Persistenti problemi nel ritmo del sonno

Salve, ho 25 anni e noto da tempo problemi di stanchezza, che credo derivanti dalla cattiva gestione del ritmo sonno-veglia, ma non so. Premetto che oltre a studiare per l'università, 4 giorni su 7 durante la stagione estiva sono impegnato in un lavoro notturno, decisamente più sporadico durante il restante periodo dell'anno. Quando lavoro la notte, riposo (quando stacco) dalle 6 fino alle 13 circa. Adesso, che non lavoro la notte, tengo un ritmo abbastanza costante di 7h30' circa di sonno a notte, ma nonostante ciò, quando mi sveglio, nonostante il caffè e la colazione, mi assale a giorni alterni circa una stanchezza che mi riporta a dormire altre 3 ore, frazionate. Frequentemente (specie durante queste 3 ore aggiuntive) vivo l'esperienza della paralisi nel sonno. Tranne quando lavoro, non riesco più a tenere un ritmo del tipo 'vado a letto alle 2, alle 8 sono in piedi', nemmeno se si verifica una volta al mese di fare tardi. Una volta riuscivo ogni tanto a farlo, di fare tardi. Sembra inoltre che ogni tipo di attività stancante (dal semplice viaggiare) vada a gravare immancabilmente sul bisogno di dormire. Nel senso che se affronto un viaggio di un'ora all'andata e un'ora al ritorno, il giorno dopo sono a pezzi. E' capitato numerose volte. Quando seguo le lezioni, inoltre, abbastanza frequentemente, i primi 30 minuti soffro di episodi di narcolessia. Dopo 30' di sonno e stanchezza, riesco a riprendere la lucidità e a seguire la lezione senza più cali. Ciò è frustrante per me, perchè non penso che a 25 anni ciò sia 'normale'. Sono sempre stato una persona attiva, un corridore di buon livello fino a qualche anno fa, abituato a correre molto ogni giorno, e ritrovarmi imbambolato adesso per molte ore al giorno è strano. Cosa potete consigliarmi a riguardo? Vi ringrazio.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Buon giorno,

"...soffro di episodi di narcolessia..." qualche collega ha già espresso una diagnosi in tal senso supportata daigli adeguati esami strumentali?

Non penso sia così...

La sonnolenza e la stanchezza al risveglio chiaramente poco correlano con la quantità di sonno e molto con la qualità.

Verosimilmente non avendo una buona "igiene del sonno" la architettura del suo sonno è andata in contro ad una frammentazione ed ad una destrutturazione. Poco sonno REM, prevalenza di sonno superficiale rispetto a quello profondo, risvegli notturni.

Tutto ciò va studiato e confermato.

Pertanto: visita con specialista in neurologia esperto "certificato" in "medicina del sonno" ed esecuzione di almeno un esame Polisonnografico con studio quali/quantitativo delle fasi e degli stati del suo sonno.

Quindi pianificazione terapeutica.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com