Vertigini e giramenti di testa alla guida
Buongiorno, sono una ragazza di 28 anni, come da oggetto soffro di vertigini e giramenti di testa alla guida.
Ho sempre sofferto di emicrania con e senza aura.
Nel 2007 sono dovuta andare al pronto soccorso tre volte: a inizio anno per un attacco di aura con afasia, a luglio per un attacco con aura in seguito al quale avevo preso imigran, questo mi ha fatto più male che bene, ho avuto vomito, pallore e sudori freddi.
Il terzo e decisivo viaggio a settembre. Mentre tornavo dal lavoro ho avuto uno "svarione" mentre guidavo, la sensazione è stata quella che si ha quando ci si alza troppo velocemente. La mattina seguente mi sono svegliata con parestesia ad una mano prolungata per un paio d'ore. Al pronto soccorso mi è stata fatta una TAC risultata negativa e sono stata visitata da una neurologa che mi ha prescritto una serie di analisi, la sospensione della pillola anticoncezionale e una cura a base di fluxarten.
Durante tutto il periodo degli esami ho avuto leggeri attacchi di panico alla guida con sensazione di svenimento, tutti sempre abbastanza "controllati" ma che mi hanno portato a una sorta di paura di guidare. Durante la cura col fluxarten poi ho cercato di evitare il più possibile di mettermi alla guida anche se è stato difficile perchè mi muovo molto per motivi di lavoro.
Dagli esami del sangue è risultato che ho un tempo di coagulazione del sangue leggermente lungo.
Dalla risonanza magnetica alla testa è stata rilevata soltanto una sinusite.
L'ecocolor doppler transcranico invece ha rilevato la presenza di forame ovale pervio al cuore, si è quindi deciso di approfondire in tal senso mediante ecografia trasesofagea.
Quest'ultima ha rilevato la presenza di un foro di piccola entità da cui passa sangue solo durante la manovra di valsalva, per cui il cardiologo ha consigliato di non intervenire al cuore.
In seguito, grazie anche alla sospensione della pillola ormai da un anno, gli attacchi di emicrania sono stati rari e negli ultimi sei mesi ho avuto un solo episodio di aura. Inoltre, tranquillizzandomi sullo stato di salute, la situazione "guida" è andata sempre migliorando fino ad un mesetto fa. Nell'ultimo mese infatti, senza nessuna causa scatenante, mi è tornata la sensazione di vertigine alla guida, prima blanda poi sempre più forte. Questa si manifesta soprattutto alla sera, quando sono stanca, ed è acuita dalle luci delle macchine, la sensazione è quella di sbandamento.
Ora sinceramente non so più in quale direzione muovermi, non capisco se è psicologica, all'inizio ero convinta di sì ma in seguito ai risutati dell'eco transesofagea la situazione era decisamente migliorata e non ci sono validi motivi perchè mi torni "l'ansia" ora, oppure se può effettivamente essere qualcosa di fisico ma in questo caso non so più a quale "specialista" rivolgermi dato che fin'ora l'attacco di vertigine è stata la causa che ha poi portato alle indagini che si sono concluse con la scoperta del fop.
Ho fatto anche un'analisi agli occhi nel frattempo, controllo dovuto al fatto che ho avuto un caso di glaucoma in famiglia e dal quale è risultato che ho la pressione degli occhi leggermente elevata anche se con parametri nella norma (lo aggiungo solo per completezza)
A chi posso rivolgermi? quali indagini posso fare? Come posso muovermi per risolvere il problema?
Grazie in anticipo
Ho sempre sofferto di emicrania con e senza aura.
Nel 2007 sono dovuta andare al pronto soccorso tre volte: a inizio anno per un attacco di aura con afasia, a luglio per un attacco con aura in seguito al quale avevo preso imigran, questo mi ha fatto più male che bene, ho avuto vomito, pallore e sudori freddi.
Il terzo e decisivo viaggio a settembre. Mentre tornavo dal lavoro ho avuto uno "svarione" mentre guidavo, la sensazione è stata quella che si ha quando ci si alza troppo velocemente. La mattina seguente mi sono svegliata con parestesia ad una mano prolungata per un paio d'ore. Al pronto soccorso mi è stata fatta una TAC risultata negativa e sono stata visitata da una neurologa che mi ha prescritto una serie di analisi, la sospensione della pillola anticoncezionale e una cura a base di fluxarten.
Durante tutto il periodo degli esami ho avuto leggeri attacchi di panico alla guida con sensazione di svenimento, tutti sempre abbastanza "controllati" ma che mi hanno portato a una sorta di paura di guidare. Durante la cura col fluxarten poi ho cercato di evitare il più possibile di mettermi alla guida anche se è stato difficile perchè mi muovo molto per motivi di lavoro.
Dagli esami del sangue è risultato che ho un tempo di coagulazione del sangue leggermente lungo.
Dalla risonanza magnetica alla testa è stata rilevata soltanto una sinusite.
L'ecocolor doppler transcranico invece ha rilevato la presenza di forame ovale pervio al cuore, si è quindi deciso di approfondire in tal senso mediante ecografia trasesofagea.
Quest'ultima ha rilevato la presenza di un foro di piccola entità da cui passa sangue solo durante la manovra di valsalva, per cui il cardiologo ha consigliato di non intervenire al cuore.
In seguito, grazie anche alla sospensione della pillola ormai da un anno, gli attacchi di emicrania sono stati rari e negli ultimi sei mesi ho avuto un solo episodio di aura. Inoltre, tranquillizzandomi sullo stato di salute, la situazione "guida" è andata sempre migliorando fino ad un mesetto fa. Nell'ultimo mese infatti, senza nessuna causa scatenante, mi è tornata la sensazione di vertigine alla guida, prima blanda poi sempre più forte. Questa si manifesta soprattutto alla sera, quando sono stanca, ed è acuita dalle luci delle macchine, la sensazione è quella di sbandamento.
Ora sinceramente non so più in quale direzione muovermi, non capisco se è psicologica, all'inizio ero convinta di sì ma in seguito ai risutati dell'eco transesofagea la situazione era decisamente migliorata e non ci sono validi motivi perchè mi torni "l'ansia" ora, oppure se può effettivamente essere qualcosa di fisico ma in questo caso non so più a quale "specialista" rivolgermi dato che fin'ora l'attacco di vertigine è stata la causa che ha poi portato alle indagini che si sono concluse con la scoperta del fop.
Ho fatto anche un'analisi agli occhi nel frattempo, controllo dovuto al fatto che ho avuto un caso di glaucoma in famiglia e dal quale è risultato che ho la pressione degli occhi leggermente elevata anche se con parametri nella norma (lo aggiungo solo per completezza)
A chi posso rivolgermi? quali indagini posso fare? Come posso muovermi per risolvere il problema?
Grazie in anticipo
[#1]
Gentile utente,
in attesa della risposta da parte del neurologo mi permetto di ricordarle che l'emicrania, specie se con aura, è spesso responsabile di episodi di vertigine che possono avere modalità di manifestazione e relazione con la crisi di cefalea estremamente variabile.
Quanto all'ansia, questa è spesso una conseguenza del suo "vissuto" e, entro certi limiti, normale.
in attesa della risposta da parte del neurologo mi permetto di ricordarle che l'emicrania, specie se con aura, è spesso responsabile di episodi di vertigine che possono avere modalità di manifestazione e relazione con la crisi di cefalea estremamente variabile.
Quanto all'ansia, questa è spesso una conseguenza del suo "vissuto" e, entro certi limiti, normale.
Vincenzo Marcelli
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 34.2k visite dal 26/09/2008.
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