Demielinizzazione e lesione in atto: intorpidimento, desensibilizzazione e scosse elettriche.
Sono una ragazza di 30 anni.
Da più di un mese avverto una sensazione alla gamba e al piede dx. La sensazione è come di intorpidimento e gonfiore.
Quasi 2 settimane fa, la sensazione è aumentata e si è estesa anche all’altro piede e gamba, fino alla zona pube-perineo, così che sono stata costretta ad andare all’ospedale.
Durante la permanenza in ospedale, durata una settimana e mezzo, i sintomi sono aumentati.
Nei primi giorni di ricovero ho fatto molti esami. Quelli del sangue (tanti) non hanno rilevato nulla. Poi ho fatto una serie di esami neurologici come l’elettromiografia. La prima diagnosi ha portato alla formulazione di due alternative: o la presenza di una cisti che spingeva contro i nervi oppure un’infiammazione del midollo spinale. Si è così resa necessaria una RM.
L’esito delle risonanze magnetiche ha escluso cisti e tumori; ha però evidenziato delle macchie nel cervello (di infiammazione?).
Mi è stata poi eseguita una rachicentesi per prelevare il liquor (esito fra 2 settimane). Ho iniziato a temere di avere la sclerosi multipla. I dottori non si sono pronunciati e sbilanciati nel fare alcun tipo di diagnosi.
In seguito ho dovuto affrontare 2-3 giorni di mal di testa e mal di schiena a causa della rachicentesi. Ho fatto l’esame dei potenziali evocati (attendo l’esito) ed una visita oculistica, che non ha riscontrato nessun calo dei miei decimi. Subito dopo la visita oculistica, un paio di giorni prima della dimissione ho avvertito un offuscamento e accavallamento della vista.
L’unica terapia che mi è stata fatta, per la durata degli ultimi 5 giorni di permanenza, è stata a base di Solu-Medrol, ovvero, alla mattina tramite flebo prima gastroprotettore poi Solu-Medrol.
Domenica sono stata dimessa. Il referto più preoccupante è quello della RM alla testa, che ha rilevato la presenza di areole di segnale alterato. Si parla di areole di iperintensità del segnale e di aree di demielinizzazione con piccola lesione in fase attiva.
Ad oggi accuso sempre gli stessi sintomi. Temo che le infiammazioni che ho al cervello siano state causate dagli effetti collaterali di antidepressivi e ansiolitici che in passato ho dovuto assumere per anni. Ho paura che queste infiammazioni e lesioni siano inguaribili e che siano l’inizio di una malattia degenerativa. Ho paura che quello che si è fatto fino adesso non sia stato abbastanza.
Perché i medici hanno lasciato correre così, somministrando una terapia per 5 giorni mentre ero ricoverata, e poi ora che sono a casa più niente?
Ho il timore che non intervenire subito, lasciandomi nell’attesa e senza assistenza per 2 settimane (o forse più), in attesa dell’analisi del liquor, possa portare ad un aggravarsi delle mie condizioni.
Per questo chiedo se sia il caso che mi rivolga a qualche specialista e centro specializzato nella mia regione Emilia –Romagna, che mi faccia capire cosa ho e avvii terapie efficaci e repentine.
Quale sarebbe il tipo di specialista adatto al mio caso e quale il centro specialsta?
Da più di un mese avverto una sensazione alla gamba e al piede dx. La sensazione è come di intorpidimento e gonfiore.
Quasi 2 settimane fa, la sensazione è aumentata e si è estesa anche all’altro piede e gamba, fino alla zona pube-perineo, così che sono stata costretta ad andare all’ospedale.
Durante la permanenza in ospedale, durata una settimana e mezzo, i sintomi sono aumentati.
Nei primi giorni di ricovero ho fatto molti esami. Quelli del sangue (tanti) non hanno rilevato nulla. Poi ho fatto una serie di esami neurologici come l’elettromiografia. La prima diagnosi ha portato alla formulazione di due alternative: o la presenza di una cisti che spingeva contro i nervi oppure un’infiammazione del midollo spinale. Si è così resa necessaria una RM.
L’esito delle risonanze magnetiche ha escluso cisti e tumori; ha però evidenziato delle macchie nel cervello (di infiammazione?).
Mi è stata poi eseguita una rachicentesi per prelevare il liquor (esito fra 2 settimane). Ho iniziato a temere di avere la sclerosi multipla. I dottori non si sono pronunciati e sbilanciati nel fare alcun tipo di diagnosi.
In seguito ho dovuto affrontare 2-3 giorni di mal di testa e mal di schiena a causa della rachicentesi. Ho fatto l’esame dei potenziali evocati (attendo l’esito) ed una visita oculistica, che non ha riscontrato nessun calo dei miei decimi. Subito dopo la visita oculistica, un paio di giorni prima della dimissione ho avvertito un offuscamento e accavallamento della vista.
L’unica terapia che mi è stata fatta, per la durata degli ultimi 5 giorni di permanenza, è stata a base di Solu-Medrol, ovvero, alla mattina tramite flebo prima gastroprotettore poi Solu-Medrol.
Domenica sono stata dimessa. Il referto più preoccupante è quello della RM alla testa, che ha rilevato la presenza di areole di segnale alterato. Si parla di areole di iperintensità del segnale e di aree di demielinizzazione con piccola lesione in fase attiva.
Ad oggi accuso sempre gli stessi sintomi. Temo che le infiammazioni che ho al cervello siano state causate dagli effetti collaterali di antidepressivi e ansiolitici che in passato ho dovuto assumere per anni. Ho paura che queste infiammazioni e lesioni siano inguaribili e che siano l’inizio di una malattia degenerativa. Ho paura che quello che si è fatto fino adesso non sia stato abbastanza.
Perché i medici hanno lasciato correre così, somministrando una terapia per 5 giorni mentre ero ricoverata, e poi ora che sono a casa più niente?
Ho il timore che non intervenire subito, lasciandomi nell’attesa e senza assistenza per 2 settimane (o forse più), in attesa dell’analisi del liquor, possa portare ad un aggravarsi delle mie condizioni.
Per questo chiedo se sia il caso che mi rivolga a qualche specialista e centro specializzato nella mia regione Emilia –Romagna, che mi faccia capire cosa ho e avvii terapie efficaci e repentine.
Quale sarebbe il tipo di specialista adatto al mio caso e quale il centro specialsta?
[#1]
Gentile Utente,
lo specialista di riferimento è ovviamente il neurologo ed il centro a cui rivolgersi sembrerebbe, dai dati che ha riferito, essere quello delle malattie demielinizzanti.
La terapia finora effettuata, in base al sospetto diagnostico dei medici che l'hanno seguita, è corretta.
Non si scoraggi perchè anche se fosse confermata la diagnosi di SM, oggi, con le terapie a disposizione, nella maggioranza dei casi si può vivere una vita assolutamente normale, è ovvio che questo è legato alla forma clinica specifica.
Cordiali saluti
lo specialista di riferimento è ovviamente il neurologo ed il centro a cui rivolgersi sembrerebbe, dai dati che ha riferito, essere quello delle malattie demielinizzanti.
La terapia finora effettuata, in base al sospetto diagnostico dei medici che l'hanno seguita, è corretta.
Non si scoraggi perchè anche se fosse confermata la diagnosi di SM, oggi, con le terapie a disposizione, nella maggioranza dei casi si può vivere una vita assolutamente normale, è ovvio che questo è legato alla forma clinica specifica.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.3k visite dal 27/08/2015.
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