Ischemia cerebrale acuta dell'apice dell'arteria basilare da trombosi
Vorrei sottoporre alla vostra attenzione il caso di mia madre 13/01/38 attualmente ricoverata nel reparto rianimazione.Domenica 03 Marzo ha accusato un forte mal di testa seguito subito da accasciamento. il 118 l'ha trasportata già in coma presso il pronto soccorso.I sintomi di ictus erano evidenti ma la nostra ignoranza in materia non ci ha consentito di chiedere il trasporto presso stroke unit.
Dopo la prima tac è risultata un’ischemia acuta di cui le copio incollo referto:
esame eseguito in urgenza senza mdcnon lesioni acute cranicge atrofia corticale sottocorticale
immagine calcifica (mengioma?)in sede frontale in corrispondenza della linea mediana strutture della linea mediana in asse perdita della lordosi in marcata spondilo uncoartrosi necessario follow-up clinico strumentale.
È stato somministrato antiaggregante, considerate che non abbiamo la cartella clinica di conseguenza le informazioni che invio sono in parte sommarie anche perché abbiamo parlato sempre con medici diversi e soprattutto mai con il neurologo.
È stata rifatta tac il giorno 5 Marzo incollo:
Esame eseguito senza somministrazione di mdc in regime d'urgenza.
Al controllo odierno, rispetto al precedente esame TC del 03/04/2016, è evidente area ipodensa a livello del ponte, riferibile verosimilmente a lesione ischemica acuta. Altra area ipodensa del medesimo significato è evidente in sede cerebellare sinistra. Sostanzialmente invariati i restanti reperti.
Non vedendo miglioramenti e capendo che i medici davano continuamente informazioni differenti abbiamo insistito nel cercare di avere un quadro più preciso.
Il giorno 6 Marzo è stata poi fatta anguio-TC referto: Lo studio anguio-TC del circo intracranico ed extracranico ha dimostrato mancata opacizzazione dell'apice dell'arteria basilare come da verosimile trombosi. Il tratto P1 dell' arteria cerebrale posteriore di sinistra presenta calibro filiforme. Presenza di calcificazioni parietali in corrispondenza dell'origine dell'arteria carotide interna di sinistra in assenza di stenosi emodinamicamente significative. Asimmetria di calibro delle arterie vertebrali ( la destra > della sinistra). Non sono evidenti significative alterazioni di calibro e di decorso dei restanti vasi arteriosi esaminati rientranti nei limiti di risoluzione della metodica.vorrei cercare di risolvere la situazione del paziente che temo possa peggiorare di giorno in giorno. Dopo quest’ultima anguio TC il neurologo ha deciso di sospendere antiaggregante decidendo di somministrare Clexane 6000x2. Mia madre non aveva nessuna patologia. sana senza nessun genere di problema. mostrava un’età di 60 anni. Ora ci sono dei timidi segnali di ripresa(segue con lo sguardo, risponde con le palpebre ai comandi e muove leggermente i piedi) scrivo poiché vorrei capire se ci sono possibilità di ripresa con una terapia idonea o con un intervento.So bene che la zona interessata è molto delicata e che se questo trombo non dovesse sciogliesi le conseguenze saranno disastrose.
Dopo la prima tac è risultata un’ischemia acuta di cui le copio incollo referto:
esame eseguito in urgenza senza mdcnon lesioni acute cranicge atrofia corticale sottocorticale
immagine calcifica (mengioma?)in sede frontale in corrispondenza della linea mediana strutture della linea mediana in asse perdita della lordosi in marcata spondilo uncoartrosi necessario follow-up clinico strumentale.
È stato somministrato antiaggregante, considerate che non abbiamo la cartella clinica di conseguenza le informazioni che invio sono in parte sommarie anche perché abbiamo parlato sempre con medici diversi e soprattutto mai con il neurologo.
È stata rifatta tac il giorno 5 Marzo incollo:
Esame eseguito senza somministrazione di mdc in regime d'urgenza.
Al controllo odierno, rispetto al precedente esame TC del 03/04/2016, è evidente area ipodensa a livello del ponte, riferibile verosimilmente a lesione ischemica acuta. Altra area ipodensa del medesimo significato è evidente in sede cerebellare sinistra. Sostanzialmente invariati i restanti reperti.
Non vedendo miglioramenti e capendo che i medici davano continuamente informazioni differenti abbiamo insistito nel cercare di avere un quadro più preciso.
Il giorno 6 Marzo è stata poi fatta anguio-TC referto: Lo studio anguio-TC del circo intracranico ed extracranico ha dimostrato mancata opacizzazione dell'apice dell'arteria basilare come da verosimile trombosi. Il tratto P1 dell' arteria cerebrale posteriore di sinistra presenta calibro filiforme. Presenza di calcificazioni parietali in corrispondenza dell'origine dell'arteria carotide interna di sinistra in assenza di stenosi emodinamicamente significative. Asimmetria di calibro delle arterie vertebrali ( la destra > della sinistra). Non sono evidenti significative alterazioni di calibro e di decorso dei restanti vasi arteriosi esaminati rientranti nei limiti di risoluzione della metodica.vorrei cercare di risolvere la situazione del paziente che temo possa peggiorare di giorno in giorno. Dopo quest’ultima anguio TC il neurologo ha deciso di sospendere antiaggregante decidendo di somministrare Clexane 6000x2. Mia madre non aveva nessuna patologia. sana senza nessun genere di problema. mostrava un’età di 60 anni. Ora ci sono dei timidi segnali di ripresa(segue con lo sguardo, risponde con le palpebre ai comandi e muove leggermente i piedi) scrivo poiché vorrei capire se ci sono possibilità di ripresa con una terapia idonea o con un intervento.So bene che la zona interessata è molto delicata e che se questo trombo non dovesse sciogliesi le conseguenze saranno disastrose.
[#1]
Buona sera,
Una atero-trombosi o una trombo-emboia dell'apice o top dell'arteria basilare rende conto delle lesioni ischemiche pontina e cerebellare così come queste della severa compromissione (coma ed immagino connessione al ventilatore meccanico) delle condizioni cliniche della paziente.
Come Lei dice: il troncoencefalico (di cui il ponte di Varolio fa parte) è regiore assai delicata e...ciò condiziona fortemente la prognosi così come le avranno detto sia i rianimatori sia i neurologi.
Penso che anche qualora, come Lei dice, "... se questo trombo non dovesse sciogliesi le conseguenze saranno disastrose..." la lesione troncoenccefalica e cerebellare oramai è fatta e stabilizzata (esordio il 3/3 us).
Il trattamento, immagino come da linee guida, in Rianimazione sarà certamente corretto al caso.
Ma è trascorso oltre un mese di "coma" se ho ben compreso.
Circa la prognosi del caso, a questo punto, parli il più chiaramente possibile con i colleghi Rianimatori.
NB: Questo è un consulto a distanza e come tale non può sostituire una visita medica specialistica di persona.
Cordialmente.
Una atero-trombosi o una trombo-emboia dell'apice o top dell'arteria basilare rende conto delle lesioni ischemiche pontina e cerebellare così come queste della severa compromissione (coma ed immagino connessione al ventilatore meccanico) delle condizioni cliniche della paziente.
Come Lei dice: il troncoencefalico (di cui il ponte di Varolio fa parte) è regiore assai delicata e...ciò condiziona fortemente la prognosi così come le avranno detto sia i rianimatori sia i neurologi.
Penso che anche qualora, come Lei dice, "... se questo trombo non dovesse sciogliesi le conseguenze saranno disastrose..." la lesione troncoenccefalica e cerebellare oramai è fatta e stabilizzata (esordio il 3/3 us).
Il trattamento, immagino come da linee guida, in Rianimazione sarà certamente corretto al caso.
Ma è trascorso oltre un mese di "coma" se ho ben compreso.
Circa la prognosi del caso, a questo punto, parli il più chiaramente possibile con i colleghi Rianimatori.
NB: Questo è un consulto a distanza e come tale non può sostituire una visita medica specialistica di persona.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
Grazie mille Dottore per la sua celere risposta.
Ieri scrivendo di notte ho fatto un grave errore nel trascrivere le date.
Mia madre è arrivata al pronto soccorso il 03/04/16.
La prima tac è stata fatta il giorno stesso, la seconda il 05/04/16 e la terza(agiuiotac) il 06/04/16.
Ho voluto fare questa importante precisazione per capire se siamo appunto ancora in tempo nel tentare una via alternativa, visto che anche lei concludeva nel messaggio che "ormai è trascorso un mese"
Come lei indica è attaccata al respiratore. Noi presupponiamo che sia cosciente per quanto non ci sia un metro di misura. Risponde al comando "apri e chiudi gli occhi", muove leggermente un piede, e piange singhiozzando quando andiamo a visitarla. Attualmente è in Coma Glasgow 6.
Nei prossimi giorni verrà tracheotomizzata.
Abbiamo cercato di capire con i Rianimatori come procede e cosa si può fare ma nessuno chiaramente si sbilancia.
La speranza dei rianimatori è quella che si sia formata una sistema alternativo che aiuti a far passare il sangue.
In base a queste notizie lei sa dirmi se ci sono eventuali soluzioni alternative o controlli e farmaci a cui sottoporla che potrebbero dare una risultato?
Grazie ancora di tutto.
Saluti
Ieri scrivendo di notte ho fatto un grave errore nel trascrivere le date.
Mia madre è arrivata al pronto soccorso il 03/04/16.
La prima tac è stata fatta il giorno stesso, la seconda il 05/04/16 e la terza(agiuiotac) il 06/04/16.
Ho voluto fare questa importante precisazione per capire se siamo appunto ancora in tempo nel tentare una via alternativa, visto che anche lei concludeva nel messaggio che "ormai è trascorso un mese"
Come lei indica è attaccata al respiratore. Noi presupponiamo che sia cosciente per quanto non ci sia un metro di misura. Risponde al comando "apri e chiudi gli occhi", muove leggermente un piede, e piange singhiozzando quando andiamo a visitarla. Attualmente è in Coma Glasgow 6.
Nei prossimi giorni verrà tracheotomizzata.
Abbiamo cercato di capire con i Rianimatori come procede e cosa si può fare ma nessuno chiaramente si sbilancia.
La speranza dei rianimatori è quella che si sia formata una sistema alternativo che aiuti a far passare il sangue.
In base a queste notizie lei sa dirmi se ci sono eventuali soluzioni alternative o controlli e farmaci a cui sottoporla che potrebbero dare una risultato?
Grazie ancora di tutto.
Saluti
[#3]
Certamente la tempistica cambia la ipotesi di prognosi.
C'è ancora tempo per seguire la evoluzione e sperare che le lesioni ponto-cerebeellari non siano troppo estese.
C'è ancora tempo per sperare in un miglioramento nei giorni a venire.
Per quello che è la mia esperienza di neurologo intensivista e valutate le linee guida internazionali i colleghi stanno seguendo i protocolli.
C'è ancora tempo per seguire la evoluzione e sperare che le lesioni ponto-cerebeellari non siano troppo estese.
C'è ancora tempo per sperare in un miglioramento nei giorni a venire.
Per quello che è la mia esperienza di neurologo intensivista e valutate le linee guida internazionali i colleghi stanno seguendo i protocolli.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 10.3k visite dal 10/04/2016.
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