Vertigini, disequilibri, pesantezza agli occhi
Egregi dottori, scrivo per una situazione di malessere che mi affligge ormai da mesi.
Ho 29 anni, non sono un fumatore e non prendo farmaci.
Tutto è iniziato a luglio, quando ho cominciato a soffrire di dispnea. Prima di rado, poi tutto il giorno,di notte e senza sforzi, con pesantezza al petto e dolore al torace sinistro. A metà agosto ho cominciato a soffrire di vertigini e disequilibri, come se alcune parti del corpo si muovessero, o come se la sedia si muovesse. Assieme sono comparsi crampi al polpaccio a riposo e pesantezza agli occhi. Il tutto peggiorava molto dopo pranzo.
Ho effettuato una radiografia al torace, risultata negativa, ed analisi del sangue (compresa la tiroide), tutte nella norma.
A metà settembre ho fatto una visita cardiologica: il dottore ha effettuato un elettrocardiogramma (rapido) e ha auscultato il cuore; la sua conclusione è stata che soffrivo di stress visto il mio lavoro (insegnante in un territorio difficile e in modo molto precario ormai da anni).
A fine settembre la dispnea è scomparsa, ma non i disequilibri, i crampi e le vertigini. Visto che mi impedivano molte attività (andare al cinema, giocare ai videogiochi, stare al pc) mi sono recato da un otorino a metà ottobre. L’esame audiometrico è risultato nei limiti della norma. L’esame vestibolare ha evidenziato: “alla marcia di Fukuda deviazione verso destra; assenza di Ny spontaneo e posizionale; H.s.t. positivo con presenza di ny obliquo diretto verso sinistra; H.i.t. positivo con presenza di saccadici compensatori girando la testa verso destra; manovra di Hallpike negativa. Il quadro depone per una possibile ipofunzione labirintica destra”.
L’otorino ha trovato la causa in una perdita di elettroliti. Mi ha dato esercizi di riabilitazione vestibolare e integratori di magnesio. Dopo una settimana di integratori i crampi sono spariti. Dopo due settimane di esercizi i disequilibri sono diminuiti, ma senza sparire. A inizio novembre mi sono recato dall’otorino per la visita di controllo e il dottore ha detto di avermi trovato meglio dopo l’esame vestibolare, consigliandomi di continuare gli esercizi. Verso la metà di novembre i disequilibri sono scomparsi quasi del tutto, manifestandosi sporadicamente con la stanchezza. Visto che si verificavano soprattutto dopo pranzo avevo preso l’abitudine di stendermi in quel momento, anche senza dormire, giusto per riposare testa e occhi.
Ho ripreso quindi ad andare al cinema, ad usare il computer ecc.
Verso fine dicembre sono ripresi i malesseri. Prima la dispnea, associata ad extrasistole, soprattutto prima di addormentarmi. I primi di gennaio sono ricominciate vertigini e disequilibri. A metà gennaio mi sono recato da un cardiologo/pneumologo, il quale ha escluso patologia cardiache; dopo una spirometria ha escluso anche quelle respiratorie. Secondo il suo parere il mio malessere deriva da stress e dai problemi che ho nell’addormentarmi, i quali farebbero sì che io inizi la giornata già stanco. Ha prescritto quindi una compressa di xanax da 0,25 a sera (che però non ho preso).
I sintomi respiratori continuano ogni tanto, ma quelli che mi preoccupano di più sono gli altri. Dalla metà di gennaio le vertigini sono diventate giornaliere e continue; ho sempre gli occhi molto pesanti, e talvolta mi sembrano come rigidi, anche già al risveglio; ho dovuto smettere di giocare ai videogame perché successivamente mi sentivo la testa vuota e debole; nelle ultime due settimane anche il computer o la televisione mi fanno lo stesso effetto. Avverto di tanto in tanto una sorta di sensibilità maggiore alla gamba sinistra e sotto il piede. Quando vado a letto, ogni tanto, avverto una brutta sensazione, che io definisco quasi da “crisi epilettica” (pur non avendone mai avuta una); è come se la testa fosse tanto vuota e come se da essa si propagasse una sorta di “frenesia” per tutto il corpo, quasi stessi per perderne il controllo. Dopo pranzo sono costretto a stendermi sempre, ma quando sono fuori casa e non posso farlo sto parecchio male. Certo, continuo a non addormentarmi subito (1 ora e 30/ 2 ore dopo che mi sono coricato) e a non avere mai un sonno continuo, ma anche se recupero di pomeriggio vertigini e testa vuota non passano del tutto, così come la sensazione di occhi pesanti e gonfi. Inoltre le miodesopsie che vedo da 10 anni mi sembrano aumentate.
Non so se rivolgermi ad un neurologo o tornare dall’otorino, visto che oltre al disequilibrio ho vertigini, testa vuota, pesantezza agli occhi e sensibilità agli arti (i quali talvolta e come se “scattassero” mentre cerco di addormentarmi). Anni fa soffrì di mal di testa continui in seguito a eventi luttuosi, risolti poi con una cura a base di ansiolitici ed antidepressivi. Ora, però, i sintomi mi sembrano più gravi e non riesco a capire come possano dipendere tutti da stress o stanchezza, per cui vorrei sapere se è probabile invece una causa neurologica.
Ringrazio in anticipo e porgo distinti saluti.
Ho 29 anni, non sono un fumatore e non prendo farmaci.
Tutto è iniziato a luglio, quando ho cominciato a soffrire di dispnea. Prima di rado, poi tutto il giorno,di notte e senza sforzi, con pesantezza al petto e dolore al torace sinistro. A metà agosto ho cominciato a soffrire di vertigini e disequilibri, come se alcune parti del corpo si muovessero, o come se la sedia si muovesse. Assieme sono comparsi crampi al polpaccio a riposo e pesantezza agli occhi. Il tutto peggiorava molto dopo pranzo.
Ho effettuato una radiografia al torace, risultata negativa, ed analisi del sangue (compresa la tiroide), tutte nella norma.
A metà settembre ho fatto una visita cardiologica: il dottore ha effettuato un elettrocardiogramma (rapido) e ha auscultato il cuore; la sua conclusione è stata che soffrivo di stress visto il mio lavoro (insegnante in un territorio difficile e in modo molto precario ormai da anni).
A fine settembre la dispnea è scomparsa, ma non i disequilibri, i crampi e le vertigini. Visto che mi impedivano molte attività (andare al cinema, giocare ai videogiochi, stare al pc) mi sono recato da un otorino a metà ottobre. L’esame audiometrico è risultato nei limiti della norma. L’esame vestibolare ha evidenziato: “alla marcia di Fukuda deviazione verso destra; assenza di Ny spontaneo e posizionale; H.s.t. positivo con presenza di ny obliquo diretto verso sinistra; H.i.t. positivo con presenza di saccadici compensatori girando la testa verso destra; manovra di Hallpike negativa. Il quadro depone per una possibile ipofunzione labirintica destra”.
L’otorino ha trovato la causa in una perdita di elettroliti. Mi ha dato esercizi di riabilitazione vestibolare e integratori di magnesio. Dopo una settimana di integratori i crampi sono spariti. Dopo due settimane di esercizi i disequilibri sono diminuiti, ma senza sparire. A inizio novembre mi sono recato dall’otorino per la visita di controllo e il dottore ha detto di avermi trovato meglio dopo l’esame vestibolare, consigliandomi di continuare gli esercizi. Verso la metà di novembre i disequilibri sono scomparsi quasi del tutto, manifestandosi sporadicamente con la stanchezza. Visto che si verificavano soprattutto dopo pranzo avevo preso l’abitudine di stendermi in quel momento, anche senza dormire, giusto per riposare testa e occhi.
Ho ripreso quindi ad andare al cinema, ad usare il computer ecc.
Verso fine dicembre sono ripresi i malesseri. Prima la dispnea, associata ad extrasistole, soprattutto prima di addormentarmi. I primi di gennaio sono ricominciate vertigini e disequilibri. A metà gennaio mi sono recato da un cardiologo/pneumologo, il quale ha escluso patologia cardiache; dopo una spirometria ha escluso anche quelle respiratorie. Secondo il suo parere il mio malessere deriva da stress e dai problemi che ho nell’addormentarmi, i quali farebbero sì che io inizi la giornata già stanco. Ha prescritto quindi una compressa di xanax da 0,25 a sera (che però non ho preso).
I sintomi respiratori continuano ogni tanto, ma quelli che mi preoccupano di più sono gli altri. Dalla metà di gennaio le vertigini sono diventate giornaliere e continue; ho sempre gli occhi molto pesanti, e talvolta mi sembrano come rigidi, anche già al risveglio; ho dovuto smettere di giocare ai videogame perché successivamente mi sentivo la testa vuota e debole; nelle ultime due settimane anche il computer o la televisione mi fanno lo stesso effetto. Avverto di tanto in tanto una sorta di sensibilità maggiore alla gamba sinistra e sotto il piede. Quando vado a letto, ogni tanto, avverto una brutta sensazione, che io definisco quasi da “crisi epilettica” (pur non avendone mai avuta una); è come se la testa fosse tanto vuota e come se da essa si propagasse una sorta di “frenesia” per tutto il corpo, quasi stessi per perderne il controllo. Dopo pranzo sono costretto a stendermi sempre, ma quando sono fuori casa e non posso farlo sto parecchio male. Certo, continuo a non addormentarmi subito (1 ora e 30/ 2 ore dopo che mi sono coricato) e a non avere mai un sonno continuo, ma anche se recupero di pomeriggio vertigini e testa vuota non passano del tutto, così come la sensazione di occhi pesanti e gonfi. Inoltre le miodesopsie che vedo da 10 anni mi sembrano aumentate.
Non so se rivolgermi ad un neurologo o tornare dall’otorino, visto che oltre al disequilibrio ho vertigini, testa vuota, pesantezza agli occhi e sensibilità agli arti (i quali talvolta e come se “scattassero” mentre cerco di addormentarmi). Anni fa soffrì di mal di testa continui in seguito a eventi luttuosi, risolti poi con una cura a base di ansiolitici ed antidepressivi. Ora, però, i sintomi mi sembrano più gravi e non riesco a capire come possano dipendere tutti da stress o stanchezza, per cui vorrei sapere se è probabile invece una causa neurologica.
Ringrazio in anticipo e porgo distinti saluti.
[#1]
Gentile Utente,
dopo quella otorino mi sembra corretto effettuare anche una visita neurologica per avere una valutazione più completa del problema. Ovviamente lo stress potrebbe essere alla base della maggior parte dei sintomi descritti ma prima è necessario escludere altre cause, per es., considerato che al mattino si alza stanco e riferisce disturbi del sonno, considerato anche il sovrappeso che leggo dai Suoi dati, sarebbe opportuno indagare eventuali apnee notturne, in tal senso, se il neurologo concorda, si può rivolgere ad un centro per la medicina del sonno per eventuali esami strumentali che possano studiare il problema, per es. una polisonnografia.
Le ricordo che siamo solo a livello di ipotesi a distanza.
Cordiali saluti
dopo quella otorino mi sembra corretto effettuare anche una visita neurologica per avere una valutazione più completa del problema. Ovviamente lo stress potrebbe essere alla base della maggior parte dei sintomi descritti ma prima è necessario escludere altre cause, per es., considerato che al mattino si alza stanco e riferisce disturbi del sonno, considerato anche il sovrappeso che leggo dai Suoi dati, sarebbe opportuno indagare eventuali apnee notturne, in tal senso, se il neurologo concorda, si può rivolgere ad un centro per la medicina del sonno per eventuali esami strumentali che possano studiare il problema, per es. una polisonnografia.
Le ricordo che siamo solo a livello di ipotesi a distanza.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.9k visite dal 18/02/2015.
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