesi giusto per stare tranquillo.
- le analisi del sangue sono ok, qualche volta c'è qualche valore di poco sballato nel CPK e nella funzionalità renale;
- ho effettuato 3 rmn encefalo più rachide cervicale da 3 anni a questa parte e sono tutte negative.
Alla luce di tutto ciò ho iniziato a fare qualche ricerca per capire meglio a cosa si avvicinasse la mia condizione e mi sembra che ci sia una certa somiglianza con quella che è definita "DISTONIA NEUROVEGETATIVA". Infatti sembra che, a volte, questa sensazione sia legata ai ritmi dormi veglia che ho. Se, ad esempio, dormo troppo oppure troppo poco, sembrano esserci più possibilità che appaiano questi sintomi.
Vorrei provare ad assumere il pregabalin prescrittomi dal reumatologo quando mi diagnosticò la fibromialgia per vedere se cambia qualcosa ma ho paura degli effetti collaterali (tipo problemi di erezione... onestamente manca solo quello e poi sto apposto).
Vorrei premettere che mia madre ha, praticamente, i miei stessi sintomi da quando aveva 35 anni. Quindi forse è probabile che ci sia una linea ereditaria.
[#1]
Buonasera,
Le consiglio innanzitutto di escludere una possibile causa cardiologica, ad esempio legata alla bassa pressione e alla bradicardia.
In secondo luogo, le consiglio di contattare uno specialista per i disturbi del sonno, psichiatra o neurologo, che possa analizzare il suo ritmo sonno veglia e cercare di correggerlo con delle prescrizioni comportamentali o farmacologiche di diverso tipo (non necessariamente con effetti collaterali troppo fastidiosi).
Le consiglio innanzitutto di escludere una possibile causa cardiologica, ad esempio legata alla bassa pressione e alla bradicardia.
In secondo luogo, le consiglio di contattare uno specialista per i disturbi del sonno, psichiatra o neurologo, che possa analizzare il suo ritmo sonno veglia e cercare di correggerlo con delle prescrizioni comportamentali o farmacologiche di diverso tipo (non necessariamente con effetti collaterali troppo fastidiosi).
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 23/06/2016.
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