Ictus ischemico
Buongiorno
il 25 aprile sono stata ricoverata in ospedale per un ictus ischemico emisferico insulare posteriore sinistro e mi è stata inoltre diagnosticata una vasculoparta cronica.
Ho 59 anni, soffro da anni di ipertensione (ben controllata con Tenoretic), colesterolo appena superiore alla norma, glucosio nella norma. Peso 59 kg. e sono alta mt. 1.55
PFO con minimo shun dx-sx, prolasso mitralico, talassemia minor, gastrite.
Risultato TAC Encefalo sospetta puntiforme iperdensità di un ramo silviano di cerebrale media di sx. Multiple ipodensità a livello della sostanza bianca profonda e sottocorticale biemisferica da sofferenza vascolare cronica.
Risultato della RM Encefalo : si osserva solo minima tenue iperintensità della corteccia insulare sx che appare di dubbia interpretazione, forse un poco più saliente in regione insulare posteriore ove il profilo corticale sembra minimamente rigonfio (senza corrispondenti alterazioni del segnale di FLAIR): non escludibile un minimo edema citotossico a tale livello. Multiple e diffuse areole di iperintensità FLAIR da riferire verosimilmente a sofferenza vascolare cronica /microischemica.
Risultato ANGIO RM IC: si riconosce il segnale da flusso a livello dei principali vasi arteriosi del poligono di willis. Origine fetale della cerebrazione posteriore sx.
ECOLORDOPPLER TSA nella norma.
Risultato ECOCARDIOGRAMMA TRANSESOFAGEO: si evidenzia pervietà semplice del forame ovale con test alle microbolle negativo in basale e debolmente positivo in manovra Valsalva. Assenza di ecocontrasto spontaneo in atrio e auricola sinistra. Presenza di shuntdx-sx al Doppler vasale.
HOLTER ECG in attesa di referto
HOLTER PRESSORIO delle 24 ore: in attesa di referto.
Alla terapida quotidiana solita (Tenoretic 50 mg + 12.5 mg) 1/die , PANTORC 20 1/die, Xanax 10 + 10 gc -/die) mi è stato prescritto PLAVIX 75 mg. 1/die.
Alla luce di quanto sopra, sono stata dimessa dall'ospedale dopo 6 gg. in buone condizioni e SENZA AVERE PIU' NESSUNO DEI SINTOMI per cui mi ero recata al pronto soccorso (vertigini, intorpidimento del braccio e gamba sx, leggera alterazione nel parlare ,leggera deviazione rima labiale, ecc.)
Vorrei per favore chiedere, fermo restando i vari controlli neurologici e cardiologici, se posso tornare a fare una vita normale: andare in bicicletta, fare camminate a passo veloce, e fare tutte le cose di prima.
Inoltre avevo programmato per i primi di giugno di recarmi a Ginevra per una settimana e vorrei sapere se ci sono controindicazioni per passare il Traforo del Monte Bianco (ca 1300- 1400 mt.).
Vorrei anche sapere se posso passare le vacanze in montagna (ca. 700-800 mt).
Io sto bene, ho ripreso a guidare, e sto cercando di fare una vita normale. Sono però abbastanza preoccupata, e sono costantemente in ansia per paura che possa verificarsi di nuovo un episodio simile.
Per favore mi potete consigliare? Grazie e cordiali saluti
il 25 aprile sono stata ricoverata in ospedale per un ictus ischemico emisferico insulare posteriore sinistro e mi è stata inoltre diagnosticata una vasculoparta cronica.
Ho 59 anni, soffro da anni di ipertensione (ben controllata con Tenoretic), colesterolo appena superiore alla norma, glucosio nella norma. Peso 59 kg. e sono alta mt. 1.55
PFO con minimo shun dx-sx, prolasso mitralico, talassemia minor, gastrite.
Risultato TAC Encefalo sospetta puntiforme iperdensità di un ramo silviano di cerebrale media di sx. Multiple ipodensità a livello della sostanza bianca profonda e sottocorticale biemisferica da sofferenza vascolare cronica.
Risultato della RM Encefalo : si osserva solo minima tenue iperintensità della corteccia insulare sx che appare di dubbia interpretazione, forse un poco più saliente in regione insulare posteriore ove il profilo corticale sembra minimamente rigonfio (senza corrispondenti alterazioni del segnale di FLAIR): non escludibile un minimo edema citotossico a tale livello. Multiple e diffuse areole di iperintensità FLAIR da riferire verosimilmente a sofferenza vascolare cronica /microischemica.
Risultato ANGIO RM IC: si riconosce il segnale da flusso a livello dei principali vasi arteriosi del poligono di willis. Origine fetale della cerebrazione posteriore sx.
ECOLORDOPPLER TSA nella norma.
Risultato ECOCARDIOGRAMMA TRANSESOFAGEO: si evidenzia pervietà semplice del forame ovale con test alle microbolle negativo in basale e debolmente positivo in manovra Valsalva. Assenza di ecocontrasto spontaneo in atrio e auricola sinistra. Presenza di shuntdx-sx al Doppler vasale.
HOLTER ECG in attesa di referto
HOLTER PRESSORIO delle 24 ore: in attesa di referto.
Alla terapida quotidiana solita (Tenoretic 50 mg + 12.5 mg) 1/die , PANTORC 20 1/die, Xanax 10 + 10 gc -/die) mi è stato prescritto PLAVIX 75 mg. 1/die.
Alla luce di quanto sopra, sono stata dimessa dall'ospedale dopo 6 gg. in buone condizioni e SENZA AVERE PIU' NESSUNO DEI SINTOMI per cui mi ero recata al pronto soccorso (vertigini, intorpidimento del braccio e gamba sx, leggera alterazione nel parlare ,leggera deviazione rima labiale, ecc.)
Vorrei per favore chiedere, fermo restando i vari controlli neurologici e cardiologici, se posso tornare a fare una vita normale: andare in bicicletta, fare camminate a passo veloce, e fare tutte le cose di prima.
Inoltre avevo programmato per i primi di giugno di recarmi a Ginevra per una settimana e vorrei sapere se ci sono controindicazioni per passare il Traforo del Monte Bianco (ca 1300- 1400 mt.).
Vorrei anche sapere se posso passare le vacanze in montagna (ca. 700-800 mt).
Io sto bene, ho ripreso a guidare, e sto cercando di fare una vita normale. Sono però abbastanza preoccupata, e sono costantemente in ansia per paura che possa verificarsi di nuovo un episodio simile.
Per favore mi potete consigliare? Grazie e cordiali saluti
[#1]
Buona sera,
visto il referto dell'EcoCardio Trans Esofageo ed in attesa del referto del ECG Holter assumerei l'atteggiamento del "wait and watch".
Non escluderei il caso di un "minor stroke ischemico" su base cardio embolica.
Non è neanche possibile escludere la ipotesi di una condizione Trombofilica (giacchè vedo come da questo punto di vista non sia stata affatto studiata).
Ma queste sono solamente opinioni a distanza e come tali non possono in alcuna maniera sostituirsi ad una valutazione clinica e strumentale di persona.
Se crede mi tenga informato.
Cordialmente.
visto il referto dell'EcoCardio Trans Esofageo ed in attesa del referto del ECG Holter assumerei l'atteggiamento del "wait and watch".
Non escluderei il caso di un "minor stroke ischemico" su base cardio embolica.
Non è neanche possibile escludere la ipotesi di una condizione Trombofilica (giacchè vedo come da questo punto di vista non sia stata affatto studiata).
Ma queste sono solamente opinioni a distanza e come tali non possono in alcuna maniera sostituirsi ad una valutazione clinica e strumentale di persona.
Se crede mi tenga informato.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Ex utente
Buongiorno Dr. Poli
La ringrazio per la risposta.
Vorrei chiederle cosa intende per "ipotesi di una condizione Trombofilica".
Dall'ospedale in cui sono stata ricoverata sono ancora in attesa del risultato dei seguenti esami (oltre a quelli citati nella mia prima richiesta di consulto):
- Anticorpi IhG vs.Beta 2 - Glicoproteina
- Anticorpi IgG Anti Cardiolipina
- Anticorpi IgM Anti Cardiolipina
- Anticorpi IgM vs. Beta 2 - Glicoproteina I
- Anticorpi Antinucleo
- S- Tireotropina (TSH)
- S- Triiodotironina libera (FT3)
- S- Tiroxina Libera (FT4)
Questi esami ematici, dei quali sono in attesa di risultato, possono chiarire se esiste un'ipotesi di condizione Trombofilica? O sono un'altra cosa e quindi dovrei fare degli altri esami?
Nel frattempo, in attesa della visita di controllo prevista per il 10 giugno, posso tornare ad una vita normale, visto che non ho più sintomi evidenti?
Posso andare in montagna fino a 1400 mt (troforo M.Bianco)? Posso andare in bicicletta e fare un po' di attività fisica?
Perchè, mi creda, stare qui in attesa dei risultati senza fare nulla nè viaggi, nè pedalate, nè camminate, mi fa sentire ancora più malata di quello che sono.
La ringrazio della Sua gentilezza e Le porgo cordiali saluti.
La ringrazio per la risposta.
Vorrei chiederle cosa intende per "ipotesi di una condizione Trombofilica".
Dall'ospedale in cui sono stata ricoverata sono ancora in attesa del risultato dei seguenti esami (oltre a quelli citati nella mia prima richiesta di consulto):
- Anticorpi IhG vs.Beta 2 - Glicoproteina
- Anticorpi IgG Anti Cardiolipina
- Anticorpi IgM Anti Cardiolipina
- Anticorpi IgM vs. Beta 2 - Glicoproteina I
- Anticorpi Antinucleo
- S- Tireotropina (TSH)
- S- Triiodotironina libera (FT3)
- S- Tiroxina Libera (FT4)
Questi esami ematici, dei quali sono in attesa di risultato, possono chiarire se esiste un'ipotesi di condizione Trombofilica? O sono un'altra cosa e quindi dovrei fare degli altri esami?
Nel frattempo, in attesa della visita di controllo prevista per il 10 giugno, posso tornare ad una vita normale, visto che non ho più sintomi evidenti?
Posso andare in montagna fino a 1400 mt (troforo M.Bianco)? Posso andare in bicicletta e fare un po' di attività fisica?
Perchè, mi creda, stare qui in attesa dei risultati senza fare nulla nè viaggi, nè pedalate, nè camminate, mi fa sentire ancora più malata di quello che sono.
La ringrazio della Sua gentilezza e Le porgo cordiali saluti.
[#3]
La Trombofilia è una malattia del sistema di emocoagulazione.
Lo screening comprende molti esami ematici:
-ricerca mutazione MTHFR e dosaggio omocisteinemia, proteine C ed S coagulative, beta2glicoproteina, fattore II, fattore V, AT III, ricerca del LAC, ricerca/dosaggio della cardiolipina, Pt, PTT e fibrinogenemia.
Per il resto ritengo come una sana prudenza medica sia un atteggiamento del tipo "wait and watch".
Lo screening comprende molti esami ematici:
-ricerca mutazione MTHFR e dosaggio omocisteinemia, proteine C ed S coagulative, beta2glicoproteina, fattore II, fattore V, AT III, ricerca del LAC, ricerca/dosaggio della cardiolipina, Pt, PTT e fibrinogenemia.
Per il resto ritengo come una sana prudenza medica sia un atteggiamento del tipo "wait and watch".
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.4k visite dal 10/05/2015.
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