Astenia,problemi vista,stordimento
Carissimi Dottori
Vi scrivo a seguito di un lungo periodo con costanti problemi.
Sono un ragazzo di 21 anni, sportivo e che fino a due anni fa non ha mai avuto problemi di nessun genere.Nell'arco di due anni ho accusato diversi sintomi e il mio stato sembra in continua evoluzione.Al momento manifesto una protratta astenia, insorgenza di febbre che non supera mai i 37,5 gradi con frequenza quasi bisettimanale,sensazioni di vertigini della durata di qualche secondo ,sbandamento dovuto alla sensazione di stordimento (quasi di ebbrezza) certe volte ho problemi nell'articolazione delle parole(ho sempre avuto una dialettica brillante) e sopratutto un fastidioso fastidio della vista ovvero la visione sdoppiata di oggetti che in particolar modo percepisco con le superfici chiare.Vedo un vero e proprio bordo fantasma meno evidente ma definito. Dopo risonanza magnetica al tratto cervicale è stato evidenziata un'artrosi e delle leggere protusioni per le quali effettuo manipolazioni una volta al mese.Inoltre ho effettuato 2 visite da neurologi che mi hanno dato esito negativo e entrambi detto che era una sintomatologia di tipo ansioso un terzo neurologo funzionale ha invece effettuato la seguente diagnosi: All'esame clinico è stato evidente che, Antonio, mantiene lo sguardo in
convergenza a qualsiasi distanza si trovi a guardare un bersaglio e soprattutto rimangono
in convergenza anche quando guarda un bersaglio che si sposta nei quadranti superiori
del campo visivo dove, normalmente, gli occhi tendono a divergere.
Questo determina una costante fatica di accomodazione, e una alterazione della
percezione di profondità di fuoco e conseguente difficoltà negli spazi ampi, come ben
descritto in anamnesi.
Per risolvere questo meccanismo, si prescrivono esercizi oculari in cui, progressivamente,
si forza la visualizzazione di bersagli a distanza crescente.
Sono stato anche da un oculustia con semplice constatazione di una leggerissima miopia.
Soffro ormai da tempo di ipocondria senza attacchi di panico che ho superato in seguito ad un'aggressione subita per strada (tutt'ora soffro comunque di ansia per strada) ma con un costante malessere e preoccupazione per ogni singolo sintomo.Tuttora sono sotto forte stress per l'università eho perso mia nonna acui ero molto legato. Ho effettuato anche sedute da uno psichiatra che ho abbandonato non vedendo grandi miglioramenti. Analisi di urine e sangue compreso curva da carico nella norma. Chiedo a voi cosa debbo fare in quanto non trovo il punto della situazione
Vi scrivo a seguito di un lungo periodo con costanti problemi.
Sono un ragazzo di 21 anni, sportivo e che fino a due anni fa non ha mai avuto problemi di nessun genere.Nell'arco di due anni ho accusato diversi sintomi e il mio stato sembra in continua evoluzione.Al momento manifesto una protratta astenia, insorgenza di febbre che non supera mai i 37,5 gradi con frequenza quasi bisettimanale,sensazioni di vertigini della durata di qualche secondo ,sbandamento dovuto alla sensazione di stordimento (quasi di ebbrezza) certe volte ho problemi nell'articolazione delle parole(ho sempre avuto una dialettica brillante) e sopratutto un fastidioso fastidio della vista ovvero la visione sdoppiata di oggetti che in particolar modo percepisco con le superfici chiare.Vedo un vero e proprio bordo fantasma meno evidente ma definito. Dopo risonanza magnetica al tratto cervicale è stato evidenziata un'artrosi e delle leggere protusioni per le quali effettuo manipolazioni una volta al mese.Inoltre ho effettuato 2 visite da neurologi che mi hanno dato esito negativo e entrambi detto che era una sintomatologia di tipo ansioso un terzo neurologo funzionale ha invece effettuato la seguente diagnosi: All'esame clinico è stato evidente che, Antonio, mantiene lo sguardo in
convergenza a qualsiasi distanza si trovi a guardare un bersaglio e soprattutto rimangono
in convergenza anche quando guarda un bersaglio che si sposta nei quadranti superiori
del campo visivo dove, normalmente, gli occhi tendono a divergere.
Questo determina una costante fatica di accomodazione, e una alterazione della
percezione di profondità di fuoco e conseguente difficoltà negli spazi ampi, come ben
descritto in anamnesi.
Per risolvere questo meccanismo, si prescrivono esercizi oculari in cui, progressivamente,
si forza la visualizzazione di bersagli a distanza crescente.
Sono stato anche da un oculustia con semplice constatazione di una leggerissima miopia.
Soffro ormai da tempo di ipocondria senza attacchi di panico che ho superato in seguito ad un'aggressione subita per strada (tutt'ora soffro comunque di ansia per strada) ma con un costante malessere e preoccupazione per ogni singolo sintomo.Tuttora sono sotto forte stress per l'università eho perso mia nonna acui ero molto legato. Ho effettuato anche sedute da uno psichiatra che ho abbandonato non vedendo grandi miglioramenti. Analisi di urine e sangue compreso curva da carico nella norma. Chiedo a voi cosa debbo fare in quanto non trovo il punto della situazione
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Gentile Utente,
con due visite neurologiche negative (stesso esito visita oculistica) e con orientamento, da parte dei colleghi che l'hanno visitata, sull'origine psichica della sintomatologia riferita, mi pare che, in assenza di benefici dalla psicoterapia, si potrebbe orientare sulla farmacoterapia se il collega psichiatra fosse d'accordo.
Pertanto il consiglio che Le posso dare a distanza è di sentire un secondo parere psichiatrico.
Cordiali saluti
con due visite neurologiche negative (stesso esito visita oculistica) e con orientamento, da parte dei colleghi che l'hanno visitata, sull'origine psichica della sintomatologia riferita, mi pare che, in assenza di benefici dalla psicoterapia, si potrebbe orientare sulla farmacoterapia se il collega psichiatra fosse d'accordo.
Pertanto il consiglio che Le posso dare a distanza è di sentire un secondo parere psichiatrico.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 25/09/2015.
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