Frequenti anomie a 60 anni
Salve. Mia madre ha 61 anni e mi preoccupa un po' in quanto da qualche tempo nel suo linguaggio noto frequentissime anomie e uso di parole passe partout (ogni giorno è un continuo "prendi il coso", "passami la cosa"...). Questo capita molto spesso, direi più volte al giorno, e capita anche che lei non riesca a dire la parola in questione e usi delle circonlocuzioni. L'esempio più recente risale a oggi pomeriggio, in cui non riusciva a ricordare il nome della pasta alla carbonara e l'ha indicata dicendo "la pasta... oddio.. non mi ricordo il nome... quella che si fa con le uova", e non è riuscita a ricordarne il nome finché non ho completato io la frase. Di solito, comunque, non completo le sue frasi e attendo che lei ci pensi e ricordi la parola perché spero di aiutarla, ma a volte sento di metterla a disagio facendo così. Lei si rende benissimo conto della situazione. Ma faccio bene ad aspettare che finisca da sola la frase, oppure cosa posso fare per aiutarla? Mi devo preoccupare perché potrebbe essere un sintomo di demenza?
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Gentile Utente,
mi pare che sia indicata una visita neurologica per una valutazione diretta del caso, visita associata a test neuropsicologici per valutare i vari parametri della sfera cognitiva.
Ritengo che siano anche indicate ulteriori indagini di tipo strumentale, indagini che Le indicherà il collega in base ai riscontri della visita e se lo riterrà opportuno.
Cordiali saluti
mi pare che sia indicata una visita neurologica per una valutazione diretta del caso, visita associata a test neuropsicologici per valutare i vari parametri della sfera cognitiva.
Ritengo che siano anche indicate ulteriori indagini di tipo strumentale, indagini che Le indicherà il collega in base ai riscontri della visita e se lo riterrà opportuno.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 26/11/2015.
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