Occlusione entrambe le carotidi
Gentili Dottori,
due giorni fa mio padre, che ha 67 anni, ha avuto una ischemia (TIA).
Dai primi esami fatti in ospedale (Risonanca magnerita e ecodopller), i medici ci hanno detto che entrambe le carotidi sono occluse e che il sangue al cervello arriva tramite le sole arterie vertebrali.
Domani faranno un ulteriore esame (angio...) per capire meglio lo stato delle occlusioni.
Mio padre è ricoverato e gli viene data l'Eparina. E' cosciente ma debole.
Quale possono essere le conseguenze qualora venisse confermata l'occlusione di entrambe le carotidi? Cosa si può fare?
Vi ringrazio,
Un saluto
due giorni fa mio padre, che ha 67 anni, ha avuto una ischemia (TIA).
Dai primi esami fatti in ospedale (Risonanca magnerita e ecodopller), i medici ci hanno detto che entrambe le carotidi sono occluse e che il sangue al cervello arriva tramite le sole arterie vertebrali.
Domani faranno un ulteriore esame (angio...) per capire meglio lo stato delle occlusioni.
Mio padre è ricoverato e gli viene data l'Eparina. E' cosciente ma debole.
Quale possono essere le conseguenze qualora venisse confermata l'occlusione di entrambe le carotidi? Cosa si può fare?
Vi ringrazio,
Un saluto
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Buongiorno,
premesso che mancano alcuni elementi chiave circa il quadro clinico (ad esempio i sintomi che hanno caratterizzato il TIA) è probabile che, se i sintomi sono ascrivibili a sofferenza del circolo carotideo, una delle due steno-occlusioni sia presente da tempo e l'altra sia più recente. L'eventuale conferma (che immagino arriverà tramite angioTC) potrebbe fornire indicazioni circa un possibile approccio chirurgico ad almeno una delle due steno-occlusioni, o viceversa circa il mantenimento della sola terapia farmacologica. Nell'immediato, se i sintomi sono regrediti, le potenziali conseguenze sono sostanzialmente legate che il circolo intracranico risulta precario e di conseguenza aumenta il rischio di un nuovo episodio ischemico.
premesso che mancano alcuni elementi chiave circa il quadro clinico (ad esempio i sintomi che hanno caratterizzato il TIA) è probabile che, se i sintomi sono ascrivibili a sofferenza del circolo carotideo, una delle due steno-occlusioni sia presente da tempo e l'altra sia più recente. L'eventuale conferma (che immagino arriverà tramite angioTC) potrebbe fornire indicazioni circa un possibile approccio chirurgico ad almeno una delle due steno-occlusioni, o viceversa circa il mantenimento della sola terapia farmacologica. Nell'immediato, se i sintomi sono regrediti, le potenziali conseguenze sono sostanzialmente legate che il circolo intracranico risulta precario e di conseguenza aumenta il rischio di un nuovo episodio ischemico.
Dr. Davide Massucco
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 20/12/2015.
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