Ansia e percezione della realtà alterata?
Buongiorno,
ho 36 anni e ho bisogno di un consulto:
Sto vivendo un periodo molto stressante da alcuni mesi, un intervento chirurgico prima, l'attesa di un mese per effettuare gli esami che avrebbero mostrato se fosse servito a qualcosa (era legato ad un problema di fertilità, e l'intervento purtroppo è risultato non aver apportato benefici), in più il tutto unito alle problematiche legate all'acquisto di una casa (rapporto coi costruttori tutt'altro che idilliaco, ecc...), tutto questo ha fatto si che il mio corpo reagisse colpendo lo stomaco che si gonfia rendendomi difficile fare respiri profondi.
Per il problema dello stomaco il mio medico curante, non avendo riscontrato problemi respiratori, mi ha prescritto Levobren due volte al giorno che ha molto aiutato (attualmente ho sospeso la pastiglia perchè il mio corpo si stava sensibilizzando e comunque riesco a gestire anche meglio la problematica).
In questi mesi però ho anche riscontrato attacchi di ipocondria, ogni piccolo sintomo che sentivo per me era segno di un problema gravissimo (ad esempio due mesi fa ho trovato un linfonodo ingrossato sotto l'ascella che mi ha molto spaventato, da ecografia è però fortunatamente risultato di tipo reattivo).
Nelle ultime settimane è successa una cosa miracolosa, mia moglie è riamsta incinta... Questo ha scatenato grande gioia in un primo momento ma subito dopo grandissima ansia sul fatto che potesse succedere qualcosa per cui la gravidanza andasse male, tanto che la paura ha superato di gran lunga la felicità per l'insperato evento...
Questi fatti mi hanno portato a prendere appuntamento con la psicologa (previsto per settimana prossima) che mi seguì positivamente anni fa per problemi di ansia, poichè capisco che il mio malessere richiede un aiuto per essere affrontato.
In questi giorni sono però atterrto da un sintomo strano: provo costantemente una strana sensazione nella percezione della realtà: tutto mi sembra lontano ed estraneo. E' una sensazione che avevo già provato tanti anni fa ma solamente durante o immediatamente dopo un attacco di panico (avuti ai tempi dell'università e legati al fatto che fossi molto indietro con gli esami), attacchi che ora non si verificano, sento solo che il mio corpo è costantemente in tensione (tant'è che ho anche la pressione alta...).
Queste sensazioni mi atterriscono e l'ipocondria prende il sopravvento con il timore di avere un tumore al cervello o qualcos'altro di grave.
Qualche giorno prima del presentarsi di questo problema è anche comparso un fischio alle orecchie che io avevo legato allo stress e al fatto che riposo male svegliandomi molte volte la notte.
Può essere dovuto all'ansia questa strana sensazione o mi devo preoccupare?
Per la pressione il dottore mi ha prescritto valium 10gg la sera e 5gg la mattina per verificare se si tratti di un fenomeno legato all'ansia o sistemico (potrebbe essere ereditario) ma per ora la pressione resta sempre attorno a 90/140
ho 36 anni e ho bisogno di un consulto:
Sto vivendo un periodo molto stressante da alcuni mesi, un intervento chirurgico prima, l'attesa di un mese per effettuare gli esami che avrebbero mostrato se fosse servito a qualcosa (era legato ad un problema di fertilità, e l'intervento purtroppo è risultato non aver apportato benefici), in più il tutto unito alle problematiche legate all'acquisto di una casa (rapporto coi costruttori tutt'altro che idilliaco, ecc...), tutto questo ha fatto si che il mio corpo reagisse colpendo lo stomaco che si gonfia rendendomi difficile fare respiri profondi.
Per il problema dello stomaco il mio medico curante, non avendo riscontrato problemi respiratori, mi ha prescritto Levobren due volte al giorno che ha molto aiutato (attualmente ho sospeso la pastiglia perchè il mio corpo si stava sensibilizzando e comunque riesco a gestire anche meglio la problematica).
In questi mesi però ho anche riscontrato attacchi di ipocondria, ogni piccolo sintomo che sentivo per me era segno di un problema gravissimo (ad esempio due mesi fa ho trovato un linfonodo ingrossato sotto l'ascella che mi ha molto spaventato, da ecografia è però fortunatamente risultato di tipo reattivo).
Nelle ultime settimane è successa una cosa miracolosa, mia moglie è riamsta incinta... Questo ha scatenato grande gioia in un primo momento ma subito dopo grandissima ansia sul fatto che potesse succedere qualcosa per cui la gravidanza andasse male, tanto che la paura ha superato di gran lunga la felicità per l'insperato evento...
Questi fatti mi hanno portato a prendere appuntamento con la psicologa (previsto per settimana prossima) che mi seguì positivamente anni fa per problemi di ansia, poichè capisco che il mio malessere richiede un aiuto per essere affrontato.
In questi giorni sono però atterrto da un sintomo strano: provo costantemente una strana sensazione nella percezione della realtà: tutto mi sembra lontano ed estraneo. E' una sensazione che avevo già provato tanti anni fa ma solamente durante o immediatamente dopo un attacco di panico (avuti ai tempi dell'università e legati al fatto che fossi molto indietro con gli esami), attacchi che ora non si verificano, sento solo che il mio corpo è costantemente in tensione (tant'è che ho anche la pressione alta...).
Queste sensazioni mi atterriscono e l'ipocondria prende il sopravvento con il timore di avere un tumore al cervello o qualcos'altro di grave.
Qualche giorno prima del presentarsi di questo problema è anche comparso un fischio alle orecchie che io avevo legato allo stress e al fatto che riposo male svegliandomi molte volte la notte.
Può essere dovuto all'ansia questa strana sensazione o mi devo preoccupare?
Per la pressione il dottore mi ha prescritto valium 10gg la sera e 5gg la mattina per verificare se si tratti di un fenomeno legato all'ansia o sistemico (potrebbe essere ereditario) ma per ora la pressione resta sempre attorno a 90/140
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Gentile Utente,
la sensazione che riferisce è verosimilmente legata all'ansia che Lei stesso non nega.
Infatti ci troviamo di fronte un soggetto ansioso, pertanto assolutamente condivisibile l'idea di rivolgersi ad una psicologa. Se non dovesse avere benefici contatti anche uno psichiatra e non rifiuti eventuali terapie farmacologiche qualora consigliate.
Cordiali saluti
la sensazione che riferisce è verosimilmente legata all'ansia che Lei stesso non nega.
Infatti ci troviamo di fronte un soggetto ansioso, pertanto assolutamente condivisibile l'idea di rivolgersi ad una psicologa. Se non dovesse avere benefici contatti anche uno psichiatra e non rifiuti eventuali terapie farmacologiche qualora consigliate.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 30/07/2015.
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