Formicolio e sensibilità ridotta all'esterno coscia

Salve, da circa 4 settimane soffrò di un problema. Inizialmente quando stavo steso a letto per prendere sonno provavo un formicolio e una riduzione della sensibilità nella zona esterna che va dalla metà della coscia fino a sopra il ginocchio. Immediatamente ho interrotto la mia attività fisica e ho deciso di aspettare una settimana per vedere se il problema passava da solo. Però la settimana dopo il problema era rimasto ugualmente ed anzi era cambiato : infatti mentre prima la sensibilità si riduceva solamente quando ero a letto e provavo il formicolio, adesso la zona sembra come anestetizzata (ma non completamente), infatti se mi tocco con qualsiasi oggetto lo sento anche se semplicemente sfioro la zona, però ad esempio mettendoci sù una mattonella ghiacciata riesco a sentire appena la sensazione di freddo. Inoltre passandoci la mano delicatamente provo una leggerissima sensazione di fastidio. Invece ci sono dei punti precisi (che fanno sempre parte di questa zona circoscritta in cui ho la sensibilità ridotta, ma sono in punti separati) che alla pressione mi portano dolore. Però visto che era la settimana di ferragosto, ho aspettato fino allo scorso lunedi per andare da un medico. Il medico mi ha diagnosticato una neurite del cutaneo femorale e mi ha prescritto il Neuraben 2 volte al giorno prima dei pasti per 30 giorni. Adesso però, dopo 1 settimana non vedo grandi giovamenti ed i disturbi sono sempre gli stessi ed esatamente come prima sento a malapena il freddo.

(ps : il mio medico pensa di no, ma io credo che sia un dato importante : circa 5 mesi fa pesavo 96 kg ed ora con l'opportuna attivita fisica anaerobica peso circa 74 kg)
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Dr. Marco Trucco Neurologo, Neurofisiopatologo 154 10
Gent. mo Utente,
dalla lettura dei Suoi sintomi e soprattutto dalla localizzazione degli stessi la diagnosi emessa dal Suo medico sembrerebbe corretta.
Il disturbo dipende da una compressione del nervo suddetto al di sotto di un legamento.
Il Neuraben è un farmaco a base di vitamine del Gruppo B che ha un effetto neurotrofico (cioè "rinforza" i nervi periferici), ma sui sintomi ha un effetto inevitabilmente ritardato.
Provi a proporre al Collega una terapia con Lyrica 75 mg 1 cps./die eventualmente incrementabile a 150 mg/die (ovviamente questa non è una prescrizione, non avendoLa io visitato). Il farmaco Le sarà prescritto solo se il Collega approverà il suggerimento.
Cordiali saluti

Dott. Marco Trucco
Specialista in Neurologia e Neurofisiologia Clinica
www.marcotrucco.it