Valproato di sodio: sospetto
Buonasera,
sono una ragazza di 25 anni, prendo un farmaco contenente valproato di sodio da oltre 10 anni (per epilessia).
L'ultima volta che sono andata dal medico, mi ha informato che sono state individuate nuove controindicazioni in fase di gravidanza. Quando gli ho detto che non è il mio caso, nè che lo sarà prossimamente, mi ha detto che preferirebbe allora proseguire con il farmaco che sto utilizzando, ed evitare di ricominciare con una nuova cura. Visto che dopo tanti e tanti anni si è finalmente aperta la prospettiva di terminare la cura nel giro di qualche anno, e visto che davvero ora come ora il caso gravidanza non mi riguarda, gli ho detto che sono d'accordo - anche perchè davvero la questione mi è stata posta solo in termini di possibili complicanze al feto.
Ora sono passati quasi due mesi, e per curiosità ho cercato su internet qualche informazione in più. Ho letto un comunicato della Lice in cui si raccomanda di 'evitare la prescrizione di valproato come primo farmaco in donne in età fertile', e in genere di prestare attenzione alle donne in età prefertile, fertile e in gravidanza. Stessa cosa ho letto in una nota dell'Agenzia Italiana del Farmaco.
Ho cercato qualche informazione su internet, ma non ne ho trovate. Ovunque io cerchi, trovo solo indicazioni su rischi in gravidanza.
Mi devo preoccupare come donna in età fertile? Ci sono studi a riguardo?
Mi sento anche abbastanza sola in questa preoccupazione, in quanto il mio medico mi ha dato appuntamento tra un anno e, per quanto sia molto bravo, non è altrettanto disponibile. D'altra parte non riesco a pensare di stare un anno con questo sospetto - soprattutto perchè non trovo altre informazioni su internet.
Non chiedo di essere tranquillizzata, vorrei avere quante più informazioni possibili sui rischi cui vado incontro proseguendo nell'assunzione di valproato (sicuramente per ancora diversi anni).
Mi piacerebbe anche ricevere un parere: ho fatto bene a decidere di proseguire con la cura, oppure sarebbe stato meglio cominciarne un'altra?
Ringrazio anticipatamente
__________________________________________
Ulteriore chiarimento: forse non è chiaro da quanto ho scritto cosa intendo. Il mio dubbio è sostanzialmente: la raccomandazione di evitare valproato per una donna in età fertile o prefertile è unicamente connesso alla possibilità che si trovi poi incinta durante l'assunzione del farmaco? Sono state scoperte altre possibili controindicazioni che non riguardano il feto ma la paziente?
E, visto che mi trovo: quando tempo dopo la sospensione del farmaco si può iniziare a considerare l'idea di una gravidanza?
sono una ragazza di 25 anni, prendo un farmaco contenente valproato di sodio da oltre 10 anni (per epilessia).
L'ultima volta che sono andata dal medico, mi ha informato che sono state individuate nuove controindicazioni in fase di gravidanza. Quando gli ho detto che non è il mio caso, nè che lo sarà prossimamente, mi ha detto che preferirebbe allora proseguire con il farmaco che sto utilizzando, ed evitare di ricominciare con una nuova cura. Visto che dopo tanti e tanti anni si è finalmente aperta la prospettiva di terminare la cura nel giro di qualche anno, e visto che davvero ora come ora il caso gravidanza non mi riguarda, gli ho detto che sono d'accordo - anche perchè davvero la questione mi è stata posta solo in termini di possibili complicanze al feto.
Ora sono passati quasi due mesi, e per curiosità ho cercato su internet qualche informazione in più. Ho letto un comunicato della Lice in cui si raccomanda di 'evitare la prescrizione di valproato come primo farmaco in donne in età fertile', e in genere di prestare attenzione alle donne in età prefertile, fertile e in gravidanza. Stessa cosa ho letto in una nota dell'Agenzia Italiana del Farmaco.
Ho cercato qualche informazione su internet, ma non ne ho trovate. Ovunque io cerchi, trovo solo indicazioni su rischi in gravidanza.
Mi devo preoccupare come donna in età fertile? Ci sono studi a riguardo?
Mi sento anche abbastanza sola in questa preoccupazione, in quanto il mio medico mi ha dato appuntamento tra un anno e, per quanto sia molto bravo, non è altrettanto disponibile. D'altra parte non riesco a pensare di stare un anno con questo sospetto - soprattutto perchè non trovo altre informazioni su internet.
Non chiedo di essere tranquillizzata, vorrei avere quante più informazioni possibili sui rischi cui vado incontro proseguendo nell'assunzione di valproato (sicuramente per ancora diversi anni).
Mi piacerebbe anche ricevere un parere: ho fatto bene a decidere di proseguire con la cura, oppure sarebbe stato meglio cominciarne un'altra?
Ringrazio anticipatamente
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Ulteriore chiarimento: forse non è chiaro da quanto ho scritto cosa intendo. Il mio dubbio è sostanzialmente: la raccomandazione di evitare valproato per una donna in età fertile o prefertile è unicamente connesso alla possibilità che si trovi poi incinta durante l'assunzione del farmaco? Sono state scoperte altre possibili controindicazioni che non riguardano il feto ma la paziente?
E, visto che mi trovo: quando tempo dopo la sospensione del farmaco si può iniziare a considerare l'idea di una gravidanza?
[#1]
Gentile Utente,
le controindicazioni all'uso del valproato si riferiscono alla gravidanza per i vari effetti che la molecola può causare sul feto e sul futuro bambino. Tali manifestazioni vanno da malformazioni fisiche a disturbi intellettivi e della sfera cognitiva in generale. Inoltre è stato visto che nei bambini a contatto in utero con valproato aumenta il rischio di circa tre volte per problemi autistici non solo nel bambino piccolo ma anche fino all'età di sei anni.
Il riferimento "donne in età fertile" è da interpretare come possibili candidate ad una gravidanza, in queste donne, Lei compresa, si raccomanda l'utilizzo di efficaci mezzi anticoncezionali.
Cordiali saluti
le controindicazioni all'uso del valproato si riferiscono alla gravidanza per i vari effetti che la molecola può causare sul feto e sul futuro bambino. Tali manifestazioni vanno da malformazioni fisiche a disturbi intellettivi e della sfera cognitiva in generale. Inoltre è stato visto che nei bambini a contatto in utero con valproato aumenta il rischio di circa tre volte per problemi autistici non solo nel bambino piccolo ma anche fino all'età di sei anni.
Il riferimento "donne in età fertile" è da interpretare come possibili candidate ad una gravidanza, in queste donne, Lei compresa, si raccomanda l'utilizzo di efficaci mezzi anticoncezionali.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 12/04/2015.
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