Schema di riferimento
Buongiorno, più di un consulto avrei bisogno di suggerimenti, di un aiuto. Nel senso che sono alle prese con il fare la tesi , argomento : Neglect spaziale unilaterale. In seguito a fatti drammatici che mi hanno colpito da vicino ho voluto approfondire questo aspetto che ha caratterizzato anche la modalità di entrare in rapporto con mia nonna (colpita da un ictus). Proprio perchè una sindrome multi-componenziale e che non ha uno schema di riferimento ben preciso che possa far chiarezza sugli aspetti che posso approfondire, chiedo a tutti gli specialisti di potermi aiutare ! Se dovessi impostare un indice..da cosa dovrei partire..come posso fare ordine... da dove cominciare l'approfondimento, non so...vi prego di comprendermi e aiutarmi! Grazie
[#1]
Gentile Utente,
non è possibile in questo sito dare informazioni di questo tipo, è vietato dalle linee guida che invito a leggere
https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/#parte1
In particolare il punto 2. d della prima parte.
In bocca al lupo per la tesi
non è possibile in questo sito dare informazioni di questo tipo, è vietato dalle linee guida che invito a leggere
https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/#parte1
In particolare il punto 2. d della prima parte.
In bocca al lupo per la tesi
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Buonasera, chiedo scusa! Non avevo attenzionato bene il regolamento.
Ma mi sorge un dubbio come studente che cerca di apprendere la professione: un professionista con la P maiuscola, che ama il proprio lavoro, alla lettura di questo annuncio, potrebbe aiutare lo stesso (anche attraverso un email)? Puo' un professionista condividere le conoscenze che ha acquisito con tanto sacrificio o è sempre dominato da una visione egoistica per cui esiste il proprio lavoro e basta? C'è un po' di empatia in loro? Spero di essermi spiegato e che mi risponda con la stessa prontezza del divieto. Cordialmente...
Ma mi sorge un dubbio come studente che cerca di apprendere la professione: un professionista con la P maiuscola, che ama il proprio lavoro, alla lettura di questo annuncio, potrebbe aiutare lo stesso (anche attraverso un email)? Puo' un professionista condividere le conoscenze che ha acquisito con tanto sacrificio o è sempre dominato da una visione egoistica per cui esiste il proprio lavoro e basta? C'è un po' di empatia in loro? Spero di essermi spiegato e che mi risponda con la stessa prontezza del divieto. Cordialmente...
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 08/12/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ictus
Come riconoscere l'ictus? Ischemico o emorragico: scopri le cause, i fattori di rischio e i sintomi. Cure e guarigione: terapie possibili e complicanze.