Epilessia e cambio farmaco - rischi

Buonasera, scrivo in quanto gradirei avere un Vostro parere in merito alla condizione di mia nonna che a giorni compirà 88 anni.
Fino a 82 anni non ha mai accusato problemi particolari, tanto che guidava ancora l'automobile. Poi c'è stato un declino globale delle sue condizioni e a 83 anni ha avuto un episodio di TIA con crisi epilettica, dal quale si è ripresa dopo 3 mesi di riabilitazione. Da quel momento cammina con l'ausilio di un girello e ha iniziato la terapia con dintoina e gabapentin. Le crisi non si sono più ripresentate, ma nel frattempo sono insorti altri problemi (frattura di entrambi i femori e del bacino, frattura del perone, vari episodi di dispnea, ipotiroidismo per il quale da qualche mese ha sospeso Eutirox ma farà un controllo a giorni).
Diciamo che con la riabilitazione si è sempre ripresa abbastanza bene, ma ora siamo preoccupati. Un paio di settimane fa ha avvertito formicolio alle mani e difficoltà respiratorie, ricoverata in ospedale hanno deciso di sostituire la dintoina (da 1 cp e 1/2 era passata da 1 anno ad una sola) con il Keppra ma dopo 1 settimana che era a casa e che dormiva praticamente sempre con il morale a terra e un po' confusa abbiamo chiesto un nuovo consulto neurologico. La dottoressa che l'ha visitata riporta : vigile, collaborante, orientata spazio-tempo. non deficit dei nervi cranici, RFM presente ma ipoerattivo bilateralmente, MOE liberi ma rallentati. Riflessi primitivi presenti. Mingazzini I e II mantenuti senza slivellamenti. Non deficit della sensibilità t-d su tutto l'ambito corporeo, non dismetria alle prove indice-naso, ROT presenti e simmetrici, SCP in flessione bilateralmente. Deambulazione impossibile senza aiuto. Preciso che l'ultimo eeg ha mostrato significative anomalie lento-irritative in paziente affetta da encefalopatia vascolare e atrofia cerebrale. Nelle conclusioni si legge "verosimile che il peggioramento globale sia da ascriversi al cambiamento terapeutico, utile sospendere keppra e tornare alla dintoina, iniziando con 1/2 cp al mattino e 1/2 alla sera per una settimana e poi 1/2 al mattino e 1 la sera", programmando un eeg di controllo fra un mese.
Il nostro timore è che tutti questi cambiamenti di farmaci in così poco tempo determinino l'insorgere di una crisi, con il rischio di una caduta in una paziente affetta da una grave forma di osteoporosi e in cura con anticoagulanti. Questi timori potrebbero essere fondati? A cosa dovremmo fare attenzione?
Grazie molte per il servizio reso.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

la sostituzione di farmaco con un altro, in caso di epilessie, presenta un certo grado di rischio di crisi, proprio nella fase di decremento dell'uno e incremento dell'altro, rischio che, nel caso specifico, non è poi così elevato considerando che la Signora ha già assunto la dintoina con ottimi risultati terapeutici.
In ogni caso mi pare di capire che il keppra sia gravato da effetti collaterali che ne sconsigliano l'utilizzo, pertanto mi sembra condivisibile l'indicazione della collega che avrà certamente valutato il rapporto rischio-beneficio che guida sempre un medico nella prescrizione delle terapie.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno,
La ringrazio per la risposta.
Purtroppo questa mattina la nonna è stata male, faticava a respirare, pressione bassa, molto pallida, non riusciva a tenere su il capo e per un certo tempo non rispondeva (poi ha ricominciato a parlare piano ma correttamente).
Ora si trova al pronto soccorso e siamo molto preoccupati.
Preciso che il passaggio keppra-dintoina non è stato graduale perché abbiamo seguito le indicazioni della dott.ssa: sospensione di keppra già da lunedì sera, martedì nulla e oggi inizio con 1/2 dintoina.
Il malore può essere correlato? può trattarsi di un nuovo TIA come temiamo o anche di una crisi epilettica?
So che una diagnosi così è impossibile, ma siamo disperati.
grazie
cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

non è possibile stabilire da questa postazione la natura del disturbo descritto, entrambe le ipotesi sono possibili, anche un calo pressorio o un problema cardiaco non sarebbero da escludere.
Sicuramente in ospedale sarà sottoposta ad esami diagnostici in seguito ai quali si potranno avere le idee più chiare.
Un grosso in bocca al lupo!

Cordialmente
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Utente
Utente
Incredibilmente, a nostro modo di vedere, nonna è stata dimessa e sta tornando a casa.
Hanno eseguito una TAC all'encefalo che non ha rilevato nulla di diverso da quella del precedente ricovero e lo stesso per ECG, sovrapponibile a quello del 7 aprile scorso ("significative anomalie lento-irritative").
è stato fatto anche l'emocromo e le è stata fatta una flebo di soluzione fisiologia da 500 ml.
Non hanno chiarito l'origine di quanto verificatosi questa mattina, ma il medico ha dapprima detto di aumentare la dintoina a 3 cp al giorno e poi, dopo che gli è stato fatto notare che secondo il precedente consulto anche 2 erano troppe in relazione al peso (1cp) ha indicato come terapia 2 cp al giorno.
Onestamente siamo molto confusi e la nonna piuttosto affranta e anche impaurita.
Grazie
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Mi sono scordata di riferirle che la pressione misurata a casa mentre stava male era 120/70 e durante l'ultimo ricovero di 15 gg fa avevano fatto anche un elettrocardiogramma risultato nella norma posto che comunque soffre di cardiopatia sclero-ipertensiva.
può esserci una correlazione con l'ipotiroidismo. Ci arriveranno i risultati degli esami il 30 aprile prossimo.
grazie ancora
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

non conoscendo approfonditamente il caso non è possibile dare un parere attendibile.
Mi pare che i colleghi dell'ospedale si siano maggiormente orientati verso la natura epilettica dell'episodio accaduto, considerata l'indicazione all'aumento della dintoina. Vediamo se con questo incremento del farmaco si ripeterà più l'episodio critico.

Cordialità