Spiegazione referto di rmn con angiografia smc per esiti lieve disartria da circa un anno
in corrispondenza della sostanza bianca della regione peritrigonale,si riconosce la presenza di uno sfumato "pallore" della mielina caratterizzato da una iperintensita'nella sequenza T2 dipendente ,espressione di modesti fenomeni gliotici e di un ampliamento degli spazi perivascolari di Virchow- Robin.
Nella sequenza eseguita con tecnica di diffusione non si apprezzano alterazioni della diffusivita' molecolare dell'acqua riferibili a lesioni vascolari ischemiche " recenti".
non si osservano alterazioni del segnale del parenchima nervoso nella sequenza G.E.T2
pesata riconducibili a depositi emosiderinici.
sono regolarmente rappresentati i grossi vasi della base cranica.
Il sistema ventricolare presenta forma e dimensioni regolari.
Le strutture della linea mediana sono in asse.
Discreta accentuazione degli spazi subaracnoidei della convessita'.
l'indagine Angio-RM dei vasi arteriosi intracranici non dimostra malformazioni di tipo aneurismatico-e/o angiomatoso.
Come variante anatomica si riconosce un'emergenza "fetale" dell'arteria cerebrale posteriore sn che prende origine dal sifone carotideo anziche' dall'apice dell'arteria basilare.
Si riconosce un ampliamento del recesso infundibulare in corrispondenza del punto di emergenza dell'arteria cerebellare superiore di dx dall'arteria basilare.
Nella sequenza eseguita con tecnica di diffusione non si apprezzano alterazioni della diffusivita' molecolare dell'acqua riferibili a lesioni vascolari ischemiche " recenti".
non si osservano alterazioni del segnale del parenchima nervoso nella sequenza G.E.T2
pesata riconducibili a depositi emosiderinici.
sono regolarmente rappresentati i grossi vasi della base cranica.
Il sistema ventricolare presenta forma e dimensioni regolari.
Le strutture della linea mediana sono in asse.
Discreta accentuazione degli spazi subaracnoidei della convessita'.
l'indagine Angio-RM dei vasi arteriosi intracranici non dimostra malformazioni di tipo aneurismatico-e/o angiomatoso.
Come variante anatomica si riconosce un'emergenza "fetale" dell'arteria cerebrale posteriore sn che prende origine dal sifone carotideo anziche' dall'apice dell'arteria basilare.
Si riconosce un ampliamento del recesso infundibulare in corrispondenza del punto di emergenza dell'arteria cerebellare superiore di dx dall'arteria basilare.
[#1]
Gentile Utente,
basandosi esclusivamente sul referto Le posso dire che alla RM encefalica non è stato riscontrato nulla di significativo, infatti le modeste aree gliotiche e gli ampliamenti degli spazi perivascolari non rappresentano alterazioni degne di nota. Non sono state inoltre riscontrate lesioni recenti, probabilmente vecchie piccole ischemie già cicatrizzate.
Le varianti anatomiche non sono considerate patologiche.
Faccia vedere però l'esame ad un neurologo.
Cordiali saluti
basandosi esclusivamente sul referto Le posso dire che alla RM encefalica non è stato riscontrato nulla di significativo, infatti le modeste aree gliotiche e gli ampliamenti degli spazi perivascolari non rappresentano alterazioni degne di nota. Non sono state inoltre riscontrate lesioni recenti, probabilmente vecchie piccole ischemie già cicatrizzate.
Le varianti anatomiche non sono considerate patologiche.
Faccia vedere però l'esame ad un neurologo.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#3]
Gentile Utente,
le pregresse ischemie potrebbero essere espressione degli episodi disartrici riferiti se di vecchia data. Se tali episodi sono recenti non hanno lasciato traccia alla RM, infatti potrebbero essere espressione di TIA (attacchi ischemici transitori) la maggioranza dei quali, quelli di più breve durata, non lasciano segni cerebrali evidenti.
Importante la prevenzione tenendo sotto controllo glicemia, colesterolo, trigliceridi e pressione arteriosa. Consigliata anche attività fisica regolare.
Cordialmente
le pregresse ischemie potrebbero essere espressione degli episodi disartrici riferiti se di vecchia data. Se tali episodi sono recenti non hanno lasciato traccia alla RM, infatti potrebbero essere espressione di TIA (attacchi ischemici transitori) la maggioranza dei quali, quelli di più breve durata, non lasciano segni cerebrali evidenti.
Importante la prevenzione tenendo sotto controllo glicemia, colesterolo, trigliceridi e pressione arteriosa. Consigliata anche attività fisica regolare.
Cordialmente
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