Emicrania fortissima
Gentile Dott.ssa/Dott.re,
a gennaio di quest'anno sono caduta e ho sbattuto la testa. Soffrivo già di emicranie, 7/8 volte al mese, ma dopo qualche settimana dalla caduta, notavo che il dolore si concentrava sulla parte destra della testa, sulla tempia.
Sentivo un dolore mai provato, come se una punta mi stesse trafiggendo l'occhio e poi un martello mi battesse sulla testa. Poi iniziavo anche a piangere e il naso mi iniziava a colare (perdonatemi il termine poco medico).
Ho cominciato a non dormire la notte, perché gli attacchi venivano soprattutto in quella fascia giornaliera. Durante il giorno invece 1/2 episodi.
Tac e risonanza magnetica negative.
Per settimane ho dormito credo 1 ora a notte e sempre le mie colleghe avevano paura che collassassi da un momento all'altro.
Gli attacchi hanno una cadenza regolare (ho segnato tutte le ore su un'agenda): iniziano alle 22 e terminano verso le 4. Il singolo attacco dura dai 20 ai 40 minuti; il dolore è improvvisio e non si affievolisce nel corso dell'attacco, ma è come se si interrompesse d'improvviso, bruscamente.
Come riportato sopra, durante l'attacco mi lacrima spesso l'occhio destro e mi inizia a colare il naso. Il cuore va a mille, ho addosso un'agitazione, una frenesia che spaccherei tutto, e una volta, ho anche dato una testata alla parete, nella falsa speranza che avrei concentrato il dolore su qualcos'altro.
A volte avverto anche vertigini e un fortissimo senso di nausea, che però non mi porta a vomitare.
Ho fatto naturalmente una visita da un neurologo che mi ha prescritto Auradol, con l'accordo di sentirci se non avesse funzionato. Così mi ha prescritto il Topamax, ma non me la sono sentita di prenderlo, quindi sono stata per due settimane senza assumere niente. O meglio, una persona mi aveva consigliato Contramal e l'ho preso, ma solo durante il fine settimana, per dormire un po': crollavo dal sonno e non sentivo dolore, ma poi il giorno dopo ci impiegavo molto a riprendermi.
Così ho sentito nuovamente il dottore che mi ha prescritto Laroxyl (2 gocce). L'ho iniziato a prendere Venerdì 13 Marzo: il giorno dopo mi sono svegliata con un cerchio alla testa che è passato solo nel primo pomeriggio. Dopo due giorni, ho cominciato ad avvertire un gran senso di nausea e dopo un po' vomitavo. All'inizio pensavo fosse dovuto a un virus intestinale, ma ho vomitato per una settimana intera. Ho assunto anche solo 1 goccia, ma niente!
Ho consultato quindi nuovamente il neurologo che mi ha consigliato di smettere e poi riprendere, e nel caso avessi riavvertito questo senso di nausea, di assumere Cipralex.
Ora ho un altro appuntamento a breve da un altro neurologo, ma nel frattempo volevo sentire un parere da un esperto su questo forum.
Cordiali saluti
a gennaio di quest'anno sono caduta e ho sbattuto la testa. Soffrivo già di emicranie, 7/8 volte al mese, ma dopo qualche settimana dalla caduta, notavo che il dolore si concentrava sulla parte destra della testa, sulla tempia.
Sentivo un dolore mai provato, come se una punta mi stesse trafiggendo l'occhio e poi un martello mi battesse sulla testa. Poi iniziavo anche a piangere e il naso mi iniziava a colare (perdonatemi il termine poco medico).
Ho cominciato a non dormire la notte, perché gli attacchi venivano soprattutto in quella fascia giornaliera. Durante il giorno invece 1/2 episodi.
Tac e risonanza magnetica negative.
Per settimane ho dormito credo 1 ora a notte e sempre le mie colleghe avevano paura che collassassi da un momento all'altro.
Gli attacchi hanno una cadenza regolare (ho segnato tutte le ore su un'agenda): iniziano alle 22 e terminano verso le 4. Il singolo attacco dura dai 20 ai 40 minuti; il dolore è improvvisio e non si affievolisce nel corso dell'attacco, ma è come se si interrompesse d'improvviso, bruscamente.
Come riportato sopra, durante l'attacco mi lacrima spesso l'occhio destro e mi inizia a colare il naso. Il cuore va a mille, ho addosso un'agitazione, una frenesia che spaccherei tutto, e una volta, ho anche dato una testata alla parete, nella falsa speranza che avrei concentrato il dolore su qualcos'altro.
A volte avverto anche vertigini e un fortissimo senso di nausea, che però non mi porta a vomitare.
Ho fatto naturalmente una visita da un neurologo che mi ha prescritto Auradol, con l'accordo di sentirci se non avesse funzionato. Così mi ha prescritto il Topamax, ma non me la sono sentita di prenderlo, quindi sono stata per due settimane senza assumere niente. O meglio, una persona mi aveva consigliato Contramal e l'ho preso, ma solo durante il fine settimana, per dormire un po': crollavo dal sonno e non sentivo dolore, ma poi il giorno dopo ci impiegavo molto a riprendermi.
Così ho sentito nuovamente il dottore che mi ha prescritto Laroxyl (2 gocce). L'ho iniziato a prendere Venerdì 13 Marzo: il giorno dopo mi sono svegliata con un cerchio alla testa che è passato solo nel primo pomeriggio. Dopo due giorni, ho cominciato ad avvertire un gran senso di nausea e dopo un po' vomitavo. All'inizio pensavo fosse dovuto a un virus intestinale, ma ho vomitato per una settimana intera. Ho assunto anche solo 1 goccia, ma niente!
Ho consultato quindi nuovamente il neurologo che mi ha consigliato di smettere e poi riprendere, e nel caso avessi riavvertito questo senso di nausea, di assumere Cipralex.
Ora ho un altro appuntamento a breve da un altro neurologo, ma nel frattempo volevo sentire un parere da un esperto su questo forum.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile Utente,
ha una diagnosi precisa della cefalea che riferisce? È stata ipotizzata una cefalea a grappolo?
Le faccio questa domanda in quanto, dalle caratteristiche descritte, sembrerebbe un'ipotesi possibile, alcuni elementi sono simili.
Cordiali saluti
ha una diagnosi precisa della cefalea che riferisce? È stata ipotizzata una cefalea a grappolo?
Le faccio questa domanda in quanto, dalle caratteristiche descritte, sembrerebbe un'ipotesi possibile, alcuni elementi sono simili.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Gent.mo dott. Ferraloro,
la ringrazio prima di tutto della sua risposta arrivata dopo solo un giorno. Il neurologo mi ha diagnosticato quanto segue:
"Cefalea con caratteri emicranici (nausea, fotofobia) con intensità del dolore di 10 su 10 [anche se poi gli ho scritto che il dolore superava di gran lunga il 10 in un'ipotetica scala] con interferenza sul sonno che è discontinuo e di ridotta lunghezza".
Quello che mi lascia un po' perplessa, sono le medicine che mi ha prescritto (Topamax, Laroxyl, Cipralex), in quanto sembrano più per persone con gravi problemi di depressione, da come ho letto nei bugiardini delle varie medicine.
Cordiali saluti
la ringrazio prima di tutto della sua risposta arrivata dopo solo un giorno. Il neurologo mi ha diagnosticato quanto segue:
"Cefalea con caratteri emicranici (nausea, fotofobia) con intensità del dolore di 10 su 10 [anche se poi gli ho scritto che il dolore superava di gran lunga il 10 in un'ipotetica scala] con interferenza sul sonno che è discontinuo e di ridotta lunghezza".
Quello che mi lascia un po' perplessa, sono le medicine che mi ha prescritto (Topamax, Laroxyl, Cipralex), in quanto sembrano più per persone con gravi problemi di depressione, da come ho letto nei bugiardini delle varie medicine.
Cordiali saluti
[#3]
Gentile Utente,
considerate alcune caratteristiche che Lei descrive bene, cioè
<<Gli attacchi hanno una cadenza regolare (ho segnato tutte le ore su un'agenda): iniziano alle 22 e terminano verso le 4>>
<<Il singolo attacco dura dai 20 ai 40 minuti>>
<<durante l'attacco mi lacrima spesso l'occhio destro e mi inizia a colare il naso>>
<<ho addosso un'agitazione, una frenesia che spaccherei tutto, e una volta, ho anche dato una testata alla parete>>
non sarebbe da escludere una cefalea a grappolo, pertanto sarebbe da prendere in considerazione un secondo parere neurologico presso un collega esperto in cefalee.
Per quanto riguarda i farmaci menzionati, il topamax (anche se antiepilettico) è indicato nel trattamento di prevenzione delle forme emicraniche, mentre il laroxyl ed il cipralex (soprattutto il primo) vengono particolarmente utilizzati nelle cefalee tensive dove spesso il laroxyl da risultati brillanti.
Nella cefalea a grappolo invece si utilizzano altri farmaci.
Le invio un link su quest'ultima forma, veda se ci sono elementi in cui Lei possa riconoscersi.
https://www.medicitalia.it/minforma/neurologia/33-la-cefalea-a-grappolo.html
Cordialmente
considerate alcune caratteristiche che Lei descrive bene, cioè
<<Gli attacchi hanno una cadenza regolare (ho segnato tutte le ore su un'agenda): iniziano alle 22 e terminano verso le 4>>
<<Il singolo attacco dura dai 20 ai 40 minuti>>
<<durante l'attacco mi lacrima spesso l'occhio destro e mi inizia a colare il naso>>
<<ho addosso un'agitazione, una frenesia che spaccherei tutto, e una volta, ho anche dato una testata alla parete>>
non sarebbe da escludere una cefalea a grappolo, pertanto sarebbe da prendere in considerazione un secondo parere neurologico presso un collega esperto in cefalee.
Per quanto riguarda i farmaci menzionati, il topamax (anche se antiepilettico) è indicato nel trattamento di prevenzione delle forme emicraniche, mentre il laroxyl ed il cipralex (soprattutto il primo) vengono particolarmente utilizzati nelle cefalee tensive dove spesso il laroxyl da risultati brillanti.
Nella cefalea a grappolo invece si utilizzano altri farmaci.
Le invio un link su quest'ultima forma, veda se ci sono elementi in cui Lei possa riconoscersi.
https://www.medicitalia.it/minforma/neurologia/33-la-cefalea-a-grappolo.html
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.9k visite dal 28/03/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Emicrania
L'emicrania è una delle forme più diffuse di cefalea primaria, può essere con aura o senz'aura. Sintomi, cause e caratteristiche delle emicranie.