Effetti collaterali psicofarmaci o parkinson
Salve,
Sono la figlia di una donna che da sempre combatte contro ansia e depressione...da un po' i sintomi sono peggiorati e sta assumendo molti farmaci ( anti epilettici, antidepressivi).
Contemporaneamente ho notato comparire alcuni sintomi quali, lentezza nei movimenti ( sembra un robot)sudorazione eccessiva... Volevo chiedervi se possono essere collegati all'assunzione dei farmaci o possono essere sintomi di malattie quali ad esempio il Parkinson.
Vi ringrazio se vorrete rispondermi.
Saluti.
Sono la figlia di una donna che da sempre combatte contro ansia e depressione...da un po' i sintomi sono peggiorati e sta assumendo molti farmaci ( anti epilettici, antidepressivi).
Contemporaneamente ho notato comparire alcuni sintomi quali, lentezza nei movimenti ( sembra un robot)sudorazione eccessiva... Volevo chiedervi se possono essere collegati all'assunzione dei farmaci o possono essere sintomi di malattie quali ad esempio il Parkinson.
Vi ringrazio se vorrete rispondermi.
Saluti.
[#1]
Ritengo, e credo che converrà, come per poter esprimere un parere seppure a distanza necessiti conoscere l'elenco, dosaggio e da quanto tempo sua madre sta assumento psicofarmaci?
Quali?
Quale è la precisa diagnosi psichiatrica che ne giustifica la assunzione?
Cordialmente.
Quali?
Quale è la precisa diagnosi psichiatrica che ne giustifica la assunzione?
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
Buonasera,
Vorrei innanzitutto ringraziarla per la gentile risposta è mi scuso per non aver dato le giuste informazioni.
Mia madre assume i seguenti farmaci:
- Tolep 600 mg ( prima di cena)
- Lymbitril 25 mg ( 1 dopo colazione è una dopo pranzo)
- Lymbitril 12,5 mg ( dopo cena)
- Olanzapina 10 mg ( prima di dormire).
Infine,assume un altro farmaco per dormire di cui non ricordo bene il nome ( dorm.....).
È da poco che segue questa cura, in quanto il suo psichiatra la sta cambiando spesso, non riuscendo a farla uscire dalla depressione.
Infatti la diagnosi è di depressione con componente ansiosa.
Io so solo che non la riconosco più, è praticamente uno zombie...lei dice di sentirsi più tranquilla, ma fisicamente io la vedo a pezzi.
La ringrazio ancora se vorrà rispondermi.
Saluti.
Vorrei innanzitutto ringraziarla per la gentile risposta è mi scuso per non aver dato le giuste informazioni.
Mia madre assume i seguenti farmaci:
- Tolep 600 mg ( prima di cena)
- Lymbitril 25 mg ( 1 dopo colazione è una dopo pranzo)
- Lymbitril 12,5 mg ( dopo cena)
- Olanzapina 10 mg ( prima di dormire).
Infine,assume un altro farmaco per dormire di cui non ricordo bene il nome ( dorm.....).
È da poco che segue questa cura, in quanto il suo psichiatra la sta cambiando spesso, non riuscendo a farla uscire dalla depressione.
Infatti la diagnosi è di depressione con componente ansiosa.
Io so solo che non la riconosco più, è praticamente uno zombie...lei dice di sentirsi più tranquilla, ma fisicamente io la vedo a pezzi.
La ringrazio ancora se vorrà rispondermi.
Saluti.
[#3]
In sintesi:
-Tolep antiepilettico e stabilizzatore del tono dell'umore dovrebbe essere innocuo,
-Lymbitril ansiolitico ed antidepressivo triciclico assunto per lungo tempo può generare una sintomatologia simile al Parkinson e Deterioramento Cognitivo,
-Olanzapina neurolettico atipico assunto per medi periodi o anche brevi periodi a dosaggi elevati (10mg la sera non sono assolutamente pochi) può certamente generare una sintomatologia simile al Parkinson (inoltre aumento ponderale e peggioramento del diabete mellito nei pazienti che ne sono già affetti).
In conclusione sembrerebbe poter dire come la povertà e lentezza dei movimenti, ed immagino "forse" riduzione della mimica facciale e della gestualità spontanea nonchè impaccio nella deambulazione, possano rientrare in un quadro clinico tipo Parkinsonismo da farmaci (o iatrogeno).
Immagino come il momento della giornata peggiore per le performances motorie e cognitive sia quello che va dal mattino al risveglio fino all'ora di pranzo.
La questione da affrontare con lo psichiatra di sua madre è come sarebbe la situazione clinica senza i farmaci suddetti e con quali altri farmaci questi possano essere sostituiti.
Cordialmente.
-Tolep antiepilettico e stabilizzatore del tono dell'umore dovrebbe essere innocuo,
-Lymbitril ansiolitico ed antidepressivo triciclico assunto per lungo tempo può generare una sintomatologia simile al Parkinson e Deterioramento Cognitivo,
-Olanzapina neurolettico atipico assunto per medi periodi o anche brevi periodi a dosaggi elevati (10mg la sera non sono assolutamente pochi) può certamente generare una sintomatologia simile al Parkinson (inoltre aumento ponderale e peggioramento del diabete mellito nei pazienti che ne sono già affetti).
In conclusione sembrerebbe poter dire come la povertà e lentezza dei movimenti, ed immagino "forse" riduzione della mimica facciale e della gestualità spontanea nonchè impaccio nella deambulazione, possano rientrare in un quadro clinico tipo Parkinsonismo da farmaci (o iatrogeno).
Immagino come il momento della giornata peggiore per le performances motorie e cognitive sia quello che va dal mattino al risveglio fino all'ora di pranzo.
La questione da affrontare con lo psichiatra di sua madre è come sarebbe la situazione clinica senza i farmaci suddetti e con quali altri farmaci questi possano essere sostituiti.
Cordialmente.
[#4]
Utente
Ha spiegato benissimo i suoi simtomi....riduzione della mimica facciale ed impaccio nella deambulazione.
Domani le ho prenotato una visita di controllo,spero si possa risolvere questa situazione.
Nel caso in cui le venissero cambiati i farmaci, ci sarebbe anche una remissione dei sintomi? Oppure sono sintomi irreversibili?
La ringrazio infinitamente!
Domani le ho prenotato una visita di controllo,spero si possa risolvere questa situazione.
Nel caso in cui le venissero cambiati i farmaci, ci sarebbe anche una remissione dei sintomi? Oppure sono sintomi irreversibili?
La ringrazio infinitamente!
[#5]
Potrebbe esserci una remissione parziale o totale (più probabile se in trattameto farmacologico non è in corso da tempo prolungato) ma non è la regola.
Una disintossicazione dalle sostanze suddette nel corso di un breve ricovero presso struttura specializzata solitamente si rivela efficace.
Mi capita sovente di trattare pazienti che per disturbi psichici e/o comportamentali (o per errore, es: il farmacista approvigiona il paziente di un farmaco con un nome simile ma con effetti diretti sul sistema nervoso) sviluppano effetti indesiderati come il "Parkinsonismo iatrogeno" (più frequente di quanto comunemente si pensi) con successo.
E' necessario conoscere quale sia lo stato clinico (la diagnosi inizialmente formulata) e pianificare al tempo medesimo un approccio detossificante ed un trattamento alternativo adeguato.
Il progetto circa la "Attività di ricerca e trattamento in Medicina delle Dipendenze", al quale da anni mi lavoro, secondo i criteri della EBM ("evidence based medicine") è finalizzato all'applicazione delle Neuroscienze alla clinica quotidiana...questa può anche semplicemente concernere la disintossicazione o disassuefazione da farmaci assunti "off label" (ovvero prescritti ed assunti al di fuori delle linee guida rispetto al disturbo realmente in essere) oppure generanti effetti indesiderati/collaterali eccessivi, inattesi ma prevedibili, paradossi, ecc.
Ciò è ripetibile laddove e qualora esistano strutture e professionisti edotti circa la materia della quale stiamo scrivendo.
Cordialmente.
Una disintossicazione dalle sostanze suddette nel corso di un breve ricovero presso struttura specializzata solitamente si rivela efficace.
Mi capita sovente di trattare pazienti che per disturbi psichici e/o comportamentali (o per errore, es: il farmacista approvigiona il paziente di un farmaco con un nome simile ma con effetti diretti sul sistema nervoso) sviluppano effetti indesiderati come il "Parkinsonismo iatrogeno" (più frequente di quanto comunemente si pensi) con successo.
E' necessario conoscere quale sia lo stato clinico (la diagnosi inizialmente formulata) e pianificare al tempo medesimo un approccio detossificante ed un trattamento alternativo adeguato.
Il progetto circa la "Attività di ricerca e trattamento in Medicina delle Dipendenze", al quale da anni mi lavoro, secondo i criteri della EBM ("evidence based medicine") è finalizzato all'applicazione delle Neuroscienze alla clinica quotidiana...questa può anche semplicemente concernere la disintossicazione o disassuefazione da farmaci assunti "off label" (ovvero prescritti ed assunti al di fuori delle linee guida rispetto al disturbo realmente in essere) oppure generanti effetti indesiderati/collaterali eccessivi, inattesi ma prevedibili, paradossi, ecc.
Ciò è ripetibile laddove e qualora esistano strutture e professionisti edotti circa la materia della quale stiamo scrivendo.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.3k visite dal 01/02/2015.
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