Strane sensazioni: crisi epilettiche?
Gentilissimi dottori,
Vi ringrazio, anzitutto, per il servizio offerto. Vi espongo il mio problema: circa cinque anni fa mi trovavo in un periodo di forte stress emotivo (studio universitario intenso, cambi frequenti di domicilio, traslochi...), la classica situazione da studente "pressato" insomma.
Andiamo al dunque: un giorno ho avvertito una sensazione (o sarebbe meglio dire "un insieme di sensazioni") davvero strana. Cercherò di essere più chiaro possibile. Ho iniziato ad avvertire una sensazione intensa di estraneità (sensazione, questa, la derealizzazione o depersonalizzazione, che conosco molto bene, in quanto da quando avevo 15 anni soffro di ansia, ipocondria e, in taluni periodi, di attacchi di panico); detta sensazione di estraneità si è fatta sempre più intensa fino a sfociare in una sorta di "ricordo obbligato", cioè, indipendentemente dalla mia volontà, mi si è presentata una scena passata realmente vissuta (non si è trattato di un deja vu); questo ricordo obbligato mi ha letteralmente rapito dalla realtà e trasportato nella scena, facendomi sentire stordito e con una sensazione di sbandamento, non ho comunque perso coscienza... Non è finita: continua la mia partecipazione a quella scena ancora per qualche secondo e nel lento ritorno alla "normalità" (ovvero il distaccarmi da quella scena così vivida e il ritorno alla piena percezione della realtà) inizio ad avvertire un senso di forte calore al petto accompagnato da un aumento della frequenza cardiaca, detta sensazione di calore si irradia fino alle braccia ed alla gola, dopo ciò, la situazione torna alla normalità, lasciandomi soltanto un po' di stordimento.
Ora, non mi sarei preoccupato più di tanto (in virtù anche del fatto che so bene di essere un soggetto ansioso e che l'ansia, in passato e nel presente, mi ha sempre messo "alla prova") se questo episodio fosse rimasto un caso isolato. Infatti, dopo questo primo episodio se ne verificarono altri del tutto simili a quello descritto; la cosa che più mi preoccupa è che il già citato "ricordo obbligato" che si è presentato la prima volta, ad ogni attacco era sempre lo stesso! Cioè, stessa scena, stesse sensazioni di irrealtà e sbandamento, calore al petto con tachicardia e ripresa...
Gli ultimi episodi risalgono al 2010, per cui è da 5 anni pieni che non si verificano più quegli sgradevolissimi episodi, mi chiedevo, però, se quel che ho vissuto resta una delle possibili manifestazioni dell'ansia o se potrebbe trattarsi di un disturbo epilettico. Sono un po' preoccupato e chiedevo un Vs gentilissimo parere relativamente alla questione esposta.
Grazie mille in anticipo e ancora complimenti per il servizio!
Vi ringrazio, anzitutto, per il servizio offerto. Vi espongo il mio problema: circa cinque anni fa mi trovavo in un periodo di forte stress emotivo (studio universitario intenso, cambi frequenti di domicilio, traslochi...), la classica situazione da studente "pressato" insomma.
Andiamo al dunque: un giorno ho avvertito una sensazione (o sarebbe meglio dire "un insieme di sensazioni") davvero strana. Cercherò di essere più chiaro possibile. Ho iniziato ad avvertire una sensazione intensa di estraneità (sensazione, questa, la derealizzazione o depersonalizzazione, che conosco molto bene, in quanto da quando avevo 15 anni soffro di ansia, ipocondria e, in taluni periodi, di attacchi di panico); detta sensazione di estraneità si è fatta sempre più intensa fino a sfociare in una sorta di "ricordo obbligato", cioè, indipendentemente dalla mia volontà, mi si è presentata una scena passata realmente vissuta (non si è trattato di un deja vu); questo ricordo obbligato mi ha letteralmente rapito dalla realtà e trasportato nella scena, facendomi sentire stordito e con una sensazione di sbandamento, non ho comunque perso coscienza... Non è finita: continua la mia partecipazione a quella scena ancora per qualche secondo e nel lento ritorno alla "normalità" (ovvero il distaccarmi da quella scena così vivida e il ritorno alla piena percezione della realtà) inizio ad avvertire un senso di forte calore al petto accompagnato da un aumento della frequenza cardiaca, detta sensazione di calore si irradia fino alle braccia ed alla gola, dopo ciò, la situazione torna alla normalità, lasciandomi soltanto un po' di stordimento.
Ora, non mi sarei preoccupato più di tanto (in virtù anche del fatto che so bene di essere un soggetto ansioso e che l'ansia, in passato e nel presente, mi ha sempre messo "alla prova") se questo episodio fosse rimasto un caso isolato. Infatti, dopo questo primo episodio se ne verificarono altri del tutto simili a quello descritto; la cosa che più mi preoccupa è che il già citato "ricordo obbligato" che si è presentato la prima volta, ad ogni attacco era sempre lo stesso! Cioè, stessa scena, stesse sensazioni di irrealtà e sbandamento, calore al petto con tachicardia e ripresa...
Gli ultimi episodi risalgono al 2010, per cui è da 5 anni pieni che non si verificano più quegli sgradevolissimi episodi, mi chiedevo, però, se quel che ho vissuto resta una delle possibili manifestazioni dell'ansia o se potrebbe trattarsi di un disturbo epilettico. Sono un po' preoccupato e chiedevo un Vs gentilissimo parere relativamente alla questione esposta.
Grazie mille in anticipo e ancora complimenti per il servizio!
[#1]
Gentile Utente,
è difficile potere rispondere in maniera attendibile alla Sua domanda, infatti entrambe le ipotesi possono essere possibili.
Allora mi pare che non abbia approfondito il problema mediante esami strumentali o visite specialistiche.
Fatto positivo però che da cinque anni questi episodi non si ripetono più, in caso di crisi epilettiche non trattate farmacologicamente difficilmente avrebbe avuto un periodo così ampio libero da crisi.
Cordiali saluti
è difficile potere rispondere in maniera attendibile alla Sua domanda, infatti entrambe le ipotesi possono essere possibili.
Allora mi pare che non abbia approfondito il problema mediante esami strumentali o visite specialistiche.
Fatto positivo però che da cinque anni questi episodi non si ripetono più, in caso di crisi epilettiche non trattate farmacologicamente difficilmente avrebbe avuto un periodo così ampio libero da crisi.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Gentilissimo dott. Ferrarolo,
La ringrazio per la celere risposta; si, in effetti a quei tempi non ho indagato, unica causa, il fatto che non ero a conoscenza del fatto che certi tipi di crisi epilettiche potessero dare sintomi simili a quelli da me provati, l'ho scoperto casualmente solo recentemente. Preciso, comunque, che durante gli eventi non ho mai avvertito aure o avuto mal di testa (durante e dopo) ne, tantomeno, nausea o vertigini. Soltanto quelle strane sensazioni seguite dalla "diffusione" di quel senso di calore a partire dal petto.
La ringrazio per la celere risposta; si, in effetti a quei tempi non ho indagato, unica causa, il fatto che non ero a conoscenza del fatto che certi tipi di crisi epilettiche potessero dare sintomi simili a quelli da me provati, l'ho scoperto casualmente solo recentemente. Preciso, comunque, che durante gli eventi non ho mai avvertito aure o avuto mal di testa (durante e dopo) ne, tantomeno, nausea o vertigini. Soltanto quelle strane sensazioni seguite dalla "diffusione" di quel senso di calore a partire dal petto.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.8k visite dal 11/05/2015.
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