Sospetto alzheimer
Mia suocera 71 anni ha sofferto di depressione ossessivo compulsiva e sdoppiamento di personalità da anni ormai(circa 35/ 40) naturalmente alternando periodi di alti e bassi..si è sempre gestita da sola e così ha fatto anche per gli innumerevoli farmaci che ha da sempre preso(tiroide pressione intestino ecc...) nel periodo di natale è molto peggiorata in conseguenza ad aumento di daparox e depakin ma la mia preoccupazione non era tanto la depressione quanto la sua memoria e la difficoltà a camminare .(non sa neanche in che anno siamo !!! E dimostra talvolta atteggiamento aggressivo nei confronti del marito) Da qui la tac effettuata che ha evidenziato ciò: segni di atrofia cerebrale cortico/sottocorticale con ampliamento degli spazi liquorali e prevalenza del reperto a livello del ventricolo laterale sinistro e degli spazi periencefali in sede frontotemporale sinistro.ipodensita' della sostanza bianca periventricolare su base vascolare cronica .Segni di ateromasia calcifica a carico dei sifoni Carotidei. Da quanto mi sono documentata potrebbe essere alzheimer... Potete darmi qualche informazione in più? Ringrazio moltissimo chi mi risponderà
[#1]
Non si comprende bene quando dice che la paziente "...si è sempre gestita da sola e così ha fatto anche per gli innumerevoli farmaci che ha da sempre preso...".
Le diagnosi di:
-depressione,
-disturbo ossessivo-compulsivo,
-sdoppiamento della personalità (?),
da chi sono state formulate?
Da quale tipologia di specialista?
Ciò detto, sulla base di metà della propria esistenza afflitta da disturbi psichiatrici e di assunzione auto-gestita di psicofarmaci, a fronte della TC cranio di cui parla che descrive:
-atrofia cortico-sottocorticale,
-cerebrovasculopatia cronica,
è verosimile come si sia instaurato da tempo un progressivo deterioramento cognitivo (forma di indebolimento delle funzioni cognitive o con un brutto termine di "indementimento" su base mista atrofico/degenerativa e vascolare cronica.
Ritengo pertanto indicati:
-una valutazione clinica neurologica, e
-tests neuropsicologici per la esplorazione del decadimento cognitivo.
Cordialmente.
Le diagnosi di:
-depressione,
-disturbo ossessivo-compulsivo,
-sdoppiamento della personalità (?),
da chi sono state formulate?
Da quale tipologia di specialista?
Ciò detto, sulla base di metà della propria esistenza afflitta da disturbi psichiatrici e di assunzione auto-gestita di psicofarmaci, a fronte della TC cranio di cui parla che descrive:
-atrofia cortico-sottocorticale,
-cerebrovasculopatia cronica,
è verosimile come si sia instaurato da tempo un progressivo deterioramento cognitivo (forma di indebolimento delle funzioni cognitive o con un brutto termine di "indementimento" su base mista atrofico/degenerativa e vascolare cronica.
Ritengo pertanto indicati:
-una valutazione clinica neurologica, e
-tests neuropsicologici per la esplorazione del decadimento cognitivo.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
Gentilissimo dott Poli nel dire "gestita"da sola intendevo che le varie cure prescritte le ha sempre assunte senza il controllo di nessuno (ci siamo fidati che effettivamente prendesse i farmaci in dosi corrette!!anche se a volte ho avuto molti dubbi!!!)cosa che ora non è in grado di fare vista la memoria vacillante e ci pensa mio suocero a dargli le medicine...detto questo le dico che è sempre stata seguita da uno psichiatra e in passato ha fatto anche sedute da uno psicologo dove trovo'giovamento per un periodo....proprio loro hanno diagnosticato il tipo di depressione di cui soffre mia suocera..i test neuro psicologici li ha già eseguiti e hanno già evidenziato un decadimento cognitivo abbastanza significativo per l età...spero di essere stata più chiara ora e mi scusi per le mie omissioni !
[#3]
Pertanto tutto coincide con quanto detto in precedenza: si tratta di un deterioremento cognitivo a genesi mista ovvero su base atrofico/degenerativa e vasculopatica cronica.
Utile sarebbe sapere quale sia il grado di decadimento/deterioramento cognitivo in atto per valutare se la pazienti rientri ancora nel range per poter essere trattata con farmaci anti-colinesterasici (farmaci sintomatici che alleviano sintomi della demenza).
Utile sarebbe sapere quale sia il grado di decadimento/deterioramento cognitivo in atto per valutare se la pazienti rientri ancora nel range per poter essere trattata con farmaci anti-colinesterasici (farmaci sintomatici che alleviano sintomi della demenza).
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.8k visite dal 25/02/2015.
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