Tensione a livello dello stomaco

Buonasera, sono un ragazzo di 22 anni. Da circa un mese sto notando un disturbo a livello dello stomaco, come se fosse costantemente in tensione, come se fosse contratto. Ho fatto presente questo alla dottoressa che mi segue (per una patologia del sistema immunitario, immunodeficienza a comune variabile) e mi ha detto che i muscoli a livello gastrico sono contratti. Aggiungo anche che spesso quando sono nel letto sento tremori interni sparsi per il corpo, so bene che il tutto è riferibile ad ansia. Data la mia patologia immunitaria spesso effettuo esami del sangue ed ecografie (l'ultima un mese fa, anche allo stomaco) ed il tutto è sempre stato perfetto, salvo una puccila infiammazione all'ileo. Inoltre un anno fa ho fatto una RMN ed una EMG per i tremori interni e astenia che vi dicevo e il tutto risultò negativo. Alla luce di quanto detto, come devo muovermi per questa situazione di indurimento a livello gastrico che mi fa sentire contratto e non mi permette di avere una certa serenità? Premetto che non utilizzo farmaci come benzodiazapine, ho solo utilizzato per 6 mesi il Daparox (10 gocce/die).
Vi rigrazio per le eventuali risposte.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Buon giorno,

Pur non avendo ben compreso la domanda "...come devo muovermi per questa situazione di indurimento a livello gastrico che mi fa sentire contratto e non mi permette di avere una certa serenità?..." quando è già in trattamento con Paroxetina ed afferma "...so bene che il tutto è riferibile ad ansia..." ritengo sarebbe utile volesse far conosce la malattia "...patologia del sistema immunitario, immunodeficienza..." dalla quale è affetto.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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Utente
Utente
Non utilizzo più la Paroxetina da 6 mesi almeno, perche essendo uno studente, mi faceva essere poco concentrato. La mia patologia prevede un ipogamma e alfaglobulinemia e altre variazioni a livello linfocitario, con conseguente linfoadenopatia diffusa, infiammazione intestinale cronica,epatomegalia.
La mia domanda è: cosa devo fare per questa contrattura a livello dello stomaco? Rivolgermi al neurologo per un'ulteriore EMG (la feci già un anno fa e risultò negativa) o fare cosa? Aggiungo che da qualche giorno ho anche dei tremori interni a livello della coscia sinistra..potrebbe essere il tutto collegabile all'ansia?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
"... Rivolgermi al neurologo per un'ulteriore EMG (la feci già un anno fa e risultò negativa)...",
si dice ansioso e già in trattamento con Paxetina, forse potrebbe trattarsi di competenza psichiatrica?
Peggiorato dopo la sospensione del farmaco?

Avrà certamente escluso la competenza gastro-enterologica; qualora non lo avesse fatto mi sembrerebbe il caso.

"...La mia patologia prevede un ipogamma e alfaglobulinemia e altre variazioni a livello linfocitario, con conseguente linfoadenopatia diffusa, infiammazione intestinale cronica,epatomegalia...";
bene, alla sua patologia sarà stato dato un nome?
Cosa ne pensa l'immunologo/a che la sta sequendo per quest'ultima?
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Utente
Utente
Salve dottore, si chiama Immunodeficienza a comune variabile, diciamo che non ha rapporti con il livello ansiogeno, semplicemente mi comporta delle iniezioni di gammaglobuline bisettimanalmente.
Con la paroxetina non ebbi particolari sollievi, diciamo che la somatizzazione di certi sintomi finì e quindi mi sentivo meglio, anche il dolore alle gambe sparì non pensandoci.
Tuttavia ora, è passato un anno da allora e in sti 2 mesi sto avendo queste sensazioni: una contrazione dei muscoli dell'addome, e una contrazione di entrambi i polpacci, inoltre sento all'interno delle gambe (da qualche giorno) come se ci fosse qualcosa che scorresse, come una situazione di tensione che si sviluppa all'interno delle gambe. Situazioni simili possono essere riconducibili all'ansia o possono solo essere legati a problemi neuromuscolari?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
"... riconducibili all'ansia o possono solo essere legati a problemi neuromuscolari?...",
ritengo in ogni caso che per aver una risposta esaustiva dovrà comunque sottoporsi ad una valutazione clinica neurologica giacchè questo è un consulto a distanza e come tale non può sostituirsi ad una visita medica.

Forse il concomitare di entrambi i disturbi nel senso di una aumentata eccitabilità neuromuscolare ansia-correlata.

Entrambe le ipotesi concernono la medesima competenza specialistica.
Pertano: visita neurologica.
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Utente
Utente
Ovviamente se questa sensazione continuerà opteró per una visita neurologica, come gia mi è capitato un anno fa, però mi rincuora il fatto che esistano situazioni di eccitabilità neuromuscolare a cui sono legati questi sintomi, poiché sono molto fastidiosi, è come se mi sentissi un flusso dentro le gambe, qualcosa che scorre..esistono anche problemi di somatizzazione a riguardo?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Le somatizzazioni, per definizione, possono riguardare ogni parte del corpo umano.
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Utente
Utente
Salve dottore, il mio neurologo non è disponibile in questo periodo e siccome la situazione è insopportabile ho creduto fosse meglio reiniziare la terapia che mi diede circa un anno fa (anche se in dosaggio blando, con 5 gocce di daparox dopo la colazione), poiché in queste notti sto avendo molti problemi a dormire, le gambe tremano tutte (internamente, ovviamnete, nulla di visibile) e specie a contatto si sente questa tensione che passa e mi disturba di molto il sonno.. che ne pensa?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Penso che l'auto-medicazione sovente non è una buona idea.

Se il suo neurologo non è disponibile (e non avendo lasciato, immagino...altrimenti non chiederebbe on line, una figura di riferimento per i suoi pazienti come sarebbe buona cosa fare) verosimilmente ci sarà nella sua città un altro specialista cui rivolgersi così da avere un parere medico supportato da una visita/colloquio clinico.

Una "seconda opinione", inoltre, in senso generale qualora le cose non vadano come atteso è sempre una buona abitudine...
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