Chiarimento sospensione terapia antiepilettica

Gentile Dottore
Mio marito (28 anni, mai convulsioni febbrili) ha avuto in settembre ’13 un attacco epilettico nel sonno. Da giorni aveva cefalea e dist. Intestinali e il giorno prima fotofobia
Ricoverato (afebbrile, senza rigidità nucale, tc e esami tutti negativi) la notte seguente nel sonno ha un altro attacco. Da allora inizia terapia: 300 mg x 2 depakin
I medici ipotizzarono dall’anamnesi un risentimento encefalico virale ( eravamo appena tornati dall’africa), ma la rachicentesi (fatta solo dopo 72 h) evidenzia solo 11 monociti nel liquor
Dimesso dopo 7 giorni ha lamentato estrema debolezza per 45 giorni
Ad ottobre ’13 esegue rmn encefalo con e senza contrasto ed EEG con stimolo luminoso: tutto negativo.
A novembre 13 decide col neurologo di iniziare a sospendere il depakin, finisce la terapia il 28 dicembre.
A capodanno assume alcolici , inoltre nei 3 giorni seguenti dorme poche ore, anche perché il 2 gennaio prendiamo un volo che dura 12 h. La notte del 3 gennaio ha un altro attacco nel sonno, di durata e intensità molto minori
E’ dimesso subito dall’ospedale con terapia: Urbanyl per 7 giorni , keppra 500 mg x 2 da mantenere
Rispetto al primo episodio non presentava né confusione né stanchezza, salvo le prime ore dopo l’attacco.
Da allora ha continuato la terapia con il keppra per un anno
Ad ott 2014, ha eseguito rmn 3 tesla senza contrasto -cito testualmente- “IN CORRISPONDENZA DELLA PORZIONE POLARE DELLA CIRCONVOLUZIONE FRONTALE SUPERIORE DX SI RILEVA CIRCOSCRITTO ASSOTTIGLIAMENTO CORTICALE CON ALTERAZIONE DI SEGNALE DELLA CORTECCIA E DELLA SOSTANZA BIANCA IMMEDIATAMENTE SOTTOCORTICALE, ASSOCIATA A SOVRASTANTE AMPLIAMENTO DELLO SPAZIO LIQUORALE SUBARACNOIDEO SOVRASTANTE. IL REPERTO NECESSITA DI CORRELAZIONE CON I DATI ANAMNESTICI POTENDO ESSERE IN RELAZIONE A DISPLASIA CORTICALE FOCALE O AD AREA GLIOTICO MALACICA DI NATURA ESITALE”
Hanno parlato di artefatti comuni alle risonanze 3 tesla, altri di possibili danni perinatali, in ogni caso al reperto non è stata data grande importanza.
Da quanto sappiamo mio marito non ha sofferto di problemi anossici o neurologici né durante il parto né in seguito.
Adesso vorrebbe sospendere il keppra,il neurologo consiglia di scalare di 250 mg ogni 2 settimane fino asospenderlo (quindi in 1 mese e 1\2) , con rivalutazione dopo 15 giorni con eeg
Secondo la sua esperienza
-Un ulteriore anno di keppra potrebbe diminuire rischi di ricadute una volta sospesa la terapia?
-La diminuzione non sarà troppo rapida? leggo di pazienti simili che hanno impiegato anche sei mesi per interromperlo
-Un’eziologia virale potrebbe essere anche per lei verosimile?
-Come comportarsi durante e dopo la sospensione del farmaco?È sconsigliato prendere aerei? C’è un numero minimo di ore da dormire?Quali altri fattori andrebbero evitati\limitati?
-Per quanto tempo è consigliabile mantenere questo stile di vita “sottotono” che peraltro già conduce da un anno ?
Scusi per le mille domande ma sono un po’ansiosa
La ringrazio
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.6k 2.4k
Gentile Signora,

la sospensione di una terapia antiepilettica è un elemento delicato per essere trattato e consigliato a distanza.
In linea generale Le posso dire che, considerata la recidiva, un anno di cura potrebbe essere insufficiente, così come il tempo di riduzione del dosaggio al fine della sospensione sembrerebbe breve. Potrebbe essere auspicabile una riduzione molto più graduale.
Stili di vita: non c'è un limite minimo stabilito per le ore di sonno ma è chiaro che la sua privazione espone a rischi di crisi, così come l'assunzione eccessiva di alcolici.
In generale, l'eziologia virale è certamente possibile ma non escluderei il reperto riscontrato alla RM in caso di displasia corticale.
Queste info, Le ripeto, hanno solo un carattere generale e non riferibili esclusivamente al caso di Suo marito.
Forse è meglio sentire un secondo parere neurologico, meglio ancora se da un epilettologo (neurologo esperto in epilessie).

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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