Risultati elettromiografia e successiva rmn lombo sacrale
buongiorno, avevo gia scritto qui un consulto a cui un dottore gentilissimo aveva dato cortese risposta; ma ahimè per motivi personali sono stato all'estero e non ho piu potuto rispondere; dopo botta alla zona pelvica, ho sentito un dolore durato parecchi mesi, e una conseguente perdita di forza non solo nella zona interessata ma in tutta la parte sinistra inferiore ( gamba piede ecc) mi era stato consigliato di fare elettrografia e successivametne rmn nella zona interessata; ora ho due dubbi:1) l'esame presenta una tabella "emg" e una "vcm" manca invece la voce" eng" che mi era stato consigliato da voi per i nervi periferici..... è compreso nell'esame che ho fatto? 2) dopo che l'elettromiografia ha dato esito negativo, ho eseguito ecodoppler arti inferiori, negativo, e poi rmn nella zona lombo-sacrale, ma voi mi avevate consigliato di fare una rmn nella "zona interessata" questa dovrebbe essere la parte anteriore, oppure l'rmn lombo sacrale, va bene pure per evidenziare problemi, nelal parte colpita? vi allego cmq risultati di tutto, e gradirei vostro parere, tenendo conto, che la forza non è stata ancora recuperata.
Elettromiografia: EMG Tibiale Anteriore SX Normale Ileopsoas SX normale Estensori brevi delle d sx normali Gemello Mediale Sx normale Vasto Mediale Sx Normale Retto femorale SX Normale VCM Femoralis SX Retto femorale-Inguine Latenza 5,6 Ampiezza 18,1 Durata ms 6,9 Area mVms 35,8 Inguine Latenza 2,1 Ampiezza 3,5 Durata 6,0 Area Mvms 4,3 Distanza mm 110 Velocità m/s 52,4
Ecocolordoppler venoso arti inferiori Asse venoso profondo pervio, comprimibile, continente e con flusso fasico bilateralmente circolo superifciale e carico di vena safena interna ed esterna competente bilateralmente Non evidenzia di vene perforanti insufficienti. Ecocolordoppler arterioso arti inferiori: Asse illaco-femoro-popilteo-tibiale con morfologia e flusso conservati e segnali ben modulati trifasici, fino alla periferia bilateralmente.
Rmn lombo sacrale: ridotta la fisiologica lordosi lombare senza evidente disallineamento dei metameri sul piano sagittale; plurime nodulazioni intraspongiose di schmorl in esiti di osteocondrosi vertebrale, prevalentemente evidenti al passaggio dorso lombare. Iniziali note spondilosiche. Moedesto bulging discale in L4-L5. Fenomeni degenerativi del disco intervertrebale il L5-S1 ove presente maggiore ipointensit di segnale e riduzione d'ampiezza dello spazio intervetrebarle; concomita protrusione discale, e a sede mediana/paramediana destra, pre/intraforaminale omolaterale, con fissurazione dell'anello fibroso. Minima ipertrofia osteoligamentosa posteriore senza compromissione dei diametri canalari. Nella norma la forma e il segnale del cono midollare. confido in una vostra risposta, chiedo scusa se ho fatto un po di confusione con un precedente consulto, ma come spiegato sono stato via all'estero, e non sono piu riuscito a riallacciarmi alla precedente discussione. Cordialità
Elettromiografia: EMG Tibiale Anteriore SX Normale Ileopsoas SX normale Estensori brevi delle d sx normali Gemello Mediale Sx normale Vasto Mediale Sx Normale Retto femorale SX Normale VCM Femoralis SX Retto femorale-Inguine Latenza 5,6 Ampiezza 18,1 Durata ms 6,9 Area mVms 35,8 Inguine Latenza 2,1 Ampiezza 3,5 Durata 6,0 Area Mvms 4,3 Distanza mm 110 Velocità m/s 52,4
Ecocolordoppler venoso arti inferiori Asse venoso profondo pervio, comprimibile, continente e con flusso fasico bilateralmente circolo superifciale e carico di vena safena interna ed esterna competente bilateralmente Non evidenzia di vene perforanti insufficienti. Ecocolordoppler arterioso arti inferiori: Asse illaco-femoro-popilteo-tibiale con morfologia e flusso conservati e segnali ben modulati trifasici, fino alla periferia bilateralmente.
Rmn lombo sacrale: ridotta la fisiologica lordosi lombare senza evidente disallineamento dei metameri sul piano sagittale; plurime nodulazioni intraspongiose di schmorl in esiti di osteocondrosi vertebrale, prevalentemente evidenti al passaggio dorso lombare. Iniziali note spondilosiche. Moedesto bulging discale in L4-L5. Fenomeni degenerativi del disco intervertrebale il L5-S1 ove presente maggiore ipointensit di segnale e riduzione d'ampiezza dello spazio intervetrebarle; concomita protrusione discale, e a sede mediana/paramediana destra, pre/intraforaminale omolaterale, con fissurazione dell'anello fibroso. Minima ipertrofia osteoligamentosa posteriore senza compromissione dei diametri canalari. Nella norma la forma e il segnale del cono midollare. confido in una vostra risposta, chiedo scusa se ho fatto un po di confusione con un precedente consulto, ma come spiegato sono stato via all'estero, e non sono piu riuscito a riallacciarmi alla precedente discussione. Cordialità
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I pochi distretti esplorati dalla Emg/Eng sono normali (nb: Eng=VCM+VCS).
La RM evidenzia una iniziale disco-artrosi ed una protrusione discale L4-L5.
Il punto mi sembra un altro: dice che è trascorso tempo (non dice quanto), ma in ogni caso come sta attualmente?
Cordialmente.
La RM evidenzia una iniziale disco-artrosi ed una protrusione discale L4-L5.
Il punto mi sembra un altro: dice che è trascorso tempo (non dice quanto), ma in ogni caso come sta attualmente?
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Ex utente
buonasera dottor poli! era stato proprio lei a rispondermi alla precedente mia richiesta, sono quindi molto contento di risentirla.... dalla botta è passato ormai un anno e mezzo abbondante, e la situazione è questa: la debolezza c'è e abbastanza netta ( e come se nella zona sx non arrivasse "benzina" e si sentisse meno potenza davvero) il dolore invece non è piu fisso, ma l'ho se per esempio da seduto provo a contrarre i muscoli delle gambe ecc, ( per intenderci se mimo l'esercizio che si fa stringendo e allargando le gambe) ( un po è normaleli il dolore, ma molto di piu che della parte destra) ...... ma quindi dottre lei che mi consiglio' oltre a emg anche eng se eng = vcm +vcs io che in tabella presento solo la voce vcm e non vcs che ho fatto? mi scusi se sono prolisso...... lei diceva poi appunto rmn su zona interessata, non sarebbe quindi il caso di fare rmn in zona pelvica e dell'ileopsoas? o dice che il fatto che l'elettromiografia sia buona, induce a non doverlo fare? ho visto che ha scritto che i distretti esplorati sono pochi.... a suo avviso andavano indagati da elettromiografia piu settori? oltre a queste domande che mi servono per capire se i medici hanno seguito le sue stesse indicazioni, mi dia un suo parere cortesemente sulla situazione; p.s. in ultimo le dico che dopo la rmn la fisiatria mi ha fatto fare un ciclo di una settimana di soldesam perchè è giunta alla conclusione che il problema nasca dalla schiena ( e la botta non c'entri ma io credo che invece il tutto è partitoa da quella) dopodichè mi consiglia ciclo di massaggi alal schiena stessa x riassettarla....
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La esplorazione elettromioneurografica (Emg+Eng) la ho infatti definita "...pochi distretti esplorati dalla Emg/Eng...".
La RM del rachide evidenzia disco-artrosi e protrusione discale a livello L4-L5.
Verosimilmente la genesi è spondilogena dunque.
Dopo un (spero breve) ciclo cortisonico (soldesam) giacchè mi sembra di comprendere come la situazione si sia un poco alleggerita val la pena di approcciare il disturbo con "riabilitazione posturale (metodo Mezieres)".
La RM del rachide evidenzia disco-artrosi e protrusione discale a livello L4-L5.
Verosimilmente la genesi è spondilogena dunque.
Dopo un (spero breve) ciclo cortisonico (soldesam) giacchè mi sembra di comprendere come la situazione si sia un poco alleggerita val la pena di approcciare il disturbo con "riabilitazione posturale (metodo Mezieres)".
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Ex utente
Grazie Dottore; il ciclo cortisonico è consistito nella dose piu bassa del coritosnico nomianto consistente in puntura una al giorno per tre giorni e poi a giorni alterni per altri 3; se la genesi del problema è spondilogena, allora non c'entra la botta presa? sarebbe emersa lo stesso questa problematica secondo la sua valutazione, oppure la botta ha generato questo probelma spondilogeno?..... per quanto riguarda la riabilitaizone posturale con il metodo da lei gentilmente e competentemente suggerito, esso serve quindi anche per riprendere la giusta forza nella parte che sento debole? grazie ancora Dottore
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Ex utente
lo supponevo, benchè chiaramente non competente, ma volevo la conferma da un esperto come lei; ma caro dottore, il fatto che il referto parli di protrusione discale a sede mediana paramediana DESTRA non c'entra con il fatto che il trauma sia stato preso nella parte da me descritta SINISTRA? comunque lei dice che con la ginnastica e il metodo indicatomi posos recuperare la forza muscolare? In ultimo questa situazione anomaticamente presistente, evidenziata dal rmn è secondo lei da ascriversi a motivi a specifici ( un trauma precedente nella zona delal schiena per esempio) o nasce da natura costituzionale prestabilita? ( gia presente nella propria formaizone intendo) sperando di non abusare della sua gentilezza la risaluto cordialmente
[#8]
Ex utente
Gentile Dottor Poli,
Riporto "up" questa discussione, perchè su suo consiglio da lunedi comincero' un ciclio con una dottoressa che pratica il metodo la lei indicatomi, ( non è stato facile trovarla) ma la fisiatra in questione, dopo aver visto gli esami che ho letto anche a lei, e dopo aver ascoltato anceh lei la mia storia, mi consiglia per chiudere il discorso clinico, di procedere anche con un eco addome/aduttori/inguine sx per vedere se sono presenti eventuali cicatrici ecc, nella z ona colpita, lei cosa ne pensa?
Riporto "up" questa discussione, perchè su suo consiglio da lunedi comincero' un ciclio con una dottoressa che pratica il metodo la lei indicatomi, ( non è stato facile trovarla) ma la fisiatra in questione, dopo aver visto gli esami che ho letto anche a lei, e dopo aver ascoltato anceh lei la mia storia, mi consiglia per chiudere il discorso clinico, di procedere anche con un eco addome/aduttori/inguine sx per vedere se sono presenti eventuali cicatrici ecc, nella z ona colpita, lei cosa ne pensa?
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Ex utente
Egr. Dottor Poli, e altri eventuali medici: riporto "up"la discussione per aggiornare di nuovo, perchè nonostante le sedute di mezieres il problema è sempre lo stesso, e non vuole cessare; la fisioterapista ( per altro molto preparata) mi ha consigliato durante il ciclo di fare per concludere anche il giro degli esami un ecografia della zona interessata che ha dato esiti positivi, nel senso che è tutto ok e che riporto: "normalmente definita l'ecostruttura dei fasci muscolari degli aduttori e del quadricipite femorale sin, in particolare non ematomi intere e/o intrafasciali, non aree di metaplasia osteocalcifica.
Non segni us di ev tendinopatia inserzionale non veramento articolare a livello coxo femorale sin; ora sto eseguendo un altro ciclo di posturale mista mezieres+ pancafit da altro specialista, il quale andando a toccare il punto interessato mi ha detto che la zona dolente corrisponde piu che all'ileopsoas alla sinfisi pubica; ma dopo 3 sedute tutto è uguale a prima; aggiungo il particolare che francamente mi sembra importante, che mi sono accorto ( non posso sapere se era gia cosi prima del trauma ma non credo) che la gamba sx, se gonfio il muscolo della coscia, 1) si gonfia pochissimo ( con evidente differenza con quella dx) e 2) mentre la dx oltre a gonfiarsi il piede resta quasi fermo, la sx il piede si muove molto
non so piu hce pensare, francamente ho anche pensato di rifare l'elttromiografia, per vedere se le radici spinali abbiano delle lesioni, dato che come mi ha fatto capire il dottor poli, l'elettromiografia risultava con pochi distretti esaminati, e piu dei nervi periferici che di quelli spinali; altro particolare che credo importante, anche se in modo meno palese, mi sto accorgendo che la debolezza, non riguarda solo la gamba sx ma anche la parte superiore sx ( spalla mano e persino il collo) va detto che anni prima subi in infortunio alla mano e ho sempre pensato che fosse per quello, ma a questo punto mi viene il dubbio che ( ammmesso sia possibile) parta tutto da una radice spinale lesionata, che condiziona la parte sx sia alta che bassa del corpo; cmq ( nota a margine) le lezioni di mezieres e pancafit non sono certo state vane, perchè mi sta specie la pancafit dando una valida mano sul piano posturale avendo sempre io sofferto anche di cifosi; spero in vostre nuove indicazioni e cordialmene saluto
Non segni us di ev tendinopatia inserzionale non veramento articolare a livello coxo femorale sin; ora sto eseguendo un altro ciclo di posturale mista mezieres+ pancafit da altro specialista, il quale andando a toccare il punto interessato mi ha detto che la zona dolente corrisponde piu che all'ileopsoas alla sinfisi pubica; ma dopo 3 sedute tutto è uguale a prima; aggiungo il particolare che francamente mi sembra importante, che mi sono accorto ( non posso sapere se era gia cosi prima del trauma ma non credo) che la gamba sx, se gonfio il muscolo della coscia, 1) si gonfia pochissimo ( con evidente differenza con quella dx) e 2) mentre la dx oltre a gonfiarsi il piede resta quasi fermo, la sx il piede si muove molto
non so piu hce pensare, francamente ho anche pensato di rifare l'elttromiografia, per vedere se le radici spinali abbiano delle lesioni, dato che come mi ha fatto capire il dottor poli, l'elettromiografia risultava con pochi distretti esaminati, e piu dei nervi periferici che di quelli spinali; altro particolare che credo importante, anche se in modo meno palese, mi sto accorgendo che la debolezza, non riguarda solo la gamba sx ma anche la parte superiore sx ( spalla mano e persino il collo) va detto che anni prima subi in infortunio alla mano e ho sempre pensato che fosse per quello, ma a questo punto mi viene il dubbio che ( ammmesso sia possibile) parta tutto da una radice spinale lesionata, che condiziona la parte sx sia alta che bassa del corpo; cmq ( nota a margine) le lezioni di mezieres e pancafit non sono certo state vane, perchè mi sta specie la pancafit dando una valida mano sul piano posturale avendo sempre io sofferto anche di cifosi; spero in vostre nuove indicazioni e cordialmene saluto
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A questo ritengo il contesto non più adeguato.
Penso sia necessario rendersi conto come questo, o altri simili, sia solo un consulto a distanza con tutte le limitazioni del caso (in primis la assenza del contatto medico/paziente).
Questo lungo consulto non può sostituire in alcun modo una visita medica eseguita di persona.
Ritengo a questo punto come potrebbe non essere adeguato aspettarsi ulteriori "... vostre nuove indicazioni..." mentre sia del tutto indicato farsi seguire da colleghi di persona "step by step": dal neurologo al neurofisiopatologo, dall'ortopedico al fisiatra.
Ne parli ed affronti il problema con il suo medico di medicina generale e con gli altri medici che si stanno occupando della sua persona.
Cordialmente.
Penso sia necessario rendersi conto come questo, o altri simili, sia solo un consulto a distanza con tutte le limitazioni del caso (in primis la assenza del contatto medico/paziente).
Questo lungo consulto non può sostituire in alcun modo una visita medica eseguita di persona.
Ritengo a questo punto come potrebbe non essere adeguato aspettarsi ulteriori "... vostre nuove indicazioni..." mentre sia del tutto indicato farsi seguire da colleghi di persona "step by step": dal neurologo al neurofisiopatologo, dall'ortopedico al fisiatra.
Ne parli ed affronti il problema con il suo medico di medicina generale e con gli altri medici che si stanno occupando della sua persona.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 7.9k visite dal 18/11/2014.
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