Algie facciali con senso di pressione sugli zigomi
Buongiorno, sono una donna di 38 anni, svolgo un lavoro sedentario e per questo soffro anche un po' di cervicale.
Nel febbraio dell'anno scorso, sono stata ricoverata presso il Reparto di Neurologia di un'Ospedale di Roma per dei formicolii alla caviglia sinistra, per i quali sono stata sottoposta a P.E.S., P.E.V., TC cranio senza m.d.c. e RMN cranio-cervicale senza m.d.c. che non hanno evidenziato alcuna patologia rilevante, tanto che, dopo alcune settimane dalla mia dimissione il formicolio è regredito fino a sparire spontaneamente.
Attualmente, invece, sono circa tre settimane abbondanti che soffro di algie facciali, a volte all'emilato dx ed a volte al sin, che sembrano partire dai denti, senza una localizzazione specifica (arcata inferiore o superiore, dx, sin o bilaterale) che poi si estendono verso la fine della mandibola, all'altezza della base delle orecchie dove avverto un senso di tensione, fino ad arrivare agli zigomi, dove sento una pressione continua, come se vi fossero due dita che premono.
Inoltre, da vari mesi, i denti sono diventati molto sensibili al freddo ed ai dolci ed a volte, quando mangio o parlo, avverto un click alla mandibola sinistra. L'ho fatto presente al dentista, il quale esclude patologie a carico dei denti, adducendo la responsabilità di questi sintomi ad una possibile freddata con susseguente infiammazione del trigemino, mentre il curante mi ha detto che la mia è una sintomatologia atipica, anche perché i dolori insorgono in qualsiasi momento della giornata e non vengono scatenati o alleviati da particolari movimenti o pressioni sul viso e per questo mi ha prescritto una cura con Brufen da assumere per tre giorni, 2 volte al giorno, ma non sto notando grandi miglioramenti, perché i sintomi si alleviano ma non spariscono del tutto e ricompaiono puntualmente ogni giorno, ormai da più di una settimana.
Il dolore non è pulsante, non è trafittivo e non da scosse, a parte qualcuna negli ultimi giorni, ma di modestissima entità, verso la fine della mandibola o lo zigomo. Questo dolore, piuttosto, può essere descritto come costante e diventa sempre più intenso e può durare anche 7-8 ore consecutive, per poi alleggerirsi e ricomparire nuovamente e quando passa, comunque mi rimane la sensazione di pressione alle tempie. Inoltre, non ho mancanza di sensibilità in nessun punto del viso.
A cosa può essere riconducibile questa mia sintomatologia? Quali accertamenti potrei fare per capire di cosa si tratta ed alleviare questi dolori che diventano sempre più insistenti?
Vi ringrazio infinitamente per il servizio che offrite.
Nel febbraio dell'anno scorso, sono stata ricoverata presso il Reparto di Neurologia di un'Ospedale di Roma per dei formicolii alla caviglia sinistra, per i quali sono stata sottoposta a P.E.S., P.E.V., TC cranio senza m.d.c. e RMN cranio-cervicale senza m.d.c. che non hanno evidenziato alcuna patologia rilevante, tanto che, dopo alcune settimane dalla mia dimissione il formicolio è regredito fino a sparire spontaneamente.
Attualmente, invece, sono circa tre settimane abbondanti che soffro di algie facciali, a volte all'emilato dx ed a volte al sin, che sembrano partire dai denti, senza una localizzazione specifica (arcata inferiore o superiore, dx, sin o bilaterale) che poi si estendono verso la fine della mandibola, all'altezza della base delle orecchie dove avverto un senso di tensione, fino ad arrivare agli zigomi, dove sento una pressione continua, come se vi fossero due dita che premono.
Inoltre, da vari mesi, i denti sono diventati molto sensibili al freddo ed ai dolci ed a volte, quando mangio o parlo, avverto un click alla mandibola sinistra. L'ho fatto presente al dentista, il quale esclude patologie a carico dei denti, adducendo la responsabilità di questi sintomi ad una possibile freddata con susseguente infiammazione del trigemino, mentre il curante mi ha detto che la mia è una sintomatologia atipica, anche perché i dolori insorgono in qualsiasi momento della giornata e non vengono scatenati o alleviati da particolari movimenti o pressioni sul viso e per questo mi ha prescritto una cura con Brufen da assumere per tre giorni, 2 volte al giorno, ma non sto notando grandi miglioramenti, perché i sintomi si alleviano ma non spariscono del tutto e ricompaiono puntualmente ogni giorno, ormai da più di una settimana.
Il dolore non è pulsante, non è trafittivo e non da scosse, a parte qualcuna negli ultimi giorni, ma di modestissima entità, verso la fine della mandibola o lo zigomo. Questo dolore, piuttosto, può essere descritto come costante e diventa sempre più intenso e può durare anche 7-8 ore consecutive, per poi alleggerirsi e ricomparire nuovamente e quando passa, comunque mi rimane la sensazione di pressione alle tempie. Inoltre, non ho mancanza di sensibilità in nessun punto del viso.
A cosa può essere riconducibile questa mia sintomatologia? Quali accertamenti potrei fare per capire di cosa si tratta ed alleviare questi dolori che diventano sempre più insistenti?
Vi ringrazio infinitamente per il servizio che offrite.
[#1]
Gentile Signora,
le ipotesi che possiamo fare a distanza sono diverse e vanno da una nevralgia facciale atipica ad un problema dell'articolazione temporo-mandibolare (riferito click mandibolare) ad una sinusite.
Prima di pensare ad eventuali esami diagnostici è corretto effettuare la visita specialistica.
In base alla sintomatologia riferita e agli elementi descritti, farei come prima visita quella gnatologica, poi in base ai riscontri di quest'ultima si deciderà come e se procedere (terapia, visita neurologica, otorino, eventuali esami diagnostici, ecc.).
Cordiali saluti
le ipotesi che possiamo fare a distanza sono diverse e vanno da una nevralgia facciale atipica ad un problema dell'articolazione temporo-mandibolare (riferito click mandibolare) ad una sinusite.
Prima di pensare ad eventuali esami diagnostici è corretto effettuare la visita specialistica.
In base alla sintomatologia riferita e agli elementi descritti, farei come prima visita quella gnatologica, poi in base ai riscontri di quest'ultima si deciderà come e se procedere (terapia, visita neurologica, otorino, eventuali esami diagnostici, ecc.).
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#3]
Personalmente non conosco, in ogni caso le linee guida del sito non permettono di dare questo tipo di indicazioni e trovo corretta questa norma in quanto indicando una struttura si potrebbe fare torto a quelle non menzionate, possibilmente anch'esse di alto livello.
Può chiedere al Suo medico curante.
Cordialmente
Può chiedere al Suo medico curante.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 36.6k visite dal 10/02/2015.
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