Neurodegenerazione
Gentile Dottore
Temo di aver contratto una forma di parkinsonismo in seguito all'assunzione di ecstasy e, l'ultima volta che la ho assunta (in germania, inizio aprile 2014) credo che fosse tagliata con dell' MPTP...molti dei sintomi corrispondondo e sono terrorizzato...a riposo accuso molti spasmi muscolari (soprattutto se ho fumato cannabis che, dalle mie parti, si trova prevalentemente maltagliata) e accuso anche, sempre a riposo, quella che credo sia extrasistole (ho la senzazione che il cuore salti delle battute e accuso fortissime palpitazioni)...ho poca memoria, difficoltá nel linguaggio, ipertensione, sbalzi di umore a intervalli di 10 min. circa...inoltre, confrontando delle foto di qualche anno fa con quelle attuali, ho decisamente uno sguardo più "spaesato", vitreo...che ho subito dannni cerebrali se non addirittura cerebrovascolari è palese, lo capirebbe anche un roditore...sto in queste condizioni da quasi un anno e mezzo anche se non assumo più droghe da quell'ultimo episodio (tranne cannabis che però ho smesso anche con essa da quasi una settimana perché mi porta solo ad essere superparanoico su questo pensiero, e "non mi prende più a bene") e diciamo che sto imparando a conviverci; ma ciò che mi affligge e che mi sta impedendo di vivere normalmente in questo periodo mio caro dottore, è se ho contratto o meno qualche forma di parkinsonismo irreversibile (iatrogeno, vascolare o qualunque esso sia, lei sa quale è quello provocato da queste sostanze) ma soprattutto, se mi porterá man mano a peggiorare per non dire neurodegenerare...questo pensiero mi deprime e non mi sta facendo più vivere...non ho bisogno di parole comfortevoli ma desidero solamente che la verità mi venga sbattuta in faccia anche se potrebbe essere la più crudele di questo mondo.
La ringrazio in anticipo dottore, distinti saluti
P.S. per una visita/consulto da un buon neurologo competente, dato che nel mio paese c'è a malapena un ospedale con infermieri incompetenti e medici praticamente assenti, devo recarmi a Roma che dista a 110 km da qui...dato che lavoro in un villaggio turistico tutti i giorni mattina e pomeriggio, essendo estate, mi sará impossibile prendere un appuntamento fino a fine settembre. Quindi ho davvero bisogno urgentemente di questo consulto online soprattutto per alleviare il stato mentale data questa situazione.
Ringrazio nuovamente.
Temo di aver contratto una forma di parkinsonismo in seguito all'assunzione di ecstasy e, l'ultima volta che la ho assunta (in germania, inizio aprile 2014) credo che fosse tagliata con dell' MPTP...molti dei sintomi corrispondondo e sono terrorizzato...a riposo accuso molti spasmi muscolari (soprattutto se ho fumato cannabis che, dalle mie parti, si trova prevalentemente maltagliata) e accuso anche, sempre a riposo, quella che credo sia extrasistole (ho la senzazione che il cuore salti delle battute e accuso fortissime palpitazioni)...ho poca memoria, difficoltá nel linguaggio, ipertensione, sbalzi di umore a intervalli di 10 min. circa...inoltre, confrontando delle foto di qualche anno fa con quelle attuali, ho decisamente uno sguardo più "spaesato", vitreo...che ho subito dannni cerebrali se non addirittura cerebrovascolari è palese, lo capirebbe anche un roditore...sto in queste condizioni da quasi un anno e mezzo anche se non assumo più droghe da quell'ultimo episodio (tranne cannabis che però ho smesso anche con essa da quasi una settimana perché mi porta solo ad essere superparanoico su questo pensiero, e "non mi prende più a bene") e diciamo che sto imparando a conviverci; ma ciò che mi affligge e che mi sta impedendo di vivere normalmente in questo periodo mio caro dottore, è se ho contratto o meno qualche forma di parkinsonismo irreversibile (iatrogeno, vascolare o qualunque esso sia, lei sa quale è quello provocato da queste sostanze) ma soprattutto, se mi porterá man mano a peggiorare per non dire neurodegenerare...questo pensiero mi deprime e non mi sta facendo più vivere...non ho bisogno di parole comfortevoli ma desidero solamente che la verità mi venga sbattuta in faccia anche se potrebbe essere la più crudele di questo mondo.
La ringrazio in anticipo dottore, distinti saluti
P.S. per una visita/consulto da un buon neurologo competente, dato che nel mio paese c'è a malapena un ospedale con infermieri incompetenti e medici praticamente assenti, devo recarmi a Roma che dista a 110 km da qui...dato che lavoro in un villaggio turistico tutti i giorni mattina e pomeriggio, essendo estate, mi sará impossibile prendere un appuntamento fino a fine settembre. Quindi ho davvero bisogno urgentemente di questo consulto online soprattutto per alleviare il stato mentale data questa situazione.
Ringrazio nuovamente.
[#1]
Gentile Ragazzo,
solo una valutazione clinica diretta può dare una risposta alla Sua domanda, senza una visita neurologica non è possibile stabilire nulla.
Per esperienza, non è raro il pensiero di avere sviluppato un parkinsonismo in soggetti consumatori di sostanze.
Il consiglio che Le posso dare è di non riprendere a fumare cannabis in quanto accentuerebbe il Suo stato ansioso già notevole aumentando anche la Sua angoscia.
Cordiali saluti
solo una valutazione clinica diretta può dare una risposta alla Sua domanda, senza una visita neurologica non è possibile stabilire nulla.
Per esperienza, non è raro il pensiero di avere sviluppato un parkinsonismo in soggetti consumatori di sostanze.
Il consiglio che Le posso dare è di non riprendere a fumare cannabis in quanto accentuerebbe il Suo stato ansioso già notevole aumentando anche la Sua angoscia.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#3]
Gentile Utente,
in base alla somministrazione di sostanze, un eventuale parkinsonismo può essere iatrogeno ma nella stragrande maggioranza di questi casi il processo è reversibile dopo un tempo variabile dalla sospensione.
Ripeto però che l'ipotesi è statisticamente poco frequente, mentre il pensiero ossessivo di questa malattia si riscontra spesso.
Cordialmente
in base alla somministrazione di sostanze, un eventuale parkinsonismo può essere iatrogeno ma nella stragrande maggioranza di questi casi il processo è reversibile dopo un tempo variabile dalla sospensione.
Ripeto però che l'ipotesi è statisticamente poco frequente, mentre il pensiero ossessivo di questa malattia si riscontra spesso.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 16/07/2015.
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