Botta alla testa

Gentili dottori,
sono un ragazzo di 25 anni e vi scrivo in merito a quanto mi è accaduto martedì sera verso le 19.20. Stavo giocando a calcetto con alcuni miei amici e nel tentativo di mantenere in gioco un pallone sono uscito dal campo e impossibilitato a frenare in tempo la corsa ho sbattuto in modo abbastanza violento la tempia e la parte sopra l orecchio contro una sbarra di ferro (ce ne erano diverse che sorreggono il tendone al chiuso dove è situato il campetto). Lì per lì a parte il dolore momentaneo e lo stordimento molto lieve ho cercato di continuare a giocare ugualmente (anche perché tanto mancavano 10 minuti e la partita sarebbe finita alle 19.30, ho fatto pure un tiro discreto). Tornato a casa mi sono guardato la tempia ed avevo un bernoccolo, nessun dolore particolarmente forte ne altri sintomi, la pelle non presenta tagli o altro nonostante fosse dolorante alla pressione quindi sicuramente arrossata al di sotto del cuoio capelluto dove non riesco a vedere. Va detto che sono anche un giocatore di calcio a livelli medio-bassi (gioco in promozione) e sono abbastanza abituato agli impatti sia con la palla spesso notevolmente dura sia a zuccate casuali con i miei compagni o gli avversari durante i contrasti aerei, ma ora sono comunque spaventato perché era in ogni caso una sbarra di ferro e ho paura di essermi danneggiato il cervello. Sono passate più di 24 ore e presento una cefalea localizzata nel punto dell impatto che si irradia un verso l occhio e sulla fronte, di intensità non particolarmente forte ma fastidiosa, collo leggermente dolente e lievissimo senso di nausea (credo più legato all ansia onestamente perché sono molto ipocondriaco e simili distonie neurovegetative causate dall apprensione mi sono già capitate, ma non ne sono sicuro). Ho letto che i sintomi di un trauma cranico possono presentarsi anche ad un anno di distanza e mi sto facendo condizionare dall'ansia. Volevo chiedervi se secondo voi devo andare in ospedale e se può essere qualcosa di grave. Ringraziamenti anticipati e cordiali saluti.