Cefalea frontale - orbitale periodica
Buonasera, ho 65 anni e da circa 9 anni soffro di una forma di cefalea che si presenta ad intervalli irregolari senza sintomi anche a distanza di più di un anno. La prima volta che avvertii questo dolore mi trovavo sulla neve e con un semplice analgesico superai il fastidio. Nel 2010, in seguito visto il persistere di questo dolore decisi di sottopormi ad una RM encefalo di cui vi trascrivo il referto:
“Sistema vascolare in sede di dimensioni nei limiti di norma. Conservata l’ampiezza degli spazi liquorali subaracnoidei periencefalici. Rare puntiformi aspecifiche areole di accentuazione di segnale a livello della sostanza bianca sottocorticale frontale bilateralmente. Spazi perivascolari dilatati a livello dei nuclei della base e nel peduncolo cerebrale destro. Esile struttura vascolare verosimilmente ramo dell’arteria cerebellare superiore adesa all’origine del V° nervo cranico di destra. Flogosi di alcune cellette etmoidali posteriori.”
Poiché i dolori sembravano sopportabili con i comuni Fans ho continuato a seguire le terapie consigliate.
Nel 2014 essendosi ripresentato il problema e visto che gli analgesici non avevano alcun effetto sono tornato al Centro Cefalee della mia città. Il neurologo che mi ha visitato mi ha riferito che la cefalea è di non sicuro inquadramento diagnostico e pare una cefalea trigemino autonomica. Faccio presente che si presenta sempre sulla parte destra del volto, allo stesso modo e di norma dopo mangiato: lacrimazione occhio dx, chiusura narice dx (ho una leggera deviazione del setto), dolore ai denti (poiché ero convinto che che il dolore fosse causato da un dente sano, me lo sono fatto togliere), dolore all’orecchio dx. Nella fase algica trovo beneficio applicando sulla parte un cuscino termico. La durata della nevralgia varia da mezz’ora ad un ora e al termine ho un forte senso di spossatezza.
In seguito alla visita sopradescritta, il neurologo mi fissò un controllo presso il Reparto di Neurochirurgia prescrivendomi alla bisogna compresse di Imigran.
Il Neurochirurgo mi comunicò il seguente esito: Nevralgia trigeminale fronto mascellare dx con possibile conflitto neurovascolare tra SCA e V nc. E mi propose di sottoprmi ad un intervento di decompressione microvascolare… messo al corrente di come avveniva l’operazione, fu tanta la paura che da quel giorno il dolore non è più comparso, fino ad oggi. A distanza di due anni si è ripresentato con gli stessi sintomi della prima volta.
Vi ho scritto più per uno sfogo che per un consiglio visto che mi hanno già diagnosticato il da farsi, magari potete avere qualche suggerimento che possa escludere l’intervento. L’unica cosa che mi sento di dire è che non sono convinto si tratti del trigemino perché la sintomatologia parla di dolori fortissimi ma, di breve durata mentre nel mio caso è piuttosto lungo come sopra specificato. Se può aiutare soffro di una leggera forma di sinusite e artrosi cervicale, disalineamento somatico posteriore di L2 – L3 e discopatia L5 – S1. Grazie.
“Sistema vascolare in sede di dimensioni nei limiti di norma. Conservata l’ampiezza degli spazi liquorali subaracnoidei periencefalici. Rare puntiformi aspecifiche areole di accentuazione di segnale a livello della sostanza bianca sottocorticale frontale bilateralmente. Spazi perivascolari dilatati a livello dei nuclei della base e nel peduncolo cerebrale destro. Esile struttura vascolare verosimilmente ramo dell’arteria cerebellare superiore adesa all’origine del V° nervo cranico di destra. Flogosi di alcune cellette etmoidali posteriori.”
Poiché i dolori sembravano sopportabili con i comuni Fans ho continuato a seguire le terapie consigliate.
Nel 2014 essendosi ripresentato il problema e visto che gli analgesici non avevano alcun effetto sono tornato al Centro Cefalee della mia città. Il neurologo che mi ha visitato mi ha riferito che la cefalea è di non sicuro inquadramento diagnostico e pare una cefalea trigemino autonomica. Faccio presente che si presenta sempre sulla parte destra del volto, allo stesso modo e di norma dopo mangiato: lacrimazione occhio dx, chiusura narice dx (ho una leggera deviazione del setto), dolore ai denti (poiché ero convinto che che il dolore fosse causato da un dente sano, me lo sono fatto togliere), dolore all’orecchio dx. Nella fase algica trovo beneficio applicando sulla parte un cuscino termico. La durata della nevralgia varia da mezz’ora ad un ora e al termine ho un forte senso di spossatezza.
In seguito alla visita sopradescritta, il neurologo mi fissò un controllo presso il Reparto di Neurochirurgia prescrivendomi alla bisogna compresse di Imigran.
Il Neurochirurgo mi comunicò il seguente esito: Nevralgia trigeminale fronto mascellare dx con possibile conflitto neurovascolare tra SCA e V nc. E mi propose di sottoprmi ad un intervento di decompressione microvascolare… messo al corrente di come avveniva l’operazione, fu tanta la paura che da quel giorno il dolore non è più comparso, fino ad oggi. A distanza di due anni si è ripresentato con gli stessi sintomi della prima volta.
Vi ho scritto più per uno sfogo che per un consiglio visto che mi hanno già diagnosticato il da farsi, magari potete avere qualche suggerimento che possa escludere l’intervento. L’unica cosa che mi sento di dire è che non sono convinto si tratti del trigemino perché la sintomatologia parla di dolori fortissimi ma, di breve durata mentre nel mio caso è piuttosto lungo come sopra specificato. Se può aiutare soffro di una leggera forma di sinusite e artrosi cervicale, disalineamento somatico posteriore di L2 – L3 e discopatia L5 – S1. Grazie.
[#1]
Buon giorno,
ritengo come sulla base dell descrizione dei sintomi:
-dolore cranio facciale,
-tipologia e frequenza di presentazione,
-regioni interessate;
-sintomatologia autonomica (ptosi palpebrale, lacrimazione, ipersecrezione narice con senso di chiusura della medesima, ecc)
possa realmente trattarsi di una forma di cefalea autonomico trigeminale tipo cefalea a grappolo.
Non da escludere una componente nevralgica trigeminale sulla base del referto della risonanza magnetica (peccato non poter visionare le immagini).
Giacchè ci scrive "...più per uno sfogo che per un consiglio visto che mi hanno già diagnosticato il da farsi..." (qui però ci si occupa di medicina) sarebbe quantomeno gentile voler condividere con Medicitalia quale tipologia di trattameto di farmacologico le sia stato prescritto.
Cordialmente.
ritengo come sulla base dell descrizione dei sintomi:
-dolore cranio facciale,
-tipologia e frequenza di presentazione,
-regioni interessate;
-sintomatologia autonomica (ptosi palpebrale, lacrimazione, ipersecrezione narice con senso di chiusura della medesima, ecc)
possa realmente trattarsi di una forma di cefalea autonomico trigeminale tipo cefalea a grappolo.
Non da escludere una componente nevralgica trigeminale sulla base del referto della risonanza magnetica (peccato non poter visionare le immagini).
Giacchè ci scrive "...più per uno sfogo che per un consiglio visto che mi hanno già diagnosticato il da farsi..." (qui però ci si occupa di medicina) sarebbe quantomeno gentile voler condividere con Medicitalia quale tipologia di trattameto di farmacologico le sia stato prescritto.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore, non vorrei che fossero state fraintese le mie parole quando ho detto che vi ho scritto più per sfogo ecc. . Consideri che stavo scrivendo di notte, in un momento in cui il dolore era forte. Mi scuso se sono sembrato superficiale, mi sono rivolto al Vs sito anche in altre occasioni e per altri motivi e ne ho trovato un grande aiuto. Detto questo per rispondere alla sua domanda su quale tipologia di trattamento farmacologico mi sia stato prescritto, oltre all' Istigam e altri analgesici ritengono che la soluzione sia l'intervento di decompressione ma, io ho paura a farlo. Una cosa che non ho detto e che prima che si scateni questa nevralgia la fronte si raffredda tantissimo e ogni volta avviene dopo mangiato specie alla sera. Nella mia vita ho fatto il militare di carriera nei paracadutisti e spesso sono stato esposto ad agenti atmosferici (per questo Le ho sottolineato di soffrire di una forma di sinusite e artrosi cervicale). Infine sarebbe vantaggioso per voi e per chi vi chiede un consulto se esistesse la possibilità di inviare allegati. Le ringrazio e Le porgo i miei saluti.
[#3]
Personalmente ritengo come il suo disturbo, quanto meno visto da qui ovvero senza valutazione clinica, sia un problema di cefalea autonomico trigeminale (cefalea a grappolo, ecc) e pertando approcciabile farmacologicamente o al più con associate tecniche di blocco antangico del nervi epicranici (grande occipitale e sopra-orbitario).
Circa la RM "...Esile struttura vascolare verosimilmente ramo dell’arteria cerebellare superiore adesa all’origine del V° nervo cranico di destra..."
c'è da sapere come normalmente le arteriole cerebellari contaggono normalmente rapporti di contiguità con alcuni nervi cranici (in particolare trigemino, stato-acustico e glossofaringeo) e come il "conflitto neuro-vascolare" debba essere considerato la dislocazione della origine del nervo da parte dell'areriola e non il semplice contatto.
Pertanto circa "...Nevralgia trigeminale fronto mascellare dx con possibile conflitto neurovascolare tra SCA e V nc. E mi propose di sottoprmi ad un intervento di decompressione microvascolare..." beh direi come sia facile parlare di aprire la testa di un'altra persona da parte di alcuni chirurghi.
Rifletteri bene sulla questione tentando preliminarmente la via della valutazione clinica neurologica e del trattamento sopra brevemente illustrato (farmacologico più eventuali blocchi antalgici) presso un medico esperto certificato in terapia del dolore cranio-facciale.
Cordialmente.
Circa la RM "...Esile struttura vascolare verosimilmente ramo dell’arteria cerebellare superiore adesa all’origine del V° nervo cranico di destra..."
c'è da sapere come normalmente le arteriole cerebellari contaggono normalmente rapporti di contiguità con alcuni nervi cranici (in particolare trigemino, stato-acustico e glossofaringeo) e come il "conflitto neuro-vascolare" debba essere considerato la dislocazione della origine del nervo da parte dell'areriola e non il semplice contatto.
Pertanto circa "...Nevralgia trigeminale fronto mascellare dx con possibile conflitto neurovascolare tra SCA e V nc. E mi propose di sottoprmi ad un intervento di decompressione microvascolare..." beh direi come sia facile parlare di aprire la testa di un'altra persona da parte di alcuni chirurghi.
Rifletteri bene sulla questione tentando preliminarmente la via della valutazione clinica neurologica e del trattamento sopra brevemente illustrato (farmacologico più eventuali blocchi antalgici) presso un medico esperto certificato in terapia del dolore cranio-facciale.
Cordialmente.
[#4]
Utente
Nel ringraziarLa per la sollecita risposta Le chiederei, secondo la Sua esperienza quali farmaci più eventuali blocchi antalgici potrei proporre al mio medico di famiglia. Va considerato che sto assumendo Lucen 20 mg per disturbi gastrici. e Neo Lotan per la pressione. Dottore per chiariLe meglio il mio quadro clinico La informo che sono in cura per una IPB e recentemente sono stato operato di colecistectomia laparoscopica. La saluto.
[#5]
Il suo medico di medicina generale nulla ha a che fare con la questione.
Ed il professionista che Lei dovesse scegliere per seguirla deve essere libero di optare secondo la propria esperienza MA restando all'interno delle "linee guida" internazionalmente condivise circa l'argomento.
Comprende che prescrizioni farmacologiche via web non se ne fanno.
Ed il professionista che Lei dovesse scegliere per seguirla deve essere libero di optare secondo la propria esperienza MA restando all'interno delle "linee guida" internazionalmente condivise circa l'argomento.
Comprende che prescrizioni farmacologiche via web non se ne fanno.
[#6]
Gentile Paziente, il suo caso mi incuriosisce, anche per il lungo decorso, nonostante lei abbia già consultato ambienti specialistici quali i Centri Cefalee. Scrive che "Il neurologo che mi ha visitato mi ha riferito che la cefalea è di non sicuro inquadramento diagnostico, e PARE una cefalea trigemino autonomica".
In questa situazione, la proposta di trattamenti invasivi, quali la " decompressione microvascolare" è forse prematura.
Mi incuriosisce il fatto che lei riferisca di aver"sottolineato di soffrire di una forma di sinusite e artrosi cervicale", e "dolore all’orecchio dx". In altra precedente richiesta di consulto in questo sito riferiva la necessità di pulizia dell'orecchio dal cerume (in particolare l'Orecchio Destro?). Scrive anche che la crisi "ogni volta avviene dopo mangiato"
Nel sua complesso questo quadro clinico generale sembrerebbe riferibile ad una cefalea classificata al punto 11 della classificazione internazionale delle Cefalee:
"11 - Cefalee o dolori facciali associati a patologie del cranio, collo, occhi, orecchi, naso e seni paranasali, denti, bocca o di altre strutture facciali o craniche".
In particolare il dolore all'Orecchio farebbe pensare ad un coinvolgimento dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), spesso associata a questo tipo di cefalee.
Poichè chiede "magari potete avere qualche suggerimento che possa escludere l’intervento", effettivamente le suggerirei di leggere l'articolo che si apre con questo link, per vedere se si riconosce nel quadro clinico descritto:
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Su altri sintomi da lei descritti può trovare forse qualche somiglianza in questi altri articoli. Nel caso, mi faccia sapere.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1898-ceruminosi-e-tappo-di-cerume.html
Sarei anche curioso di sapere se nei centri specialistici cui si é rivolto questa ipotesi diagnostica sia stata presa in considerazione e , se si, come sia stata esclusa.
Cordiali saluti ed auguri.
In questa situazione, la proposta di trattamenti invasivi, quali la " decompressione microvascolare" è forse prematura.
Mi incuriosisce il fatto che lei riferisca di aver"sottolineato di soffrire di una forma di sinusite e artrosi cervicale", e "dolore all’orecchio dx". In altra precedente richiesta di consulto in questo sito riferiva la necessità di pulizia dell'orecchio dal cerume (in particolare l'Orecchio Destro?). Scrive anche che la crisi "ogni volta avviene dopo mangiato"
Nel sua complesso questo quadro clinico generale sembrerebbe riferibile ad una cefalea classificata al punto 11 della classificazione internazionale delle Cefalee:
"11 - Cefalee o dolori facciali associati a patologie del cranio, collo, occhi, orecchi, naso e seni paranasali, denti, bocca o di altre strutture facciali o craniche".
In particolare il dolore all'Orecchio farebbe pensare ad un coinvolgimento dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), spesso associata a questo tipo di cefalee.
Poichè chiede "magari potete avere qualche suggerimento che possa escludere l’intervento", effettivamente le suggerirei di leggere l'articolo che si apre con questo link, per vedere se si riconosce nel quadro clinico descritto:
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Su altri sintomi da lei descritti può trovare forse qualche somiglianza in questi altri articoli. Nel caso, mi faccia sapere.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1898-ceruminosi-e-tappo-di-cerume.html
Sarei anche curioso di sapere se nei centri specialistici cui si é rivolto questa ipotesi diagnostica sia stata presa in considerazione e , se si, come sia stata esclusa.
Cordiali saluti ed auguri.
[#7]
Utente
Buonasera Dottore, grazie del Suo interessamento ma, no questa ipotesi non è mai stata presa in considerazione. Io nella mia ignoranza poiché il dolore si accentuava su un preciso dente sano, convinto che la masticazione in quel punto, interferisse con qualche nervo da cui il mal di testa e tutto il resto, me lo feci togliere. Però adesso sono con un dente in meno e con i dolori che saltuariamente tornano. Inoltre nel dicembre del 2014 ad una visita otorinolaringoiatrica mi è stata riscontrata una "Esostosi bilaterale del condotto uditivo M.T. pertanto parzialmente visibili ma, nella norma" e una "Cicatrice di vecchia data nell'ala del naso a dx e conseguente < pervietà del vestibolo nasale". Cordiali saluti.
[#8]
Le confermo, seppur valutando come si sia nel contesto di un consulto a distanza e pertanto il parere sia formulato senza valutazione clinica e "visto da qui", come i suoi disturbi siano compatibili con una cefalea autonomico trigeminale.
E' questa è la prima ipotesi diagnostica con la quale cercare figura professionale e trattamento adeguati.
Cordialmente.
E' questa è la prima ipotesi diagnostica con la quale cercare figura professionale e trattamento adeguati.
Cordialmente.
[#10]
Gentile Paziente, il Collega che ha estratto un dente sano, anche cedendo alle eventuali insistenze del paziente, ha commesso una leggerezza che non depone per una grande professionalità. Di certo non era la figura professionale adatta a considerare l'ipotesi che ho espresso relativamente ai suoi problemi. Se poi l'estrazione é avvenuta a destra, come immagino, può solo aver aggravato la situazione, avendo fatto perdere appoggio occlusale da quel lato, con ulteriore stress per l'Articolazione Temporo Mandibolare.
Se l'esostosi riscontrata dal Collega ORL fosse presente nella parete anteriore del Condotto Uditivo Esterno , si rinforzerebbe il mio sospetto.
Oltre a tornare al Centro Cefalee, anche per riferire al neurologo l'esito del consulto neurochirurgico che le aveva prescritto, e la terapia proposta, le consiglio di rivolgersi anche ad un dentista-gnatologo, esperto in problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare e nei rapporti fra questa e l'orecchio.
Cordiali saluti ed auguri.
Se l'esostosi riscontrata dal Collega ORL fosse presente nella parete anteriore del Condotto Uditivo Esterno , si rinforzerebbe il mio sospetto.
Oltre a tornare al Centro Cefalee, anche per riferire al neurologo l'esito del consulto neurochirurgico che le aveva prescritto, e la terapia proposta, le consiglio di rivolgersi anche ad un dentista-gnatologo, esperto in problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare e nei rapporti fra questa e l'orecchio.
Cordiali saluti ed auguri.
[#11]
Egr. signore,
a distanza è difficile se non impossibile esprimere un giudizio diagnostico e tanto meno terapeutico.
Qui mi limito a dirLe che, pur comprendendo il Suo timore all'idea dell'apertura del cranio (impatto psicologico sul paziente, spesso non sufficientemente supportato come si dovrebbe), al giorno d'oggi l'accesso allle strutture cerebrali avviene eseguendo aperture dell'osso cranico (teca cranica) dall'estensione di pochi centimetri.
Sono in uso strumenti microchirugici e il neuronavigatore che consente di risparmiare le strutture sane da attraversare, indicando con precisione e con visione 3D la sede bersaglio.
Detto questo, per quanto riguarda il Suo caso, se si è sicuri della persistenza di un conflitto neurovascolare, fallita ogni terapia farmacologica, l'intervento si impone.
Ma da quanto Lei dice è possibile che quella alterazione anatomica (il conflitto) sia solo un reperto casuale e pertanto, non esprimendosi con sintomi tipici, l'intervento non è indicato.
Con cordialità e auguri
a distanza è difficile se non impossibile esprimere un giudizio diagnostico e tanto meno terapeutico.
Qui mi limito a dirLe che, pur comprendendo il Suo timore all'idea dell'apertura del cranio (impatto psicologico sul paziente, spesso non sufficientemente supportato come si dovrebbe), al giorno d'oggi l'accesso allle strutture cerebrali avviene eseguendo aperture dell'osso cranico (teca cranica) dall'estensione di pochi centimetri.
Sono in uso strumenti microchirugici e il neuronavigatore che consente di risparmiare le strutture sane da attraversare, indicando con precisione e con visione 3D la sede bersaglio.
Detto questo, per quanto riguarda il Suo caso, se si è sicuri della persistenza di un conflitto neurovascolare, fallita ogni terapia farmacologica, l'intervento si impone.
Ma da quanto Lei dice è possibile che quella alterazione anatomica (il conflitto) sia solo un reperto casuale e pertanto, non esprimendosi con sintomi tipici, l'intervento non è indicato.
Con cordialità e auguri
[#13]
Utente
In risposta al Dott. Bernkopf, sto tentando, da quando me lo ha suggerito, di effettuare un controllo per un eventuale problema dell'Articolazione Temporo Mandibolare ma, anche in questo caso i tempi sono molto lunghi, il Cup mi dice che hanno le liste piene e per il momento non possono prenderne altre. Le rinnovo tanti auguri.
[#15]
La RM a 3 Tesla con sequenze mirate sulla "regione di interesse" servirà a chiarire se tra arteriola cerebellare e nervo esistono solo rapporti di contiguità, come è nella anatomia umana normale, oppure vi è un vero e proprio conflitto neuro-vascolare intendendo per quest'ultimo un effetto di compressione/dislocazione dell'arteria sul nervo nel punto di emergenza a livello del troncoencefalico.
Questo, di per sè, non comporterà alcuna guarigione ma occorrerà a chiarire il quadro ed a prendere le conseguenti decisioni del caso.
Questo, di per sè, non comporterà alcuna guarigione ma occorrerà a chiarire il quadro ed a prendere le conseguenti decisioni del caso.
[#16]
Pur essendo quasi certo che il conflitto sia solo anatomico e clinicamentemuto è doveroso eseguire una RM.
6 mesi di attesa sono una assurdità.
A Milano i tempi sono decisamente inferiori, nell'arco di 30-40 giorni e spesso anche meno, anche con il SSN.
Quel che posso fare è indicarLe il numero telefonico di un paio di Strutture cui rivolgersi per l'appuntamento.
A tal fine, per problemi penso di pubblicità, scriva alla mia email privata che trova riportata qui, sotto il mio nome.
Cordialmente
6 mesi di attesa sono una assurdità.
A Milano i tempi sono decisamente inferiori, nell'arco di 30-40 giorni e spesso anche meno, anche con il SSN.
Quel che posso fare è indicarLe il numero telefonico di un paio di Strutture cui rivolgersi per l'appuntamento.
A tal fine, per problemi penso di pubblicità, scriva alla mia email privata che trova riportata qui, sotto il mio nome.
Cordialmente
[#17]
Utente
Ringrazio tutti i medici che, cortesemente ed esaurientemente , hanno voluto rispondere al mio problema. Come ho specificato all'inizio della mia richiesta il dolore lamentato si presenta ad intervalli irregolari e fortunatamente adesso mi trovo in un periodo di stasi. Per questo mi auguro di riuscire ad effettuare le visite programmate nei tempi descritti, senza che insorga di nuovo. Purtroppo al momento non mi trovo nelle condizioni per poter effettuare controlli a pagamento. Ringrazio nuovamente per la vostra disponibilità e formulo a tutto lo Staff i migliori auguri per le prossime festività.
Cordialmente L.
Cordialmente L.
[#20]
Buon giorno,
forse non ho compreso bene la entità del suo disturbo pur leggendo più volte il suo post.
Perdoni, ma quanto è intenso ed invalidante il suo dolore ?
Quanto è causa di peggioramento della sua qualità di vita?
Personalmente, come neurologo, mi occupo in prevalenza di "neurologia del dolore" e tra i miei pazienti certamente la paarte più ampia viene da Roma o comunque dal Lazio ma certamente non mancano coloro i quali provengono da Sicilia, Calabria e Puglia così come dal Veneto o dal Piemonte,ecc.
Dalla Toscana a Milano "...sarebbe scomodo..." ?
Ossia sarebbe scomodo per eseguire un esame nel tempo indicato dal collega (circa un mese) a fronte di quante le offre il SSN a casa sua ovverosia sei mesi?
Non capisco...ma, ovviamente, non sono fatti miei...e la mia è solamente una opinione che "lascia il tempo che trova"...
Cordialmente.
forse non ho compreso bene la entità del suo disturbo pur leggendo più volte il suo post.
Perdoni, ma quanto è intenso ed invalidante il suo dolore ?
Quanto è causa di peggioramento della sua qualità di vita?
Personalmente, come neurologo, mi occupo in prevalenza di "neurologia del dolore" e tra i miei pazienti certamente la paarte più ampia viene da Roma o comunque dal Lazio ma certamente non mancano coloro i quali provengono da Sicilia, Calabria e Puglia così come dal Veneto o dal Piemonte,ecc.
Dalla Toscana a Milano "...sarebbe scomodo..." ?
Ossia sarebbe scomodo per eseguire un esame nel tempo indicato dal collega (circa un mese) a fronte di quante le offre il SSN a casa sua ovverosia sei mesi?
Non capisco...ma, ovviamente, non sono fatti miei...e la mia è solamente una opinione che "lascia il tempo che trova"...
Cordialmente.
[#21]
Gentile Paziente, scrive con sincerità: " Purtroppo al momento non mi trovo nelle condizioni per poter effettuare controlli a pagamento". Quindi tantomeno trattamenti, che anche nel pubblico, dove la gnatologia peraltro latita, non sono comunque gratuiti.
Mi dispiace che un paziente debba evitare di curarsi per motivi economici.
Come le scrivevo , il suo caso mi incuriosisce professionalmente , e , come sempre in questi casi, è un dispiacere anche dal punto di vista professionale doverne discutere alla cieca.
Per cui, sottolineando la assoluta eccezionalità della cosa (è la prima volta in migliaia di mie risposte su questo sito), se crede la vedrò a titolo gratuito. Quasi sicuramente, se il suo caso si presenterà effettivamente come immagino, le proporrò di portare un bite 24 ore al giorno, pasti esclusi per 4 mesi: se non é disposto a questo trattamento, assolutamente compatibile con qualunque attività e vita di relazione, non venga: rinuncio di regola ai casi che non mi assicurano questa collaborazione (anche se tutt'altro che gratuiti).
Se non avrà alcun giovamento in 4 mesi, durante i quali la vedrò mensilmente, mi restituirà il mio bite: la totale reversibilità della situazione assicura comunque l'assenza di qualunque rischio o costo biologico, non azzerabile nella maggior parte degli atti medici e chirurgici. Se avrà successo, mi porterà una bottiglia di Chianti, che berrò alla prima occasione con i Colleghi che hanno partecipato a questa interessante discussione.
Cordiali saluti ed auguri
Mi dispiace che un paziente debba evitare di curarsi per motivi economici.
Come le scrivevo , il suo caso mi incuriosisce professionalmente , e , come sempre in questi casi, è un dispiacere anche dal punto di vista professionale doverne discutere alla cieca.
Per cui, sottolineando la assoluta eccezionalità della cosa (è la prima volta in migliaia di mie risposte su questo sito), se crede la vedrò a titolo gratuito. Quasi sicuramente, se il suo caso si presenterà effettivamente come immagino, le proporrò di portare un bite 24 ore al giorno, pasti esclusi per 4 mesi: se non é disposto a questo trattamento, assolutamente compatibile con qualunque attività e vita di relazione, non venga: rinuncio di regola ai casi che non mi assicurano questa collaborazione (anche se tutt'altro che gratuiti).
Se non avrà alcun giovamento in 4 mesi, durante i quali la vedrò mensilmente, mi restituirà il mio bite: la totale reversibilità della situazione assicura comunque l'assenza di qualunque rischio o costo biologico, non azzerabile nella maggior parte degli atti medici e chirurgici. Se avrà successo, mi porterà una bottiglia di Chianti, che berrò alla prima occasione con i Colleghi che hanno partecipato a questa interessante discussione.
Cordiali saluti ed auguri
Questo consulto ha ricevuto 21 risposte e 5.2k visite dal 13/11/2015.
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Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.