Alzheimer
[#1]
Buongiorno,
Che io sappia nessuna, nonostante alcuni risultati su modelli animali che evidenziano una certa riduzione dell'infiammazione e della formazione di grovigli neurofibrillari (prodotti di degenerazione cellulare) in seguito a trattamenti con agonisti dei recettori per gli endocannabinoidi. In realtà l'effetto globale dei cannabinoidi è una stabilizzazione sinaptica, mentre la fissazione dei ricordi e l'apprendimento richiede proprio il contrario, cioè sinapsi molto plastiche.
La verità è che ad oggi non esiste alcun farmaco in grado di bloccare il processo patologico di questa malattia.
Che io sappia nessuna, nonostante alcuni risultati su modelli animali che evidenziano una certa riduzione dell'infiammazione e della formazione di grovigli neurofibrillari (prodotti di degenerazione cellulare) in seguito a trattamenti con agonisti dei recettori per gli endocannabinoidi. In realtà l'effetto globale dei cannabinoidi è una stabilizzazione sinaptica, mentre la fissazione dei ricordi e l'apprendimento richiede proprio il contrario, cioè sinapsi molto plastiche.
La verità è che ad oggi non esiste alcun farmaco in grado di bloccare il processo patologico di questa malattia.
Dr. Stefano Vollaro
[#2]
Gentile Utente,
le proprietà terapeutiche della cannabis si stanno studiando in diversi campi della medicina e della neurologia in particolare. Secondo degli studi la cannabis avrebbe una buona azione terapeutica sulla malattia dì Alzheimer riducendone la progressione o addirittura arrestandola.
Tale azione si esplicherebbe tramite il THC, che ne è la molecola principale, che avrebbe la proprietà di ridurre la produzione di beta-amiloide che è la principale sostanza delle placche amiloidi tipiche della malattia (il THC agirebbe comunque anche su altre funzioni potenziandone l'efficacia).
In conclusione possiamo dire che in futuro è possibile vedere il TCH o molecole a questo correlate, affiancare gli attuali farmaci nella terapia della malattia di Alzheimer.
Le aspettative sono promettenti.
Cordiali saluti
le proprietà terapeutiche della cannabis si stanno studiando in diversi campi della medicina e della neurologia in particolare. Secondo degli studi la cannabis avrebbe una buona azione terapeutica sulla malattia dì Alzheimer riducendone la progressione o addirittura arrestandola.
Tale azione si esplicherebbe tramite il THC, che ne è la molecola principale, che avrebbe la proprietà di ridurre la produzione di beta-amiloide che è la principale sostanza delle placche amiloidi tipiche della malattia (il THC agirebbe comunque anche su altre funzioni potenziandone l'efficacia).
In conclusione possiamo dire che in futuro è possibile vedere il TCH o molecole a questo correlate, affiancare gli attuali farmaci nella terapia della malattia di Alzheimer.
Le aspettative sono promettenti.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#4]
Gentile Utente,
essendo ancora in fase sperimentale, il dibattito è aperto, pare che il THC possa avere un effetto terapeutico a bassi dosaggi minimizzando il rischio di tossicità e le problematiche sulla memoria.
Le ripeto ancora che siamo solo in una fase sperimentale.
Cordialmente
essendo ancora in fase sperimentale, il dibattito è aperto, pare che il THC possa avere un effetto terapeutico a bassi dosaggi minimizzando il rischio di tossicità e le problematiche sulla memoria.
Le ripeto ancora che siamo solo in una fase sperimentale.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.1k visite dal 01/04/2015.
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Approfondimento su Malattia di Alzheimer
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