Distrubi fisici e mentali legati alla testa: a chi rivolgersi?
Buongiorno,
avrei bisogno di un serio consiglio su a chi posso rivolgermi per aiutare mia madre.
Mia madre, che è sordomuta, in passato (circa 15 anni fa) ha sofferto di depressione ed è stata curata da uno psichiatra con medicinali. I suoi disturbi depressivi sono stati sempre cusati dal rapporto conflittuale sempre avuto con il padre dalla quale si è sempre sentita esclusa e rifiutata. A quasi 6 mesi dalla fine della terapia , su consiglio di persone sbagliate e non medici, interruppe la terapia, anche se noi non eravamo daccordo (avevo 14 anni quindi non contava molto la mia opinione).
All'inizio sembrava che andasse tutto ok, ma poi l'ansia e i pensieri ossessivi sono tornati e, ad oggi, ne soffre ancora.
Si è rivolta ad un neurologo perchè, oltre a questi disturbi di ansia e ossessioni, lamentava sempre dolori che partivano dalla base del collo e che arrivavano alla testa, come una pulsazione lengo una vena sempre presente e costante. Essendo poi morta sua madre per un emorraggia celebrale 4 anni fa, è sempre in fissa con questa sensazione fisica che dice di provare e la preoccupa fortemente. Il neurologo in questione le ha semplicemente dato delle gocce rilassanti e nulla più.
Io vorrei capire da voi esperti se, valutando a grandi linee quello che vi ho riportato, è giusto che mia madre si rivolga ad un neurologo o passi nuovamente sotto la guida di uno psichiatra. Io propendo per la seconda opzione, ma vorrei capire se è meglio comprendere affondo se quei dolori fisici che sente sono legati a qualche disturbo neurologico o meno. So che quello che ho scritto dice ben poco , ma vorrei capire come iniziare a muoverci per poterla aiutare a stare meglio.
Prima il neurologo? E se si cosa fargli far controllare? Oppure direttamente lo psichiatra?
Essendo sordomuta la situazione è anche più difficile perchè ha difficoltà a farsi capire al meglio e io, vivendo a 1000 km da lei, devo muovermi per accompagnarla nel caso a queste visite specialistice.
Per favore, aiutatemi a capire quale è il primo passo da fare per poterla iutare.
Grazie mille
avrei bisogno di un serio consiglio su a chi posso rivolgermi per aiutare mia madre.
Mia madre, che è sordomuta, in passato (circa 15 anni fa) ha sofferto di depressione ed è stata curata da uno psichiatra con medicinali. I suoi disturbi depressivi sono stati sempre cusati dal rapporto conflittuale sempre avuto con il padre dalla quale si è sempre sentita esclusa e rifiutata. A quasi 6 mesi dalla fine della terapia , su consiglio di persone sbagliate e non medici, interruppe la terapia, anche se noi non eravamo daccordo (avevo 14 anni quindi non contava molto la mia opinione).
All'inizio sembrava che andasse tutto ok, ma poi l'ansia e i pensieri ossessivi sono tornati e, ad oggi, ne soffre ancora.
Si è rivolta ad un neurologo perchè, oltre a questi disturbi di ansia e ossessioni, lamentava sempre dolori che partivano dalla base del collo e che arrivavano alla testa, come una pulsazione lengo una vena sempre presente e costante. Essendo poi morta sua madre per un emorraggia celebrale 4 anni fa, è sempre in fissa con questa sensazione fisica che dice di provare e la preoccupa fortemente. Il neurologo in questione le ha semplicemente dato delle gocce rilassanti e nulla più.
Io vorrei capire da voi esperti se, valutando a grandi linee quello che vi ho riportato, è giusto che mia madre si rivolga ad un neurologo o passi nuovamente sotto la guida di uno psichiatra. Io propendo per la seconda opzione, ma vorrei capire se è meglio comprendere affondo se quei dolori fisici che sente sono legati a qualche disturbo neurologico o meno. So che quello che ho scritto dice ben poco , ma vorrei capire come iniziare a muoverci per poterla aiutare a stare meglio.
Prima il neurologo? E se si cosa fargli far controllare? Oppure direttamente lo psichiatra?
Essendo sordomuta la situazione è anche più difficile perchè ha difficoltà a farsi capire al meglio e io, vivendo a 1000 km da lei, devo muovermi per accompagnarla nel caso a queste visite specialistice.
Per favore, aiutatemi a capire quale è il primo passo da fare per poterla iutare.
Grazie mille
[#1]
Buon giorno,
chiarito il fatto che su Medicitalia si cerca di fornire solamente "seri consigli" (cfr. "...avrei bisogno di un serio consiglio...) ritengo come l'approccio di valutazione multi-specialistica:
-neurologica, e
-psichiatrica,
sia quello indicato nel caso di specie.
"...vivendo a 1000 km da lei, devo muovermi per accompagnarla nel caso a queste visite specialistice.
Per favore, aiutatemi a capire quale è il primo passo da fare per poterla iutare...", quesito di carattere fondamentalmente logistico formulato in ambito medico.
Ad ogni buon conto: attualmente con chi vive sua madre?
Chi è il suo/a caregiver?
Non potrebbe occuparsene questa figura?
Cordialmente.
chiarito il fatto che su Medicitalia si cerca di fornire solamente "seri consigli" (cfr. "...avrei bisogno di un serio consiglio...) ritengo come l'approccio di valutazione multi-specialistica:
-neurologica, e
-psichiatrica,
sia quello indicato nel caso di specie.
"...vivendo a 1000 km da lei, devo muovermi per accompagnarla nel caso a queste visite specialistice.
Per favore, aiutatemi a capire quale è il primo passo da fare per poterla iutare...", quesito di carattere fondamentalmente logistico formulato in ambito medico.
Ad ogni buon conto: attualmente con chi vive sua madre?
Chi è il suo/a caregiver?
Non potrebbe occuparsene questa figura?
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 06/11/2015.
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