Possibili ischemie cerebrali, episodi di amaurosi fugace ed insufficienza arteriosa?
Da tempo sto effettuando innumerevoli esami e visite (tra cui tac e rmn encefalo) per una sintomatologia che ho avuto circa due anni fa per molti mesi di seguito, caratterizzata da lieve mancanza di forza alla gamba dx associata a formicolii e contrazioni al polpaccio, queste molto evidenti anche di notte, parestesie e sensazioni di "nervi o muscoli che tirano" alla parte sx del dorso, formicolii al braccio e alla guancia sempre lato sx con una strana sensazione intermittente di avere degli spilli che mi bucavano la guancia.
Dopo mesi di questi disturbi una improvvisa perdita quasi totale della vista dall' occhio sinistro mi spinse ad andare al pronto soccorso e da qui l' inizio della trafila diagnostica.
Prima visita oculistica e poi visita al centro stroke unit del ps, il sospetto fu quello di amaurosi fugace.
Mi dimisero in quanto referto TAC negativo, consigliandomi quanto prima consulenza neurologica.
Il medico di famiglia mi fece fare una terapia con cortisone e aspirina per una settimana dopo tale evento ai fini preventivi.
Alle risonanze sono state riscontrate minime aree di ipersegnale a livello sottocorticale, pontino e midollare: il primo neurologo mi disse che avevo una forma benigna di sclerosi a placche, poi un secondo neurologo (non mi sono più rivolto al precedente perche era difficilmente reperibile e visitava solo in ospedale) mi ha detto che le anomalie sono in sedi atipiche per malattie cerebrali, anche se tuttavia vorrebbe approfondire con ulteriori accertamenti non escludendo neppure al 100% fatti ischemici.
A fine anno 2014 ho avuto un altro episodio di appannamento della vista all' occhio destro (quello finora sano) e da circa un mesetto appena mi sveglio ci vedo doppio e questo passa nell' arco di breve tempo, inoltre vedevo dei leggeri lampi all' occhio destro e da lontano anche leggermente sfuocato.
Secondo il mio medico di famiglia si potrebbe trattare di una insufficienza arteriosa cerebrale e secondo lui sarebbe utile fare una angiotac.
Ho passato recentemente una visita oculistica da cui è emerso che gli occhi sono perfetti come fondo oculare, eccetto una disgregazione vitreale, secondo l' oftalmologa non ho avuto ischemie ma è stata invece una sindrome demielinizzante a causarmi questi problemi ed una volta cessati i disturbi della sensibilità agli arti, adesso sta iniziando a paralizzarmi i nervi oculomotori, quindi secondo lei sarebbe necessaria una terapia il prima possibile.
In settimana ho passato visita cardiologica ed il medico mi ha detto che invece potrei avere avuto delle ischemie pregresse.
Mi ha eseguito un ecocolordoppler, quindi vi riporto l' esito:
Regolare la geometria ventricolari, cinesi regionale conservata (EF >50%).
Radice aorta regolare, non evidenza di insufficienze valvolari.
Setti integri ed assenza di flussi anomali.
No versamenti.
Immagini, misure e valutazioni riportate nel cd.
Eco e colordoppler nei limiti.
Secondo il cardiologo il cuore non presenta segni compatibili con pervietà del forame ovale o di problemi valvolari come causa di ischemie, consigliandomi un' altro ecocolordoppler alle carotidi.
Mi ha spiegato che le ischemie non causano parestesie protratte, ma appannamenti transitori della vista questo si.
Un cordialissimo saluto
Auguri di Buon Lavoro
Dopo mesi di questi disturbi una improvvisa perdita quasi totale della vista dall' occhio sinistro mi spinse ad andare al pronto soccorso e da qui l' inizio della trafila diagnostica.
Prima visita oculistica e poi visita al centro stroke unit del ps, il sospetto fu quello di amaurosi fugace.
Mi dimisero in quanto referto TAC negativo, consigliandomi quanto prima consulenza neurologica.
Il medico di famiglia mi fece fare una terapia con cortisone e aspirina per una settimana dopo tale evento ai fini preventivi.
Alle risonanze sono state riscontrate minime aree di ipersegnale a livello sottocorticale, pontino e midollare: il primo neurologo mi disse che avevo una forma benigna di sclerosi a placche, poi un secondo neurologo (non mi sono più rivolto al precedente perche era difficilmente reperibile e visitava solo in ospedale) mi ha detto che le anomalie sono in sedi atipiche per malattie cerebrali, anche se tuttavia vorrebbe approfondire con ulteriori accertamenti non escludendo neppure al 100% fatti ischemici.
A fine anno 2014 ho avuto un altro episodio di appannamento della vista all' occhio destro (quello finora sano) e da circa un mesetto appena mi sveglio ci vedo doppio e questo passa nell' arco di breve tempo, inoltre vedevo dei leggeri lampi all' occhio destro e da lontano anche leggermente sfuocato.
Secondo il mio medico di famiglia si potrebbe trattare di una insufficienza arteriosa cerebrale e secondo lui sarebbe utile fare una angiotac.
Ho passato recentemente una visita oculistica da cui è emerso che gli occhi sono perfetti come fondo oculare, eccetto una disgregazione vitreale, secondo l' oftalmologa non ho avuto ischemie ma è stata invece una sindrome demielinizzante a causarmi questi problemi ed una volta cessati i disturbi della sensibilità agli arti, adesso sta iniziando a paralizzarmi i nervi oculomotori, quindi secondo lei sarebbe necessaria una terapia il prima possibile.
In settimana ho passato visita cardiologica ed il medico mi ha detto che invece potrei avere avuto delle ischemie pregresse.
Mi ha eseguito un ecocolordoppler, quindi vi riporto l' esito:
Regolare la geometria ventricolari, cinesi regionale conservata (EF >50%).
Radice aorta regolare, non evidenza di insufficienze valvolari.
Setti integri ed assenza di flussi anomali.
No versamenti.
Immagini, misure e valutazioni riportate nel cd.
Eco e colordoppler nei limiti.
Secondo il cardiologo il cuore non presenta segni compatibili con pervietà del forame ovale o di problemi valvolari come causa di ischemie, consigliandomi un' altro ecocolordoppler alle carotidi.
Mi ha spiegato che le ischemie non causano parestesie protratte, ma appannamenti transitori della vista questo si.
Un cordialissimo saluto
Auguri di Buon Lavoro
[#1]
Gentile Utente,
considerando sempre i limiti intrinseci di un consulto a distanza, le ipotesi che si possono avanzare sono essenzialmente due, quella vascolare e quella demielinizzante.
Non specifica se la RM è stata effettuata con mezzo di contrasto e, in caso di risposta affermativa, il suo esito, cioè se è stata riscontrata impregnazione patologica.
L'alterazione midollare a quale livello (cervicale, dorsale)?
In ogni caso le immagini dell'esame devono essere visionate direttamente per potere dare un parere attendibile.
Pertanto, seguito da un neurologo, andrebbero approfondite le due ipotesi diagnostiche mediante esami mirati che il collega Le potrebbe richiedere.
Rivolgersi ad un centro per le malattie demielinizzanti? Perché no, in quella sede potrebbe approfondire tutti gli aspetti finora dubbi.
Cordiali saluti
considerando sempre i limiti intrinseci di un consulto a distanza, le ipotesi che si possono avanzare sono essenzialmente due, quella vascolare e quella demielinizzante.
Non specifica se la RM è stata effettuata con mezzo di contrasto e, in caso di risposta affermativa, il suo esito, cioè se è stata riscontrata impregnazione patologica.
L'alterazione midollare a quale livello (cervicale, dorsale)?
In ogni caso le immagini dell'esame devono essere visionate direttamente per potere dare un parere attendibile.
Pertanto, seguito da un neurologo, andrebbero approfondite le due ipotesi diagnostiche mediante esami mirati che il collega Le potrebbe richiedere.
Rivolgersi ad un centro per le malattie demielinizzanti? Perché no, in quella sede potrebbe approfondire tutti gli aspetti finora dubbi.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Ex utente
Gentile Dr A. Ferraloro.
Scusandomi del ritardo a cui ho dato risposta, le lesioni alla rmn sono state riscontrate a livello della giunzione bulbomidollare, nel midollo a livello C1/C2 e sul ponte di varolio, ma sono di dimensioni limitate e solo su quella pontina c'è stato assorbimento di contrasto nella penultima risonanza.
Secondo i medici offuscamenti transitori della vista sono riconducibili a fenomeni ischemici e non demielinizzanti come da primo ipotizzato.
Ultima richiesta è quella di un colordoppler vasi trascranici e carotidi.
Grazie.
Scusandomi del ritardo a cui ho dato risposta, le lesioni alla rmn sono state riscontrate a livello della giunzione bulbomidollare, nel midollo a livello C1/C2 e sul ponte di varolio, ma sono di dimensioni limitate e solo su quella pontina c'è stato assorbimento di contrasto nella penultima risonanza.
Secondo i medici offuscamenti transitori della vista sono riconducibili a fenomeni ischemici e non demielinizzanti come da primo ipotizzato.
Ultima richiesta è quella di un colordoppler vasi trascranici e carotidi.
Grazie.
[#3]
Gentile Utente,
<<Secondo i medici offuscamenti transitori della vista sono riconducibili a fenomeni ischemici e non demielinizzanti>> è ovvio, le lesioni demielinizzanti non danno una sintomatologia transitoria.
Comunque il consiglio di approfondire il problema rivolgendosi ad un centro per lo studio delle malattie demielinizzanti è sempre valido, considerata anche la lesione pontina che assume il mezzo di contrasto. Utile, qualora richiesta dal neurologo, anche un'Angio-RM dei vasi intracranici.
Cordialmente
<<Secondo i medici offuscamenti transitori della vista sono riconducibili a fenomeni ischemici e non demielinizzanti>> è ovvio, le lesioni demielinizzanti non danno una sintomatologia transitoria.
Comunque il consiglio di approfondire il problema rivolgendosi ad un centro per lo studio delle malattie demielinizzanti è sempre valido, considerata anche la lesione pontina che assume il mezzo di contrasto. Utile, qualora richiesta dal neurologo, anche un'Angio-RM dei vasi intracranici.
Cordialmente
[#4]
Ex utente
Grazie ancora.
Mi può dire se l' esame VDRL risulta aumentato ed in quanta % dei casi (come nel mio caso in assenza di sifilide) di sclerosi multipla con sintomi già cessati e comunque non gravi?
Anni fa fui richiamato dal centro trasfusionale per un esame positivo sulla sifilide e a seguito di ulteriori accertamenti l' esito è stato negativo per lue.
Ovvio non ho la sifilide e questo successe in caso di un esame prima dell' assunzione scolastica.
Da allora non ho più donato il sangue ed il vdrl è sempre stato positivo 1:64.
I medici hanno spiegato una possibile correlazione con un quadro autoimmune responsabile anche dei sintomi neuronali pregressi e mi hanno detto che molto spesso risulta positivo senza una causa effettiva.
Mi può dire se l' esame VDRL risulta aumentato ed in quanta % dei casi (come nel mio caso in assenza di sifilide) di sclerosi multipla con sintomi già cessati e comunque non gravi?
Anni fa fui richiamato dal centro trasfusionale per un esame positivo sulla sifilide e a seguito di ulteriori accertamenti l' esito è stato negativo per lue.
Ovvio non ho la sifilide e questo successe in caso di un esame prima dell' assunzione scolastica.
Da allora non ho più donato il sangue ed il vdrl è sempre stato positivo 1:64.
I medici hanno spiegato una possibile correlazione con un quadro autoimmune responsabile anche dei sintomi neuronali pregressi e mi hanno detto che molto spesso risulta positivo senza una causa effettiva.
[#5]
Gentile Utente,
la vdrl è un esame che si prescrive per sospetta sifilide ma non essendo molto specifico può risultare positivo anche in altre condizioni, per es. infezioni virali o batteriche, malattie autoimmuni, ecc. anche se talvolta non si riesce ad identificare una causa precisa.
Cordialità
la vdrl è un esame che si prescrive per sospetta sifilide ma non essendo molto specifico può risultare positivo anche in altre condizioni, per es. infezioni virali o batteriche, malattie autoimmuni, ecc. anche se talvolta non si riesce ad identificare una causa precisa.
Cordialità
[#6]
Ex utente
Grazie della risposta.
Ho contattato telefonicamente il neurologo e mi ha detto che considerando i miei precedenti di ripetute sindromi influenzali (all' età di 18 anni stavo praticamente sempre in casa per un malanno dietro l' altro e questo fino ai 25 anni), il sistema immunitario abbia qualche anomalia che possa spingere non solo alle allergie di cui soffro (alimenti, pollini ed alcuni farmaci), ma anche verso un quadro di autoimmunità, nel mio caso verso la mielina.
Mi piacerebbe sapere un' altra cosa per cortesia: da quando ho iniziato a soffrire di parestesie, la mia funzione erettile è andata lentamente ad azzerarsi,
adesso è praticamente nulla e da mesi non riesco ad avere minime erezioni provocate se non debolissime tumescenze mattutine.
Tuttavia ho notato un fatto un pò strano che finora i medici hanno attribuito ad una condizione psicologica e pertanto consigliandomi visita psichiatrica, ma mi sono reso conto che il "fenomeno" si presenta all' insaputa senza che me ne accorga.
Premesso che non riconosco nessun nesso tra aggressività e funzione erettile, mi sono reso conto che in presenza di un momento di notevole irritabilità compaiono debole tumescenza peniene prima di adesso mai verificate.
Siccome tutti ci arrabbiamo, mi piacerebbe sapere se si tratta di un fatto normale, oppure connesso a qualche anomalia da precisare nel mio caso.
Cordialissimi Saluti
Ho contattato telefonicamente il neurologo e mi ha detto che considerando i miei precedenti di ripetute sindromi influenzali (all' età di 18 anni stavo praticamente sempre in casa per un malanno dietro l' altro e questo fino ai 25 anni), il sistema immunitario abbia qualche anomalia che possa spingere non solo alle allergie di cui soffro (alimenti, pollini ed alcuni farmaci), ma anche verso un quadro di autoimmunità, nel mio caso verso la mielina.
Mi piacerebbe sapere un' altra cosa per cortesia: da quando ho iniziato a soffrire di parestesie, la mia funzione erettile è andata lentamente ad azzerarsi,
adesso è praticamente nulla e da mesi non riesco ad avere minime erezioni provocate se non debolissime tumescenze mattutine.
Tuttavia ho notato un fatto un pò strano che finora i medici hanno attribuito ad una condizione psicologica e pertanto consigliandomi visita psichiatrica, ma mi sono reso conto che il "fenomeno" si presenta all' insaputa senza che me ne accorga.
Premesso che non riconosco nessun nesso tra aggressività e funzione erettile, mi sono reso conto che in presenza di un momento di notevole irritabilità compaiono debole tumescenza peniene prima di adesso mai verificate.
Siccome tutti ci arrabbiamo, mi piacerebbe sapere se si tratta di un fatto normale, oppure connesso a qualche anomalia da precisare nel mio caso.
Cordialissimi Saluti
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Gentile Utente,
il problema della scarsa erezione deve approfondirlo anche con un andrologo, senza escludere però né la causa psichica né quella eventuale demielinizzante che è consigliabile studiare.
L'associazione tra irritabilità e debole erezione non è dimostrata in studi scientifici ma si potrebbe avanzare un'ipotesi psicologica come già Le hanno detto.
Buona domenica
il problema della scarsa erezione deve approfondirlo anche con un andrologo, senza escludere però né la causa psichica né quella eventuale demielinizzante che è consigliabile studiare.
L'associazione tra irritabilità e debole erezione non è dimostrata in studi scientifici ma si potrebbe avanzare un'ipotesi psicologica come già Le hanno detto.
Buona domenica
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 6.3k visite dal 28/08/2015.
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