Epilessia vimpat
Salve! Vi scrivo per mio padre. Avete già avuto occasione di aiutarmi e vorrei ancora un vostro parere.
Mio padre a luglio ha avuto una crisi epilettica dovuta a delle minuscole ischemie sulla parte frontale del cervello. Gli era stato dato il Keppra, ma dopo poco è stato tolto in quanto lo aveva letteralmente mandato fuori di testa. E' stato sostituito con il depakin, e con questo farmaco stava bene a livello psicologico (a parte un lieve deficit di memoria su cose vecchie che ha tutt'ora), tuttavia aveva dei sintomi che, a detta del neurologo, facevano pensare a delle crisi epilettiche "bloccate", così gli è stato aggiunto il Vimpat. Quando prendeva una pastiglia da 50 la sera e una da 50 alla mattina stava benone. Dopo circa un mese e mezzo che ha iniziato a prendere questo farmaco a pieno regime, vale a dire una pastiglia da 100 alla mattina e una da 100 alla sera, ha iniziato ad avere non dico una depressione, ma diciamo che ha l'umore un po' giù, inoltre diventa aggressivo verbalmente per cose stupide (anche con il keppra accadeva lo stesso, seppur in maniera decisamente peggiore), ad esempio ieri sera alle 10 mio padre si era addormentato e mia madre lo ha svegliato per fargli l'iniezione di insulina e gli ha detto: "Per fortuna che dici che non dormi mai! Stai russando!", e lui: "Devi sempre criticarmi! L'insulina non me la faccio, fattela tu!". Questo è accaduto dopo due ore dall'aver preso il vimpat. Stamattina stava facendo un lavoro in giardino e mia madre gli ha consigliato di farlo in modo diverso e lui ha buttato a terra il badile e gli ha detto: "Allora fattelo tu!". Questo dopo un'ora e mezza dall'assunzione del farmaco. Questi sono due piccoli esempi recenti. Mia madre, che alla mattina si sveglia assieme a lui, dice che appena sveglio è un'altra persona, ha un viso diverso, ha dei modi sempre gentili, ma dopo poco tempo dall'assunzione del farmaco tende a diventare irritabile. Preciso che queste reazione aggressive le ha solo con mia madre e me, non con le altre persone, è come se nell'ambiente esterno alla famiglia avesse più capacità di controllo. Lui dice che mia madre e io gli stiamo troppo "sotto", che lo trattiamo come un ritardato... In effetti soprattutto mia madre è un po' apprensiva nei suoi confronti, d'altra parte è anche vero che mio padre non ha mai prestato la minima attenzione alla salute e se qualcuno non lo sprona un po' fa tutto il contrario di quello che gli dice il medico.
Il farmaco in questione può causare questi effetti collaterali?
Mio padre a luglio ha avuto una crisi epilettica dovuta a delle minuscole ischemie sulla parte frontale del cervello. Gli era stato dato il Keppra, ma dopo poco è stato tolto in quanto lo aveva letteralmente mandato fuori di testa. E' stato sostituito con il depakin, e con questo farmaco stava bene a livello psicologico (a parte un lieve deficit di memoria su cose vecchie che ha tutt'ora), tuttavia aveva dei sintomi che, a detta del neurologo, facevano pensare a delle crisi epilettiche "bloccate", così gli è stato aggiunto il Vimpat. Quando prendeva una pastiglia da 50 la sera e una da 50 alla mattina stava benone. Dopo circa un mese e mezzo che ha iniziato a prendere questo farmaco a pieno regime, vale a dire una pastiglia da 100 alla mattina e una da 100 alla sera, ha iniziato ad avere non dico una depressione, ma diciamo che ha l'umore un po' giù, inoltre diventa aggressivo verbalmente per cose stupide (anche con il keppra accadeva lo stesso, seppur in maniera decisamente peggiore), ad esempio ieri sera alle 10 mio padre si era addormentato e mia madre lo ha svegliato per fargli l'iniezione di insulina e gli ha detto: "Per fortuna che dici che non dormi mai! Stai russando!", e lui: "Devi sempre criticarmi! L'insulina non me la faccio, fattela tu!". Questo è accaduto dopo due ore dall'aver preso il vimpat. Stamattina stava facendo un lavoro in giardino e mia madre gli ha consigliato di farlo in modo diverso e lui ha buttato a terra il badile e gli ha detto: "Allora fattelo tu!". Questo dopo un'ora e mezza dall'assunzione del farmaco. Questi sono due piccoli esempi recenti. Mia madre, che alla mattina si sveglia assieme a lui, dice che appena sveglio è un'altra persona, ha un viso diverso, ha dei modi sempre gentili, ma dopo poco tempo dall'assunzione del farmaco tende a diventare irritabile. Preciso che queste reazione aggressive le ha solo con mia madre e me, non con le altre persone, è come se nell'ambiente esterno alla famiglia avesse più capacità di controllo. Lui dice che mia madre e io gli stiamo troppo "sotto", che lo trattiamo come un ritardato... In effetti soprattutto mia madre è un po' apprensiva nei suoi confronti, d'altra parte è anche vero che mio padre non ha mai prestato la minima attenzione alla salute e se qualcuno non lo sprona un po' fa tutto il contrario di quello che gli dice il medico.
Il farmaco in questione può causare questi effetti collaterali?
[#1]
Gentile Utente,
l'aggressività è un effetto collaterale non comune ma possibile del Vimpat, che potrebbe essere accentuata dal carattere di base di Suo padre.
Spesso questi effetti collaterali sono dose-dipendenti per cui una riduzione del dosaggio potrebbe smorzare queste reazioni. Questa ipotesi fatela presente al neurologo che lo segue.
Tuttavia non possiamo escludere che l'irritabilità faccia parte del carattere e si sia accentuata per altri motivi, considerato pure che con gli estranei questi comportamenti sono assenti.
Discutete il caso col neurologo.
Cordiali saluti
l'aggressività è un effetto collaterale non comune ma possibile del Vimpat, che potrebbe essere accentuata dal carattere di base di Suo padre.
Spesso questi effetti collaterali sono dose-dipendenti per cui una riduzione del dosaggio potrebbe smorzare queste reazioni. Questa ipotesi fatela presente al neurologo che lo segue.
Tuttavia non possiamo escludere che l'irritabilità faccia parte del carattere e si sia accentuata per altri motivi, considerato pure che con gli estranei questi comportamenti sono assenti.
Discutete il caso col neurologo.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Grazie dottore!
Mio padre è sempre stato una persona molto testarda e puntigliosa, bisogna fare come dice lui. Sembra anche a me che il suo carattere sia sostanzialmente rimasto lo stesso, ma diciamo che si sono accentuati i suoi difetti.
I motivi che possono aver portato a questo quali sono, oltre ai farmaci? Può essere colpa delle microischemie? Sottolineo che questi atteggiamenti e queste reazioni non si verificano di continuo, può passare anche molto tempo senza che questi fatti si verifichino.
Mio padre è sempre stato una persona molto testarda e puntigliosa, bisogna fare come dice lui. Sembra anche a me che il suo carattere sia sostanzialmente rimasto lo stesso, ma diciamo che si sono accentuati i suoi difetti.
I motivi che possono aver portato a questo quali sono, oltre ai farmaci? Può essere colpa delle microischemie? Sottolineo che questi atteggiamenti e queste reazioni non si verificano di continuo, può passare anche molto tempo senza che questi fatti si verifichino.
[#3]
Gentile Utente,
le cause possono essere diverse, dalla vasculopatia agli effetti indesiderati dei farmaci, all'accentuarsi dei tratti caratteriali di base che non raramente può succedere con il passare degli anni.
Ovviamente non è questa la sede per avere una risposta attendibile, siamo a livello di ipotesi.
Cordialmente
le cause possono essere diverse, dalla vasculopatia agli effetti indesiderati dei farmaci, all'accentuarsi dei tratti caratteriali di base che non raramente può succedere con il passare degli anni.
Ovviamente non è questa la sede per avere una risposta attendibile, siamo a livello di ipotesi.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 10k visite dal 04/03/2016.
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