Emicrania sportiva
Gentilissimi esperti,
sono un ragazzo di 29 anni e godo di ottima salute.
Ho un passato da atleta agonista di nuoto a discreti livelli con 10 sessioni di allenamento settimanali.
A causa del lavoro ho dovuto abbandonare da 6 anni detta attività e adesso passo quotidianamente moltissime ore seduto davanti al computer.
Data la mia passione per lo sport, cerco comunque di frequentare assiduamente una palestra (pesistica) e riesco ad effettuare mediamente 3 allenamenti settimanali, anche piuttosto intensi.
Inoltre, almeno una volta a settimana, gioco una partita a calcio con gli amici e mi contraddistinguo per i km percorsi in campo senza particolare affanno.
Tuttavia, accade spesso (90% delle volte) che il giorno successivo alla partita a calcio mi svegli con un mal di testa molto intenso e sia costretto pertanto a ricorrere a farmaci (Aulin prevalentemente in quanto risulta il più efficace) per scongiurare il dolore.
Ribadisco che il problema si manifesta soltanto dopo la partita a calcio e mai dopo un allenamento anaerobico in palestra. Quindi, suppongo che il problema sia legato all'allenamento aerobico. Situazione impensabile fino a qualche anno fa quando, ripeto, mi allenavo quotidianamente in piscina. Inoltre, talvolta soffro di emicrania ma dovuta allo stress e ansia da lavoro o a causa dello scarso riposo.
Ad ogni modo, dato che vorrei limitare l'utilizzo del farmaco (all'attualità assumo 1 o 2 bustine di antinfiammatorio a settimana, raramente 3) ma allo stesso tempo non vorrei rinunciare all'attività calcistica, vorrei capire se posso assumere farmaci alternativi ma meno tossici e altrettanto efficaci, oppure vorrei sapere se un utilizzo limitato alle 2 bustine settimanali possa essere tollerato dall'organismo a lungo termine senza particolari problemi.
Oppure, ancora, se devo rinunciare alle partite di calcio per risolvere il problema a monte. Soggiungo che mi idrato costantemente (2-3 litri di acqua al giorno che aumentano in occasione delle partite) e che faccio ricorso, preminentemente nel periodo estivo, ad integratori alimentari (1 bustina di Sustenium plus al dì - che contiene quindi anche magnesio; 30 gr di proteine in polvere al giorno e 8 gr. di BCAA prima dell'allenamento in palestra).
Capisco perfettamente che non trattasi di alcuna patologia, nè di una condizione scientificamente rilevante e che quindi il mio quesito potrebbe apparire "sciocco" agli occhi di molti.
Ma mi farebbe comunque piacere ricevere un parere tecnico ove gli elementi da me forniti siano sufficienti a tal fine.
Ringrazio in anticipo per il cortese riscontro.
sono un ragazzo di 29 anni e godo di ottima salute.
Ho un passato da atleta agonista di nuoto a discreti livelli con 10 sessioni di allenamento settimanali.
A causa del lavoro ho dovuto abbandonare da 6 anni detta attività e adesso passo quotidianamente moltissime ore seduto davanti al computer.
Data la mia passione per lo sport, cerco comunque di frequentare assiduamente una palestra (pesistica) e riesco ad effettuare mediamente 3 allenamenti settimanali, anche piuttosto intensi.
Inoltre, almeno una volta a settimana, gioco una partita a calcio con gli amici e mi contraddistinguo per i km percorsi in campo senza particolare affanno.
Tuttavia, accade spesso (90% delle volte) che il giorno successivo alla partita a calcio mi svegli con un mal di testa molto intenso e sia costretto pertanto a ricorrere a farmaci (Aulin prevalentemente in quanto risulta il più efficace) per scongiurare il dolore.
Ribadisco che il problema si manifesta soltanto dopo la partita a calcio e mai dopo un allenamento anaerobico in palestra. Quindi, suppongo che il problema sia legato all'allenamento aerobico. Situazione impensabile fino a qualche anno fa quando, ripeto, mi allenavo quotidianamente in piscina. Inoltre, talvolta soffro di emicrania ma dovuta allo stress e ansia da lavoro o a causa dello scarso riposo.
Ad ogni modo, dato che vorrei limitare l'utilizzo del farmaco (all'attualità assumo 1 o 2 bustine di antinfiammatorio a settimana, raramente 3) ma allo stesso tempo non vorrei rinunciare all'attività calcistica, vorrei capire se posso assumere farmaci alternativi ma meno tossici e altrettanto efficaci, oppure vorrei sapere se un utilizzo limitato alle 2 bustine settimanali possa essere tollerato dall'organismo a lungo termine senza particolari problemi.
Oppure, ancora, se devo rinunciare alle partite di calcio per risolvere il problema a monte. Soggiungo che mi idrato costantemente (2-3 litri di acqua al giorno che aumentano in occasione delle partite) e che faccio ricorso, preminentemente nel periodo estivo, ad integratori alimentari (1 bustina di Sustenium plus al dì - che contiene quindi anche magnesio; 30 gr di proteine in polvere al giorno e 8 gr. di BCAA prima dell'allenamento in palestra).
Capisco perfettamente che non trattasi di alcuna patologia, nè di una condizione scientificamente rilevante e che quindi il mio quesito potrebbe apparire "sciocco" agli occhi di molti.
Ma mi farebbe comunque piacere ricevere un parere tecnico ove gli elementi da me forniti siano sufficienti a tal fine.
Ringrazio in anticipo per il cortese riscontro.
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Gentile Utente,
il numero di antidolorifici a settimana è eccessivo, alla lunga, oltre gli effetti gastrolesivi e potenzialmente sul fegato, può aggravare la cefalea in generale e cronicizzarla.
Pertanto la soluzione migliore sarebbe avere una diagnosi corretta di tipo in base alla quale, ove possibile, instaurare una terapia di prevenzione che ovviamente non si pratica con gli antidolorifici.
Concludendo, visita neurologica, diagnosi corretta, terapia di prevenzione (ove possibile).
Cordiali saluti
il numero di antidolorifici a settimana è eccessivo, alla lunga, oltre gli effetti gastrolesivi e potenzialmente sul fegato, può aggravare la cefalea in generale e cronicizzarla.
Pertanto la soluzione migliore sarebbe avere una diagnosi corretta di tipo in base alla quale, ove possibile, instaurare una terapia di prevenzione che ovviamente non si pratica con gli antidolorifici.
Concludendo, visita neurologica, diagnosi corretta, terapia di prevenzione (ove possibile).
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 20/07/2015.
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Approfondimento su Emicrania
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