Depressione post ictus/ischemia

Buongiorno,
mia madre, 73 anni, ha avuto un ictus importante 5 anni fa, che le ha lasciato la parte sinistra del corpo paralizzata.Dopo diverse riabilitazioni, è riuscita a conquistare una posizione corretta su carrozzina e camminare con tripode per brevissimi tratti accompagnata da qualcuno.E' stata stabile negli ultimi 5anni, con capacità mentali e cognitive quasi inalterate rispetto al pre-ictus. Il 1 luglio scorso ha avuto un attacco ischemico transitorio, senza evidenti danni aggiuntivi (a detta dei neurologi dell'ospedale, dove è stata ricoverata per essere monitorata per alcuni giorni). Al rientro a casa ha mostrato segni di depressione,scarsa voglia di riprendere le vecchie attività, di bere e mangiare. E' sopraggiunta poi agitazione notturna con urla sempre più forti e durature. Il neurologo che la segue ha cercato di aggiustare la cura(sia depressiva, con Eutimil 20mg, che con calmanti per la sera), ma senza effetto. L'abbiamo ricoverata nuovamente all'ospedale di Brindisi (Geriatria) i primi di agosto, dove è stata riscontrata una insufficienza renale e una sorta di intossicazione da benzadiazepine. Dopo 15giorni, l'insufficienza renale è rientrata, l'agitazione quasi scomparse. In ospedale ha eseguito diverse consulenze, neurologiche e psichiatriche. Solo uno degli psichiatri ha ipotizzato un possibile decadimento cognitivo conseguenza dei danni di ictus e la recente ischemia. Rientrata a casa, dopo una decina di giorni ha ripreso l'agitazione notturna, alternata a periodi di calma, sempre depressa, scarsa voglia di mangiare. Nessuna persona e/o evento la stimola (sta per diventare nonna, ma questo sembra non farle effetto, anzi la rattrista perchè torna indietro di 5 anni e pensa a quello che avrebbe potuto fare come nonna se non avesse avuto quell'ictus). Negli ultimi giorni non vuole alzarsi, non vuole parlare e, cosa ancora più grave, non vuole assumere alcun farmaco. Chiude la bocca, oppure vomita, oppure respinge le pillole. Alle volte vomita alla sola vista e/o pensiero dei medicinali. Abbiamo sospeso il cibo su indicazione del medico (ha anche dei problemi di "fango" nelle colecisti; l'ecografia esclude peggioramenti, siamo in attesa di analisi) e sta facendo flebo di fisiologica e vitamine e glucosio.
So che il quadro è complesso, ma mi vengono in mente delle domande:
- potrebbe davvero trattarsi di una profonda depressione?E' ancora possibile fare qualcosa per curarla?
- si potrebbe invece trattare di demenza associata ai danni cerebrali?in questo caso è possibile fare qualcosa almeno per attenuarne e contenerne gli effetti?
- Quale medico dovrebbe seguirla in questa fase?va bene sempre il neurologo?
- un supporto di uno psicologo potrebbe essere utile, pur essendo in questa fase poco collaborativa?
- non vorremmo portarla in ospedale(verrebbe ricoverata in Geriatria) dove c'è un sovraffollamento che rende l'assistenza non ottimale. possiamo ancora tenerla a casa(monitorata da noi e da badante 24h molto affidabile)
Grazie
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Utente,

in effetti il quadro è complesso per potere essere trattato a distanza.
Come indicazioni generali Le posso dire che è possibile che si sia instaurata una forma organica da danno vascolare ed in tal caso si diventa più resistenti alla terapia ma è pure possibile che ancora ci troviamo di fronte ad un problema funzionale di semplice depressione, questo può dirlo il neurologo che segue Sua Mamma. In quest'ultimo caso è utile "provare" altre molecole antidepressive. Lo specialista di riferimento resta il neurologo, utili anche i test neuropsicologici che può effettuarli il neurologo stesso o uno psicologo o un neuropsicologici.
Utile conoscere il referto della TC o RM che è stata effettuata, se è in possesso può copiarlo.
Convengo che, se possibile, restare nella propria abitazione sia l'opzione migliore.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Attivo dal 2009 al 2024
Ex utente
Buongiorno Dr.Ferraloro e grazie della risposta.Dopo questo consulto siamo stati costretti a ricoverarla perche abbiamo osservato un graduale peggioramento. ora si trova da una settimana in geriatria.Hanno riscontrato una forte disidratazione e per questo la stanno isratando intensamente anche perche,da quanto ho capito,è l'urgenza principale.Non si nutre e trascorre gran parte del tempo in stato soporoso alternato a fasi in cui si lamenta come se avesse dolori. il neurologo ha ridotto alcuni farmaci per ridurre lo stato soporoso e ha richiesto una RMN al cranio.I geriatri hanno invece richiesto una TAC total body con contrasto. da lunedi ha anche l'ossigeno perche avevano notato pressione bassa e credo anche per aiutarla nella respirazione senza farla affaticare. Noi onestamente non sappiamo cosa possiamo fare per aiutarla ulteriormente.Siamo disperati e vediamo onestsmente poche chance di riuscire a salvarla.Ancor peggiore è la sensazione di smarrimento perchè non capiamo (ma forse neppure i medici)la causa esatta e se ci siano eventualmente dei remoti margini di miglioramento.

Grazie

Saluti

[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Utente,

ho letto il Suo post, mi dispiace che le condizioni cliniche di Sua madre siano alquanto precarie.
Come Lei giustamente scrive, in atto la priorità è l'idratazione, poi importante sarà l'esito della RM encefalica in base alla quale si potrebbero avere le idee più chiare.
Un grosso in bocca al lupo!

Cordialmente
[#4]
Attivo dal 2009 al 2024
Ex utente
Buonasera Dottore,

La ringrazio della risposta e anche dell'in bocca al lupo.
Da questa mattina mia mamma è monitorata da macchinari per controllo pressione e battiti.
Purtroppo siamo quasi rassegnati, ma allo stesso tempo agitati per non sapere di cosa stia morendo mia mamma.
Tutte le indagini che vengono fatte non indicano una causa precisa, ma una serie di fattori che insieme stanno dando gli effetti che vediamo. Ma tali fattori (es. rifiuto del cibo e di acqua che hanno portato e disidratazione ed indebolimento) dovrebbero avere a loro volta una causa. Ed è proprio questa causa originaria che manca.
Io, da ignorante nel settore, ho anche pensato che qualche medicinale da lei assunto possa dare questi effetti (o medicinale introdotto recentemente o medicinale vecchio che lei non riesce più a tollerare), ma immagino anche che i medici abbiano considerato anche questa ipotesi...spero. Noi siamo disperati e non sappiamo davvero come aiutare mia mamma e come capire perchè stia morendo. Onestamente capirne il perchè non aggiunge nulla, ma almeno aiuta a capire se si è fatto tutto ciò che si poteva fare.
La ringrazio, anche per la comprensione.

Saluti
[#5]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Utente,

capisco perfettamente il Suo stato d'animo e Le sono sinceramente vicino.
Ovviamente i medici stanno facendo di tutto per cercare di risolvere il problema, di questo ne sono certo, a volte però subentra l'imponderabile che rende tutto molto difficile,
Le auguro che si possa riuscire a sbloccare il caso.

Cordialità
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