Terapia per alzheimer
Mia madre ha 81 anni e da circa un mese le è stata diagnosticata la forma senile dell'Alzheimer.
Ha costantemente allucinazioni visive ed uditive, "dialoga" con persone della sua famiglia decedute, parla molto da sola anche costruendosi vere e proprie conversazioni con persone che non sono presenti e/o decedute, ha frequenti episodi di agitazione psicomotoria, si alza continuamente dal letto per poi stendersi di nuovo e rialzarsi dopo pochi minuti. Inoltre è sempre rabbiosa e litigiosa.
È in cura con "seroquel 100" due compresse al giorno, "ebixa" tre erogazioni al giorno e l'integratore "citicoos". Per qualche sera ha assunto 6 gocce di "entumin" ma lo abbiamo sospeso perché le provocava forte rilassamento muscolare al punto da non riuscire neanche a camminare.
Ciò che vorrei sapere è se con i farmaci sopra descritti si può sperare in una remissione delle allucinazioni oppure se questa sintomatologia è destinata a persistere in quanto caratterizzante l'Alzheimer.
Le prime avvisaglie che qualcosa in lei non andasse le abbiamo avute alcuni mesi fa ma la diagnosi, e quindi l' inizio della terapia farmacologica, risale a circa un mese fa.
Tutta questa situazione sta mettendo a dura prova la famiglia, i nostri equilibri sono stati letteralmente messi a soqquadro, non sappiamo più come gestire la situazione
Ha costantemente allucinazioni visive ed uditive, "dialoga" con persone della sua famiglia decedute, parla molto da sola anche costruendosi vere e proprie conversazioni con persone che non sono presenti e/o decedute, ha frequenti episodi di agitazione psicomotoria, si alza continuamente dal letto per poi stendersi di nuovo e rialzarsi dopo pochi minuti. Inoltre è sempre rabbiosa e litigiosa.
È in cura con "seroquel 100" due compresse al giorno, "ebixa" tre erogazioni al giorno e l'integratore "citicoos". Per qualche sera ha assunto 6 gocce di "entumin" ma lo abbiamo sospeso perché le provocava forte rilassamento muscolare al punto da non riuscire neanche a camminare.
Ciò che vorrei sapere è se con i farmaci sopra descritti si può sperare in una remissione delle allucinazioni oppure se questa sintomatologia è destinata a persistere in quanto caratterizzante l'Alzheimer.
Le prime avvisaglie che qualcosa in lei non andasse le abbiamo avute alcuni mesi fa ma la diagnosi, e quindi l' inizio della terapia farmacologica, risale a circa un mese fa.
Tutta questa situazione sta mettendo a dura prova la famiglia, i nostri equilibri sono stati letteralmente messi a soqquadro, non sappiamo più come gestire la situazione
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Dr. Antonio Ferraloro
Neurologo
76.5k 2.3k
Gentile Utente,
capisco la situazione che si è creata nella vostra famiglia, infatti la gestione dei malati di Alzheimer è estremamente difficile e complessa.
È difficile rispondere alla Sua domanda in quanto la risposta terapeutica è molto individuale variando da un soggetto all'altro e a volte anche nello stesso soggetto secondo i periodi.
Comunque è possibile che il problema possa migliorare ma non è da escludere nemmeno una resistenza alla terapia che spesso deve essere variata sia come scelta delle molecole che come dosaggi.
È consigliabile che la Signora sia seguita da medici e paramedici esperti nella gestione di questi malati.
Un grosso in bocca al lupo!
Cordiali saluti
capisco la situazione che si è creata nella vostra famiglia, infatti la gestione dei malati di Alzheimer è estremamente difficile e complessa.
È difficile rispondere alla Sua domanda in quanto la risposta terapeutica è molto individuale variando da un soggetto all'altro e a volte anche nello stesso soggetto secondo i periodi.
Comunque è possibile che il problema possa migliorare ma non è da escludere nemmeno una resistenza alla terapia che spesso deve essere variata sia come scelta delle molecole che come dosaggi.
È consigliabile che la Signora sia seguita da medici e paramedici esperti nella gestione di questi malati.
Un grosso in bocca al lupo!
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 19/12/2015.
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