Danni cerebrali post infarto e arresto cardiaco
Buonasera,
Mio papà (54 anni) lunedì scorso ha avuto un infarto seguito poi da arresto cardiaco dal quale è stato rianimato. Dopo esser stato sottoposto a operazione al cuore andata bene il problema è stato un altro : possibili danni gravi cerebrali dovuti alla mancanza di ossigeno al cervello. Ora si trova in terapia intensiva e ha continue crisi epilettiche; al primo farmaco non ha reagito nemmeno al secondo e quando hanno aggiunto il terzo i dottori ha detto che le crisi epilettiche erano passate quanto meno visivamente ma hanno fatto EEG e hanno detto che sono presenti però hanno detto che gli hanno tolto un farmaco in quanto piuttosto tossico per il fegato. Volevo chiedere è possibile che non hanno ancora trovato la cura giusta per lui? È giusto aver tolto il farmaco che placava le crisi? Potrebbe riprendersi o davvero sembrano così gravi i danni cerebrali? Grazie in anticipo e mi scuso per la confusione ma non mi è semplice spiegare il tutto.
Mio papà (54 anni) lunedì scorso ha avuto un infarto seguito poi da arresto cardiaco dal quale è stato rianimato. Dopo esser stato sottoposto a operazione al cuore andata bene il problema è stato un altro : possibili danni gravi cerebrali dovuti alla mancanza di ossigeno al cervello. Ora si trova in terapia intensiva e ha continue crisi epilettiche; al primo farmaco non ha reagito nemmeno al secondo e quando hanno aggiunto il terzo i dottori ha detto che le crisi epilettiche erano passate quanto meno visivamente ma hanno fatto EEG e hanno detto che sono presenti però hanno detto che gli hanno tolto un farmaco in quanto piuttosto tossico per il fegato. Volevo chiedere è possibile che non hanno ancora trovato la cura giusta per lui? È giusto aver tolto il farmaco che placava le crisi? Potrebbe riprendersi o davvero sembrano così gravi i danni cerebrali? Grazie in anticipo e mi scuso per la confusione ma non mi è semplice spiegare il tutto.
[#1]
Suo padre verosimilmente ha presentato un danno anossico cerebrale.
Questo puo' rientrare completamente cosi' come puo' esitare in danni permanenti
E' molto difficile, comprendera', darle dei pareri affidabili, dal momento che non abbiamo gli esami del paziente (TC cerebrale, etc).
Le formulo gli auguri per suo padre.
Arrivederci
Questo puo' rientrare completamente cosi' come puo' esitare in danni permanenti
E' molto difficile, comprendera', darle dei pareri affidabili, dal momento che non abbiamo gli esami del paziente (TC cerebrale, etc).
Le formulo gli auguri per suo padre.
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie dottore per la risposta volevo chiederle se possibile un'altra cosa..per sua esperienza quanto potrebbero durare queste crisi epilettiche prima di trovare una cura? Ci sono stati pazienti che nonostante queste crisi sono migliorati? Noi speriamo sempre in qualcosa di un po positivo anche se sappiamo che la situazione è grave..non perderemo mai la speranza.
[#3]
Gentile Utente,
non è possibile stabilire la durata delle crisi epilettiche, dipende dall'entità del danno e dalla risposta individuale ai farmaci.
<<Ci sono stati pazienti che nonostante queste crisi sono migliorati?>> in generale sì, la possibilità può esserci ma dipende sempre dall'entità e dalla sede delle lesioni.
Per quanto riguarda la sospensione del farmaco ovviamente i colleghi hanno avuto i loro buoni motivi che non è possibile giudicare a distanza.
Cordiali saluti
non è possibile stabilire la durata delle crisi epilettiche, dipende dall'entità del danno e dalla risposta individuale ai farmaci.
<<Ci sono stati pazienti che nonostante queste crisi sono migliorati?>> in generale sì, la possibilità può esserci ma dipende sempre dall'entità e dalla sede delle lesioni.
Per quanto riguarda la sospensione del farmaco ovviamente i colleghi hanno avuto i loro buoni motivi che non è possibile giudicare a distanza.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 27.1k visite dal 03/11/2015.
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