Problemi visus di natura neurologica od oculistica?
Gentili Dottori,
chiedo scusa se scrivo di nuovo ma la mia situazione sembra non risolversi e per questo motivo mi permetto di disturbarvi nuovamente con la speranza che possiate darmi qualche indicazione per orientarmi meglio in questa palude di sintomi ed esami nella quale sono immerso da più di un mese.
Non vi ripeterò quanto già scritto dettagliatamente nel penultimo consulto richiesto per non tediarvi ulteriormente (riassumo qui alcuni accertamenti: TAC encefalo, EEG, PEV, NMR cervicale, 3 visite neurologiche - medici diversi-, 3 visite oculistiche, Fluorangiografia,visita otorinolaringoiatrica, visita cardiolgica, visita ortopedica), tutto con esito negativo o quasi, nel senso che nulla è emerso riconducibile a patologie dell'occhio.
Ieri ho effettuato su richiesta del neurologo lo schermo di Hess Lancaster, del quale vi riporto l'esito:
Bulbi in asse da lontano e da vicino con sue lenti. Senza lenti si evidenzia da vicino exoforia (divergenza latente) difficile da compensare con conseguente diplopia (exoforia scompensata a distanza ravvicinata). Dall'Hess si rileva lieve iperforia sinistra senza disfunzioni muscolari importanti. Test Bielschowsky negativo per il muscolo obliquo superiore dell'occhio sinistro.
La visita ortottica è stata senza dubbio accurata e approfondita.
Nel pomeriggio sono stato mandato anche dal fisiatra il quale non ha rilevato alcuna anomalia se non qualche problema muscolare e articolare al collo e alla parte sinistra del capo (dove c'è il condilo mandibolare "rattoppato" con una placchetta di titanio.
Oltretutto ogni tanto si presenta un leggero difetto visivo che mi porta ad osservare, in particolare le linee rette orizzontali, leggermente mosse, come quando si guarda l'asfalto arroventato dal sole (tipo miraggio, ma senza che appaiano forme o figure, solo tremolio).
Ora io vorrei chiedervi se è possibile ricondurre i miei disturbi visivi a quanto riportato dall'ortottista o se vi possa essere qualcosa di più importante a livello neurologico in quanto pur non essendo risultato nulla a livello di visita superficiale il primario neurologo ha richiesto una NMR + angioNMR riportando la necessità di escludere una "dissecazione dell'a. vertebrale sinistra paucisintomatica".
Quest'ultima cosa ha fatto sbarrare gli occhi sia al mio medico curante che agli altri medici che l'hanno letta. Ora io non so più cosa pensare se non a malattie gravi, quali ad esempio la sclerosi multipla (timore ricorrente nel forum) o simili perchè questo "navigare a vista" sta logorando i miei nervi già abbastanza tesi...
Non so più che dire o cosa fare...
Alla luce di quanto scritto finora e nelle occasioni passate spero di cuore che qualcuno possa darmi un consiglio o un suggerimento.
Grazie infinite...
chiedo scusa se scrivo di nuovo ma la mia situazione sembra non risolversi e per questo motivo mi permetto di disturbarvi nuovamente con la speranza che possiate darmi qualche indicazione per orientarmi meglio in questa palude di sintomi ed esami nella quale sono immerso da più di un mese.
Non vi ripeterò quanto già scritto dettagliatamente nel penultimo consulto richiesto per non tediarvi ulteriormente (riassumo qui alcuni accertamenti: TAC encefalo, EEG, PEV, NMR cervicale, 3 visite neurologiche - medici diversi-, 3 visite oculistiche, Fluorangiografia,visita otorinolaringoiatrica, visita cardiolgica, visita ortopedica), tutto con esito negativo o quasi, nel senso che nulla è emerso riconducibile a patologie dell'occhio.
Ieri ho effettuato su richiesta del neurologo lo schermo di Hess Lancaster, del quale vi riporto l'esito:
Bulbi in asse da lontano e da vicino con sue lenti. Senza lenti si evidenzia da vicino exoforia (divergenza latente) difficile da compensare con conseguente diplopia (exoforia scompensata a distanza ravvicinata). Dall'Hess si rileva lieve iperforia sinistra senza disfunzioni muscolari importanti. Test Bielschowsky negativo per il muscolo obliquo superiore dell'occhio sinistro.
La visita ortottica è stata senza dubbio accurata e approfondita.
Nel pomeriggio sono stato mandato anche dal fisiatra il quale non ha rilevato alcuna anomalia se non qualche problema muscolare e articolare al collo e alla parte sinistra del capo (dove c'è il condilo mandibolare "rattoppato" con una placchetta di titanio.
Oltretutto ogni tanto si presenta un leggero difetto visivo che mi porta ad osservare, in particolare le linee rette orizzontali, leggermente mosse, come quando si guarda l'asfalto arroventato dal sole (tipo miraggio, ma senza che appaiano forme o figure, solo tremolio).
Ora io vorrei chiedervi se è possibile ricondurre i miei disturbi visivi a quanto riportato dall'ortottista o se vi possa essere qualcosa di più importante a livello neurologico in quanto pur non essendo risultato nulla a livello di visita superficiale il primario neurologo ha richiesto una NMR + angioNMR riportando la necessità di escludere una "dissecazione dell'a. vertebrale sinistra paucisintomatica".
Quest'ultima cosa ha fatto sbarrare gli occhi sia al mio medico curante che agli altri medici che l'hanno letta. Ora io non so più cosa pensare se non a malattie gravi, quali ad esempio la sclerosi multipla (timore ricorrente nel forum) o simili perchè questo "navigare a vista" sta logorando i miei nervi già abbastanza tesi...
Non so più che dire o cosa fare...
Alla luce di quanto scritto finora e nelle occasioni passate spero di cuore che qualcuno possa darmi un consiglio o un suggerimento.
Grazie infinite...
[#1]
Una domanda : in visione monoculare (occludendo alternativamente un occhio) il disturbo scompare ?
In effetti il quadro ortottico (chiedo conferma dal consulente oculista già interpellato) potrebbe giustificare la visione offuscata-doppia e magari potebbe risoversi-migliorare con l'uso di prismi-occlusori.
Dalla storia (dovrebbe comnuque raccontare nuovamente e con dovizia di particolari l'esordio del disturbo) non ravvedo al momento indizi di patologia neurologica.
In effetti il quadro ortottico (chiedo conferma dal consulente oculista già interpellato) potrebbe giustificare la visione offuscata-doppia e magari potebbe risoversi-migliorare con l'uso di prismi-occlusori.
Dalla storia (dovrebbe comnuque raccontare nuovamente e con dovizia di particolari l'esordio del disturbo) non ravvedo al momento indizi di patologia neurologica.
Dott Vincenzo Sidoti
[#2]
Utente
Gentilissimo Dottor Sidoti,
innanzitutto grazie per la risposta e per la richiesta di approfondimento che cerco di colmare ora sperando possa essere d'aiuto a ricomporre il mio quadro.
Rispondo immediatamente alla sua domanda dicendole che in visione monoculare il disturbo (che oltretutto è presente in maniera molto evidente solo ad una distanza mediamente ravvicinata - fino a circa 20-40 cm) scompare e non si manifesta alcun sdoppiamento se non una lievissima perdita di nitidezza dei contorni dell'oggetto osservato (che in ogni caso ho lo stesso anche con gli occhiali, specialmente in presenza di luce).
Mi preme sottolinare che già ad aprile di quest'anno avevo avuto un episodio simile, limitato esclusivamente alla vista, subito dopo aver cambiato gli occhiali (l'oculista aveva ritenuto di potenziare gli occhiali) ma ciò corrispondeva anche ad un periodo in cui passavo molte ore al computer per esigenze di lavoro e la vista risultava molto sofferente anche introducendo ogni tanto lacrime artificiali.
Per questo mi ero recato da un altro oculista il quale aveva giudicato gli occhiali inadatti alla mia situazione e aveva proposto una nuova gradazione per le lenti che in effetti, montate su un nuovo paio di occhiali, mi avevano datto un leggero miglioramento fino alla "scomparsa" del disturbo, o meglio all'assenza di episodi eclatanti.
Specifico che ho una discreta differenza tra un occhio e l'altro e oltre che miope sono astigmatico.
Il disturbo era scomparso fino alla fine di agosto scorso quando dopo una breve vacanza di sole e mare (in cui leggevo addirittura il giornale senza occhiali da vista), esattamente dopo due giorni dal rientro ho accusato lievi malesseri indefinibili finchè mi sono svegliato un mattino completamente bloccato con il collo e con dolore acuto anche alla schiena, forte nausea, in particolare, anche nei giorni successivi e tutt'oggi, sensazione di spaesamento e instabilità, e soprattutto questi benedetti disturbi alla vista (offuscamento, mancanza di nitidezza, problemi di accomodamento tali da impedire la lettura, diplopia).
Durante la notte, oltre all'impossibilità di prendere sonno (disturbi al sonno li ho comunque da due anni) in 2/3 occasioni mi sono svegliato come colpito da scosse elettriche lungo la schiena, episodi per fortuna che non si sono ripetuti.
Questa situazione mi ha costretto per due giorni a letto senza che potessi fare nulla.
Anche stare a letto mi era molto difficoltoso perchè con la testa appoggiata al cuscino sentivo pulsare tutta la regione del collo e questo mi costringeva a dormire su un fianco, quando possibile.
Avendo in passato sofferto della cosiddetta "cervicale" non mi sono preoccupato tanto per la sensazione generale ma per la comparsa o ricomparsa del problema alla vista che a tutt'oggi non si è risolto mentre i dolori acuti al collo e alla schiena sono divenuti benchè acuti saltuari, quasi sporadici.
E' in seguito a questo episodio che ho cercato di descriverle che mi sono recato al Pronto Soccorso e da lì è iniziata questa ricerca che non ha ancora avuto fine.
La sensazione era proprio di "testa in una bolla", ovvero pesantezza al capo, affaticamento degli occhi e senso più generale di instabilità (anche se le visite neurologiche sostenute con 3 medici diversi non hanno riscontrato nessun problema "effettivo").
Gli esami sostenuti al PS non hanno messo in evidenza alcun problema, anche le analisi del sangue erano perfette, così la pressione e non avevo febbre.
Mi sentivo sicuramente molto debole e stanco, dormivo anche molto durante il pomeriggio, cosa che prima di allora non facevo mai.
In seguito ad allora, durante le ultime settimane, ho avuto solo un paio di episodi di nausea pur senza vomito.
Spero di aver fornito qualche informazione in più, anche se mi risulta difficile trovare le parole per descrivere la mia condizione.
In attesa di un suo prezioso parere la ringrazio ancora di cuore.
innanzitutto grazie per la risposta e per la richiesta di approfondimento che cerco di colmare ora sperando possa essere d'aiuto a ricomporre il mio quadro.
Rispondo immediatamente alla sua domanda dicendole che in visione monoculare il disturbo (che oltretutto è presente in maniera molto evidente solo ad una distanza mediamente ravvicinata - fino a circa 20-40 cm) scompare e non si manifesta alcun sdoppiamento se non una lievissima perdita di nitidezza dei contorni dell'oggetto osservato (che in ogni caso ho lo stesso anche con gli occhiali, specialmente in presenza di luce).
Mi preme sottolinare che già ad aprile di quest'anno avevo avuto un episodio simile, limitato esclusivamente alla vista, subito dopo aver cambiato gli occhiali (l'oculista aveva ritenuto di potenziare gli occhiali) ma ciò corrispondeva anche ad un periodo in cui passavo molte ore al computer per esigenze di lavoro e la vista risultava molto sofferente anche introducendo ogni tanto lacrime artificiali.
Per questo mi ero recato da un altro oculista il quale aveva giudicato gli occhiali inadatti alla mia situazione e aveva proposto una nuova gradazione per le lenti che in effetti, montate su un nuovo paio di occhiali, mi avevano datto un leggero miglioramento fino alla "scomparsa" del disturbo, o meglio all'assenza di episodi eclatanti.
Specifico che ho una discreta differenza tra un occhio e l'altro e oltre che miope sono astigmatico.
Il disturbo era scomparso fino alla fine di agosto scorso quando dopo una breve vacanza di sole e mare (in cui leggevo addirittura il giornale senza occhiali da vista), esattamente dopo due giorni dal rientro ho accusato lievi malesseri indefinibili finchè mi sono svegliato un mattino completamente bloccato con il collo e con dolore acuto anche alla schiena, forte nausea, in particolare, anche nei giorni successivi e tutt'oggi, sensazione di spaesamento e instabilità, e soprattutto questi benedetti disturbi alla vista (offuscamento, mancanza di nitidezza, problemi di accomodamento tali da impedire la lettura, diplopia).
Durante la notte, oltre all'impossibilità di prendere sonno (disturbi al sonno li ho comunque da due anni) in 2/3 occasioni mi sono svegliato come colpito da scosse elettriche lungo la schiena, episodi per fortuna che non si sono ripetuti.
Questa situazione mi ha costretto per due giorni a letto senza che potessi fare nulla.
Anche stare a letto mi era molto difficoltoso perchè con la testa appoggiata al cuscino sentivo pulsare tutta la regione del collo e questo mi costringeva a dormire su un fianco, quando possibile.
Avendo in passato sofferto della cosiddetta "cervicale" non mi sono preoccupato tanto per la sensazione generale ma per la comparsa o ricomparsa del problema alla vista che a tutt'oggi non si è risolto mentre i dolori acuti al collo e alla schiena sono divenuti benchè acuti saltuari, quasi sporadici.
E' in seguito a questo episodio che ho cercato di descriverle che mi sono recato al Pronto Soccorso e da lì è iniziata questa ricerca che non ha ancora avuto fine.
La sensazione era proprio di "testa in una bolla", ovvero pesantezza al capo, affaticamento degli occhi e senso più generale di instabilità (anche se le visite neurologiche sostenute con 3 medici diversi non hanno riscontrato nessun problema "effettivo").
Gli esami sostenuti al PS non hanno messo in evidenza alcun problema, anche le analisi del sangue erano perfette, così la pressione e non avevo febbre.
Mi sentivo sicuramente molto debole e stanco, dormivo anche molto durante il pomeriggio, cosa che prima di allora non facevo mai.
In seguito ad allora, durante le ultime settimane, ho avuto solo un paio di episodi di nausea pur senza vomito.
Spero di aver fornito qualche informazione in più, anche se mi risulta difficile trovare le parole per descrivere la mia condizione.
In attesa di un suo prezioso parere la ringrazio ancora di cuore.
[#3]
Il suo problema di accomodamento a mio parere è risolvibile/migliorabile con una corretta gradazione delle lenti e con una correzione ortottica (es prismi-occlusori). Chieda un parere oculistico esibendo i risultati della valutazione ortottica. Certamente il problema può essere acuito da disturbi del rachide che magari causano malfunzionamneto muscolare, alterato input-output ai recettori vestibolari. Potrebbe anche in futuro indagare su eventuali problemi di occlusione dentaria, a volte chiamati in causa in tal senso e risolvibili applicando un bite.
[#4]
Utente
Gentile Dottor Sidoti,
la ringrazio per la risposta e il consiglio... E colgo l'occasione per ringraziare anche il Prof. Marino che ha cortesemente dato un'occhiata a quanto ho aggiunto in questi giorni.
La problematiche suggerite dal Prof. Santoro mi avevano in effetti "tranquillizzato" anche se l'esito negativo della Risonanza al rachide cervicale aveva spinto mio malgrado il mio medico a desistere da quella strada... E non è comprensibile come sia possibile che debba essere io, paziente, ad intestardirmi su eventuali strade da indagare come nel caso delle proposte del Prof. Santoro.
Ora mi aspetta solo una "angioNMR encefalo" prevista per sabato prossimo che spero tanto possa chiudere questo capitolo...
Un sincero ringraziamento e un cordiale saluto.
la ringrazio per la risposta e il consiglio... E colgo l'occasione per ringraziare anche il Prof. Marino che ha cortesemente dato un'occhiata a quanto ho aggiunto in questi giorni.
La problematiche suggerite dal Prof. Santoro mi avevano in effetti "tranquillizzato" anche se l'esito negativo della Risonanza al rachide cervicale aveva spinto mio malgrado il mio medico a desistere da quella strada... E non è comprensibile come sia possibile che debba essere io, paziente, ad intestardirmi su eventuali strade da indagare come nel caso delle proposte del Prof. Santoro.
Ora mi aspetta solo una "angioNMR encefalo" prevista per sabato prossimo che spero tanto possa chiudere questo capitolo...
Un sincero ringraziamento e un cordiale saluto.
[#5]
Utente
Gentile Dottor Sidoti,
le riporto per completezza d'informazione l'esito della RM e angioRM per avere un suo parere circa la mia situazione, le sarò grato se vorrà essere così gentile da offrirmi il suo parere (in particolare se quanto fatto è finalmente abbastanza per escludere patologie gravi, quali ad esempio la SM (ipotesi del fisiatra), tumori o altre affezioni neurologiche):
"Indagine realizzata con tecnica SE, TSE e FLAIR ed acquisizone di immagini multiplanari T2 e T1 dipendenti, queste ultime in particolare prima e dopo somministrazione e.v. di gadolinio. Per lo studio dei vasi arteriosi rispettivamente intracranici e del collo sono state eseguite inoltre opportune successive ricostruzioni MIP. L'indagine RM non fa rilevare alterazioni encefaliche focali di rilievo dei territori sovra e sottotentoriali. Non segni di patologico enhancement dopo mdc. Normale in rapporto all'età l'aspetto delle cavità ventricolari e degli spazi subaracnoidei corticali. Modesta dilatazione (fino a 5mmm sul piano assiale) dell'apice dell'arteria basilare, per il resto di aspetto normale. Arterie vertebrali normalmente pervie, con difformità di calibro della porzione terminale dei due vasi ("dominante" il sinistro) che può rientrare in normale variante anatomica. Non altri aspetti patologici di rilievo."
La ringrazio di cuore per l'attenzione. Un cordiale saluto
le riporto per completezza d'informazione l'esito della RM e angioRM per avere un suo parere circa la mia situazione, le sarò grato se vorrà essere così gentile da offrirmi il suo parere (in particolare se quanto fatto è finalmente abbastanza per escludere patologie gravi, quali ad esempio la SM (ipotesi del fisiatra), tumori o altre affezioni neurologiche):
"Indagine realizzata con tecnica SE, TSE e FLAIR ed acquisizone di immagini multiplanari T2 e T1 dipendenti, queste ultime in particolare prima e dopo somministrazione e.v. di gadolinio. Per lo studio dei vasi arteriosi rispettivamente intracranici e del collo sono state eseguite inoltre opportune successive ricostruzioni MIP. L'indagine RM non fa rilevare alterazioni encefaliche focali di rilievo dei territori sovra e sottotentoriali. Non segni di patologico enhancement dopo mdc. Normale in rapporto all'età l'aspetto delle cavità ventricolari e degli spazi subaracnoidei corticali. Modesta dilatazione (fino a 5mmm sul piano assiale) dell'apice dell'arteria basilare, per il resto di aspetto normale. Arterie vertebrali normalmente pervie, con difformità di calibro della porzione terminale dei due vasi ("dominante" il sinistro) che può rientrare in normale variante anatomica. Non altri aspetti patologici di rilievo."
La ringrazio di cuore per l'attenzione. Un cordiale saluto
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 12.1k visite dal 11/10/2008.
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