Disturbo del linguaggio
Gentili Medici di Medicitalia,
vi scrivo per chiedervi un parere su mio padre (87 anni).
Da circa tre anni ha dei disturbi del linguaggio che si manifestano in questo modo: ogni due/tre mesi circa, per alcuni secondi, ha difficoltà a dire le parole giuste (cioè pensa un vocabolo, ma ne dice un altro). Il tutto si risolve in brevissimo tempo e la facoltà di linguaggio torna normale. Il medico di base ci ha detto che potrebbero essere piccole ischemie e gli ha fatto fare tutti i controlli (compresa tac e risonanza), ma non è emerso nulla di significativo. Siamo andati dal neurologo, il quale ha ipotizzato crisi epilettiche leggere (secondo lui confermate dal fatto che nell'elettroencefalogramma si trovano “lievi anomalie bioelettriche a carattere irritativo in sede temporale sinistra”), ma al momento non gli ha prescritto alcuna cura.
Mio padre non ha mai sofferto in passato di crisi epilettiche.
Io e mia sorella siamo preoccupate, non tanto per gli episodi che si sono verificati finora, ma per quello che potrebbe succedere. Se fosse un problema vascolare gli potrebbe venire un ictus? E se fosse epilessia, non facendo nessuna terapia, non potrebbe venire una crisi grave?
Non sappiamo neanche che altra ipotesi e/o controllo fare, ma questa incertezza ci angoscia.
Lui dice di sentirsi benissimo, conduce una vita regolare e non ha altri problemi di salute (gli esami fatti sono andati tutti bene).
Secondo voi di cosa potrebbe trattarsi? Potrebbe essere epilessia?
Tra l'altro abbiamo provato a trovare elementi in comune con il verificarsi delle crisi (es: situazioni di stress, mancanza di sonno etc.), ma non ne troviamo...dobbiamo lasciare tutto com'è o consultare qualche altro specialista?
Grazie in anticipo per il vostro aiuto.
Cordiali saluti
vi scrivo per chiedervi un parere su mio padre (87 anni).
Da circa tre anni ha dei disturbi del linguaggio che si manifestano in questo modo: ogni due/tre mesi circa, per alcuni secondi, ha difficoltà a dire le parole giuste (cioè pensa un vocabolo, ma ne dice un altro). Il tutto si risolve in brevissimo tempo e la facoltà di linguaggio torna normale. Il medico di base ci ha detto che potrebbero essere piccole ischemie e gli ha fatto fare tutti i controlli (compresa tac e risonanza), ma non è emerso nulla di significativo. Siamo andati dal neurologo, il quale ha ipotizzato crisi epilettiche leggere (secondo lui confermate dal fatto che nell'elettroencefalogramma si trovano “lievi anomalie bioelettriche a carattere irritativo in sede temporale sinistra”), ma al momento non gli ha prescritto alcuna cura.
Mio padre non ha mai sofferto in passato di crisi epilettiche.
Io e mia sorella siamo preoccupate, non tanto per gli episodi che si sono verificati finora, ma per quello che potrebbe succedere. Se fosse un problema vascolare gli potrebbe venire un ictus? E se fosse epilessia, non facendo nessuna terapia, non potrebbe venire una crisi grave?
Non sappiamo neanche che altra ipotesi e/o controllo fare, ma questa incertezza ci angoscia.
Lui dice di sentirsi benissimo, conduce una vita regolare e non ha altri problemi di salute (gli esami fatti sono andati tutti bene).
Secondo voi di cosa potrebbe trattarsi? Potrebbe essere epilessia?
Tra l'altro abbiamo provato a trovare elementi in comune con il verificarsi delle crisi (es: situazioni di stress, mancanza di sonno etc.), ma non ne troviamo...dobbiamo lasciare tutto com'è o consultare qualche altro specialista?
Grazie in anticipo per il vostro aiuto.
Cordiali saluti
[#2]
Ex utente
Certamente!
RM ANGIO ENCEFALO
Non alterazioni morfologiche né di segnale di tipo focale evolutivo del parenchima cerebrale. A livello della sostanza bianca cerebrale, in sede periventricolare, nei centri semiovali ed a livello della corona radiata, si repertano areole di alterato segnale, caratterizzate da iperintensità nelle sequenze a TR lungo, prive di effetto massa e di edema perilesionale, da riferire a esiti gliotici di pregresse microlesioni ischemiche.
Il sistema ventricolare sopra e sottotentoriale è in asse rispetto alla linea mediana non deformato, dislocato o dilatato.
Gli spazi liquorali della base e del mantello risultano di ampiezza normale.
Non alterazioni del troncoencefalo nè del cervelletto.
Sequenze in diffusione non documentano aree di retrizione della diffusività molecolare da riferire a lesioni ischemiche in fase acuta o subacuta.
Lo studio angio RM documenta regolare calibro e decorso delle porzioni intracraniche delle carotidi. Non significative alterazioni delle principali strutture anatomiche del poligono di Willis. Si segnala ipoplasia dell'arteria vertebrale di sn. Normali l'arteria vertebrale di dx e la a. basilare.
Non alterazioni dei venosi durali.
Il neurologo da cui siamo andati è convinto si tratti di piccoli fenomeni epilettici. Gli ha fatto fare a distanza di tempo vari elettroencefalogrammi, che hanno tutti evidenziato "modeste anomalie bioelettriche a carattere irritativo a sede temporale sinistra".
Grazie ancora per il Suo aiuto!
Cordiali saluti
RM ANGIO ENCEFALO
Non alterazioni morfologiche né di segnale di tipo focale evolutivo del parenchima cerebrale. A livello della sostanza bianca cerebrale, in sede periventricolare, nei centri semiovali ed a livello della corona radiata, si repertano areole di alterato segnale, caratterizzate da iperintensità nelle sequenze a TR lungo, prive di effetto massa e di edema perilesionale, da riferire a esiti gliotici di pregresse microlesioni ischemiche.
Il sistema ventricolare sopra e sottotentoriale è in asse rispetto alla linea mediana non deformato, dislocato o dilatato.
Gli spazi liquorali della base e del mantello risultano di ampiezza normale.
Non alterazioni del troncoencefalo nè del cervelletto.
Sequenze in diffusione non documentano aree di retrizione della diffusività molecolare da riferire a lesioni ischemiche in fase acuta o subacuta.
Lo studio angio RM documenta regolare calibro e decorso delle porzioni intracraniche delle carotidi. Non significative alterazioni delle principali strutture anatomiche del poligono di Willis. Si segnala ipoplasia dell'arteria vertebrale di sn. Normali l'arteria vertebrale di dx e la a. basilare.
Non alterazioni dei venosi durali.
Il neurologo da cui siamo andati è convinto si tratti di piccoli fenomeni epilettici. Gli ha fatto fare a distanza di tempo vari elettroencefalogrammi, che hanno tutti evidenziato "modeste anomalie bioelettriche a carattere irritativo a sede temporale sinistra".
Grazie ancora per il Suo aiuto!
Cordiali saluti
[#3]
Gentile Utente,
la possibilità che gli episodi descritti possano essere di natura epilettica esiste ma ugualmente non si può escludere l'origine vascolare del problema (TIA) considerato che Suo padre ha una certa "tendenza" verso problematiche ischemiche cerebrali documentata dal riscontro alla RM delle areole di alterato segnale esiti di pregresse microlesioni ischemiche.
Ovviamente da questa postazione non è possibile stabilire la reale natura degli episodi riferiti, a volte è difficile anche di persona.
Se avete perplessità potreste sentire un altro parere.
Cordialmente
la possibilità che gli episodi descritti possano essere di natura epilettica esiste ma ugualmente non si può escludere l'origine vascolare del problema (TIA) considerato che Suo padre ha una certa "tendenza" verso problematiche ischemiche cerebrali documentata dal riscontro alla RM delle areole di alterato segnale esiti di pregresse microlesioni ischemiche.
Ovviamente da questa postazione non è possibile stabilire la reale natura degli episodi riferiti, a volte è difficile anche di persona.
Se avete perplessità potreste sentire un altro parere.
Cordialmente
[#4]
Ex utente
Gentile Dott. Ferraloro,
innanzitutto grazie per il tempo che ci ha dedicato.
Se possibile vorrei rivolgerLe ulteriori domande:
1) mia madre ci ha riferito di aver sentito che a volte, durante la notte, mio padre deglutiva in maniera meccanica varie volte. Ha provato a chiedergli cosa avesse, ma ha avuto l'impressione che anche in quelle occasioni avesse problemi di linguaggio. Dopo qualche minuto tutto tornava normale.
Con tutti i limiti di un parere a distanza, potrebbero essere state manifestazioni epilettiche?
2) Le microlesioni ischemiche possono essere causate anche da pregressi traumi cranici? Mio padre in passato è caduto varie volte battendo la testa (finendo poi al PS).
3) Se si trattasse di TIA, non c'è un modo per evitarne di nuovi? Si aggraveranno sempre di più?
Grazie ancora per la consulenza e per la gentilezza.
Cordiali saluti
innanzitutto grazie per il tempo che ci ha dedicato.
Se possibile vorrei rivolgerLe ulteriori domande:
1) mia madre ci ha riferito di aver sentito che a volte, durante la notte, mio padre deglutiva in maniera meccanica varie volte. Ha provato a chiedergli cosa avesse, ma ha avuto l'impressione che anche in quelle occasioni avesse problemi di linguaggio. Dopo qualche minuto tutto tornava normale.
Con tutti i limiti di un parere a distanza, potrebbero essere state manifestazioni epilettiche?
2) Le microlesioni ischemiche possono essere causate anche da pregressi traumi cranici? Mio padre in passato è caduto varie volte battendo la testa (finendo poi al PS).
3) Se si trattasse di TIA, non c'è un modo per evitarne di nuovi? Si aggraveranno sempre di più?
Grazie ancora per la consulenza e per la gentilezza.
Cordiali saluti
[#5]
Gentile Utente,
1. Teoricamente è possibile.
2. Anche questo è possibile ma le cause possono essere svariate, da trombofilia a problemi cardiologici, dall'ipertensione a disfunzioni metaboliche, ecc.
3. Non si può prevedere il decorso, spesso vengono utilizzati gli antiaggreganti come prevenzione che però non è totale, altrimenti avremmo risolto il problema delle ischemie.
Cordialità
1. Teoricamente è possibile.
2. Anche questo è possibile ma le cause possono essere svariate, da trombofilia a problemi cardiologici, dall'ipertensione a disfunzioni metaboliche, ecc.
3. Non si può prevedere il decorso, spesso vengono utilizzati gli antiaggreganti come prevenzione che però non è totale, altrimenti avremmo risolto il problema delle ischemie.
Cordialità
[#6]
Ex utente
Grazie mille per le risposte, Dott. Ferraloro.
Mio padre assume da anni la cardioaspirina, avendo subito un intervento di riparazione della valvola mitralica ormai molti anni fa.
Grazie ancora per la consulenza, tra qualche giorno torneremo dal neurologo e nel caso ci fossero novità tornerò a scriverLe.
Buon lavoro, cordiali saluti
Mio padre assume da anni la cardioaspirina, avendo subito un intervento di riparazione della valvola mitralica ormai molti anni fa.
Grazie ancora per la consulenza, tra qualche giorno torneremo dal neurologo e nel caso ci fossero novità tornerò a scriverLe.
Buon lavoro, cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.1k visite dal 09/12/2015.
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