Rx e rm rachide cervicale
Buongiorno gentili dottori, vi chiedo lumi su un problema che mi sta assillando da un anno. nel Febbraio 2014 ho avuto un attacco di artrosi cervicale abbastanza fastidioso e, dalle radiografie che ho fatto nel Marzo successivo, si è trovata una lieve anteriolistesi di C4 su C3, una marcata riduzione dello spazio intersomatico C5-C6, un ridotto spazio intersomatico tra C4 e C5 e alterazioni degenerative a carattere sondillo-uncoartrosico nel tratto cervicale medio-inferiore. nella risonanza magnetica che ho effettuato nello stesso mese di Marzo 2014, è uscito fuori che il disco intersomatico compreso tra C5-C6 risulta ipointenso nelle sequenze T2 dipendenti ridotto in altezza per fenomeni degenerativi. ad Aprile 2014, con 10 sedute di kinesiterapia, sono riuscito ad uscire fuori da questo attacco di cervicalgia, sebbene ho iniziato ad avvertire scricchiolii più o meno costanti nelle vertebre cervicali (specialmente quando dormo, se ruoto il capo verso destra), nei movimento del capo. la mia domanda è che non capisco come mai, quella lieve anterolistesi (che a tutti pare strana che sia di C4 su C3 - forse è stato un errore di battitura del medico radiologo) è invece assente nella risonanza magnetica di appena due settimane dopo. volevo anche sapere se questa situazione può portare squilibri anche a livello gastrico (con iperacidità. sintomi da reflusso, etc.). mi sarebbe utile conoscere una vostra opinione in merito. grazie e buona Domenica
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Buon giorno,
"... anterolistesi di C4 su C3..." non significa nulla e verosimilmente è solo un "lapsus calami" ovverosia un errore di battitura del medico radiologo.
In ogni caso per sincerarsene basterebbe far osservare le immagini RX.
Il fatto che ciò non trovi riscontro nel referto RM appare ancora più inusuale.
Anche le immagini RM andrebbero fatte osservare confrontandole con quelle RX.
Inusuale che una patologia disco-artrosica della colonna cervicale possa essere responsabile di un disturbo gastro-esofageo ma non impossibile.
Nel caso ritengo come la questione possa essere valutata solamente clinicamente (es: c'è un reflusso gastro-esofageo "motu proprio" oppure c'è una irritazione del nervo vago che intrattiene rapporti di contiguità con la regione cevicale?).
Pertanto si rivolga ad un clinico per una valutazione diretta ed una valutazione delle immagini di neuroimaging (RX ed RM).
Rammenti come questo sia un consulto a distanza e come tale non può sostituirsi in alcuna maniera ad una visita medica.
Cordialmente.
"... anterolistesi di C4 su C3..." non significa nulla e verosimilmente è solo un "lapsus calami" ovverosia un errore di battitura del medico radiologo.
In ogni caso per sincerarsene basterebbe far osservare le immagini RX.
Il fatto che ciò non trovi riscontro nel referto RM appare ancora più inusuale.
Anche le immagini RM andrebbero fatte osservare confrontandole con quelle RX.
Inusuale che una patologia disco-artrosica della colonna cervicale possa essere responsabile di un disturbo gastro-esofageo ma non impossibile.
Nel caso ritengo come la questione possa essere valutata solamente clinicamente (es: c'è un reflusso gastro-esofageo "motu proprio" oppure c'è una irritazione del nervo vago che intrattiene rapporti di contiguità con la regione cevicale?).
Pertanto si rivolga ad un clinico per una valutazione diretta ed una valutazione delle immagini di neuroimaging (RX ed RM).
Rammenti come questo sia un consulto a distanza e come tale non può sostituirsi in alcuna maniera ad una visita medica.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Ex utente
Buona Domenica dott. Poli, la ringrazio moltissimo per la rapida ed esauriente risposta. sì, credo anche io che quella dell'anterolistesi di C4 su C3 sia un errore di battitura (come infatti ho fatto intendere nel mio testo del consulto), ma la cosa che mi lascia più perplesso è che la risonanza magnetica non ne parla proprio di questa anterolistesi. non evidenzia né protusioni, né ernie e né osteofiti, solo modeste ma diffuse degenerazioni artrosiche. quando portai i referti dall'ortopedico (sia le lastre che la risonanza), lui disse che la situazione non era drammatica e che si sarebbe risolta con delle sedute di rieducazione motoria. in effetti, fastidi alla cervicale non ne ho più. avverto solo degli "scrocchi" alla base del collo che, sempre secondo l'ortopedico, dipendono dall'artrosi e nulla più. ho fatto quella domanda su una possibile conseguenza a livello gastrico perché da un anno esatto sto soffrendo di iperacidità di stomaco (evidenziata anche da una gastroscopia effettuata a Settembre 2014, che però, tranne un'abbondante secrezione gastrica, non ha messo in evidenza null'altro), che appunto si fa sentire dopo i due pasti principali. ecco, dott. Poli, secondo lei, in merito a quanto le ho detto e in base alla sua esperienza, potrei andare da un neurologo per farmi visitare (visto che i gastroenterologi non sanno spiegarmi i motivi di questa mia ipercloridria), oppure la neurologia non c'entra nulla con tutto ciò? la ringrazio moltissimo
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Ritengo come preliminarmente potrebbe scegliere un professionista in "neurologia" per una risposta alla prima domanda circa la patologia del rachide cervicale, contestuale valutazione clinica e della discrasia tra neuroimaging RX ed RM nonchè eventuali approcci terapeutici.
A questo punto il quesito numero 2 sarebbe la valutazione circa il suo status gastro-esofageo (reflusso gastro esofageo, disfunzione nervo vago-correlata-> così detto nervo pneumo-cardio-gastrico, o altro?).
Cordialmente.
A questo punto il quesito numero 2 sarebbe la valutazione circa il suo status gastro-esofageo (reflusso gastro esofageo, disfunzione nervo vago-correlata-> così detto nervo pneumo-cardio-gastrico, o altro?).
Cordialmente.
[#4]
Ex utente
Allora, io sono stato da ben due gastroenterologi. il primo è quello che mi ha effettuato la gastroscopia e mi ha dato la prima terapia a base di procinetici e antiacidi. secondo lui, i miei disturbi di acidità gastrica deriverebbero dalla particolare conformazione ad uncino del mio stomaco (che, sempre secondo lui, avrebbe una peristalsi lenta e, quindi, creerebbe acidità nel digerire il cibo), mentre il secondo specialista da cui sono andato ha detto che uno stomaco ad uncino non è detto che abbia una digestione lenta e ha attribuito la causa soprattutto all'ansia (secondo lui, le persone a cui viene riscontrata un'abbondante secrezione gastrica durante la gastroscopia, sono perlopiù soggetti ansiosi). il secondo specialista mi ha dato una cura a base di Levopraid e di Gaviscon Advance. la cosa singolare è che io, prima del 20 Maggio 2014 (quando ho iniziato ad accusare questi disturbi) non ho mai sofferto di stomaco e digerivo anche i sassi. questi problemi sono comparsi due settimane dopo che ho terminato i cicli di kinesiterapia per la cervicale. tra l'altro, questa acidità che avverto è piuttosto "random" (per esempio, oggi a pranzo, visto che è Domenica, ho preso, come dessert, un budino al cioccolato e caffè finale - entrambi alimenti vietatissimi per quanto concerne il reflusso - eppure, non ho avuto, dalle 14.00 che ho terminato il pranzo ad ora, alcun sintomo di reflusso). ho visto che ci sono degli osteopati che promettono miracoli per quanto riguarda il reflusso gastrico e l'artrosi cervicale, ma io non mi fido neanche un po' (farmi mettere le mani sul collo da un osteopata potrebbe forse anche peggiorare la situazione. questo, perlomeno, è il mio sentore). ecco perché, alla fine di tutto questo, ho pensato di rivolgermi eventualmente da un neurologo
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L'ipotesi formulata dai gastro-enterologi non è, comunque, da considerare prima di fondamento.
L'ipotesi "vista a distanza" tipo stress->attivazione autonomica->iperacidità gastrica e disturbi digestivi correlati anch'essa vale una valutazione neurologica così come il rapporto tra patologia del rachide cervicale e nervo vago (ovvero nervo pneumo-cardio-gastrico).
Circa la sua posizione circa la attività degli osteopati concordo pienamente con Lei.
Circa la "consecutio temporale" va detto come nella vita ci sia sempre un prima ed un dopo.
Cordialmente.
L'ipotesi "vista a distanza" tipo stress->attivazione autonomica->iperacidità gastrica e disturbi digestivi correlati anch'essa vale una valutazione neurologica così come il rapporto tra patologia del rachide cervicale e nervo vago (ovvero nervo pneumo-cardio-gastrico).
Circa la sua posizione circa la attività degli osteopati concordo pienamente con Lei.
Circa la "consecutio temporale" va detto come nella vita ci sia sempre un prima ed un dopo.
Cordialmente.
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Ex utente
Sì, ma infatti credo che abbiano ragione un po' tutti. è vero che c'è un punto della nostra vista in cui le cose cambiano (il "prima e il dopo"). diciamo che, nel mio caso, quel dopo è venuto dopo un'algia cervicale abbastanza fastidiosa e delle manipolazioni fisioterapiche al collo. ovvio, potrebbe essere una semplice casualità, però meglio andare fino in fondo, se è possibile. ecco perché sto sentendo più pareri medici. sugli osteopati: le dico che, per curiosità, ne ho contattato uno che, nonostante non sia un medico (ho controllato i suoi dati sul sito della FNOMCEO), mi ha chiesto, in caso fossi andato da lui a sistemarmi cervicale e reflusso, di portare sia le radiografie che la risonanza magnetica. questa cosa mi ha sconcertato, perché sapevo che solo i medici sono abilitati a leggere referti (e a interpretare le immagini, soprattutto!). poi, dopo che ho visto come trazionano il collo e la colonna vertebrale, ho rifiutato decisamente. quelle sono zone delicate e farsele "scocchiare" da uno che non è neanche un medico, non se ne parla proprio, tenendo conto che, questi qua, si fanno pagare pure parecchio per i loro trattamenti
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Ex utente
PS: comunque, leggendo di casi di artrosi cervicale abbastanza seria (magari con conseguenze di ernie e osteofiti), noto che molti, tra i malesseri accusati, hanno anche della nausea ed è per questo che anche a me è venuta in mente una problematica gastrica (per il mio caso) legata all'artrosi cervicale
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 5.1k visite dal 22/03/2015.
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