Deterioramento cognitivo lieve
Buongiorno , sono interessato a sapere se ad oggi vi siano trattamenti farmacologici indicati per il trattamento del Deterioramento cognitivo Lieve. Il quesito riguada mio padre di anni 80 , per il quale a seguito di problemi sempre piu evidenti di memoria a breve termine abbiamo fatto un anno fa e ripetuto questo mese una valutazione di tipo neurosicologica e successiva visita neurologica. Già un anno fa la diagnosi fu quella di Deterioramento Cogninitivo Lieve con particolare interessamento della memoria a breve termine e con difficolta di tipo anomico( il problema nella denominazione o nel non trovare sempre le parole è sempre stato presente anche se in forma piu lieve , in quanto ricordo che anche qundo aveva 40 anni con la denominazione di oggetti non era poi sempre preciso). La valutazione di questo mese ha confermato il quadro precedente e per fortuna al momento non vi è stata significativo cambiamento nei test.
La mia domanda , leggendo in internet un precedente consulto del dott Ferraloro, è quale siano i trattamenti farmacologici secondo linee guida.Mio padre a momento assume solo alcune gocce di antidepressivo Elopram e un integratore ( Illumina). Durante il consulto ho provato a chiedere al neurologo se vi erano altri farmaci che si possono usare con intento preventivo rispetto ad un ulteriore decadimento verso una demenza, visto che si sente parlare di inibitori della acetilcolinesterasi, memantina e studi su farmaci antigliali, mi è stato risposto tuttavia che non sarebbe etica la somministrazione di farmaci in questo contesto. Sono rimasto abbastanza perplesso in quanto a mio avviso se esiste qualcosa che ha un minimo effetto nel mantenimento delle funzioni cognitive uno spererebbe di usarlo prima di avere una diagnosi di demenza. Nei limiti del consulto a distanza chiedo se vi siano ad oggi classi di farmaci o sperimentazioni in corso sulla MCI oltre a quanto già prende mio padre , perchè purtroppo dall'osservazione quotidiana osservo che un lieve peggioramento anche se ancora non registrato nei test è purtroppo presente( talvolta non ricordava in prima battuta l'utilizzo di oggetti che invece conosce, in un occasione non sapeva bene che strada fare , e chiede purtroppo cose che magari ha gia chiesto nei giorni precedenti) . Il neurologo lo abbiamo appena incontrato ma ci ha rimandato semplicemente a controllo fra 12 mesi senza prospettare possibili altri interventi oltre a quello che già assume.Ringrazio per le eventuali indicazioni .
La mia domanda , leggendo in internet un precedente consulto del dott Ferraloro, è quale siano i trattamenti farmacologici secondo linee guida.Mio padre a momento assume solo alcune gocce di antidepressivo Elopram e un integratore ( Illumina). Durante il consulto ho provato a chiedere al neurologo se vi erano altri farmaci che si possono usare con intento preventivo rispetto ad un ulteriore decadimento verso una demenza, visto che si sente parlare di inibitori della acetilcolinesterasi, memantina e studi su farmaci antigliali, mi è stato risposto tuttavia che non sarebbe etica la somministrazione di farmaci in questo contesto. Sono rimasto abbastanza perplesso in quanto a mio avviso se esiste qualcosa che ha un minimo effetto nel mantenimento delle funzioni cognitive uno spererebbe di usarlo prima di avere una diagnosi di demenza. Nei limiti del consulto a distanza chiedo se vi siano ad oggi classi di farmaci o sperimentazioni in corso sulla MCI oltre a quanto già prende mio padre , perchè purtroppo dall'osservazione quotidiana osservo che un lieve peggioramento anche se ancora non registrato nei test è purtroppo presente( talvolta non ricordava in prima battuta l'utilizzo di oggetti che invece conosce, in un occasione non sapeva bene che strada fare , e chiede purtroppo cose che magari ha gia chiesto nei giorni precedenti) . Il neurologo lo abbiamo appena incontrato ma ci ha rimandato semplicemente a controllo fra 12 mesi senza prospettare possibili altri interventi oltre a quello che già assume.Ringrazio per le eventuali indicazioni .
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Gentile Utente,
il deterioramento cognitivo lieve (MCI) non necessariamente ha un'evoluzione verso la demenza conclamata ma è un importante fattore di rischio in quanto aumenterebbe quest'ultimo di circa 3-4 volte. Pertanto è una condizione da attenzionare e in cui sarebbe importante iniziare una terapia precoce, infatti in questo stadio l'efficacia farmacologica è sicuramente migliore.
Distinguiamo tre forme di MCI, una forma amnesica dove il deficit è quasi esclusivamente della memoria, una forma non amnesica in cui c'è un deficit di una funzione cognitiva che non sia la memoria ed infine una forma che coinvolge più funzioni cognitive.
E' quest'ultima che rappresenta il maggiore rischio di conversione in demenza.
Il consiglio che Le posso dare è di rivolgersi ad un centro UVA per un'idonea valutazione del caso ed un'eventuale adeguata terapia.
Cordiali saluti
il deterioramento cognitivo lieve (MCI) non necessariamente ha un'evoluzione verso la demenza conclamata ma è un importante fattore di rischio in quanto aumenterebbe quest'ultimo di circa 3-4 volte. Pertanto è una condizione da attenzionare e in cui sarebbe importante iniziare una terapia precoce, infatti in questo stadio l'efficacia farmacologica è sicuramente migliore.
Distinguiamo tre forme di MCI, una forma amnesica dove il deficit è quasi esclusivamente della memoria, una forma non amnesica in cui c'è un deficit di una funzione cognitiva che non sia la memoria ed infine una forma che coinvolge più funzioni cognitive.
E' quest'ultima che rappresenta il maggiore rischio di conversione in demenza.
Il consiglio che Le posso dare è di rivolgersi ad un centro UVA per un'idonea valutazione del caso ed un'eventuale adeguata terapia.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
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Utente
Buongiorno , la ringrazio molto per la sua chiara risposta dott Ferraloro , ho verificato ora e il neurologo a cui ci siamo rivolti è già il responsabile di un centro UVA di uno degli ospedali del capoluogo della nostra regione. Sinceramente non sono rimasto molto soddisfatto della terapia proposta che forse ci avrebbe potuto dare anche il nostro medico di base.Essendo appena stato a consulto in libera professione da lui l'unica cosa che mi viene in mente è provare a prendere un altro appuntamento prima del controllo a 12 mesi o eventualmente sentire altrove altro parere , anche se non è per nulla facile convincere mio padre ad effettuare altre visite( in quanto lui dice che non è che dopo queste valutazioni o con gli integratori gli sembra di avere un qualche beneficio rispetto alla memoria )I Il mio intento è poi quello di fare quanto possibile per mio padre al fine di prevenire o rallentare il piu possibile un eventuale peggioramento.
Vista la sua sua esperienza e disponibilità mi azzardo a chiederle se lei consiglierebbe un controllo prima dei 12 mesi o un totale cambio di centro di riferimento.
Cordiali Saluti
Vista la sua sua esperienza e disponibilità mi azzardo a chiederle se lei consiglierebbe un controllo prima dei 12 mesi o un totale cambio di centro di riferimento.
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.3k visite dal 14/07/2015.
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